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{{W|storia di famiglia|agosto 2016}}
{{nd}}
{{Casata
|cognome =Ghilini
|stemma = Stemma famiglia Ghilini senza corona.svg 
|motto = 
|blasonatura = ''D'azzurro, al leone coronato d'argento,''<br />''armato e linguato di rosso''
|stato ={{simbolo|Flag of Milan.svg}} [[Alessandria]]<br />{{simbolo|Flag of the Duchy of Milan.png}} [[Ducato di Milano]]<br />{{simbolo|Kingdom of Savoy.svg}} [[Ducato di Savoia]]<br />{{bandiera|Regno di Sardegna 1783-1802}} [[Regno di Sardegna]]<br />{{bandiera|FRA}} [[Consolato (Francia)|Consolato di Francia]]<br />{{bandiera|FRA}} [[Primo Impero francese|Primo Impero]]<br />{{Bandiera|SAR 1816-1848}} [[Regno di Sardegna]]<br /><br /><small>Possedimenti:<br />{{simbolo|Stemma del Comune di Alessandria.jpg}} Alessandria<br />{{simbolo|Maranzana-Stemma.svg}} Maranzana<br />{{simbolo|Sezzadio-Stemma.png}} Sezzè<br />{{simbolo|Gamalero-Stemma.png}} Gamalero<br />{{simbolo|Rivalta_Bormida-Stemma.png}} Rivalta<br />{{simbolo|Pietra_Marazzi-Stemma.png}} Pavone<br />{{simbolo|Borgoratto_Alessandrino-Stemma.png}} Borgoratto<br />{{simbolo|Stemma_famiglia_Ghilini.svg}} Castelceriolo<br />{{simbolo|Stemma_famiglia_Ghilini.svg}} Movarone</small>
|casataderivazione = 
|casataprincipale = 
|titoli =
* <small>Signore di Marengo</small>
* <small>Marchese di Maranzana</small>
* <small>Marchese di Sezzè</small>
* <small>Marchese di Gamalero</small>
* <small>Conte di Rivalta</small>
* <small>Conte di Pavone</small>
* <small>Conte di Asuni</small>
* <small>Conte dell'Impero</small>
* <small>Signore di Borgoratto</small>
* <small>Signore di Castelceriolo</small>
* <small>Signore di Movarone</small>
|fondatore = Gherardo I
|ultimosovrano = Ambrogio Maria
|datafondazione = ~[[1168]]
|dataestinzione = [[1832]] <small>(ramo principale)</small>
|etnia = Italiana
|ramicadetti= {{sp}}
*[[Tavole genealogiche della famiglia Ghilini#Signori di Gamalero e Borgoratto|Ghilini di Gamalero e Borgoratto]]
:<small>''estinto nel [[XVI secolo]]''</small>
*[[Tavole genealogiche della famiglia Ghilini#Signori di Castelceriolo|Ghilini di Castelceriolo]]
:<small>''estinto nel [[1810]]''</small>
*[[Tavole genealogiche della famiglia Ghilini#Signori di Movarone|Ghilini di Movarone]]
:<small>''estinto nel [[1689]]''</small>
*[[Tavole genealogiche della famiglia Ghilini#Aribaldi-Ghilini|Aribaldi-Ghilini]]
:<small>''estinto nel [[1891]]''</small>
*[[Tavole genealogiche della famiglia Ghilini#Conti di Pavone|Ghilini di Pavone]]
:<small>''estinto nel [[1742]]''</small>
*[[Tavole genealogiche della famiglia Ghilini#Ghilini-Pettenari|Ghilini-Pettenari]]
:<small>''estinto nel [[1867]]''</small>
*[[Tavole genealogiche della famiglia Ghilini#Ghilini-Balbo Bertone (e Galli)|Ghilini-Balbo Bertone]]
:<small>''esistente''</small>
<hr align=”center” size=”1″ width=”100″ noshade /><div style="text-align:center">[[File:Monogramma e firma di Ambrogio Maria Ghilini.png|150px]]</div>
}}
{{citazione|Una delle più antiche, delle più nobili e delle più feconde d'uomini egregi in ogni genere. I Ghilini vissero sempre in Alessandria nel massimo splendore e nella massima stima: e in ogni tempo illustrarono e giovarone la patria colle opere dell‘ingegno e della mano.|[[Carlo A-Valle]], ''Storia di Alessandria'', volume IV, Libro VI, pagine 348 e 349}}

La famiglia patrizia dei '''Ghilini''' è stata una tra le più antiche della città di [[Alessandria]]. Secondo la tradizione i Ghilini si trasferirono da [[Milano]] quando Alessandria venne fondata nel [[1168]] dalla [[Lega Lombarda]] come fronte estremo contro [[Federico Barbarossa]]. Più verosimilmente i Ghilini provengono da un ramo dei Signori di [[Fraschetta (Alessandria)|Marengo]] e [[Sezzadio|Sezzè]] e dunque radicati sul territorio<ref group=A>Cfr. [[Ghilini#La genesi della famiglia|La genesi della famiglia]]</ref>. Resta sicuro in ogni caso che la famiglia Ghilini fu tra le artefici della fazione [[Guelfi e ghibellini|guelfa]], insieme ad altri casati, della fondazione di Alessandria.

Appartenenti al [[Decurionato|ceto decurionale]], furono una delle otto famiglie di Alessandria con il diritto di custodire la chiave dell'arca, conservata nell'antica [[Cattedrale di San Pietro (Alessandria)|Cattedrale di San Pietro]]<ref group=F>Cfr. {{Cita web|url=http://www.diocesialessandria.it/DynamicPage.aspx?id=264|titolo=La cattedrale antica|autore=Giulio Ieni|sito=diocesialessandria.it|editore=Diocesi di Alessandria|data=1988|accesso=1º marzo 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150209144847/http://diocesialessandria.it/DynamicPage.aspx?id=264|dataarchivio=9 febbraio 2015|urlmorto=sì}}</ref> demolita per ordine di [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]] tra il febbraio e il luglio del [[1803]], che custodiva le reliquie della [[Vera Croce|Santa Croce]] e della [[Sacra Spina]]. Con il passare dei secoli acquisirono diversi titoli e feudi<ref group=A>Cfr. [[Ghilini#Feudi e possedimenti della famiglia|Feudi e possedimenti della famiglia]]</ref>: sono stati [[marchese|marchesi]] di [[Maranzana]], [[Sezzadio|Sezzè]] e [[Gamalero]], [[conte|conti]] di [[Rivalta Bormida|Rivalta]], Pavone e [[Asuni]], conti dell'[[Primo Impero francese|Impero]], [[Signore (titolo nobiliare)|signori]] di [[Borgoratto Alessandrino|Borgoratto]], [[Castelceriolo]] e Movarone.

== Storia ==
=== La genesi della famiglia ===
{{Vedi anche|Storia di Alessandria|Assedio di Alessandria (1175)|Guelfi e ghibellini}}
Due sono le versioni sull'origine storica e geografica della famiglia. Lo storico locale [[Carlo A-Valle]] definisce la famiglia Ghilini come "''una delle più antiche, delle più nobili e delle più feconde d'uomini egregi in ogni genere''"<ref group=F>{{Cita libro|titolo=Storia di Alessandria|autore=Carlo A-Valle|wkautore=Carlo A-Valle|città=Torino|volume=volume IV|edizione=Tip. Falletti|capitolo=Libro VI|p=348|anno=1885}}</ref>. Identica tesi viene supportata dall'[[Storiografia|annalista]] Gerolamo Ghilini<ref group=F>{{Cita libro|titolo=Origine et homini illustri della Famelia de Ghilini|autore=[[Girolamo Ghilini]]|città=Alessandria|anno=secolo XVII}}</ref> anche se va detto che la sua ricostruzione venne giudicata "''mirabilante e favolosa''" tesa a "''magnificare le origini della propria gente''"<ref group=F>{{Cita libro|titolo=Settecento in Alessandria, Storia - Politica - Letteratura - Arte - Cronache e documenti inediti|autore=Tommaso Santagostino||editore=Tip. Ferrari-Occella|città=Alessandria|anno=1842|p=268}}</ref>. Il Ghilini sosterrebbe che [[Carlo Magno]] nel [[773]], una volta sconfitto [[Desiderio (re)|Desiderio]] e conquistato [[Pavia]], lasciò un suo luogotenente il quale - rappacificata l'Italia e stabilendosi poi a Milano - avrebbe sposato una ricca dama della città. Il luogotenente sarebbe stato il generale Lodovico [[duca]] di [[Guienna|Ghienna]] da cui sarebbe discesa la ''gens ghilinia''. I figli del duca si sarebbe chiamati prima ''Ghieni'', poi ''Ghiini'' ed infine ''Ghilini''. Un ''pro-memoria'', conservato presso l'[[Archivio di Stato (Italia)|Archivio di Stato]] di [[Milano]], descrive che "''il nome «Ghilini» venne nell'idioma latino scritto nei vari secoli tramandati in diverse maniere, e primeriamente con due sillabe «Ghinus», poi con tre «Ghijnus», e successivamente «Ghiglinus», ed ultimamente «Ghilinus»''"<ref group=A>Pro-memoria su Cristoforo Ghilini esistente presso l'Archivio di Stato di Milano: Indici, Registri, Lettera G., pubblicato in Rivista di Storia, Arte, Archeologia della Provincia di Alessandria, anno [[1908]], pag. 609</ref>. Con successivi possedimenti della famiglia, specialmente nell'agro alessandrino, i discendenti del duca sarebbero stati incaricati di sovrintendere da Milano alla nuova città di Alessandria, stabilendosi nel quartiere di [[Spinetta Marengo|Marengo]] della ''[[Fraschetta (Alessandria)|Frascheta]]''.

Altri due storici concordano con l'origine milanese della famiglia senza però spingersi oltre i probabili fantasiosi slanci ''carolingi'' di [[Girolamo Ghilini]]. [[Giovan Battista di Crollalanza]] dichiara "''la famiglia Ghilini si sarebbe trapiantata in Alessandria fin dal tempo della fabbricazione della Città''"<ref group=F>{{Cita libro|titolo=Dizionario Storico Blasonino delle Famiglie Nobili e Notabili Italiane|autore=G.B. di Crollanza|wkautore=Giovan Battista di Crollalanza|città=Pisa|anno=1886}}</ref>; [[Pompeo Litta Biumi]], scrupoloso nelle conferme delle sue ricerche, attesta che "''[...]quando i Milanesi, che professavano il partito [[Guelfi e ghibellini|guelfo]], si determinarono nel 1168 di erigere nel luogo, ove tra il [[Tanaro]] e [[Bormida]] sorgeva il castello di Roboreto una città che fosse bastantemente vasta e forte e per far fronte a' pavesi e a' marchesi di [[Marchesato del Monferrato|Monferrato]], ch'erano [[Guelfi e ghibellini|ghibellini]], vollero che i loro seguaci si recassero a popolarla. Tra le famiglie, che andarono a soggiornare nella città eretta dalla Lega Lombarda contro la prepotenza di Federico Barbarossa vi fu quella de' Ghilini.[...]''"<ref group=F>{{Cita libro|titolo=Famiglie Celebri Italiane|autore=[[Pompeo Litta Biumi]]|città=Alessandria|volume=volume IV|capitolo=Tavola I|anno=1842}}</ref>. Il Litta prosegue asserendo che "''negli annali milanesi è ignoto questo cognome, ma nel suolo dell'edificazione d'Alessandria i cognomi non erano ancora universalmente stabiliti. Però ci dà per sicura questa notizia, e poiché i Ghilini sono infallibilmente menzionati nelle carte più antiche d'Alessandria, sarà molto più ragionevole il credere che fosse una famiglia venuta da Milano a popolare la nuova terra, che il riputarla derivata da un condottiere, che accompagnò Carlo Magno nell'[[VIII secolo]] nell'impresa contro i [[Longobardi]].''".

Una seconda versione sulle origini dei Ghilini è sostenuta invece da altri due storici locali, anch'essi attenti e scrupolosi nella certezza delle fonti: Francesco Guasco di Bisio<ref group=F>{{Cita libro|titolo=Tavole genealogiche di famiglie Nobili alessandrine e monferrine dal secolo IX al secolo XX|autore=Francesco Guasco di Bisio|editore=Tip. Coop. Bellatore|città=Casale Monferrato|volume=volume VI|anno=1930}}</ref> e Francesco Gasparolo<ref group=F>{{Cita pubblicazione|titolo=Vittorio Amedeo Ghilini - sec. XVIII|autore=Francesco Gasparolo|rivista=Rivista di Storia, Arte, Archeologia della Provincia di Alessandria|editore=Tip. G. Jaqueroud Figli|città=Alessandria|anno=1898}}</ref>. Secondo loro la famiglia Ghilini, "''siccome fu assodato in base ad autentici documenti come «Signori di Marengo» e di «Sezzè»''", sarebbe saldamente ancorata nelle terre dell'alessandrino. In questo caso il capostipite risalirebbe ad Aimone III, [[conte]] di [[Vercelli]] della metà del [[IX secolo]], discendente di un Manfredo sceso in [[Italia]] al seguito del re [[austrasia]]no [[Teodeberto I|Teodeberto]] che morì il 12 giugno [[539]] a [[Cantù|Galliano]] nei pressi di Cantù<ref group=F>{{Cita libro|titolo=Annali del Monferrato|autore=[[Giuseppe Aldo di Ricaldone]]|volume=volume I|p=87}}</ref>. Francesco Guasco di Bisio pensa quindi che i Ghilini non provenissero da Milano ma fossero già residenti nella vasta regione della [[Fraschetta (Alessandria)|Fraschetta e di Marengo]]. Solo successivamente si sarebbero tutti trasferiti nella nuova città appena fondata per popolarla e dando così vita al quartiere di Marengo.

=== XII-XIII secolo ===
[[File:Vermo Ghilini.jpg|thumb|upright=0.6|left|<small>Vermo Ghilini<br />(† 1253)</small>]]
Il primo nome legato ai Ghilini di cui si hanno comunque notizie certe, a prescindere dalla loro origine, è quello di '''Gherardo''' il quale è presente negli atti di fondazione della città di Alessandria nel [[1168]]. In seguito, nel [[1229]], ci sono notizie del figlio '''Vermo''' († [[1253]]), o Guglielmo, unito alla fazione guelfa e presente tra le famiglie della nobiltà con diritto di essere parte del consiglio degli anziani. Con tale carica ratificò, nel [[1234]], il trattato di alleanza tra Alessandria e [[Acqui Terme|Acqui]]. Ancora nel [[1280]] il figlio di Vermo, '''Giovanni''' († [[1289]]), [[capitano]] delle milizie di Alessandria fu inviato in aiuto di [[Ottone Visconti]], arcivescovo di Milano, contro i Torriani<ref group=F>Francesco Guasco di Bisio, op. cit., tav 1</ref>.

[[File:Ottone_Ghilini.png|thumb|upright=0.6|left|<small>[[Ottone Ghilini]]<br />(† 1239)</small>]]
Un altro figlio, o fratello, di Gherardo - [[Ottone Ghilini|'''Ottone''']] - probabilmente venne nominato secondo vescovo di Alessandria il [[1176]] o il [[1177]] alla morte di Arduino. In seguito, nel [[1185]] fu [[Diocesi di Piacenza-Bobbio|vescovo di Bobbio]] e nel [[1203]] [[Arcidiocesi di Genova|arcivescovo di Genova]], incarico che mantenne fino alla sua morte avvenuta nel [[1239]]. Su Ottone sono presenti versioni discordanti a proposito della cronologia degli eventi della sua vita. Secondo i due [[Legato pontificio|legati pontifici]] Opizzone e Buongiovanni, il vescovo Ottone non fu consacrato bensì nominato vescovo di Alessandria motivando questa convinzione per un "''certo odio e scandalo nato dalla erezione del vescovato Alessandrino per l'assegnazione fatta al medesimo di molte chiese della [[diocesi di Acqui]]''"<ref group=F>{{Cita libro|titolo=Del Vescovato de' Vescovi e delle chiese della Città e Diocesi d'Alessandria|autore=Giuseppe Antonio Chenna|url=http://books.google.it/books?id=kKsOAAAAQAAJ&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false|editore=Ignazio Vimercati Stampatore|città=Alessandria|anno=1785|volume=Tomo primo, Libro quarto|p=216}}</ref>. Questo portò gli alessandrini nel [[1180]] a non essere più legati all'obbligo di obbedienza, e Ottone cessò "''d'esser vescovo di Alessandria''"<ref group=F>Giuseppe Antonio Chenna, op. cit., pag. 218</ref>.

Pompeo Litta sostiene ugualmente la stessa tesi "''non fu consacrato, anzi per le molte discussioni nate con gli altri Ordinarij in occasione della fondazione fatta nel [[1175]] del Vescovado di Alessandria, nel [[1179]] fu rimosso, avendo [[papa Alessandro III|Alessandro III]] ordinato, che il Vescovo d'Acqui trasferisse la sua sede in Alessandria.''"

Francesco Guasco non prende in considerazione l'ipotesi che Ottone fosse stato nominato Vescovo di Alessandria, ma si limita a segnalare la sua elezione come Vescovo di Bobbio nel 1185 e il passaggio come arcivescovo della diocesi di Genova nel 1203. Con l'incarico all'arcivescovado genovese fu creato cardinale intervenendo nel [[1214]] al [[Concilio]] generale indetto da [[papa Innocenzo III|Innocenzo III]]<ref group=F>Carlo A-Valle, op. cit., pag. 371; Giovan Battista di Crollalanza, op. cit.</ref>.

Le discordanze cronologiche della vita di Ottone di cui si è poc'anzi discusso, sono relative a dubbi sull'eventualità che il vescovo eletto Ottone sia lo stesso divenuto cardinale a Genova. Se così fosse avrebbe dovuto avere 93 anni alla sua morte nel 1239, "''età certamente rara, ma non impossibile in uom robusto''"<ref group=F>Giuseppe Antonio Chenna, op. cit., pag. 220</ref>. Secondo Pompeo Litta, in accordo con Francesco Guasco, "''è verosimile che il Vescovo d'Alessandria e il Vescovo di Bobbio siano due personaggi differenti; si può concludere, che il primo non sia de' Ghilini ma lo sia il secondo''".

Non ci sono dunque elementi sufficienti e certi per stabilire se Ottone, vescovo eletto di Alessandria, sia lo stesso vescovo di Bobbio e cardinale arcivescovo di Genova. Il Litta chiosa garbatamente affermando che "''gli scrittori alessandrini forse per accrescere lo splendore della patria, lo asseriscono''".

=== XIV secolo ===
'''Tommaso''' († 1402), nipote di Gherardo I e maresciallo di [[Francia]], che nell'estate del [[1391]] partecipò alla vittoria [[Visconti|viscontea]] ad Alessandria contro il conte [[Conti d'Armagnac|Giovanni III d'Armagnac]]. Cugino di Tommaso fu [[Andrea Ghilini|'''Andrea''']] († [[1343]]), cardinale nel [[1342]], "''versato nella filosofia e teologia, espertissimo in legge''". Uomo di fiducia di [[Filippo VI di Francia|Filippo di Valois]] ebbe un incarico come [[legato pontificio]] presso [[Alfonso XI di Castiglia|Alfonso XI]] [[Sovrani di Spagna|Re di Spagna]] e successivamente a [[Parigi]] dove diede vita al [[Collegio dei Lombardi]] nel [[1334]].

=== XV secolo ===
[[File:Simonino Ghilini.jpg|thumb|upright=0.6|<small>Simonino Ghilini<br />(† 1449)</small>]]
'''[[Simonino Ghilini|Simonino]]''' († [[1449]]), favorito di [[Filippo Maria Visconti]], nacque ad [[Alessandria]] verso la fine del [[XIV secolo]].

'''[[Facino Stefano Ghilini]]''' († [[1472]]), figlio di Simonino, fu prima [[Basilica di Sant'Ambrogio#Abati di Sant'Ambrogio|Abate della Basilica di Sant'Ambrogio]] di Milano e in seguito vescovo di [[Diocesi di Piacenza-Bobbio|Bobbio]].

'''[[Biagio Ghilini|Biagio]]''', († [[1473]]), nipote di Simonino, fu anche lui Abate della Basilica di Sant'Ambrogio succedendo al cugino Facino Stefano.

=== XVI secolo ===
'''Gian Giacomo''' († [[1532]]), dotto letterato, ornamento della corte milanese, scrisse una storia degli ultimi giorni di [[Ludovico il Moro]].

Suo figlio '''Camillo''' († [[1535]]) fu [[ambasciatore]] [[Sforza|sforzesco]] presso [[Carlo V d'Asburgo|Carlo V]].

'''Giuliano''' († [[1531]]), gran signore, ospite sfarzoso di personaggi principeschi e Gianantonio (morto nel [[1616]]), maggiordomo di [[Cristina di Danimarca]], vedova del duca di Milano. fecero parte del ramo dei signori di [[Castelceriolo]] estintosi nel [[1810]].

=== XVII secolo ===
[[File:Gerolamo Ghilini.jpg|thumb|upright=0.6|<small>Gerolamo Ghilini<br />(1589-1668)</small>]]
'''[[Girolamo Ghilini|Girolamo]]''' ([[1589]]-[[1668]]), noto per il suo Teatro degli uomini letterati (Milano, [[1636]]) e per gli Annali di Alessandria del [[1666]], fece parte di un ramo estintosi nel [[1742]].

=== XVIII secolo ===
'''Vittorio Amedeo Giacomo Ottaviano''' ([[1714]]-[[1776]]), marchese di Maranzana, nacque all'indomani del [[Trattato di Utrecht]] che sancì il passaggio di Alessandria ai [[Casa Savoia|Savoia]]. Fu capitano di fiera e, con la piena fiducia di casa Savoia, entrò a far parte nel [[1746]] della Ragioneria, organo appena costituito al termine dell'assedio gallispano durante la [[Guerra di successione austriaca]].

Nel XVIII secolo una figura preminente del casato fu sicuramente [[Tommaso Maria Ghilini|'''Tommaso Maria''']] ([[1718]]-[[1787]]), [[arcivescovo]] di [[Rodi]], [[Nunziatura apostolica|nunzio apostolico]] a [[Bruxelles]], elevato da [[Papa Pio VI]] alla [[cardinale|dignità cardinalizia]] nel [[1778]]. Fratello maggiore del cardinale fu [[Tommaso Ottaviano II Ghilini|'''Tommaso Ottaviano II''']], marchese di [[Maranzana]], [[Gamalero]] e [[Sezzadio|Sezzè]] e fautore della costruzione del sontuoso "[[Palazzo Ghilini]]", posto in affaccio su [[Piazza della Libertà (Alessandria)|piazza della Libertà]], progettato da [[Benedetto Alfieri]].

Il marchese '''[[Ambrogio Maria Ghilini|Ambrogio Maria]]''' ([[1757]]-[[1832]])<ref group=A>[[Ambrogio Maria Ghilini]] ebbe i seguenti titoli ed incarichi:
IV Marchese di Maranzana, IV Conte di Rivalta, III Marchese di Sezzé e Gamalero ([[1767]]), Decurione di Alessandria, Ufficiale del [[Armata Sarda|Regio Esercito]] Sardo ([[1775]]), Gentiluomo di Bocca del [[Re di Sardegna]] ([[1778]]), Primo Scudiere della Duchessa di Aosta ([[1789]]), Tenente Colonnello del Reggimento Provinciale di Tortona del Regio Esercito Sardo ([[1792]]), Nobile di Alessandria e Tortona, Comandante delle Compagnie di Onore del Dipartimento di [[Fraschetta (Alessandria)|Marengo]] ([[1807]]), Vice Presidente del Collegio Elettorale del Dipartimento di Marengo ([[1808]]), Cavaliere della [[Legion d'onore|Legion d'Onore]] ([[1809]]), Conte dell'[[Primo Impero francese|Impero Francese]] ([[1810]]), Presidente del Collegio Elettorale del Dipartimento di Marengo ([[1811]]), Ufficiale della Legion d'Onore (1811), [[Ciambellano]] dell'[[Imperatore dei francesi]] (1811), Colonnello del Reggimento Provinciale di Tortona del Regio Esercito Sardo ([[1815]]), Maggior Generale dell'Esercito Sardo ([[1816]]), Governatore Interinale della Città e della Contea di Nizza Mare ([[1817]]), Comandante della Divisione di Novara del Regio Esercito Sardo ([[1818]]), Sindaco di Prima Classe di Alessandria (1818-[[1823]]), Comandante Generale delle Milizie della Divisione di Alessandria ([[1819]]), [[Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro|Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro]] ([[1820]]), Membro della Giunta di Stato del Regno di Sardegna ([[1821]]), Capo della Provincia di Alessandria dell'[[Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro|Ordine Mauriziano]] ([[1831]])</ref>, figlio ed erede universale di Vittorio Amedeo Giacomo Ottaviano, ebbe ruoli importanti durante il [[Età napoleonica|periodo napoleonico]] al termine del quale riprese il servizio militare nell'esercito sardo e fu comandante della divisione di [[Novara]]. Appassionato di botanica riorganizzò e ampliò il sontuoso parco-giardino di circa 11 ettari, presso la residenza estiva della famiglia, la ''[[Ghilina Grossa]]'', a [[San Giuliano Nuovo]] di Alessandria. Con la sua morte, avvenuta il 15 dicembre, il ramo di appartenenza e l'intero casato si estinsero. Il suo corpo venne seppellito nella chiesa della Ghilina, e si conservano le inscrizioni che decorarono le sue esequie<ref group=F>Carlo A-Valle, op. cit., pp. 351, 352</ref><ref group=A>
<div style="text-align:center">ALLA PORTA DEL TEMPIO</div>
{{maiuscoletto|Ambrosio Mariæ Ghilini, ex marchion. Maranz. Sexap. et Gamal. comit. Ripaltæ, ab Augustiss. Sardin. Rege in Equites magn. cruc. ord. SS. Maur. et. Lazari, nec non maior. Agnm. duces militiæque Alexandr. divis. magistros comuni plauso adscito, vetusta patricia nobilitate conspicabili, qui cunctas sibi stirpitus infixas virtutes iugi in Deum cœlitesque religionis et pietatis exercitio, mirifica in egenos maxime pudibundos liberalitate, in omnes humanitate, integritudine, magnificentia, ad supremum usque diem reddidit fulgidiores, honores et munera egregie perfuncto, acerbissimo funere XVIII kal. Jan. an. MDCCCXXXII, iustis undique exorientibus lacrymis, bonorum votis erepto, pientes inclitæ familiæ superstites, non ex inan. ostentat., sed intimo naturæ gratique animi sensu, XIX kal. febr. an. MDCCCXXXI sponso ac parenti amatissimo inferius iterum rependunt mœstivsime.}}
<br /><div style="text-align:center">IN FRONTE AL SARCOFAGO</div>
{{maiuscoletto|
Ricchi, poveri, abitanti, foresi, piangete la perdita comune: la moglie, la figlia, i nepoti rendono i legittimi suffragi del dì trigesimo all'ottimo sposo, al più tenero dei padri, all’avo dolcissimo don Ambrogio Maria Ghilini: pregate a lui da Dio la sempiterna letizia dei giusti: visse anni LXXVI, ma pochissimo all’universale desiderio.}}
<br /><div style="text-align:center">AL LATO DESTRO</div>
{{maiuscoletto|
Il marchese don Ambrogio Maria Ghilini patrizio alessandrino, cavaliere di gran croce, capo della provincia dell’ordine equestre dei SS. Maurizio e Lazzaro, già scudiere della regina Maria Teresa d’Austria, colonnello del reggimento di Tortona, fece la guerra delle alpi sotto Vittorio Amedeo III, segui Carlo Emmanuele IV in Sardegna, richiamato in patria dal cessato governo, fu ciambellano alla corte imperiale di Francia. Restituito il sovrano al Piemonte, promosso al grado di maggior generale, venne eletto al governo interinale di Nizza, poi al comando della divisione di Novara, per ultimo comandante delle milizie di questa divisione.}}
<br /><div style="text-align:center">IN FACCIA ALL'ALTARE</div>
{{maiuscoletto|
Benemerito cittadino, la patria il volte più colte sindaco, gli spedali, gli ospizii, le carceri ed ogni sorta di pie instituzioni, capo in tutte desideratissimo, carissimo, provarono la sua generosa liberalità: la povertà vergognosa lo ebbe a padre comune e rifugio nelle affannose sue necessità. Oh! sorgano uomini che lo imitino e lo pareggino nell’uso delle ricchezze in pro de' loro simili.}}
<br /><div style="text-align:center">DAL LATO SINISTRO</div>
{{maiuscoletto|
Mirabile per soavità di costumi e di parole, splendido nelle maniere e nella vita, sempre che poté giovare, il fece con amorevolezza e di buon grado: amava tutti per la bontà del suo cuore: fu di animo forte e generoso, di perspicace ingegno e di maturo consiglio: de' studii botanici amantissimo: questa accademia l’ebbe tra' suoi: arse di somma pietà e di sincera divozione in Dio. Anima informata ad ogni virtù, durerà cura alla patria la tua ricordanza.}}</ref>.

== Tavola genealogica ==
{{vedi anche|Tavole genealogiche della famiglia Ghilini}}
La tavola genealogica segue la linea dettata da '''Francesco Guasco di Bisio''' nel ''VI volume'' della sua opera citata in [[Ghilini#Bibliografia|bibliografia]], riconosciuta dagli storici essere la fonte più attendibile.

{{Immagine grande|Discendenza di Gherardo I Ghilini.jpg|2000px|Albero genealogico della famiglia Ghilini}}

== Armoriale ==
Qui di seguito gli stemmi che distinsero i vari rami della famiglia Ghilini
{| class="wikitable" width="60%"
|-
! width="206" | Stemma
! Ramo e blasonatura

|- valign=top
|align=center | [[File:Stemma_famiglia_Ghilini_con_leone_non_coronato.svg|90px]]
| '''Ghilini'''<br />Titolo: Signori di Marengo e Sezzè
Descrizione: D'azzurro, al leone d'argento, armato e linguato di rosso<br />
|}

{| class="wikitable" width="60%"
|-
! width="206" | Stemma
! Ramo e blasonatura

|- valign=top
|align=center | [[File:Stemma famiglia Ghilini senza corona.svg|90px]]
| '''Ghilini'''<br />Titolo: Marchesi di Maranzana, Gamalero e Sezzè, Conti di Rivalta 
Descrizione: D'azzurro, al leone coronato d'argento, armato e linguato di rosso<br />
|}

{| class="wikitable" width="60%"
|-
! width="206" | Stemma
! Ramo e blasonatura

|- valign=top
|align=center | [[File:Stemma famiglia Aribaldi-Ghilini.svg|90px]]
| '''Aribaldi-Ghilini'''<br />Titolo: 
Descrizione: Di nero, a due fasce d'oro, ondate, con il capo di rosso, carico di due leoni d'oro, illeoparditi e affrontati, sostenuto d'oro, la fascia carica di quattro tortelli, di nero<br />
|}

{| class="wikitable" width="60%"
|-
! width="206" | Stemma
! Ramo e blasonatura

|- valign=top
|align=center | [[File:Stemma famiglia Ghilini-Pettenari.svg|90px]]
| '''Ghilini-Pettenari'''<br />Titolo: 
Descrizione: Partito, semitroncato, al 1° d'azzurro, al leone coronato d'argento, al 2° d'oro, all'aquila coronata, di nero, al 3° d'argento pieno, con la fascia di rosso, carica di due pettini d'argento, uno accanto all'altro, attraversante sulla troncatura<br />
|}

== Feudi e possedimenti della famiglia ==
[[File:Albero genealogico famiglia Ghilini.jpg|thumb|upright=0.6|<small>Albero genealogico della famiglia Ghilini dal secolo XII ai primi anni del secolo XVIII</small>]]
* '''[[Feudo|Feudi]] di [[Borgoratto Alessandrino|Borgoratto]] e [[Gamalero]]'''
:28 maggio [[1438]] - [[Filippo Maria Visconti]] dona a Simonino Ghilini, suo segretario favorito, i feudi di Gamalero e Borgoratto<ref group=A>Su questi feudi ebbe piena disponibilità di castelli, possessioni, molini e dazi a essi pertinenti. La donazione sancì che i feudi venissero separati dalla giurisdizione della città di Alessandria nella quale Simonino era domiciliato. Borgoratto e Gamalero si aggiunsero così ai possedimenti di cui Simonino Ghilini era già proprietario: un mulino con i terreni attigui nei pressi di [[Vaprio d'Adda|Vaprio]] ai quali si aggiunsero quelli di Castelceriolo.</ref>. Una confisca ne interrompe il possesso, verranno restituiti poi nel [[1450]].
:6 aprile [[1726]] - Tommaso Ottaviano Antonio Domenico Maria Ghilini ([[1667]]-[[1748]]) definisce ed acquista il feudo di Gamalero (insieme a quello di Sezzadio) per 32.000 lire piemontesi.
* '''Feudo di [[Castelceriolo]]'''
:1º febbraio [[1439]] - Alla morte di Cristoforo Ghilini (?-1439), segretario del [[Governanti di Milano|duca di Milano]], i figli ereditarono il possedimento di Castelceriolo grazie alla rilevante posizione raggiunta dal padre all'interno dell'amministrazione ducale.
* '''Feudo di Movarone e Possedimenti del "Bosco di San Giuliano"'''<ref group=A>Così chiamato quella parte della [[Fraschetta (Alessandria)|Fraschetta]] per essere il territorio di caccia di [[Filippo Maria Sforza]], fratello di [[Ludovico il Moro]], ricco di boscaglia nelle vicinanze della parrocchia di San Giuliano di Alessandria (Cfr. [[San Giuliano Nuovo]] e [[San Giuliano Vecchio]])</ref>
:19 settembre [[1494]] - [[Ludovico il Moro]], per i servigi offerti da Giovanni Giacomo Ghilini (?-1532) suo consigliere, donò il feudo di Movarone, nel pavese, e la Cascina Filippona<ref group=A>La cascina era una proprietà di [[Filippo Maria Sforza]] fratello di Lodovico. Così, per questo motivo, venne chiamata "La Filippona"</ref> - con tutte le masserie - nella [[Fraschetta (Alessandria)|Fraschetta di Alessandria]].
:26 febbraio [[1613]] - Ottaviano Ghilini (?-1613), alla sua morte, istituì la primogenitura in favore dei nipoti<ref group=A>Figli di Gian Giacomo Ghilini (?-[[1612]]), segretario del [[Senato di Milano]] e suo fratello</ref> del luogo detto "[[Ghilina Grossa|La Ghilina]]" di San Giuliano nella Fraschetta.
* '''Feudo di Pavone (d'Alessandria)'''
:[[1676]] - Giovanni Battista Ghilini, figlio di Gerolamo ([[1589]]-[[1668]]), acquista il feudo di Pavone d'Alessandria.
:6 maggio [[1681]] - Giovanni Battista Ghilini ebbe l'Investitura come Conte di Pavone.
* '''Feudo di [[Maranzana]]'''
:[[1670]] - Giacomo Ottaviano Francesco Ghilini ([[1619]]-[[1703]]) acquisisce il titolo marchionale sul feudo di Maranzana.
* '''Feudo di [[Sezzadio]]'''
:6 aprile 1726 - Tommaso Ottaviano Antonio Domenico Maria Ghilini acquista il feudo di Sezzadio<ref group=A>i Ghilini erano comparsi quali proprietari fondiari ancor prima di vantare titoli feudali su Sezzadio sino da quando Giacomo Ottaviano era stato ripagato di un prestito concesso nel [[1689]] a tal Giacomo Cortona con un terreno</ref> (insieme a quello di Gamalero) per 32.000 lire piemontesi.
* '''Feudo di [[Rivalta Bormida|Rivalta]]'''
:2 maggio [[1680]] - Giacomo Ottaviano Francesco Ghilini acquista la [[contado|contea]] di Rivalta Bormida per 62.000 lire milanesi.
* '''Feudo di [[Asuni]]''' - Michele Ghilini fu conte di Asuni il 10 ottobre [[1749]] per l'acquisto fatto da Fernando Marghens-Nin, Conte del Castillo. Vendette poi il feudo il 23 marzo [[1753]] al mercante Guglielmo Tauffani<ref group=F>Francesco Guasco di Bisio, ''Tavole genealogiche di famiglie nobili Alessandrine e Monferrine dal secolo IX al XX'', volume VI, tavola IX.</ref>.

== Incarichi e mansioni ==
=== Incarichi pubblici ===
* Giovanni Ghilini ([[XIII secolo]]) - [[capitano]] delle Milizie di Alessandria ([[1280]])
* Andrea Ghilini ([[XIV secolo]]) - [[Decurionato|decurione]] di Alessandria
* Giovanni Ghilini (XIV secolo) - decurione di Alessandria ([[1377]])
* Tommaso Ghilini (metà secolo XIV-[[1402]]) - [[governatore]] di [[Bergamo]] ([[1395]])
* Giovanni Giacomo Ghilini (secolo XIV-XV) - [[Organi della pubblica amministrazione di Milano in età spagnola|giudice delle vettovaglie]]<ref group=A>Nominato da [[Filippo Maria Visconti]]</ref> ([[1413]])
* Cristoforo Ghilini (seconda metà secolo XIV-[[1439]]) - decurione di Alessandria ([[1397]]), Capitano di Monza ([[1415]]), Segretario del [[duca di Milano]] ([[1434]])
* Simonino Ghilini (fine secolo XIV - [[1449]]) - segretario e [[Consiglio di Stato|consigliere di Stato]] del [[duca]] [[Filippo Maria Visconti]]
* Giovanni Nicolò Ghilini ([[XV secolo]]) - causidico a [[Ferrara]]
* Giuliano Ghilini (?-[[1474]]) - [[podestà (medioevo)|podestà]] di [[Pavia]] ([[1465]])
* Camillo Ghilini (~[[1490]]-[[1535]]) - [[ambasciatore]] di [[Francesco II Sforza]] presso [[Carlo V d'Asburgo|Carlo V]]
* Giovanni Tommaso Ghilini (?-[[1502]]) - decurione di Alessandria ([[1466]]), [[Castellano (storia)|castellano]] di [[Caravaggio (Italia)|Caravaggio]], podestà di [[Valenza (Italia)|Valenza]] ([[1496]])
* Gian Giacomo Ghilini (?-[[1532]]) - segretario di [[Gian Galeazzo Maria Sforza]], consigliere particolare di [[Ludovico il Moro]]
* [[Ghilino Ghilini]] (~[[1477]]-[[1559]]) - podestà di [[Finale Emilia]] ([[1506]])
* Giovanni Giacomo Ghilini (?-[[1612]]) - podestà di [[Tortona]] ([[1582]]), podestà di Monza ([[1588]]), segretario del [[Senato di Milano]] ([[1593]])
* Ottaviano Ghilini (?-[[1613]]) - consiglio dei [[giureconsulto|giureconsulti]] di Alessandria ([[1585]]), oratore di Alessandria presso il [[Governatore di Milano|governatorato]] e il Senato di Milano ([[1586]]), primo dei dodici [[Priore#Il priorato municipale|priori di provvisione]] di Alessandria ([[1589]]), vicario del podestà di Pavia ([[1590]])
* Tommaso Ghilini ([[1576]]-post [[1630]]) - giureconsulto, auditore generale dello [[Principato di Piombino|Stato di Piombino]], [[protonotario apostolico]]
* Giovanni Ambrogio Ghilini ([[1577]]-1630) - decurione di Alessandria ([[1615]])
* Lodovico Ghilini ([[1592]]-[[1660]]) - governatore di [[Nizza Monferrato]]
* Tommaso Ottaviano Antonio Domenico Maria ([[1667]]-[[1748]]) - decurione di Alessandria ([[1704]])
* Ambrogio Giovanni Maria Ghilini ([[1716]]-[[1792]]) - governatore di Valenza, governatore di [[Casale Monferrato]]
=== Docenti e letterati ===
* Pietro Ghilini (~secolo XV) - Professore di [[diritto]] all'[[Università di Pavia]]
* Gian Giacomo Ghilini (?-1532) - letterato
* Camillo Ghilini (~1490-1535) - letterato
* [[Girolamo Ghilini]] ([[1589]]-[[1668]]) - Practicabiles casum coscientiæ resolutiones ([[1636]]), Teatro d'huomini letterati ([[1647]]), Annali di Alessandria ([[1666]])

=== Cardinali ===
* [[Andrea Ghilini]] (fine [[XIII secolo]]-[[1343]]) - vescovo di [[Arras]], vescovo di [[Tournai]], [[cardinale]] ([[1342]])
* [[Tommaso Maria Ghilini]] ([[1718]]-[[1787]]) - [[arcivescovo]] titolare di [[Arcidiocesi di Rodi|Rodi]] ([[1763]]), [[Nunziatura apostolica|Nunzio apostolico]] nei [[Paesi Bassi meridionali|Paesi Bassi austriaci]] (1763), [[cardinale]] ([[1778]])
=== Vescovi e Abbati ===
* [[Ottone Ghilini]] (?-[[1239]]) - [[vescovo]] di Alessandria (~[[1176]]-[[1178]]/~[[1180]]/[[1185]]), vescovo di [[Diocesi di Piacenza-Bobbio|Bobbio]] ([[1185]]-[[1203]]), arcivescovo di [[Arcidiocesi di Genova|Genova]] ([[1203]]-[[1239]])
* [[Facino Stefano Ghilini]] (?-[[1472]]) - [[abate|abbate]] dell'[[Basilica di Sant'Ambrogio]] di [[Milano]] ([[1436]]-[[1437]]), vescovo di [[Diocesi di Piacenza-Bobbio|Bobbio]] ([[1465]]-[[1472]])
* [[Biagio Ghilini]] (†[[1473]]) - abbate dell'[[Basilica di Sant'Ambrogio]] di [[Milano]] ([[1437]]-[[1441]])
* [[Ghilino Ghilini]] (~[[1477]]-[[1559]]) - vescovo di [[Comacchio]] ([[1514]]-[[1559]])

=== Religiosi e religiose ===
* Anna Ghilini ([[XVI secolo]]) - [[monaca]] e [[badessa]] di santa Maria dell'Annunziata (''sub titulo'' santa Monica), Alessandria
* Giuliano Ghilini ([[1580]]-[[1625]]) - frate cappuccino con il nome di Gabriele
* Cecilia Ghilini (secoli [[XVI secolo|XVI]] e [[XVII secolo|XVII]]) - badessa del convento di santa Chiara di Alessandria
* Laura Ghilini (secoli [[XVI secolo|XVI]] e [[XVII secolo|XVII]]) - monaca del convento di santa Chiara di Alessandria
* Anna Ghilini ([[1583]]-[[1630]]) - monaca del [[convento]] di san Martino, [[Monza]]
* Lucrezia Alciati<ref group=A>Figlia di Pietro e Maria Ghilini del fu Giuliano morto nel [[1474]]</ref> (?- ~[[1590]]) - monaca di santa Maria del Monte, Milano
* Lodovica Ghilini ([[1574]]-[[1624]]) - monaca e badessa del [[convento]] di san Martino, Monza
* Marianna Francesca Ghilini (?-[[1769]] - badessa suore Agostiniane, Alessandria
=== Uomini d'arme ===
* Tommaso Ghilini (metà secolo XIV-[[1402]]) - maresciallo del Regno<ref group=A>Nominato da [[Carlo VI di Francia]]</ref> ([[1385]])
* Giovanni Ambrogio Ghilini ([[1577]]-[[1630]]) - [[capitano]] di [[fanteria]] dell'[[Impero spagnolo|esercito spagnolo]]
* Lodovico Ghilini (1592-1660) - capitano di fanteria dell'esercito spagnolo
* Giacomo Antonio Ghilini ([[XVII secolo]]) - capitano di fanteria in servizio nell'esercito lombardo<ref name=Davide_Maffi>Cfr. rif. bibl. in [[Ghilini#Bibliografia|calce]], opera di Davide Maffi</ref>
* Giovanni Giacomo (secolo XVII) - capitano di fanteria in servizio nell'esercito lombardo<ref name=Davide_Maffi/>
* Giacomo Ottaviano Francesco ([[1619]]-[[1703]]) - capitano di [[cavalleria]] in servizio nell'esercito lombardo<ref name=Davide_Maffi/>
* Giovanni Tommaso ([[1634]]-[[1681]]) - capitano di fanteria in servizio nell'esercito lombardo<ref name=Davide_Maffi/>
* Giovanni Battista Ghilini (?-[[1680]]) - capitano di fanteria in servizio nell'esercito lombardo<ref name=Davide_Maffi/>
* Giovanni Ambrogio Gaspare Ottaviano Giacomo Filippo Ghilini ([[1663]]-?) - [[colonnello]] di fanteria
* Ambrogio Giovanni Maria Ghilini ([[1716]]-[[1792]]) - [[generale]] dei [[Dragone|Dragoni]]

== Dimore ==
[[File:Palazzo Ghilini.jpg|thumb|upright=0.7|Palazzo Ghilini, Alessandria]]
[[File:Castello di Maranzana.jpg|thumb|upright=0.7|[[Castello di Maranzana]]]]
[[File:Castello_di_Castelceriolo.png|thumb|upright=0.7|Disegno<ref group=F>{{Cita libro|titolo = Ghilini. Il palazzo e la sua storia|autore = Lucio Bassi|editore = [[Provincia di Alessandria]]|città = [[Alessandria]]|anno = 1989|p = 13}}</ref> del Castello di Castelceriolo al tempo di Giuliano II Ghilini ([[secolo XVI]])]]
[[File:Ghilina Grossa.jpg|thumb|upright=0.7|Ingresso principale della [[Ghilina Grossa]] di [[San Giuliano Nuovo]] negli [[anni 1930|anni trenta]]]]
Delle dimore costruite ed abitate dai Ghilini, si ricordano in particolare:
* [[Palazzo Ghilini]], Alessandria. Progettato da [[Benedetto Alfieri]];
* [[Maranzana|Castello di Maranzana]] (Asti);
* [[Castelceriolo#Architetture civili|Castello di Castelceriolo]], ([[Castelceriolo]]);
* [[Castello di Pavone (Alessandria)|Castello di Pavone]], (Alessandria);
* [[Ghilina Grossa]] ([[San Giuliano Nuovo]]).

== Note ==
=== Esplicative ===
<references group="A"/>
=== Bibliografiche ===
<references group="F"/>
<references/>

== Bibliografia ==
* {{Cita libro|titolo=Insignia Urbium Italiae Septentrionalis Nobilium Mediolanensium|autore=AA.VV.|città=Milano|volume=BSB Cod.icon. 270|anno=1550}}
* {{Cita libro|titolo=Annali di Alessandria|autore=[[Girolamo Ghilini]]|url=https://books.google.it/books?id=xI4LcaPAq4QC&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0|editore=Gioseffo Marelli|città=Milano|anno=1666}}
* {{Cita libro|titolo=Del vescovato, de' vescovi e delle chiese della città e diocesi d'Alessandria|autore=Giuseppe Antonio Chenna|url=https://play.google.com/books/reader?printsec=frontcover&output=reader&id=kKsOAAAAQAAJ|editore=Ignazio Vimercati|città=Alessandria|anno=1785}}
* {{cita pubblicazione |autore=[[Carlo A-Valle]]|url=http://books.google.it/books?id=uxE5AAAAcAAJ&hl=it&pg=PR4#v=onepage&q&f=false |città=Torino|anno=1855 |titolo=Storia di Alessandria dall'origine ai nostri giorni|volume=4}}
* {{Cita libro|titolo=Tavole genealogiche di famiglie nobili alessandrine e Monferrine dal secolo IX al XX|autore = Francesco Guasco di Bisio|wkautore = Francesco di Paola III Guasco Gallarati di Bisio|città=Alessandria|volume=volume VI|capitolo=Tav I-IX|anno=1930}}
* {{Cita libro|titolo=Ghilini. Il palazzo e la sua storia|autore=Lucio Bassi|editore=[[Provincia di Alessandria]]|città=Alessandria|anno=1989}}
* {{Cita libro|titolo=La cittadella in armi. Esercito, società e finanza nella Lombardia di Carlo II, 1660-1700|autore=Davide Maffi|editore=Franco Angeli|città=Milano|anno=2010|p=140}}

== Voci correlate ==
* [[Andrea Ghilini]]
* [[Tommaso Maria Ghilini]]
* [[Alessandria]]
* [[Maranzana]]
* [[Sezzadio|Sezzè]]
* [[Gamalero]]
* [[Rivalta Bormida|Rivalta]]
* [[Borgoratto Alessandrino]]
* [[Asuni]]
* [[Castelceriolo]]
* [[Ducato di Milano]]
* [[Visconti]]
* [[Sforza]]
* [[Palazzo Ghilini]]
* [[Ghilina Grossa]]
* [[Tavole genealogiche della famiglia Ghilini]]
* [[Battaglia di Alessandria (1391)|Battaglia di Alessandria]]
* [[Complesso conventuale di San Bernardino (Alessandria)|Complesso conventuale di San Bernardino]]
* [[Chiesa di Santa Maria del Carmine (Alessandria)|Chiesa di Santa Maria del Carmine]]

== Altri progetti ==
{{interprogetto}}

== Collegamenti esterni ==
* {{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/ghilini_(Enciclopedia-Italiana)/|titolo=GHILINI|autore=Alessandro Giulini|sito=treccani.it|editore=Istituto dell’Enciclopedia Italiana fondato da Giovanni Treccani S.p.A.|data=1932|accesso=9 marzo 2015}}
* {{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/tommaso-ghilini_(Dizionario-Biografico)/|titolo= GHILINI, Tommaso|autore=Gabriele Archetti|sito=treccani.it|editore=Istituto dell’Enciclopedia Italiana fondato da Giovanni Treccani S.p.A.|data=2000|accesso=9 marzo 2015}}
* {{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/simonino-ghilini_(Dizionario-Biografico)/|titolo= GHILINI, Simonino|autore=Gabriele Archetti|sito=treccani.it|editore=Istituto dell’Enciclopedia Italiana fondato da Giovanni Treccani S.p.A.|data=2000|accesso=9 marzo 2015}}
* {{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/cristoforo-ghilini_(Dizionario-Biografico)|titolo= GHILINI, Cristoforo|autore=Gabriele Archetti|sito=treccani.it|editore=Istituto dell’Enciclopedia Italiana fondato da Giovanni Treccani S.p.A.|data=2000|accesso=9 marzo 2015}}
* {{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/ghilino-ghilini_(Dizionario-Biografico)|titolo= GHILINI, Ghilino|autore=Laura Turchi|sito=treccani.it|editore=Istituto dell’Enciclopedia Italiana fondato da Giovanni Treccani S.p.A.|data=2000|accesso=9 marzo 2015}}
* {{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/girolamo-ghilini_(Dizionario-Biografico)|titolo=GHILINI, Girolamo|autore=Andrea Merlotti|sito=treccani.it|editore=Istituto dell’Enciclopedia Italiana fondato da Giovanni Treccani S.p.A.|data=2000|accesso=9 marzo 2015}}
* {{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/ghilini-tommaso-ottaviano-antonio-marchese-di-maranzana_(Dizionario-Biografico)/|titolo=GHILINI, Tommaso Ottaviano Antonio, marchese di Maranzana|autore=Paola Bianchi|sito=treccani.it|editore=Istituto dell’Enciclopedia Italiana fondato da Giovanni Treccani S.p.A.|data=2000|accesso=9 marzo 2015}}
* {{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/ghilini-vittorio-amedeo-marchese-di-maranzana_(Dizionario-Biografico)/|titolo= GHILINI, Vittorio Amedeo, marchese di Maranzana
 |autore=Paola Bianchi|sito=treccani.it|editore=Istituto dell’Enciclopedia Italiana fondato da Giovanni Treccani S.p.A.|data=2000|accesso=9 marzo 2015}}
* {{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/tommaso-maria-ghilini_(Dizionario-Biografico)/||titolo=GHILINI, Tommaso Maria|autore=Simona Feci|sito=treccani.it|editore=Istituto dell’Enciclopedia Italiana fondato da Giovanni Treccani S.p.A.|data=2000|accesso=9 marzo 2015}}

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{{portale|storia di famiglia|Storia d'Italia}}

[[Categoria:Stemmi familiari]]
[[Categoria:Araldica]]
[[Categoria:Ghilini|G]]

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Storia di Alessandria (modifica)
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