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Panurge

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Panurge
Locandina per la prima dell'opera
Titolo originalePanurge
Lingua originaleFrancese
GenereOpera comica
(Haulte farce musicale)
MusicaJules Massenet
Libretto
  • Georges Spitzmuller
  • Maurice Boukay
Fonti letterariePantagruel di Rabelais
Attitre
Epoca di composizione1912
Prima rappr.25 aprile 1913
TeatroParigi: Théâtre de la Gaîté
Personaggi
Vedi Ruoli

Panurge è un'opera (denominata Haulte farce musicale) in tre atti di Jules Massenet su un libretto francese di Georges Spitzmuller e Maurice Boukay, ispirato a Pantagruel di Rabelais. Fu eseguita per la prima volta al Théâtre de la Gaîté di Parigi il 25 aprile 1913, quasi un anno dopo la morte di Massenet, una delle tre opere del compositore ad aver debuttato postuma, le altre erano Cléopâtre (1914) e Amadis (1922).

Storia delle esecuzioni

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È una delle opere meno conosciute di Massenet, ma è stata riproposta al Festival di Massenet a Saint-Étienne nel 1994 sotto la direzione di Patrick Fournillier. Harding cita una reazione di Alfred Bruneau che dichiarò che il libretto non era adatto al temperamento di Massenet e richiedeva non la musica di uno Massenet, ma di uno Chabrier.[1]

Ruolo Registro voce Cast della prima,[2] 25 aprile 1913
(Direttore: A. Amalou)
Pantagruel tenore Giovanni Martinelli
Panurge baritono Vanni Marcoux
Ribaude, Thélémita soprano Zina Brozia
Fratello Jean des Entommeurs, abate di Thélème baritono Dinh Gilly
Colombe, moglie di Panurge contralto Lucy Arbell
Regina Baguenaude dei Lanternois soprano Maïna Doria
Angoulevent, "prince des sotz" baritono Éric Audoin
Alcofibras, taverniere baritono Walter Alberti
Gringoire "mère sotte" tenore Raveau
Brid'oye, giurista tenore Delgal
Rondilibis, dottore tenore Godet
Trouillogan, filosofo baritono Lacombe
Raminagrobis, poeta baritono Joseph Royer
Gymnaste, possidente di Pantagruel baritono Henri Marchand
Malcorne, scudiero di Pantagruel baritono Garrus
Carpalin, scudiero di Pantagruel baritono Desrais
Épistémon, scudiero di Pantagruel baritono Lokner
Un araldo baritono Bréfel
Un borghese baritono Guillot
Dindenault, mercante di pecore parlato L. Muratet
Coro: popolo di Parigi, borghesi, thelemiti, mercanti, soldati, Lanternois.

Una folla di cittadini si è radunata fuori dalla taverna di Alcofibras, l'Hostellerie du Coq à l'Asne a Les Halles il Mardi Gras. Pantagruel e i suoi scudieri ordinano il vino. Panurge è entrato e Pantagruel fa cenno al nuovo arrivato affamato di unirsi al suo gruppo. Panurge si rivolge al suo ospite in italiano, tedesco e infine francese. Afferma di aver perso sua moglie, Colombe, quella stessa mattina e non sa decidere se ridere o piangere. Gli altri lo incoraggiano ad affogare i suoi dolori nel vino. Una volta entrati tutti nella taverna, Colombe stessa arriva e sente la voce di suo marito; spiega che ha finto la morte per sfuggire al suo cattivo comportamento da ubriaco. Lo invita a uscire e si presenta a lui, ma lui dice che non la riconosce. Infuriata Colombe viene trattenuta dagli scudieri di Pantagruel, mentre Panurge scappa con Pantagruel in un monastero dove può nascondersi dalla moglie.

All'alba nel cortile principale dell'Abbaye de Thélème, Thelemiti e Ribaude salutano la mattina. Quando la folla se ne è andata, entra Panurge, soddisfatto di un rifugio così congeniale e avanza verso Ribaude. Pantagruel arriva con i suoi seguaci e Jean lo accoglie come un vecchio amico, descrivendo i costumi del monastero, dove non c'è Quaresima e i monaci pregano Bacco e le monache Venere.
Ora entra anche Colomba, dopo aver seguito suo marito nell'abbazia, e incontra Ribaude che le fa sapere che Panurge la stava corteggiando poco prima.

Un grande pranzo viene preparato nel cortile dai domestici; invece di dire grazie, Pantagruel elogia solo il vino. Panurge si chiede se dovrebbe risposarsi perché non riesce a ricordare la sua ex moglie, e chiede consiglio al filosofo Brid'oye, al poeta Raminagrobis e al medico Rondibilis.
Quando Ribaude rientra, Panurge tenta di flirtare di nuovo con lei, ma viene respinto da Ribaude che sa che è sposato. Colomba siede al tavolo di Pantagruel e, travestita da monaco, confessa a Panurge tutte le sue trasgressioni. Panurge non può contenere la sua gelosia e le dice che conosce il marito, che è fuggito all'Ile des Lanternes. Colombe dice che lo inseguirà e se ne va, mentre con furia Panurge rompe tutto quello che è sui tavoli.

Colomba, vestita da sacerdotessa e oracolo di Bacco, racconta alla regina dei Lanternois come le manca suo marito. Arriva Panurge, in cerca di sua moglie; la Regina Baguenaude lo invita a riposare un po' e consultare l'oracolo di Bacco. Colomba si prepara ad assumere la parte della Sibilla, mentre Panurge si offre di sacrificare un agnello. Rifiuta il prezzo che viene richiesto e lancia l'agnello in mare, dopodiché il pastore e la gente del posto si tuffano per salvarlo.
La Sibilla ora entra e risponde alle domande di Panurge, dicendo che troverà sua moglie quando berrà di meno e smetterà di picchiarla. Poi Jean, Pantagruel e i seguaci arrivano in barca. Colomba, dopo essersi tolta la maschera, si unisce a suo marito e chiede del vino; la regina ricorda a Panurge il suo giuramento. Tutti alzano le coppe gioendo mentre cala il sipario.

  1. ^ Harding J. Massenet. J M Dent & Sons Ltd, London, 1970.
  2. ^ (EN) Spartiti liberi di Panurge (Massenet, Jules), in International Music Score Library Project, Project Petrucci LLC.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN217036079 · GND (DE4517263-8 · BNF (FRcb139160463 (data)
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