Deverra

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Deverra era la dea delle scope, nello specifico di scope utilizzate durante alcuni rituali di protezione. Le scope in questione non dovevano avere usi profani.

Tramite una citazione varroniana riportata da sant'Agostino, si sa che gli antichi credevano che "il dio Silvano entrasse la notte nelle case e si posasse sul corpo di chi dormiva e l'opprimesse col suo peso". Così, per proteggere dal dio Silvano le donne incinte, si invocava la protezione di tre divinità: Intercidona, Pilunno e Deverra. Il rituale prevede che tre uomini girassero attorno la porta della casa nella notte, battessero la soglia con una scure (strumento collegato a Intercidonia) e poi con un pestello (strumento collegato a Pilunno), e infine la spazzassero con una scopa (strumento collegato Deverra), così da assicurare la protezione della casa e impedire l'accesso a Silvano.

Il rituale della pulizia della soglia della casa, o della stanza, in cui era stato partorito un bimbo veniva eseguito anche nei casi in cui all'interno vi fosse una persona ammalata o vi fosse morto un individuo.

Bibliografia

  • Renato Del Ponte, Dei e miti italici. Archetipi e forme della sacralità romano-italica, Genova, ECIG 1985
  • Marija Gimbutas, Il linguaggio della dea, Venezia, Roma, 2008
  • Robert Graves, La Dea bianca. Grammatica storica del mito poetico, 4ª ed., Milano, Adelphi 2012
  • Jorg Rupke, 'Communicating with the Gods' in A companion to the Roman Republic, Blackwell 2010

Collegamenti esterni