Gens Sergia
La gens Sergia (o semplicemente Sergii) fu un'antichissima famiglia patrizia romana che si vuole di origine troiana e quindi albana, in quanto il suo capostipite dovrebbe essere quel Sergesto, fedele compagno di Enea, più volte ricordato da Virgilio nell'Eneide: Sergestusque, domus tenet a quo Sergia nomen.
Origine e territorio
La gens Sergia viene annoverata dall'illustre romanista Theodor Mommsen tra le più antiche famiglie romane, facente parte delle cento gentes originarie citate dallo storico Tito Livio, e a capo, sin dall'età arcaica, dell'omonima tribù rustica Sergia, che comprendeva località nel territorio sabino e della Marsica, e centri peligni quali Corfinio e Sulmona, e in Umbria Assisi.
Storia
I Sergii furono protagonisti della storia romana e ricoprirono le più importanti magistrature durante la repubblica, e in particolare ottennero il Consolato per ben 12 volte.
La famiglia si suddivise in diversi rami, tra i quali i Catilina, i Fidenate, i Silo.
Personaggi illustri
Tra i personaggi più importanti della gens Sergia ricordiamo:
- Marco Sergio Esquilino, decemviro nel 450 a.C.
- Lucio Sergio Fidenate, console nel 437 a.C., condusse la guerra contro i Fidenati, da cui trasse il cognomen.
- Manio Sergio Fidenate, tribuno consolare nel 404 e 402 a.C. durante l'assedio di Veio.
- Lucio Sergio Fidenate, tribuno consolare nel 397 a.C.
- Gneo Sergio Fidenate Cosso, tribuno consolare nel 387, 385 e 380 a.C.
- Gneo Sergio Planco, pretore urbano nel 200 a.C.
- Marco Sergio Silo, bisnonno di Catilina, partecipò alla guerra annibalica coprendosi di gloria, e divenne pretore nel 197 a.C.
- Gaio Sergio Orata, ricco imprenditore e ingegnere.
- Lucio Sergio Q. f. M. n. Catilina, uomo politico, storicamente il più noto membro della Gens Sergia, fu legato di Silla nell'82 a.C.; più volte candidato al consolato, venne sconfitto da Cicerone, e tentò di prendere il potere con una insurrezione armata, la famosa Congiura di Catilina, che venne però sventata; fu infine sconfitto e ucciso a Pistoia in Etruria dal console Antonio nel 62 a.C.