Santa Maria Capua Vetere

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Template:Comune Santa Maria Capua Vetere, spesso indicata come Santa Maria C.V., S.Maria C.V. o S.M.C.V., è un comune italiano di circa 33 713 abitanti della provincia di Caserta.

Eretta in comune con il nome di Santa Maria Maggiore nel 1861, precedentemente era stata frazione del comune di Capua con il nome di Villa Santa Maria Maggiore (Villa Sanctae Mariae Maioris), costituita da un borgo contadino sviluppatosi nei pressi della chiesa di Santa Maria Maggiore, da cui prese il nome.

Pur non avendo un legame storico con la Civitas Capuana (il borgo è di epoca basso-medievale), la vicinanza con l'Anfiteatro campano, nonché con i luoghi dell'antica città di Capua, spinse gli abitanti a cambiarle nome in Santa Maria Capua Vetere circa un anno dopo la nascita del comune autonomo.

Storia

L'arco di Adriano

Qui sorgeva la Capua dell'antichità. Altera Roma, l'altra Roma: così la chiamò Cicerone nel I secolo a.C. Era probabilmente la più grande città d'Italia nel IV secolo a.C.

La scoperta di vari villaggi di tipo Villanoviano, e la loro successiva fusione in abitato, è senza dubbio la base dello sviluppo della futura Capua, la sua urbanistica fu ampliata nei secoli successivi dagli Osci e dagli Etruschi. Venne distrutta a seguito di incursioni Vandaliche prima e successivamente saracene nell'841 d.C., dopo oltre 16 secoli di storia. L'abitato moderno cominciò lentamente a rinascere a partire dal XII secolo con la nascita di tre diversi casali attorno alle basiliche cristiane di S. Maria Maggiore, o detta dei Surechi, S. Pietro in Corpo e S. Erasmo in Capitolio.

La "Capua" antica

Lo stesso argomento in dettaglio: Capua (antica) e Anfiteatro campano.

Contrariamente a quanto ritenuto dagli archeologi del secolo scorso, (Heurgon, Beloch, ecc.) la Capua antica, a seguito dei rinvenimenti nel corso di questi ultimi decenni, ha dimostrato di essere molto più estesa come abitato urbano, mettendo in discussione il perimetro delle mura stabilito dai vecchi studiosi e confermando la descrizione in parte fatta da Giacomo Rucca nella fine dell'Ottocento. Il complesso edilizio venuto alla luce nel corso del mese di ottobre 2004 nei pressi del locale macello Comunale sull'area della vecchia masseria dei Vetta, ha confermato che l'area urbana andava oltre il vecchio fondo Tirone, ove per tradizione venivano posizionate le mura.

Lo stemma

Lo stemma della città è di origine molto recente: risale al 1888. È di colore rosso, con una croce, sormontata da una corona, sotto la quale una fascia d'oro riporta le iniziali O.P.Q.C., acronimo di Ordo Populus Que Campanus.

L'abitato moderno

La città si è estesa nell'arco degli anni prima verso nord (direzione Sant'Angelo in Formis) e quindi verso sud (direzione Aversa, principalmente nella zona di Sant'Andrea dei lagni) e relativamente meno nella direzione Est/Ovest contribuendo a rendere un unico centro abitato il percorso Capua-Caserta. Questo è attraversato dalla via Appia (SS 7), nonché dalla ferrovia Napoli-Caserta-Cassino-Roma con diramazione per Piedimonte Matese. Nei pressi corre l'autostrada A1 Milano-Napoli (ex A2), accessibile tramite il casello autostradale (SANTA MARIA CAPUA VETERE), che è direttamente collegato con la Tangenziale di Caserta (ex statale 7/265).

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[1]

Luoghi di interesse

Monumenti

  • Monumento ai Garibaldini
  • Monumento al Milite Ignoto
  • Monumento ai fratelli De Simone

Rovine romane e dell'antica Capua

Lo stesso argomento in dettaglio: Capua (antica).

Industrie

  • Ex-Siemens (chiusa)

Chiese

Basilica di Santa Maria Maggiore (Il duomo)

Lo stesso argomento in dettaglio: Simmaco di Capua.

La basilica di Santa Maria Maggiore[1], oggi duomo della città, fu edificata nel 432 da San Simmaco, vescovo di Capua e patrono di Santa Maria Capua Vetere. Simmaco dedicò la basilica alla Madonna dopo che il concilio di Efeso aveva proclamato Maria come Madre di Dio.

Il Duomo di Santa Maria Maggiore

All'interno della chiesa nel 787 Arechi II, principe di Benevento, stipulò il trattato di pace con Carlo Magno. Lo stesso principe apportò delle modifiche sostanziali alla chiesa.

Successive modifiche furono apportate nel corso del Seicento prima e del Settecento poi, dando alla chiesa la struttura odierna.[3]

Altre chiese

La chiesa parrocchiale di Sant'Andrea Apostolo, nella frazione di Sant'Andrea dei Lagni
  • Chiesa parrocchiale di San Pietro Apostolo-Confraternita S. Maria del Suffragio
  • Chiesa parrocchiale di San Paolo Apostolo [2]
  • Chiesa parrocchiale di Sant'Andrea Apostolo [3]
  • Chiesa parrocchiale di Sant'Agostino Vescovo di Capua
  • Chiesa parrocchiale di Sant'Erasmo [4]
  • Chiesa parrocchiale di San Paolino di Capua
  • Chiesa parrocchiale della Madonna delle Grazie - dell'Ordine dei Frati Minori
  • Chiesa parrocchiale dell'Immacolata Concezione di Maria Vergine
  • Chiesa Madre del cimitero
  • Chiesa di S. Maria delle Grazie e San Gennaro
  • Chiesa degli Angeli Custodi- rettoria
  • Chiesa delle Vittime Espiatrici - conventuale
  • Chiesa dell'Immacolata della Pietrasanta - conventuale
  • Chiesa di San Giuseppe - Confraternita di San Giuseppe
  • Chiesa di San Nicola di Bari - Confraternita di San Nicola
  • Chiesa dei Sacri Cuori di Gesù e Maria - ex consevatorio
  • Chiesa dell'Immacolata in trivio - Confraternita di San Simmaco
  • Chiesa della Madonna del Carmine - Confraternita A.G.P. presso l'Ospedale di San Giuseppe e Melorio
  • Chiesa di Santa Teresa D'Avila presso il Conservatorio delle Carmelitane
  • Chiesa di San Bonaventura degli Alcantarini presso il complesso dell'ex riformatorio
  • Cappella della Confraternita dell'Assunta
  • Cappella di S. Andrea Corsini - conventuale
  • Cappella Pirolo - patronale
  • Cappella della Croce
  • Cappella e Oratorio della Confraternita S.Maria del Suffragio in S. Pietro Apostolo

Collegamenti

Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione di Santa Maria Capua Vetere.

La città è collegata tramite la stazione dei treni alla linea ferroviaria Roma-Napoli via Cassino e alla ferrovia Alifana.

Il 16 dicembre 2008 è stato inoltre inaugurato il nuovo casello autostradale di Santa Maria Capua Vetere sulla A1 che è direttamente collegato con la Tangenziale di Caserta.

Personalità illustri

Personalità legate alla criminalità organizzata

Cultura

Università e ricerca

  • Seconda Università degli studi di Napoli, SUN | [5]: Hanno sede a Santa Maria Capua Vetere due delle dieci facoltà:
    • Lettere - È ubicata nel medioevale Monastero di San Francesco. Agli inizi del Seicento la struttura venne occupata dai frati minori dell'ordine di San Francesco da Paola, fino a quando, nel 1738 vennero alloggiati i soldati del reggimento Borbonico di Rosciglione. Dopo il regio Decreto del 6 febbraio del 1807 il monastero venne destinato a carcere.
    • Giurisprudenza - Ha sede nel centro storico, a Palazzo Melzi, fatto costruire dall'Arcivescovo Camillo Melzi nel Seicento per servire come sede della Mensa Arcivescovile. Nel 1808 divenne sede del Tribunale, funzione che impose una ristrutturazione dell'edificio eseguita dall'ingegnere Pietro Tramunto. Da allora seguirono altri numerosi interventi di ristrutturazione fino al 1924.

Musei

Teatri e cinema

  • Teatro Garibaldi
Teatro Garibaldi



Tribunale

Santa Maria Capua Vetere è sede del Tribunale Ordinario di Santa Maria Capua Vetere, ospita nel proprio territorio la sede del Tribunale Penale sito in Piazza della Resistenza, mentre il Tribunale Civile è situato in Via Sant'Agata.

Amministrazione comunale

Template:ComuniAmministrazione

Gemellaggi

Sport

Calcio
La squadra di calcio della città si chiama U.S. Gladiator in reminescenza dei passati fasti degli Ozi di Capua, del locale Anfiteatro campano e della Scuola dei Gladiatori. La formazione nerazzurra, dopo diversi anni nell'anonimato, conquista il campionato di Eccellenza nel 2000-01 e nella stagione seguente vince il girone G di serie D, ottenendo così una storica promozione in serie C2, a distanza di 16 anni (L'ultima apparizione in C2 fu nell'84-85). Anche nell'annata 2002-03 i sammaritani disputano un eccellente torneo, classificandosi al settimo posto. Nell'agosto 2003 il club non si iscrive alla serie C2 e riparte dal campionato di Promozione. Attualmente milita in Eccellenza, dopo aver sfiorato la promozione nel 2007-08 dopo i barrage playoff.
Pallanuoto
A Santa Maria Capua Vetere ha sede l'A.S.D. Volturno Sporting Club, società di grandi tradizioni nella pallanuoto italiana ed europea. La squadra femminile ha nel palmarès ben 7 campionati nazionali e milita tuttora in serie A1 con un ruolo di primo piano, fornendo alla nazionale diverse giocatrici, tra cui spicca il centroboa di origini ungheresi Erzsebet Valkai. La squadra maschile è attualmente in serie B, ma in passato ha militato molti anni nella massima serie conquistando uno scudetto nel 1993-94, grazie allo jugoslavo Misha Bebic e fornendo anch'essa numerosi giocatori alla nazionale. Tra essi Fabio Bencivenga, Francesco Attolico, Massimiliano Ferretti, Paolo Trapanese, Alessandro Bovo, Amedeo Pomilio.
Rugby
Rugby Clan Santa Maria Capua Vetere; milita in serie C e possiede da anni un prolifero vivaio di giovani talenti sammaritani della palla ovale, al quale hanno attinto le nazionali italiane, sia la maggiore che le varie categorie giovanili. Infatti uno dei punti fissi della nazionale azzurra è Salvatore Perugini, cresciuto rugbysticamente nel Rugby Clan Sammaritano e ormai da 2 anni nelle fila del pluri-titolato club francese dello Stade Toulousain. Oltre al già citato Perugini, sono sempre più i giovani rugbysti sammaritani che, dopo essersi fatti le ossa nel Rugby Clan Sammaritano, approdano ai campionati di serie A e B.
Ciclismo
La 5ª tappa del Giro d'Italia 1988 si è conclusa a Santa Maria Capua Vetere con la vittoria di Guido Bontempi. Viene ricordata per una cruenta caduta generale presso l'Arco di Adriano che vide coinvolti, tra gli altri, il campione francese Laurent Fignon.

Note

  1. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  2. ^ Vedi la pagina sul mitreo del sito del comune di S.M.C.V.
  3. ^ Adriana Caprio, Anna Giordano, Marcello Natale, Terra di lavoro, Guida Editori, 2004, pag.67 ISBN 88-7188-774-3

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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