Itelyum
Mauro Moretti | |
---|---|
Mauro Moretti alla firma del Contratto per la realizzazione della direttrice ferroviaria Napoli-Bari-Lecce-Taranto | |
Amministratore Delegato e Direttore Generale Leonardo (prima Finmeccanica) | |
In carica | |
Inizio mandato | 14 maggio 2014 |
Predecessore | Alessandro Pansa |
Amministratore Delegato delle Ferrovie dello Stato Italiane | |
Durata mandato | 2006 – 2014 |
Predecessore | Elio Catania |
Successore | Michele Mario Elia |
Sindaco di Mompeo | |
Durata mandato | 2004 – 2014 |
Predecessore | Francesco Valentini |
Successore | Silvana Forniti |
Dati generali | |
Titolo di studio | Laurea in ingegneria elettrotecnica |
Università | Università degli Studi di Bologna |
Mauro Moretti (Rimini, 29 ottobre 1953) è un dirigente pubblico italiano.
Dal 15 maggio 2014 è Amministratore Delegato e Direttore Generale di Finmeccanica SpA, (oggi Leonardo SpA). Dal 2015 ricopre anche le cariche di Presidente dell’ASD - Associazione europea delle industrie dell’Aerospazio e della Difesa Presidente dell’Italy-Japan Business Group, mentre dal 2013 è Presidente della Fondazione FS (dal 2013)[1].
E’ stato Amministratore Delegato di Ferrovie dello Stato Italiane (dal 2006 al 2014).
Tra gli incarichi internazionali ricoperti in passato, Moretti è stato Vicepresidente della Union internationale des chemins de fer[2] (dal 2009 al 2014) e Presidente dello European Management Committee della UIC - Union Internationale des Chemins de Fer (dal 2013 al 2014).
Biografia
Si è laureato con lode in ingegneria elettrotecnica presso l'Università degli Studi di Bologna nel 1977.
Nel 1978, a seguito di concorso pubblico esterno, ha assunto la qualifica di ispettore e ha lavorato presso l'Officina Trazione Elettrica di Bologna, attuale ONAE. È poi diventato dirigente e ricoperto numerosi incarichi: Vice Direttore Divisione Tecnologie e sviluppo di Sistema (dicembre 1991), Direttore Divisione Sviluppo Tecnologico e Materiale di Sistema (marzo 1993), Amministratore Delegato di Metropolis -la società del gruppo Ferrovie dello Stato che controlla e gestisce i beni immobiliari- (febbraio 1994), Direttore Area Strategica di Affari "Materiale Rotabile e Trazione" (luglio 1996), Direttore area Strategica di Affari "Rete" (novembre 1997), Consigliere di Amministrazione di Ferrovie dello Stato (febbraio 2001), Amministratore Delegato di Rete Ferroviaria Italiana (luglio 2001), Presidente del Consiglio di Amministrazione di Grandi Stazioni (2008-2014) e dal 2006 al 2014 è stato Amministratore Delegato di Ferrovie dello Stato Italiane.[1]
Nel maggio 2014 viene nominato dal Consiglio di Amministrazione di Finmeccanica (oggi Leonardo) nuovo amministratore delegato e direttore generale del Gruppo.[3]
L'esperienza di sindacalista
Iscritto alla Cgil dai primi anni ottanta, Moretti scala i vertici sindacali fino a diventare segretario nazionale della Cgil Trasporti dal 1986 al 1991[4][5].
La nomina ad amministratore delegato di Ferrovie dello Stato
Nel 2006 l'allora Ministro dell'economia e delle finanze Tommaso Padoa-Schioppa nominò Amministratore delegato Moretti, il quale rifiutò la carica di presidente perché riteneva che il presidente e i consiglieri dovessero essere persone indipendenti e di garanzia[6].
Pochi mesi dopo il suo insediamento ai vertici della compagnia ferroviaria, in una relazione al Parlamento italiano ha descritto come catastrofica e sull'orlo del fallimento la situazione dell'azienda e tre anni dopo, il 21 aprile 2009, dichiara che Ferrovie dello Stato chiude il 2008 con un utile di 15-20 milioni di euro, primo risultato positivo nella storia di FS[7]; secondo le prime stime annunciate, anche l'esercizio 2009 si è chiuso in leggero attivo.
Il risanamento dei conti è stato frutto sia di un taglio agli sprechi, come ad esempio la rimozione delle auto blu per i dirigenti o il taglio dei servizi senza profitto e senza sussidi, sia attraverso la riorganizzazione dei "Contratti di Trasporto" con le regioni come, ad esempio, la differenziazione del costo dei treni a seconda del numero dei posti a sedere o dell'anzianità del convoglio.[6]
Durante il periodo della sua gestione, le FS, il 13 dicembre 2009, completano il grande progetto italiano della Ferrovia ad alta velocità. Inoltre durante il secondo mandato di Moretti, il Gruppo Ferrovie dello Stato, sigla un accordo con Veolia Transport per l'effettuazione di servizi passeggeri a lunga percorrenza in Europa e acquisisce la società ferroviaria Arriva Deutschland che gestisce alcuni servizi locali in Germania. Veolia Transport e Arriva Deutschland sono, rispettivamente, primo e terzo operatore ferroviario privato europeo.
In data 20 novembre 2009 il giornalista Gigi Riva de L'Espresso, riferendosi ad un disagio avvenuto durante un viaggio in treno, gli dedica una lettera "Egregio Mauro Moretti, amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, con la presente le chiedo di dimettersi."[8]
Hanno destato polemiche le sue dichiarazioni fatte dopo le forti nevicate del dicembre 2009, durante le quali, in seguito a forti disagi che interessarono tutta la rete ferroviaria[9], consigliò agli utenti FS di portarsi in treno "panini e coperte".[10].Inoltre, Moretti è stato criticato riguardo alla razionalizzazione ed al taglio dei servizi, in particolare al servizio merci. A questo proposito Moretti afferma durante il Meeting per l'amicizia fra i popoli 2010:
«Il settore delle merci nelle Ferrovie dello Stato era identico a quello del 1905 come se i camion non fossero mai esistiti. Si continuava a mantenere tutto anche tutto quello che non era utilizzato mai, o quasi mai, che, naturalmente, doveva essere gestito, mantenuto e costava un botto di soldi. La ricchezza prodotta era equivalente a zero[11].»
Il 16 dicembre 2010 la procura di Lucca ha iscritto nel registro degli indagati per la Strage di Viareggio 38 persone fra le quali Moretti[12]. Il 18 luglio 2013 Moretti assieme ad altri 32 indagati è stato rinviato a giudizio ed è attualmente in attesa di un pronunciamento definitivo della Giustizia.
In una audizione al Senato Moretti definì la Strage di Viareggio uno "spiacevolissimo episodio", mancando di sensibilità a detta del sindaco di Viareggio, Luca Lunardini, e dell'associazione dei parenti delle vittime[13]. Tuttavia Moretti ha sempre ribadito che si trattava di una frase presa fuori dal contesto.
La nomina ad Amministratore Delegato di Finmeccanica (oggi Leonardo)
Nel 2014 Mauro Moretti viene nominato Amministratore Delegato di Finmeccanica (oggi Leonardo). Durante il suo mandato ha avviato una riorganizzazione dell’azienda per rilanciarne la competitività sui mercati globali [14]. Il piano prevede un polo industriale più integrato e articolato in divisioni operative. Le attività sono state concentrate nel core business di Aerospazio, Difesa e Sicurezza e gli asset non strategici, come il settore Trasporti, sono stati ceduti[15]. Allo stesso tempo Moretti ha avviato una riduzione dell'indebitamento, riduzione dei costi di gestione, recupero di redditività. Nel corso del suo mandato viene inoltre proposto il cambio della denominazione sociale da Finmeccanica a Leonardo SpA, nome che trae ispirazione dallo scienziato italiano Leonardo Da Vinci.
Nel primo anno del suo mandato il titolo Finmeccanica ha più che raddoppiato la sua quotazione passando dai 5,73 € del maggio 2014 ai 12,11 € di settembre 2015.[16] Le agenzie di rating Moody's,[17] Standard & Poor's [18] e Fitch [19] hanno rivisto l’outlook da negativo a stabile. La capitalizzazione di mercato è quasi raddoppiata, passando dai 3,3 miliardi € del maggio 2014 agli attuali 7 miliardi €.
Il Bilancio 2014 del Gruppo ha registrato un utile nel risultato netto dopo tre anni di risultati negativi.[20] A fine febbraio 2015 l'Economist [21] promuove la politica delle cessioni nei trasporti e definisce la ristrutturazione di Finmeccanica assolutamente necessaria.
L'elezione a sindaco
Nel 2004 diventa sindaco di Mompeo dove possiede una seconda casa. Viene eletto con la lista civica Torre Merlata tre colli e bandiera con il 56% dei voti[22]; nel 2009 si ricandida ottenendo il 51,5%[23] e rimane in carica fino a maggio 2014. A causa degli impegni lavorativi con le Ferrovie dello Stato, Moretti si occupa dell'amministrazione del piccolo comune via telefono, recandosi nel paese della provincia di Rieti (non essendovi residente) nel tempo libero. Alcuni cittadini si lamentano della assenza del sindaco, altri invece sostengono che è "come se fosse presente" sottolineandone l'impegno nell'amministrazione del paese. Durante il suo mandato, Moretti riesce ad ottenere il primo Piano Regolatore Generale per il suo paese[24]. Il paese non è servito da ferrovia e dista circa 19 km dalla più vicina stazione[25][26].
Altri ruoli
- Membro del Consiglio Direttivo del Comitato Leonardo (da marzo 2016)
- Membro del Consiglio Generale di Unindustria - Unione Industriali di Roma e Lazio (da maggio 2015)
- Presidente della Fondazione Ricerca e Imprenditorialità (da febbraio 2015)
- Presidente Onorario di AIAD, Federazione Aziende Italiane per l'Aerospazio, la Difesa e la Sicurezza, dal 2014[27]
- Presidente della Fondazione FS da marzo 2013
- Da luglio 2013 è membro del Consiglio Direttivo dell'Associazione Amici dell'Accademia dei Lincei per il triennio 2013 - 2016
- Presidente della Consulta del progetto FIGI - Facoltà Ingegneria Grandi Imprese - dell'Università La Sapienza di Roma da gennaio 2013[28]
- Componente elettivo del Consiglio Direttivo e del Gruppo Tecnico Europa (già Comitato Tecnico Europa) di Confindustria dal 2012
- Da settembre 2012 a novembre 2014 ha ricoperto il ruolo di Co-Chairman dello Italian Egyptian Business Council
- Da ottobre 2012 è componente del Consiglio Direttivo e della Giunta di Unindustria, di cui è stato Vice Presidente fino a settembre 2012[29]
- Membro Comitato Scientifico Fondazione Politecnico di Milano per quadriennio 2011/2014[30]
- Vicepresidente con delega alle Grandi Infrastrutture dell'Unione Industriali Napoli da dicembre 2010 a giugno 2014[31]
- Membro del Comitato d'Onore del Coro Polifonico Romano Oratorio del Gonfalone. In carica dal 2010[32]
- Presidente della Community of European Railway and Infrastructure Companies da gennaio 2009 a dicembre 2013.
- Vice presidente dell'Unione industriali di Roma (rinnovato dicembre 2008 con delega alle infrastrutture, logistica e mobilità)[1].In carica fino a settembre 2012.
- Consigliere Generale Fondazione SLALA da febbraio 2008 a novembre 2013[33]
- Rappresentante di Federtrasporto all'interno della Giunta di Confindustria da fine maggio 2007 ad aprile 2012[1]
- Componente di Giunta e Consiglio direttivo Assolombarda dal 2007 al 2014[1]
- Membro del Comitato di Presidenza dell'Associazione CIVITA dal 2007[1]
- Membro del Consiglio Generale di Confindustria (già Giunta di Confindustria) da ottobre 2006[1]
- Membro del consiglio Superiore dei Lavori Pubblici[1]. Fine incarico nel 2006
- Presidente del Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani dal 2004[1]
- Membro della Giunta ANIE (Federazione Nazionale Imprese Elettrotecniche ed Elettroniche) da gennaio 2003 a maggio 2014[1]
Onorificenze
- Moretti è stato premiato a Milano nell'ambito dei Finanza Company Awards 2008 come manager dell'anno[37].
Note
- ^ a b c d e f g h i j Curriculum vitae di Mauro Moretti
- ^ Organigramma UIC
- ^ La nomina ad AD Finmeccanica
- ^ Claudio Gerino, L' ATTO D' ACCUSA DEI SINDACATI CONTRO MANNINO E L' ENTE FS = Corriere della Sera, 19 marzo 1988, p. 17. URL consultato il 29 ottobre 2009.
- ^ Giancarlo Perna, Moretti, il ras delle Ferrovie che ama Cgil e Cobas (forse più dei viaggiatori) = il Giornale, 16 luglio 2007. URL consultato il 29 ottobre 2009.
- ^ a b Articolo su "Il giornale
- ^ Moretti parla ai microfoni di Radio 24
- ^ Moretti, si dimetta
- ^ Articolo di Repubblica del 22/12/09
- ^ La Repubblica 21/12/09
- ^ Intervento di Moretti al Meeting di Rimini
- ^ Il Fatto Quotidiano, Strage di Viareggio, 38 indagati. Tra loro anche l’ad di Fs Moretti, su ilfattoquotidiano.it, 16 dicembre 2010.
- ^ Articolo su corriere fiorentino.it
- ^ Finmeccanica, via al riassetto. Rush finale con le assemblee
- ^ I Frecciarossa diventano giapponesi Ansaldo Sts e Breda passano a Hitachi
- ^ FINMECCANICA - Borsa Italiana
- ^ Moody's promuove Finmeccanica. Outlook rivisto a "stabile"
- ^ Finmeccanica: S&P’s alza outlook a stabile
- ^ Finmeccanica, Fitch rivede outlook a stabile, conferma 'BB+'
- ^ Finmeccanica, l'assemblea approva il bilancio e nomina il collegio sindacale
- ^ Growing by shrinking
- ^ Speciale elezioni 2009 Repubblica (sono indicati anche i dati del 2004)
- ^ Fatti italiani.it
- ^ Sala stampa regione Lazio
- ^ Notizia su affari italiani.it
- ^ Consiglio comunale di Mompeo
- ^ Vertici AIAD
- ^ FSNews
- ^ unindustria
- ^ Fondazione Politecnico MI
- ^ Unindustria
- ^ Oratorio Gonfalone, su oratoriogonfalone.com.
- ^ SLALA
- ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
- ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
- ^ Sito Università di Cassino
- ^ Travel no-stop
Finmeccanica
Finmeccanica | |
---|---|
Stato | Italia |
Borse valori | Borsa Italiana: FNC |
Fondazione | |
Sede principale | Roma, Piazza Montegrappa |
Settore |
|
Fatturato | 13 miliardi € (2015)[1] |
Utile netto | 527 milioni € (2015)[1] |
Dipendenti | circa 47 000[2] |
Sito web | www.leonardocompany.com |
Leonardo (prima Finmeccanica) è un’azienda italiana attivo nei settori della difesa, dell'aerospazio e della sicurezza. Il suo maggiore azionista è il Ministero dell'economia e delle finanze italiano.
Leonardo è il nome che è stato scelto per Finmeccanica a partire da aprile 2016 a seguito del processo di ristrutturazione portato avanti dall’Amministratore Delegato Mauro Moretti sin dall’inizio del suo mandato nel 2014.
In occasione della conferenza stampa di presentazione dei risultati annuali della società del 17 marzo 2016, Moretti ha dichiarato che la scelta del nome Leonardo “rappresenta bene le radici profonde della nostra storia e il senso del nostro futuro" e ha spiegato le ragioni del cambiamento di marchio deciso dal Consiglio di Amministrazione, aggiungendo che “stiamo entrando in una nuova fase della nostra storia, eravamo una holding finanziaria e ora siamo una sola società operativa, focalizzata nell'Aerospazio, nella Difesa e nella sicurezza; questo è il momento giusto per assumere la nuova identità”[3].
Dal 1º gennaio 2016 in Leonardo (prima Finmeccanica) sono confluite le attività delle società precedentemente controllate AgustaWestland, Alenia Aermacchi, Selex ES, Oto Melara e Wass[4] e l’azienda è stata strutturata in 7 Divisioni operative: Elicotteri, Velivoli, Aerostrutture, Sistemi Avionici e Spaziali, Elettronica per la Difesa Terrestre e Navale, Sistemi di Difesa, Sistemi per la Sicurezza e le Informazioni.
La società è quotata nell'indice FTSE MIB della Borsa di Milano.
Storia[5]
Periodo IRI
Nata il 18 marzo 1948 come Società Finanziaria Meccanica – Finmeccanica S.p.A., finanziaria caposettore dell'Istituto per la Ricostruzione Industriale (IRI) per il settore meccanico, per molti decenni è stata una holding piuttosto diversificata; fino agli anni '80 le principali aziende del gruppo erano:
- l'Aeritalia (nata nel 1969 dalla fusione della Società Italiana Aviazione, di proprietà della Fiat, dell'Aerfer e della Salmoiraghi, del gruppo Finmeccanica), attiva nella costruzione di aerei a corto-medio raggio nonché nella fornitura ai grandi costruttori di aerei civili e militari;
- l'Alfa Romeo (settore automobilistico), ceduta alla Fiat nel 1986;
- l'Ansaldo, che, scorporate le storiche attività cantieristiche, era attiva prevalentemente nell'elettromeccanica (turbine, centrali, trasmissione) e nel settore ferroviario.
Le attività delle aziende Finmeccanica in settori strategici come l'automobilistico (grande volano di forza lavoro), l'aeronautico e l'energetico (per i quali le commesse pubbliche erano fondamentali), contribuiscono allo sviluppo del territorio negli anni della ricostruzione con l'apporto di lavoro qualificato e alta tecnologia[6].
Il progetto della “grande Finmeccanica”
Dal 1982, con Fabiano Fabiani direttore generale e poi amministratore delegato, prende corpo il progetto della "grande Finmeccanica", cioè di centralizzare nella finanziaria pubblica le aziende italiane attive in settori tecnologicamente avanzati e conferire così una certa "massa critica" alla presenza italiana (pubblica e privata) in settori come le tecnologie spaziali, i sistemi di difesa, la robotica, la microelettronica, fino ad allora frammentata tra le finanziarie Finmeccanica e STET (Iri), Aviofer e Finbreda (EFIM); infatti, pur trattandosi di gruppi con un medesimo azionista (lo Stato), le varie aziende di fatto si muovevano autonomamente e la collaborazione tra di esse era minima. Vi erano inoltre alcuni gruppi privati in difficoltà nei quali Finmeccanica acquisì partecipazioni (risalgono a quegli anni l'ingresso nel capitale dell'Aermacchi, acquisita completamente vent'anni dopo e l'acquisizione delle Officine aeronavali di Venezia). Ma questo processo di centralizzazione fu lento e molto contrastato per le rivalità politiche nella spartizione degli incarichi ai vertici di aziende e finanziarie. Il 21 maggio 1987 diventa Finmeccanica S.p.A..
L'acquisizione delle aziende dalla Stet
Il primo risultato fu raggiunto nel 1989, quando Stet cedette a Finmeccanica tre aziende-chiave:[5]
- la Selenia, attiva nelle tecnologie spaziali, nei sistemi radar civili e militari, e nei sistemi di difesa (missili e siluri), che si fuse con l'Aeritalia per dare origine ad Alenia poi diventata Alenia Aerospazio ed infine AleniaAeronautica
- la Elsag (già Elettronica San Giorgio), attiva nella robotica e nell'automazione industriale
- le quote nella SG-S-Thomson, joint-venture italo-francese produttrice di semiconduttori, che negli anni '90 prese il nome di ST Microelectronics e divenne uno dei maggiori gruppi del settore
Nel 1990 acquisì le attività italiane del gruppo inglese Ferranti, che comprendevano aziende già in ambito Montedison come la fiorentina OTE (comunicazioni mobili), la milanese Laben (spazio) e la Elmer (elettronica) di Pomezia.
Gli anni novanta
La difficoltà maggiore per Finmeccanica era quella di reperire le risorse finanziarie necessarie per una crescita molto dispendiosa, dato che l'azionista Iri non era certo nelle condizioni di sostenerla. Così nel 1993 parte del capitale Finmeccanica fu aperto ai privati e l'azienda fu quotata in Borsa.
Con la messa in liquidazione dell'EFIM e delle sue controllate, divenne più semplice per Finmeccanica fungere da polo aggregante dell'industria italiana della difesa. Nel 1994 Finmeccanica assorbì aziende storiche, controllate da EFOM, come la Breda Meccanica Bresciana (munizioni), la Oto Melara di La Spezia (artiglieria), la Officine Galileo di Firenze (sistemi di puntamento) e la Agusta di Samarate (VA, elicotteri); nel 1996, dopo anni di estenuanti trattative con i liquidatori dell'EFIM, fu ufficializzato l'acquisto della Breda Costruzioni Ferroviarie, che andò a formare la AnsaldoBreda.
I primi anni Duemila
Tuttavia tra il 1999 ed il 2000 Finmeccanica stipulò accordi internazionali che sarebbero stati decisivi per il suo sviluppo successivo:
- con la britannica Marconi (poi BAE Systems) venne costituita la joint-venture AMS, che raccoglieva le attività ex Selenia nell'elettronica per la difesa
- con GKN fu costituita la joint-venture AgustaWestland, che costituiva il secondo produttore di elicotteri al mondo
Nonostante l'importante partecipazione in ST Microelectronics ed il mantenimento delle attività nell'energia e nel settore ferroviario, dal 2001, sotto la presidenza di Pier Francesco Guarguaglini, la strategia di sviluppo di Finmeccanica si propose in modo deciso di focalizzarsi nel settore dell'aerospazio e della difesa. Ulteriori passi in questa direzione furono:
- nel 2002-2003 le acquisizioni di Marconi Mobile (telecomunicazioni), Telespazio (trasmissioni satellitari) e della varesina Aermacchi (produttrice di velivoli da addestramento militare)
- nel 2004-2005 la ridefinizione degli accordi delle joint-ventures AgustaWestland ed AMS, che portarono Finmeccanica ad assumerne il pieno controllo (rilevando così anche numerosi stabilimenti nel Regno Unito)
Dopo l'acquisizione della totalità di AgustaWestland ed AMS, Finmeccanica è diventata la terza azienda europea per fatturato nel settore della difesa. Eredità del passato ed estranee all'attuale core-business del gruppo, rimangono Ansaldo Energia, Ansaldo STS ed AnsaldoBreda.
Finmeccanica inoltre possiede ancora una partecipazione (intorno al 10%) in ST Microelectronics ed una quota del 14% nella Avio (già Fiat Avio), produttrice di propulsori aerei e navali, acquisita dal gruppo Fiat nel 2003. Dopo la messa in liquidazione dell'IRI nel 2002, il pacchetto di controllo di Finmeccanica è direttamente in mano al Ministero dell'economia e delle finanze.
Nell'ottobre 2008 viene finalizzata l'acquisizione (per 3,4 miliardi di euro) della DRS Technologies, società statunitense specializzata nel settore dei servizi e dei prodotti elettronici integrati per la difesa.
Con il controllo di DRS Technologies, Finmeccanica migliora la propria posizione competitiva sul mercato mondiale della difesa in modo particolare negli USA.[7]
La crescente sensibilità verso i temi dello sviluppo dei paesi africani ha portato Finmeccanica a accordare il proprio sostegno per la realizzazione dell'Assumpta Science Center Owerri.
A seguito del processo di privatizzazione, il Ministero dell'economia e delle finanze è diventato il principale azionista, con una quota pari al 30,2%[8] della società. Questa partecipazione è soggetta alla disciplina dettata dal DPCM del 28 settembre 1999, secondo la quale tale quota non può scendere al di sotto della soglia minima del 30% del capitale sociale. Nessun altro azionista può detenere una quota del capitale di Finmeccanica superiore al 3% senza l'approvazione del Ministero.
La dismissione di Ansaldo Energia
Nell'ottobre del 2012, viene aperta un'inchiesta dalla procura di Napoli che riguarda le forniture di elicotteri e armamenti allo Stato di Panama e di navi fregata al Brasile e che coinvolge per presunto tentativo di mediazione nell'affare anche l'ex ministro Claudio Scajola e il suo portavoce. L'ordinanza di custodia del GIP Dario Gallo cita tra le motivazioni il "ricorso da parte di Finmeccanica e società collegate a pratiche corruttive per l'acquisizione delle commesse di governi stranieri"[9].
Il 13 febbraio 2013, a causa dell'arresto dell'allora amministratore delegato e presidente Giuseppe Orsi.[10] accusato di corruzione internazionale[7], il CdA di Finmeccanica nomina come nuovo amministratore delegato Alessandro Pansa e conferisce la carica di Vice Presidente al consigliere Guido Venturoni[11].
Il 3 luglio 2013 il governo Letta designa presidente di Finmeccanica l'ex capo della Polizia Giovanni De Gennaro.[12]
Nel dicembre 2013 Finmeccanica cede al Fondo Strategico Italiano il 39,55% della propria quota di capitale in Ansaldo Energia.[13] Il restante 15% della quota Finmeccanica verrà ceduta entro il 31 dicembre 2017.[14]
Questi anni si caratterizzano anche per una riorganizzazione del gruppo, che, sul modello delle maggiori multinazionali statunitensi, vede la concentrazione a livello di gruppo in Fimeccanica Real Estate della proprietà degli immobili e impianti (strumentali all'attività operativa, e non) e relativa gestione - come la negoziazione delle forniture energetiche - e la centralizzazione in Finmeccanica Group Service degli acquisti non business critics, principalmente appalti e servizi non direttamente legati al prodotto finale.
Secondo un rapporto realizzato nel 2013 da Prometeia e Oxford Economics, il gruppo generava un valore della produzione superiore agli 11 miliardi di euro, rappresentava l'1,9% del valore totale delle esportazioni, contribuiva per il 5% al saldo commerciale della manifattura e la produttività del lavoro era oltre il 65% più alta della media. Nel 2012 aveva investito 1,3 miliardi di euro in R&S in Italia, pari al 12,3% della spesa complessiva da parte delle aziende italiane e il 6,6% della spesa totale in R&S in Italia (di cui dalle autorità pubbliche per il 30% della spesa totale in R&S, e circa il 48% dei finanziamenti provengono dall'Unione Europea e dai clienti). 94 province su 110 avevano un fornitore che vendeva direttamente a Finmeccanica, con acquisti in Italia per oltre 4,6 miliardi di euro divisi fra 7.000 fornitori, propagando innovazione lungo tutta la catena del valore. Il gruppo per il 2015 non adotta piani di incentivazione individuali del personale che prevedono stock-option, stock-grant o strumenti derivati.
Finmeccanica diventa One Company
Il 15 maggio 2014 l'assemblea degli azionisti Finmeccanica ha nominato un nuovo Consiglio di Amministrazione per il triennio 2014-2016. Alla presidenza del Gruppo è stato confermato Giovanni De Gennaro, mentre Mauro Moretti, già AD di Ferrovie dello Stato, è stato nominato Amministratore Delegato e Direttore Generale.[15]
Con il Piano Industriale 2015-2019[16], sotto la guida di Mauro Moretti, per il Gruppo Finmeccanica viene avviata una riorganizzazione per il rilancio della competitività sui mercati con una nuova struttura articolata in divisioni operative dei settori core business, Aerospazio, Difesa e Sicurezza e cessione di asset considerati non strategici.
Nello stesso anno Finmeccanica cede BredaMenarinibus alla newco Industria Italiana Autobus (20% Finmeccanica e 80% King Long). Nel 2015 Finmeccanica si accorda con Hitachi per la vendita al gruppo giapponese delle partecipazioni in AnsaldoBreda e in Ansaldo STS e con il Gruppo Danieli per la vendita della controllata FATA[17].
La riorganizzazione di Finmeccanica ha visto confluire le controllate AgustaWestland, Alenia, Aermacchi, Oto Melara, Selex ES e WASS nella società capogruppo[18]. La nuova Finmeccanica, operativa come azienda unica dal 1º gennaio 2016, viene strutturata in 7 divisioni (Elicotteri; Velivoli; Aerostrutture; Sistemi Avionici e Spaziali; Elettronica per la Difesa Terrestre e Navale; Sistemi di Difesa; Sistemi per la Sicurezza e le Informazioni), per una migliore gestione delle attività industriali del Gruppo[19], di cui fanno parte anche la controllata statunitense DRS Technologies e le joint venture Telespazio, Thales Alenia Space, MBDA e ATR
A ogni divisione è assegnato un proprio perimetro di attività, portafoglio di business a presidio di un mercato di riferimento, leve/risorse e piena responsabilità sul risultato di conto economico divisionale.
La fase di cambiamento attuata da Mauro Moretti si è caratterizzata per la riduzione dell'indebitamento e dei costi di gestione e per il recupero della redditività. Nel 2015, il titolo Finmeccanica ha più che raddoppiato la sua quotazione rispetto all'anno precedente passando dai 5,73 € del maggio 2014 ai 12,11 € di settembre 2015. Le agenzie di rating Moody's, Standard & Poor's e Fitch hanno rivisto l'outlook da negativo a stabile. La capitalizzazione di mercato è quasi raddoppiata, passando dai 3,3 miliardi € del maggio 2014 agli attuali 7 miliardi €[20].
Da Finmeccanica a Leonardo
A partire da marzo 2016 prende il via l’operazione di rebranding della Società, voluta da Mauro Moretti, con la proposta, da parte del Consiglio di Amministrazione all'Assemblea degli Azionisti, di modificare la denominazione sociale dal 1 gennaio 2017[21]. Con l’approvazione della nuova denominazione da parte dell’Assemblea degli Azionisti, avvenuta il 28 aprile 2016, Finmeccanica è diventa ufficialmente Leonardo, nome scelto ispirandosi allo scienziato italiano Leonardo Da Vinci[22].
Struttura
Aeronautica[23] |
Leonardo produce velivoli militari e civili, velivoli non pilotati di nuova generazione e aerostrutture per velivoli civili e militari. L'azienda è leader nello sviluppo e produzione degli aerei da addestramento e nei relativi servizi di supporto a terra[24]. partecipa al programma Eurofighter con una quota del 36% (comprendendo l'avionica e i sistemi) e detiene il 50% della joint venture ATR (l'altro 50% è di Airbus Group), che produce aerei regionali a turboelica |
|
---|---|---|
Elicotteri |
Leonardo gestisce progettazione, sviluppo, collaudo, produzione, supporto e commercializzazione di un'ampia gamma di elicotteri, la più completa in assoluto per usi commerciali, di pubblica utilità, di sicurezza e per la difesa. La produzione copre tutte le principali categorie di peso, dal monomotore da 1,8 tonnellate al trimotore da 16 tonnellate. Tutti gli elicotteri sono altamente integrati per un uso duale tranne alcuni utilizzati per specifici impieghi militari (NH90, Super Lynx 300 e AW159) |
|
Elettronica, Difesa e Sistemi di Sicurezza |
Leonardo realizza sistemi per la difesa, l'aerospazio, la sicurezza e la protezione delle informazioni, delle infrastrutture e del territorio. Realizza e integra sistemi per il controllo e la gestione del traffico aereo e marittimo, il controllo e la protezione dei confini terrestri e marittimi, nonché sviluppa reti di comunicazioni sicure e soluzioni per la gestione di infrastrutture e sistemi. I servizi offerti comprendono anche la progettazione e la gestione di infrastrutture informatiche, nonché il trattamento dati ai fini di intelligence e cyber security. Leonardo è inoltre attiva nella progettazione, sviluppo e produzione di artiglieria navale, veicoli corazzati e sistemi subacquei. Leonardo opera nel settore Elettronica, Difesa e Sistemi di Sicurezza anche tramite la controllata statunitense DRS Technologies e la joint venture MBDA di cui possiede il 25% (il 37,5% è di Airbus Group e l'altro 37,5% è di BAE Systems) attiva nella produzione di missili e sistemi missilistici |
|
Spazio | Tramite Thales Alenia Space (67% Thales e 33% Leonardo) Leonardo è attiva nello sviluppo e produzione di sistemi satellitari per la navigazione, le telecomunicazioni, la meteorologia, il controllo ambientale, la difesa, le missioni scientifiche e l'osservazione della Terra, mentre Telespazio (67% Leonardo e 33% Thales), è tra i principali operatori nella gestione di satelliti e nei servizi satellitari di osservazione della Terra, navigazione, connettività integrata e a valore aggiunto |
Consiglio d'amministrazione
- Giovanni De Gennaro: Presidente
- Mauro Moretti: Amministratore Delegato e Direttore Generale
- Guido Alpa: Consigliere (Indipendente)
- Marina Elvira Calderone: Consigliere (Indipendente)
- Paolo Cantarella: Consigliere (Indipendente) e Lead Indipendent Director
- Marta Dassù: Consigliere (Indipendente)
- Alessandro De Nicola: Consigliere (Indipendente)
- Dario Frigerio: Consigliere (Indipendente)
- Fabrizio Landi: Consigliere (Indipendente)
- Silvia Merlo: Consigliere (Indipendente)
- Marina Rubini: Consigliere (Indipendente)
Fonte: Finmeccanica, consiglio d'amministrazione - Dati aggiornati al 15 maggio 2014[25]
Principali azionisti
- Ministero dell'Economia e delle Finanze – 30.20%
- Norges Bank Investment Management – 2,03%
- Libyan Investment Authority – 2,01%
- The Vanguard Group - 1,30%
Dati aggiornati al 13 marzo 2016[26]
Partecipazioni azionarie[27]
Partecipazioni in imprese controllate
- 100% Agustawestland Nv
- 100% Finmeccanica Do Brasil Ltda
- 100% Finmeccanica Finance Sa
- 100% Finmeccanica Global Services Spa
- 100% Finmeccanica North America Inc.
- 100% Finmeccanica Uk Ltd
- 100% Meccanica Holdings Usa Inc.
- 100% So.Ge.Pa. società generale di partecipazioni Spa
- 67% Telespazio Spa, società sottoposta a controllo congiunto
Partecipazioni in imprese collegate
- 50% AMSH BV, società sottoposta a controllo congiunto
- 14% AVIO SPA
- 14% BCV INVESTMENTS SCA
- 31% ELETTRONICA SPA
- 50% EUROSYSNAV SAS
- 11% EUROTECH SPA - AMARO (Udine)
- 31% IND. A. E M. R. PIAGGIO SpA (amm. str.)
- 25% LIBYAN ITALIAN ADVANCED TECH. CO.
- 30% NGL PRIME SPA
- 33% THALES ALENIA SPACE SAS, società sottoposta a controllo congiunto
Altre imprese
- 10% ATITECH SPA
- 20% INDUSTRIA ITALIANA AUTOBUS SPA
- 14% ITP SRL
Dati principali di bilancio 2007-2015[28]
In milioni di Euro | |||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
2007 | 2008 | 2009 | 2010 | 2011 | 2012 | 2013 | 2013* | 2014 | 2014** | 2015 | |
Ordini | 17.916 | 17.5757 | 21.099 | 22.453 | 17.434 | 15.869 | 17.571 | 15.059 | 15.619 | 12.667 | 12.371 |
Portafoglio ordini | 39.304 | 42.937 | 45.143 | 48.668 | 46.005 | 44.908 | 42.697 | 36.831 | 38.234 | 29.383 | 28.793 |
Ricavi | 13.429 | 16.504 | 18.176 | 18.695 | 17.318 | 16.504 | 16.033 | 13.690 | 14.663 | 12.764 | 12.995 |
Ebita | 7,8% | 8,7% | 8,7% | 8,5% | -216 | 1.006 | 949 | 878 | 1.080 | 980 | 1.208 |
Risultato netto | 521 | 621 | 718 | 557 | -2.306 | -792 | 74 | 74 | 20 | 20 | 527 |
Risultato netto ordinario | nd | nd | nd | nd | nd | nd | 74 | (649) | 70 | 15 | 253 |
Indebitamento netto di Gruppo | 1.158 | 3.383 | 3.070 | 3.133 | 3.443 | 3.382 | 3.316 | 3.902 | 3.962 | 3.962 | 3.278 |
FOCF | 375 | 469 | 563 | 443 | -358 | 91 | (307) | (220) | (137) | 65 | 307 |
Addetti | 60.748 | 73.398 | 73.056 | 75.197 | 70.474 | 67.408 | 63.835 | 56.282 | 54.380 | 54.380 | 47.156 |
- * Dati rideterminati per effetto dell'adozione dell'IFRS11, che ha comportato il deconsolidamento delle Joint Venture del Gruppo
- ** Dati rideterminati a seguito della riclassifica delle attività del settore Trasporti tra le discontinued operation
Note
- ^ a b Bilancio 2013, su finmeccanica.com, Finmeccanica.
- ^ finmeccanica.com, http://www.finmeccanica.com/one-company/profilo-profile-chisiamo-aboutus-2 .
- ^ Finmeccanica: Moretti 2015 anno svolta,2016 ancora crescita, su ilfoglio.it, Il Foglio.
- ^ Finmeccanica: Mauro Moretti vara la One Company., su www.finmeccanica.com. URL consultato il 13 gennaio 2016.
- ^ a b Storia - Finmeccanica, su finmeccanica.com.
- ^ Lo Stato italiano e la sua dirigenza economica (1944-1952) (PDF), su sna.gov.it, Scuola Nazionale dell'Amministrazione - SNA IT.
- ^ Comunicato stampa della società (13 maggio 2008), su finmeccanica.it. URL consultato il 31 maggio 2008.
- ^ Capitale azionario, su finmeccanica.com, Sito Finmeccanica.
- ^ Caso Finmeccanica, arrestato dirigente – Indagato per corruzione l'ex ministro Scajola., su corriere.it.
- ^ Decapitato il vertice di Finmeccanica., su corriere.it.
- ^ Finmeccanica-CdA nomina Pansa, su ansa.it, ANSA.
- ^ Finmeccanica, De Gennaro presidente, su lastampa.it, La Stampa.
- ^ Ansaldo Energia, Finmeccanica la quota al Fondo strategico, su genova.repubblica.it, la Repubblica.
- ^ Finmeccanica annuncia il perfezionamento dell'accordo per la cessione di Ansaldo Energia
- ^ Finmeccanica Consiglio Amministrazione
- ^ Moretti: «Entro due anni la svolta di Finmeccanica»
- ^ Finmeccanica sottoscrive l' accordo per la cessione del 100% di Fata S.p.A., su www.finmeccanica.com. URL consultato il 13 gennaio 2016.
- ^ Finmeccanica, Moretti: nuova «one company» a gennaio, utile solido
- ^ Moretti: «One company per Finmeccanica», su businesspeople.it.
- ^ Moretti: "Finmeccanica con me ha raddoppiato la capitalizzazione"
- ^ Finmeccanica: il Consiglio di Amministrazione approva il progetto di bilancio di esercizio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 (PDF), su finmeccanica.com, Comunicato stampa Finmeccanica.
- ^ Finmeccanica: ok a nuovo nome 'Leonardo', su ansa.it, Ansa.
- ^ Storia - Finmeccanica, 2009 – 2013 Crisi nei mercati e nuove prospettive, su finmeccanica.com.«2012: nasce la nuova Alenia Aermacchi, risultato della fusione tra Alenia Aeronautica e le sue controllate Alenia, Aermacchi, Alenia Aeronavali e Alenia SIA. Si riuniscono sotto un comune denominatore tutte le attività industriali del settore con l'obiettivo di consolidare e rilanciare le linee produttive e affrontare la competizione internazionale.»
- ^ Alenia Aermacchi-Vareseturismo, su vareseturismo.altervista.org.
- ^ Consiglio di Amministrazione, su finmeccanica.com.
- ^ {cita web = [1]}
- ^ Aggiornate al 9 gennaio 2016
- ^ BILANCI E RELAZIONI 2015 - 2006, su finmeccanica.com, Sito Finmeccanica.
Bibliografia
- Massimo Pini, I giorni dell'IRI – Storie e misfatti da Beneduce a Prodi, Arnoldo Mondadori Editore, 2004. ISBN 88-04-52950-4
Voci correlate
- IRI
- Ente partecipazioni e finanziamento industrie manifatturiere
- Aeritalia
- Alenia Aermacchi
- Alfa Romeo
- Ansaldo
- Società Italiana Ernesto Breda per Costruzioni Meccaniche
- Agusta
- OTO Melara
- Wärtsilä Italia
- Fhink
- Selex ES
- Selex Sistemi Integrati
Collegamenti esterni
- Leonardo – Sito ufficiale, su leonardocompany.com.
- DRS Technologies – Sito ufficiale, su drs.com.
- FATA – Sito ufficiale, su fatagroup.it.
- ATR – Sito Ufficiale, su atraircraft.com.
- Telespazio – Sito ufficiale, su telespazio.it.
- MBDA – Sito Ufficiale, su mbda-systems.com.