Il piccolo signor Friedemann: differenze tra le versioni
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|ambientazione = Germania, fine XIX secolo |
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|protagonista = Johannes Friedemann |
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'''''Il piccolo signor Friedemann''''' |
'''''Il piccolo signor Friedemann''''' (''Der kleine Herr Friedemann'') è un [[racconto]] di [[Thomas Mann]] pubblicato per la prima volta nel 1897 sulla rivista ''[[Neue Rundschau|Neue Deutsche Rundschau]]''. |
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È un racconto giovanile di Thomas Mann, di importanza cruciale nella carriera letteraria dell'autore, scritto fra il 1894 e il 1896, pubblicato in volume nel 1898, tradotto più volte in italiano a partire dal 1929; presenta temi e motivi che, variati e approfonditi, rimarranno centrali in tutta l'opera di Thomas Mann. |
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La storia della vita di Johannes Friedemann viene raccontata in 15 capitoli: fin da bambino si trova ad essere affetto da una grave deformità fisica che lo rende storpio agli occhi degli altri, dando di sé uno spettacolo tra il pietoso e il grottesco, con la grande testa insaccata tra le spalle. |
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== Storia editoriale == |
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Il giovanotto appartiene ad una famiglia che ha dato il via ad una delle prime aziende mercantili della cittadina, ma non è molto ricco in quanto il padre, console olandese, è morto troppo presto. Gli son rimaste la cara madre malata e tre sorelle maggiori, per la verità abbastanza bruttine e pertanto rimaste zitelle, che amorevolmente e con tutto il cuore si prendono cura di lui. |
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Dall'esame della corrispondenza intercorsa dal 1894 al 1896 fra Thomas Mann e Otto Grautoff, ex compagni di scuola al [[Gymnasium (Germania)|ginnasio]] "Katharineum" di [[Lubecca]], si presume che ''Il piccolo signor Friedemann'' sia la revisione di un racconto del 1894, ora perduto, intitolato "Der kleine Professor" (Il piccolo professore) che Thomas Mann aveva inviato senza successo alle [[rivista letteraria|riviste]] berlinesi "Pan", diretta da [[Richard Dehmel]], e "Moderne Kunst"<ref>{{Cita|GKFA|2.1, pp. 46 e 56 }}.</ref>. Nella lettera a Grautoff del 23 maggio 1896 Mann riferiva che stava lavorando a "un nuovo racconto completamente psicopatico"<ref>{{Cita|GKFA|2.1, p. 75 }}.</ref>, che si ritiene sia ''Il piccolo signor Friedemann'', terminato quindi nell'autunno del 1896<ref>{{Cita|J. Ewen, 2015|p. 94 }}.</ref>. Mann inviò il manoscritto alla redazione della rivista ''[[Neue Rundschau|Neue Deutsche Rundschau]]'', edita dalla [[S. Fischer Verlag]]; l'episodio fu cruciale per la carriera letteraria di Thomas Mann in quanto [[Oscar Bie]], il direttore responsabile della ''Neue Deutsche Rundschau'', oltre ad accettare di pubblicare il testo, come avvenne nel maggio 1897<ref>{{Cita|Neue Deutsche Rundschau, 5, 1897 }}.</ref>, chiese a Mann di inviare alla Fischer Verlag tutti i suoi lavori<ref>''Lebensabriß'', 1930, in: {{Cita|Gesammelte Werke in 13 Bänden (GW)|vol. XI, p. 104 }}. ''Lebensabriß'' è una sorta di autobiografia scritta da Thomas Mann nel 1930, rielaborazione di un curriculum vitae richiesto dall'[[Accademia svedese]] in occasione del conferimento del [[Premio Nobel per la letteratura]] l'anno precedente. ''Lebensabriß'' è contenuto in "Romanzo di una vita", traduz. di Ervino Pocar, il Saggiatore, 2012.</ref>: si creò quindi il legame fra l'autore e la casa editrice S. Fischer Verlag, che durò per tutta l'esistenza di Thomas Mann e che appena un anno dopo si concretizzò nella pubblicazione della prima [[raccolta di racconti]] intitolata "[[Der kleine Herr Friedemann (raccolta di racconti)|Der kleine Herr Friedemann]]"<ref>{{Cita|Der kleine Herr Friedemann, 1898 }}.</ref>. Il racconto ''Il piccolo signor Friedemann'' fu pubblicato in italiano per la prima volta nel 1929 sulla rivista [[L'Italia Letteraria]], tradotto da [[Paolo Milano]]<ref>{{Cita|L'Italia Letteraria }}.</ref>; è apparso in volume più volte, e in differenti traduzioni, a partire dal 1953<ref>{{Cita|T. Mann, Novelle e racconti, Tutte le opere di Thomas Mann, 1953 }}.</ref>. |
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La prima volta che Johannes s'è innamorato aveva 16 anni: non si sarebbe mai stancato di star ad osservare, completamente stregato, la bella sorella d'un suo compagno di scuola: purtroppo per lui però questo è sempre rimasto un amore a senso unico, mai minimamente corrisposto. |
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Il testo è diviso in 15 capitoli, di cui i primi cinque sono dedicati alla narrazione della vita del protagonista, il trentenne Johannes Friedemann, prima dell'arrivo nella sua vita di una giovane signora, Gerda von Rinnlingen. Johannes Friedemann è affetto fin da bambino da gravi deformità fisiche conseguenti a un incidente causato dall'alcolismo della balia. Il giovane era nato in una famiglia, benestante ma non ricca, in una cittadina con le antiche tradizioni mercantili di [[Lubecca]], città natale di Thomas Mann. Orfano prima della nascita di uno stimato console dei Paesi Bassi, Johannes Friedemann trascorse l'infanzia e la giovinezza in solitudine e in "profonda tristezza": accudito amorevolmente dalla madre e dalle tre sorelle maggiori, non poteva fisicamente prendere parte ai giochi dei suoi coetanei. A sedici anni, dopo una cotta non corrisposta per una coetanea "bionda, di una gioiosità sfrenata", Johannes prese la ferma decisione di controllare le proprie passioni per evitare le delusioni che altrimenti ne sarebbero inevitabilmente conseguite. Negli anni seguenti anche avvenimenti di maggiore entità — l'ingresso nel mondo del lavoro, la morte della madre — non cambiarono l'atteggiamento "[[Epicureismo|epicureo]]" di Friedemann il quale cercò di godere solo delle gioie che gli erano accessibili (l'amore per la cultura, la lettura, il teatro, la musica, le passeggiate, perfino il [[desiderio (filosofia)|desiderio]] delle aspirazioni difficili da soddisfare). |
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Sopraffatto dal dolore intimo che ciò gli ha causato, sceglie presto di rinunciare per sempre alla ragazza: tornato a casa, al sicuro all'interno della sua stanzetta, prese in mano un libro e il suo violino, le sole cose che mai l'avrebbero tradito nella vita, questo a dispetto della sua gobba prominente; di ciò era perfettamente consapevole e sicuro. |
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L'equilibrio emotivo raggiunto da Friedemann viene messo in crisi dall'arrivo nella cittadina del nuovo comandante del presidio militare, tenente colonnello von Rinnlingen, accompagnato dalla giovane moglie Gerda, descritto nel sesto capitolo. La narrazione passa dal passato al presente. Già dopo un primo fortuito incontro — a teatro, dove siedono l'uno accanto all'altra, durante una rappresentazione del [[Lohengrin (opera)|Lohengrin]] — Friedemann si rende conto che sarà difficile per lui il controllo delle passioni e già a teatro Friedemann cerca di evitare la vicinanza di Gerda. Qualche giorno dopo va a farle visita in compagnia delle sorelle, avverte ostilità da parte della donna nei suoi confronti e sentimenti di rabbia impotente da parte sua verso di lei. La passione di entrambi per la musica aumenta però le occasioni di incontro; ma Friedemann si sente dominato da Gerda e in un [[monologo interiore]] pensa al suicidio. Infine, nel corso di un ricevimento serale nell'abitazione dei Rinnlingen, Friedemann accompagna Gerda nel giardino, in prossimità di un fiume. A una domanda della donna se sia stato mai felice, Friedemann le risponde che finora la sua vita è stata "tutta menzogna e illusione". Tenta poi qualche timida avance, ma la donna lo respinge e lo getta a terra "con una breve risata orgogliosa e sprezzante". Friedemann si toglie la vita cadendo nel fiume. |
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A seguito della morte precoce della madre, il secondo grande dolore della sua ancor giovane vita, diviene un completo discepolo di [[Epicuro]]: felice dei pochi piaceri a sua disposizione che la sua esistenza grama sembra volergli concedere, cerca di dimenticare i grandi desideri impossibili per lui da realizzare. |
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== Critica == |
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Man mano che cresce sempre più si dedica anima e corpo ai suoi studi e poi al suo lavoro, alla sua musica e alla letteratura, uniche cose che sembrano essere capaci di farlo godere con tutto il proprio essere; svilupperà in seguito anche una grande passione per il teatro. Arriva così a compiere trent'anni, nella serena certezza che anche tutto il resto della vita che ancora gli rimane scorra come ha fatto finora, senza scosse o crisi improvvise. |
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Per [[Roberto Fertonani]], ''Il piccolo signor Friedemann'' è il primo capolavoro di Thomas Mann; nel racconto è presente un tema che sarà costante in Mann — il desiderio insopprimibile di felicità distrugge la tranquilla apatia di un’anima rassegnata. L'autore però non indulge in cedimenti sentimentali, anzi anche nelle scene più impietose emergono note di [[ironia]]<ref>{{Cita|T. Mann, Racconti, ed. Oscar narrativa, 1988|Introduzione di R. Fertonani, p. vi }}.</ref>. Anche Todd Kontje sottolinea come in questo racconto sia presente uno dei temi centrali e ricorrenti di Mann: l'esistenza forze distruttive in grado di sconvolgere una vita basata sulla rinuncia al desiderio. Sebbene apparentemente la vicenda del ''Piccolo signor Friedemann'' non abbia nulla a che fare con il suo autore, esistono indizi autobiografici che suggeriscono la presenza di Thomas Mann dietro il personaggio immaginario di Johannes Friedemann. Come Thomas Mann, anche Friedemann vive in una città commerciale di medie dimensioni che ricorda Lubecca, il suo defunto padre era console dei Paesi Bassi, ha propensione al decoro esteriore, agli abiti eleganti, alla musica, in particolare all'opera wagneriana, all'autocontrollo<ref>{{Cita|T.C. Kontje, 2011|P. 21 }}.</ref>. Nonostante la loro eccentricità, i protagonisti di sesso maschile dei primi racconti di Mann ambientati in Germania alla fine del XIX secolo i quali identificavano un pericolo nelle donne che non aderivano ai loro tradizionali ruoli domestici di mogli e madri, veicolano l'incertezza di maschi insicuri del loro ruolo in un mondo in cambiamento. Donne contemporaneamente seducenti e distruttive abbondano nell'arte tedesca attorno al 1900 (per es. la Kundry del ''[[Parsifal (opera)|Parsifal]]'', [[Lulù (Wedekind)|Lulù]], le prostitute nei dipinti espressionisti di [[Ernst Ludwig Kirchner|Kirchner]]). Lo storiografo e sociologo Klaus Theweleit sostiene che la misoginia ha giocato un ruolo centrale nella cultura tedesca e ha contribuito all’ascesa di una società iper-maschile e militarizzata che è culminata nel nazionalsocialismo tedesco<ref>{{Cita|K. Theweleit, 1977}}.</ref>. Per Fertonani, tuttavia, non è lecito usare per questo racconto la solita formula della conflittualità arte-vita, né confondere Gerda con una ''[[femme fatale]]'': in una lettera del 1909 Mann precisa che anche Gerda «è una sofferente, una natura problematica, che ravvisa un compagno di dolore in quell’uomo fisicamente deforme ma che all’ultimo istante è troppo fiera per voler ammettere tale intima affinità»<ref>{{Cita|T. Mann, Racconti, ed. Oscar narrativa, 1988|Introduzione di R. Fertonani, p. vii }}.</ref>. |
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== Edizioni == |
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A seguito d'un trasferimento a Berlino, dovuto a motivi professionali, verrà però a conoscere la giovane moglie d'un tenente dell'esercito, Gerda, una ventiquattrenne rossa di capelli dal fascino incommensurabile: la sua bellezza non è affatto volgare o troppo appariscente, anzi austera, purtuttavia nell'ambiente liberale in cui vive e comportandosi da autentico "maschiaccio" il carisma che emana è irresistibile, anche se risulta alla fine essere freddo come il ghiaccio. |
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=== In lingua originale === |
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*{{cita pubblicazione |titolo=Der kleine Herr Friedemann |rivista=Neue Deutsche Rundschau (Freie Bühne)|editore= S. Fischer|città= Berlin|volume=8 |numero= 5 |anno=1897|mese=Mai |pp=510-527 ||lingua=de |cid= Neue Deutsche Rundschau, 5, 1897}} |
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* {{Cita libro |capitolo = Der kleine Herr Friedemann |titolo = Der kleine Herr Friedemann. Novellen|url = https://archive.org/details/derkleineherrfri36766gut/36766-page-images/|città =Berlin|editore = S. Fischer Verlag |anno = 1898|pp=9-52|lingua=de|cid=Der kleine Herr Friedemann, 1898}} |
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=== Traduzioni in italiano === |
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Dal primo momento in cui l'ha veduta è rimasto letteralmente stordito, gli si rinnova di colpo il dolore al petto causato da mal d'amore che già aveva conosciuto a suo tempo; il suo affetto per lei cresce a dismisura. Inizia a frequentare a questo punto la casa del tenente Rinnlinger con la scusa d'insegnar alla giovane un po' di musica, come cura alla cattiva salute emotiva della donna; le visite di cortesia si fan in tal modo più assidue e frequenti. |
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*{{cita pubblicazione |traduttore=Paolo Milano |titolo= Il piccolo signor Friedemann |rivista=L'Italia Letteraria |editore= |città= |volume=I |numero=34-35 |anno=1929 |cid= L'Italia Letteraria}} |
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* {{Cita libro |capitolo = Il piccolo signor Friedemann |titolo = Novelle e racconti |traduttore=[[Emilio Castellani (traduttore)|Emilio Castellani]] |editore = Mondadori |città = Milano |anno = 1953 |collana=Tutte le opere di Thomas Mann ; 2 |cid = T. Mann, Novelle e racconti, Tutte le opere di Thomas Mann, 1953 }} |
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* {{Cita libro |capitolo = Il piccolo signor Friedemann |titolo = Cane e padrone e altri racconti|traduttore= Clara Bovero|città= Torino|editore= Einaudi|anno=1953|collana= I coralli; 57 }} |
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* {{Cita libro |capitolo = Il piccolo signor Friedemann |titolo = Padrone e cane e altri racconti |traduttore= Ingrid von Anrep|città= Milano|editore=Feltrinelli|anno= 1966|collana=Universale economica; 519 }} |
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* {{Cita libro |capitolo = Il piccolo signor Friedemann |titolo = Racconti |altri=introduzione di Italo Alighiero Chiusano|traduttore= Francesco Saba Sardi|città= Milano|editore=Gruppo editoriale Fabbri, Bompiani, Sonzogno, Etas|anno= 1968|collana=Tascabili Bompiani; 342 }} |
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* {{Cita libro |capitolo = Il piccolo signor Friedemann |titolo = Racconti |traduttore=Emilio Castellani |altri= introduzione di Roberto Fertonani|editore = Mondadori |città = Milano |anno = 1988|collana=Oscar narrativa; 294|pp=57-80 |isbn=978-88-04-46948-3 |cid= T. Mann, Racconti, ed. Oscar narrativa, 1988}} |
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* {{Cita libro |capitolo = Il piccolo signor Friedemann |titolo = Racconti |traduttore=[[Saverio Simonelli]]|altri= introduzione di [[Italo Alighiero Chiusano]] |editore = Newton Compton |città = Roma |anno = 1992 |collana=[[Grandi Tascabili Economici Newton|Collezione Grandi tascabili economici ; 154]] |pp = 49-71 |cid= ed. Newton Compton, 1992 }} |
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== Note == |
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Friedemann viene infine invitato ad uno dei grandi ricevimenti serali dati nella grande casa dei Rinnlinger; Gerda ad un tratto le chiede se può accompagnarla al parco, le vuole mostrare il meraviglioso giardino che circonda il palazzo. Seduti su una panchina in riva al fiume, inizia a confessare all'amico le sue innumerevoli tristezze e sofferenze, suscitando a sua volta in lui il desiderio di confessarle ciò che prova. |
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<references/> |
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== Bibliografia == |
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La sua intera vita, dice Johannes, è fondata sulla menzogna e l'illusione, quando la vera felicità risiede invece soltanto nella verità: la ragazza elogia con forza il suo coraggio e la forza d'animo che sembra dimostrare, riaffermando così la sua convinzione che loro sono due "anime gemelle" intimamente affini e che sentono all'unisono. |
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* {{Cita libro|titolo = Thomas Mann Handbuch: Leben - Werk - Wirkung |città = Stuttgart |editore = Metzler |anno = 2015 |ISBN = 9783476024565 |curatore1 = Andreas Blödorn |curatore2 = Friedhelm Marx |autore-capitolo = Jens Ewen |capitolo = 2.6 - Der kleine Herr Friedemann (1897) |pp = 94–97 |lingua = de |cid = J. Ewen, 2015}} |
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* {{Cita libro|autore = Giorgio Dolfini|titolo = Novelle e racconti di Thomas Mann<nowiki>|</nowiki>Erzählungen |editore = RCS Libri |città = Milano |anno = 2005 |lingua=it |volume = VI |opera = Dizionario Bompiani delle opere e dei personaggi di tutti i tempi e di tutte le letterature |pp = 6128-6130 |ISSN = 1825-78870 |cid = G. Dolfini, Dizionario Bompiani, 2005}} |
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* {{Cita libro|cognome = Kontje|nome = Todd Curtis|titolo = The Cambridge introduction to Thomas Mann |capitolo= First novellas |editore = Cambridge University Press |città = Cambridge etc.|anno = 2011|lingua = en |pp= 18-23|isbn = 978-0-521-76792-7 |cid = T.C. Kontje, 2011}} |
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* {{Cita libro|autore-capitolo=Helmut Koopmann|capitolo= Thomas Mann's "Autobiographical" Stories |titolo=A Companion to the Works of Thomas Mann |editore=Boydell & Brewer |anno=2004 |isbn=978-1-57113-219-2 |curatore1= Herbert Lehnert |curatore2= Eva Wessell |pp=147-158|lingua=en |cid=H. Koopmann, 2004 }} |
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* {{Cita libro|autore-capitolo=Herbert Lehnert|capitolo= Thomas Mann's Beginnings|curatore1= Herbert Lehnert|curatore2= Eva Wessell |anno= 2004|url= https://books.google.com/books?id=0BhJr1QJqtMC&pg=PA39 |titolo=A Companion to the Works of Thomas Mann|pp= 29–52|città=Rochester|editore= Boydell & Brewer|ISBN=1571132198|lingua=en|cid=H. Lehnert, 2004}} |
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* {{Cita libro|cognome=Mann|nome= Thomas|titolo=Gesammelte Werke in dreizehn Bänden|volume=XI: Reden und Aufsatze|città=Frankfurt am Main |editore= S. Fischer |anno= 1974|lingua=de|cid=Gesammelte Werke in 13 Bänden (GW)}} |
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* {{Cita libro|cognome=Mann|nome= Thomas|titolo=Große kommentierte Frankfurter Ausgabe: Werke, Briefe, Tagebucher|volume=2.1: Frühe Erzählungen 1893-1912|curatore= Heinrich Detering et al.|città=Frankfurt am Main |editore= S. Fischer |anno= 2002|ISBN= 3100483138|lingua=de|cid=GKFA}} |
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* {{Cita libro|cognome = Theweleit|nome = Klaus|titolo = Fantasie virili|titolooriginale= Männerphantasien|annooriginale=1977|traduttore =Giuseppe Cospito|editore = Il saggiatore|città = Milano|anno = 1997|isbn = 88-428-0360-X|cid = K. Theweleit, 1977}} |
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== Altri progetti == |
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A questo punto Johannes non può far altro che cadere in ginocchio davanti a Gerda e rivelarle l'amore che prova e il suo desiderio impetuoso di averla per sé: sentimenti che ha cercato fino ad allora di ricacciare indietro a causa delle delusioni provate nella prima gioventù e per la paura che queste potessero riproporsi. |
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{{interprogetto|q=it:Thomas Mann#Il piccolo signor Friedemann|q_preposizione=da|etichetta=''Il piccolo signor Friedemann''}} |
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== Collegamenti esterni == |
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Lei si china lentamente verso l'uomo piccolo, brutto, malformato e gobbo, ma non guarda nella sua direzione bensì sembra osservare qualcosa in lontananza al di là di lui: improvvisamente lo spinge via lontano da sé e con una risata sprezzante se ne va lasciandolo solo. Johannes è distrutto, dopo esser stato trattato peggio d'un cane randagio; si trascina per i pochi metri che mancano fino alla riva del fiume e si lascia cadere muto, come corpo già morto, in acqua. |
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* {{Collegamenti esterni}} |
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* {{Cita news|url=https://www.ltit.it/scheda/traduzione/il-piccolo-signor-friedemann__13097|titolo=Letteratura in lingua tedesca tradotta in Italia, Il piccolo signor Friedemann}} |
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* {{Cita news|url=http://literaturlexikon.uni-saarland.de/lexika/thomas-mann-figurenlexikon/werke/erzaehlungen/der-kleine-herr-friedemann-1897/datensaetze/friedemann-johannes|titolo=Der kleine Herr Friedemann|sito=Literaturlexikon online|lingua=de}} |
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In alto nel cielo di quella notte serena la Luna continua spensierata a brillare, senza minimamente prender parte alla tragedia che s'è appena consumata, fredda e distante. Solo per un attimo brevemente i grilli interrompono il loro cinguettio; poi tutto torna come prima. Johannes muore annegato mentre in lontananza si sente un suono sommesso come di risa soffocate. |
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[[Categoria:Racconti di Thomas Mann]] |
[[Categoria:Racconti di Thomas Mann]] |
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[[Categoria:Raccolte di racconti tedeschi]] |
Versione attuale delle 05:42, 19 lug 2024
Il piccolo signor Friedemann | |
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Titolo originale | Der Kleine Herr Friedemann |
Autore | Thomas Mann |
1ª ed. originale | 1897 |
1ª ed. italiana | 1929 |
Genere | racconto |
Lingua originale | tedesco |
Ambientazione | Germania, fine XIX secolo |
Protagonisti | Johannes Friedemann |
Il piccolo signor Friedemann (Der kleine Herr Friedemann) è un racconto di Thomas Mann pubblicato per la prima volta nel 1897 sulla rivista Neue Deutsche Rundschau.
È un racconto giovanile di Thomas Mann, di importanza cruciale nella carriera letteraria dell'autore, scritto fra il 1894 e il 1896, pubblicato in volume nel 1898, tradotto più volte in italiano a partire dal 1929; presenta temi e motivi che, variati e approfonditi, rimarranno centrali in tutta l'opera di Thomas Mann.
Storia editoriale
[modifica | modifica wikitesto]Dall'esame della corrispondenza intercorsa dal 1894 al 1896 fra Thomas Mann e Otto Grautoff, ex compagni di scuola al ginnasio "Katharineum" di Lubecca, si presume che Il piccolo signor Friedemann sia la revisione di un racconto del 1894, ora perduto, intitolato "Der kleine Professor" (Il piccolo professore) che Thomas Mann aveva inviato senza successo alle riviste berlinesi "Pan", diretta da Richard Dehmel, e "Moderne Kunst"[1]. Nella lettera a Grautoff del 23 maggio 1896 Mann riferiva che stava lavorando a "un nuovo racconto completamente psicopatico"[2], che si ritiene sia Il piccolo signor Friedemann, terminato quindi nell'autunno del 1896[3]. Mann inviò il manoscritto alla redazione della rivista Neue Deutsche Rundschau, edita dalla S. Fischer Verlag; l'episodio fu cruciale per la carriera letteraria di Thomas Mann in quanto Oscar Bie, il direttore responsabile della Neue Deutsche Rundschau, oltre ad accettare di pubblicare il testo, come avvenne nel maggio 1897[4], chiese a Mann di inviare alla Fischer Verlag tutti i suoi lavori[5]: si creò quindi il legame fra l'autore e la casa editrice S. Fischer Verlag, che durò per tutta l'esistenza di Thomas Mann e che appena un anno dopo si concretizzò nella pubblicazione della prima raccolta di racconti intitolata "Der kleine Herr Friedemann"[6]. Il racconto Il piccolo signor Friedemann fu pubblicato in italiano per la prima volta nel 1929 sulla rivista L'Italia Letteraria, tradotto da Paolo Milano[7]; è apparso in volume più volte, e in differenti traduzioni, a partire dal 1953[8].
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Il testo è diviso in 15 capitoli, di cui i primi cinque sono dedicati alla narrazione della vita del protagonista, il trentenne Johannes Friedemann, prima dell'arrivo nella sua vita di una giovane signora, Gerda von Rinnlingen. Johannes Friedemann è affetto fin da bambino da gravi deformità fisiche conseguenti a un incidente causato dall'alcolismo della balia. Il giovane era nato in una famiglia, benestante ma non ricca, in una cittadina con le antiche tradizioni mercantili di Lubecca, città natale di Thomas Mann. Orfano prima della nascita di uno stimato console dei Paesi Bassi, Johannes Friedemann trascorse l'infanzia e la giovinezza in solitudine e in "profonda tristezza": accudito amorevolmente dalla madre e dalle tre sorelle maggiori, non poteva fisicamente prendere parte ai giochi dei suoi coetanei. A sedici anni, dopo una cotta non corrisposta per una coetanea "bionda, di una gioiosità sfrenata", Johannes prese la ferma decisione di controllare le proprie passioni per evitare le delusioni che altrimenti ne sarebbero inevitabilmente conseguite. Negli anni seguenti anche avvenimenti di maggiore entità — l'ingresso nel mondo del lavoro, la morte della madre — non cambiarono l'atteggiamento "epicureo" di Friedemann il quale cercò di godere solo delle gioie che gli erano accessibili (l'amore per la cultura, la lettura, il teatro, la musica, le passeggiate, perfino il desiderio delle aspirazioni difficili da soddisfare).
L'equilibrio emotivo raggiunto da Friedemann viene messo in crisi dall'arrivo nella cittadina del nuovo comandante del presidio militare, tenente colonnello von Rinnlingen, accompagnato dalla giovane moglie Gerda, descritto nel sesto capitolo. La narrazione passa dal passato al presente. Già dopo un primo fortuito incontro — a teatro, dove siedono l'uno accanto all'altra, durante una rappresentazione del Lohengrin — Friedemann si rende conto che sarà difficile per lui il controllo delle passioni e già a teatro Friedemann cerca di evitare la vicinanza di Gerda. Qualche giorno dopo va a farle visita in compagnia delle sorelle, avverte ostilità da parte della donna nei suoi confronti e sentimenti di rabbia impotente da parte sua verso di lei. La passione di entrambi per la musica aumenta però le occasioni di incontro; ma Friedemann si sente dominato da Gerda e in un monologo interiore pensa al suicidio. Infine, nel corso di un ricevimento serale nell'abitazione dei Rinnlingen, Friedemann accompagna Gerda nel giardino, in prossimità di un fiume. A una domanda della donna se sia stato mai felice, Friedemann le risponde che finora la sua vita è stata "tutta menzogna e illusione". Tenta poi qualche timida avance, ma la donna lo respinge e lo getta a terra "con una breve risata orgogliosa e sprezzante". Friedemann si toglie la vita cadendo nel fiume.
Critica
[modifica | modifica wikitesto]Per Roberto Fertonani, Il piccolo signor Friedemann è il primo capolavoro di Thomas Mann; nel racconto è presente un tema che sarà costante in Mann — il desiderio insopprimibile di felicità distrugge la tranquilla apatia di un’anima rassegnata. L'autore però non indulge in cedimenti sentimentali, anzi anche nelle scene più impietose emergono note di ironia[9]. Anche Todd Kontje sottolinea come in questo racconto sia presente uno dei temi centrali e ricorrenti di Mann: l'esistenza forze distruttive in grado di sconvolgere una vita basata sulla rinuncia al desiderio. Sebbene apparentemente la vicenda del Piccolo signor Friedemann non abbia nulla a che fare con il suo autore, esistono indizi autobiografici che suggeriscono la presenza di Thomas Mann dietro il personaggio immaginario di Johannes Friedemann. Come Thomas Mann, anche Friedemann vive in una città commerciale di medie dimensioni che ricorda Lubecca, il suo defunto padre era console dei Paesi Bassi, ha propensione al decoro esteriore, agli abiti eleganti, alla musica, in particolare all'opera wagneriana, all'autocontrollo[10]. Nonostante la loro eccentricità, i protagonisti di sesso maschile dei primi racconti di Mann ambientati in Germania alla fine del XIX secolo i quali identificavano un pericolo nelle donne che non aderivano ai loro tradizionali ruoli domestici di mogli e madri, veicolano l'incertezza di maschi insicuri del loro ruolo in un mondo in cambiamento. Donne contemporaneamente seducenti e distruttive abbondano nell'arte tedesca attorno al 1900 (per es. la Kundry del Parsifal, Lulù, le prostitute nei dipinti espressionisti di Kirchner). Lo storiografo e sociologo Klaus Theweleit sostiene che la misoginia ha giocato un ruolo centrale nella cultura tedesca e ha contribuito all’ascesa di una società iper-maschile e militarizzata che è culminata nel nazionalsocialismo tedesco[11]. Per Fertonani, tuttavia, non è lecito usare per questo racconto la solita formula della conflittualità arte-vita, né confondere Gerda con una femme fatale: in una lettera del 1909 Mann precisa che anche Gerda «è una sofferente, una natura problematica, che ravvisa un compagno di dolore in quell’uomo fisicamente deforme ma che all’ultimo istante è troppo fiera per voler ammettere tale intima affinità»[12].
Edizioni
[modifica | modifica wikitesto]In lingua originale
[modifica | modifica wikitesto]- (DE) Der kleine Herr Friedemann, in Neue Deutsche Rundschau (Freie Bühne), vol. 8, n. 5, Berlin, S. Fischer, Mai 1897, pp. 510-527.
- (DE) Der kleine Herr Friedemann, in Der kleine Herr Friedemann. Novellen, Berlin, S. Fischer Verlag, 1898, pp. 9-52.
Traduzioni in italiano
[modifica | modifica wikitesto]- Il piccolo signor Friedemann, in L'Italia Letteraria, traduzione di Paolo Milano, I, n. 34-35, 1929.
- Il piccolo signor Friedemann, in Novelle e racconti, collana Tutte le opere di Thomas Mann ; 2, traduzione di Emilio Castellani, Milano, Mondadori, 1953.
- Il piccolo signor Friedemann, in Cane e padrone e altri racconti, collana I coralli; 57, traduzione di Clara Bovero, Torino, Einaudi, 1953.
- Il piccolo signor Friedemann, in Padrone e cane e altri racconti, collana Universale economica; 519, traduzione di Ingrid von Anrep, Milano, Feltrinelli, 1966.
- Il piccolo signor Friedemann, in Racconti, collana Tascabili Bompiani; 342, traduzione di Francesco Saba Sardi, introduzione di Italo Alighiero Chiusano, Milano, Gruppo editoriale Fabbri, Bompiani, Sonzogno, Etas, 1968.
- Il piccolo signor Friedemann, in Racconti, collana Oscar narrativa; 294, traduzione di Emilio Castellani, introduzione di Roberto Fertonani, Milano, Mondadori, 1988, pp. 57-80, ISBN 978-88-04-46948-3.
- Il piccolo signor Friedemann, in Racconti, collana Collezione Grandi tascabili economici ; 154, traduzione di Saverio Simonelli, introduzione di Italo Alighiero Chiusano, Roma, Newton Compton, 1992, pp. 49-71.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ GKFA, 2.1, pp. 46 e 56.
- ^ GKFA, 2.1, p. 75.
- ^ J. Ewen, 2015, p. 94.
- ^ Neue Deutsche Rundschau, 5, 1897.
- ^ Lebensabriß, 1930, in: Gesammelte Werke in 13 Bänden (GW), vol. XI, p. 104. Lebensabriß è una sorta di autobiografia scritta da Thomas Mann nel 1930, rielaborazione di un curriculum vitae richiesto dall'Accademia svedese in occasione del conferimento del Premio Nobel per la letteratura l'anno precedente. Lebensabriß è contenuto in "Romanzo di una vita", traduz. di Ervino Pocar, il Saggiatore, 2012.
- ^ Der kleine Herr Friedemann, 1898.
- ^ L'Italia Letteraria.
- ^ T. Mann, Novelle e racconti, Tutte le opere di Thomas Mann, 1953.
- ^ T. Mann, Racconti, ed. Oscar narrativa, 1988, Introduzione di R. Fertonani, p. vi.
- ^ T.C. Kontje, 2011, P. 21.
- ^ K. Theweleit, 1977.
- ^ T. Mann, Racconti, ed. Oscar narrativa, 1988, Introduzione di R. Fertonani, p. vii.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (DE) Jens Ewen, 2.6 - Der kleine Herr Friedemann (1897), in Andreas Blödorn e Friedhelm Marx (a cura di), Thomas Mann Handbuch: Leben - Werk - Wirkung, Stuttgart, Metzler, 2015, pp. 94–97, ISBN 9783476024565.
- Giorgio Dolfini, Novelle e racconti di Thomas Mann|Erzählungen, in Dizionario Bompiani delle opere e dei personaggi di tutti i tempi e di tutte le letterature, VI, Milano, RCS Libri, 2005, pp. 6128-6130, ISSN 1825-78870 .
- (EN) Todd Curtis Kontje, First novellas, in The Cambridge introduction to Thomas Mann, Cambridge etc., Cambridge University Press, 2011, pp. 18-23, ISBN 978-0-521-76792-7.
- (EN) Helmut Koopmann, Thomas Mann's "Autobiographical" Stories, in Herbert Lehnert e Eva Wessell (a cura di), A Companion to the Works of Thomas Mann, Boydell & Brewer, 2004, pp. 147-158, ISBN 978-1-57113-219-2.
- (EN) Herbert Lehnert, Thomas Mann's Beginnings, in Herbert Lehnert e Eva Wessell (a cura di), A Companion to the Works of Thomas Mann, Rochester, Boydell & Brewer, 2004, pp. 29–52, ISBN 1571132198.
- (DE) Thomas Mann, Gesammelte Werke in dreizehn Bänden, XI: Reden und Aufsatze, Frankfurt am Main, S. Fischer, 1974.
- (DE) Thomas Mann, Große kommentierte Frankfurter Ausgabe: Werke, Briefe, Tagebucher, a cura di Heinrich Detering et al., 2.1: Frühe Erzählungen 1893-1912, Frankfurt am Main, S. Fischer, 2002, ISBN 3100483138.
- Klaus Theweleit, Fantasie virili [Männerphantasien], traduzione di Giuseppe Cospito, Milano, Il saggiatore, 1997 [1977], ISBN 88-428-0360-X.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni da Il piccolo signor Friedemann
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Der Kleine Herr Friedemann, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Letteratura in lingua tedesca tradotta in Italia, Il piccolo signor Friedemann.
- (DE) Der kleine Herr Friedemann, su Literaturlexikon online.
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