Desensibilizzazione sistematica

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La desensibilizzazione sistematica (in inglese Systematic desensitization, SD) o terapia ad esposizione graduale è un tipo di terapia comportamentale impiegata in psicologia per superare fobie ed altri disturbi dell'ansia. Nello specifico, si tratta di una forma di contro-condizionamento formalmente sviluppata dallo psichiatra sudafricano Joseph Wolpe[1], assieme all'apprendimento dell'assertività (Assertiveness Training) per le fobie sociali e la riabilitazione dell'eccitazione sessuale (Behavioral Sex Therapy) per alcune disfunzioni sessuali.

Caratteristiche

Il processo di desensibilizzazione sistematica avviene in tre fasi:

  • Prima fase: viene identificato lo stimolo che provoca ansia
  • Seconda fase: il soggetto apprende meccanismi per affrontare il disturbo, quali le tecniche di rilassamento muscolare
  • Terza fase: il soggetto collega i meccanismi appresi con lo stimolo che provoca ansia o fobia

Il principio chiave della desensibilizzazione sistematica è quello dell'inibizione reciproca, in accordo con il quale è impossibile che un dato stimolo contemporanemente provochi ansia e la inibisca; in altre parole: se può essere creata una risposta inibente l'ansia ad uno stimolo provocante ansia, allora tale risposta indebolirà il legame tra lo stimolo e l'ansia[2]. La sistematicità della desensibilizzazione sta nella esposizione gerarchica (graduale) dello stimolo provocante ansia.

Una variante di più recente impigo è il flooding, nel quale il soggetto è esposto allo stimolo provocante ansia direttamente nella sua forma maggiormente incutente paura, senza passare per una esposizione graduale.

Efficacia

Diversi studi[3] hanno dimostrato l'efficacia della desensibilizzazione per la cura di specifiche fobie su soggetti in grado di apprendere adeguatamente le tecniche di rilassamento. Taluni[4] hanno ipotizzato che la terapia funzioni non per inibizione reciproca ma per la mera esposizione allo stimolo causante paura. Talaltri[5] sono arrivati a dichiarare che l'esposizione graduale in vivo per il trattamento della fobia verso animali è la più efficace terapia psicoterapeutica fino ad oggi nota.

Note

  1. ^ Psychotherapy by Reciprocal Inhibition (1958)
  2. ^ Wolpe, 1973, p. 17
  3. ^ Rachman and Wilson (1980); McGlynn ed altri (1981)
  4. ^ Marks (1973)
  5. ^ Richards (2002)

Bibliografia

  • Joseph Wolpe, Psychotherapy by reciprocal inhibition, 1958
  • Richard Gross, Psychology: The science of Mind and Behavior, 2015

Voci correlate

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