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Streaking

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Disambiguazione – Se stai cercando l'omonimo album di Loredana Bertè, vedi Streaking (album).
Streaking su un campo di football americano.

Il termine inglese streaking indica una pratica esibizionista consistente nell'irrompere, completamente nudi, in un luogo pubblico, in particolare nell'ambito di manifestazioni pubbliche con grande cornice di pubblico.

Il termine streak in sé vuol dire "muoversi velocemente in una data direzione", ed ha acquisito solo di recente (primi anni settanta) l'accezione di "sfrecciare nudi tra la folla".[1]

Definizioni e etimologia

Il fenomeno emerse proprio in quegli anni nel quadro della "controcultura" dei giovani che si opponevano ai valori borghesi anche con un accento insistito sulla corporeità e sulla nudità.

In quel contesto, spogliarsi -soprattutto in contesti dove meno ce lo si aspettava- aveva un valore di provocazione e di sfida. È rimasta famosa una fotografia, contenuta in Do it! (1970), manifesto di quella generazione ad opera di Jerry Rubin, in cui una giovane completamente nuda sfila in mezzo ad una folla di gente ben vestita in una convention repubblicana recando su un vassoio la testa di un maiale[2].

Storia

Lo streaking vero e proprio cominciò comunque a diventare un fatto di costume sul finire di quell'epoca di forte rottura e contestazione alla guerra del Vietnam ed alle convenzioni sociali, accompagnando un progressivo "disimpegno" dei giovani, portati piuttosto a viverlo come un atto goliardico, sempre meno connesso con aspetti di denuncia e di provocazione e caratterizzato da un maggiore individualismo ed edonismo[3].

Lo streaking è oggi diffuso con una certa ampiezza soprattutto in area anglosassone, in particolare in gran Bretagna dove è divenuto quasi uno "sport" nazionale[4].

Nello sport

Streaker al WCE vs Collingwood AFL match 2014

Uno "streaker" ormai celebre è Mark Roberts, un eccentrico inglese che ha collezionato una quantità impressionante di apparizioni in pubblici eventi (perlopiù sportivi) completamente nudo (si calcola non meno di 380 volte tra il 1993 e il 2005. Le sue performance gli sono valse un numero consistente di multe, ma nonostante questo egli è riuscito a farne un vero e proprio business, aprendo un sito sulle proprie imprese e stringendo accordi con imprese di pubblicità)[5].

Forme più estreme di streaking possono anche implicare rapporti sessuali.

Streaker a Hong Kong nel 1994

Note

  1. ^ Le prime attestazioni del termine in questa accezione si hanno agli inizi degli anni '70. Ad esempio, Time 10 dicembre 1973 "Streakers generally race nude between two unpredictable points, and the idea is catching on among college students and other groups", segnalato in: John Algeo, Adele S. Algeo, Fifty Years Among the New Words, Cambridge University Press, 1993 - ISBN 0-521-44971-5, 9780521449717 p. 176 s.v. streaker.
  2. ^ Philip D. Beidler, Scriptures for a Generation: What We Were Reading in the '60s, University of Georgia Press, 1995 - ISBN 0-8203-1787-X, 9780820317878, p. 172.
  3. ^ Francine Barthe-Deloizy, Géographie de la nudité: être nu quelque part, Editions Bréal, 2003 - ISBN 2-84291-975-0, 9782842919757, p. 124.
  4. ^ Barthe-Deloizy, cit., p. 129 e 126.
  5. ^ Barthe-Deloizy, cit., p. 128-129.

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