Dashkovaite
Dashkovaite | |
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Classificazione Strunz (ed. 10) | 10.AA.10[1] |
Formula chimica | Mg(HCOO)2·2(H2O)[1][2] |
Proprietà cristallografiche | |
Gruppo cristallino | trimetrico |
Sistema cristallino | monoclino[3] |
Parametri di cella | a=8,64(1), b=7,15(1), c=9,38(1), β=98,0(1)°, V=574(2), Z=4[2] |
Gruppo puntuale | 2/m |
Gruppo spaziale | P 21/c[3] |
Proprietà fisiche | |
Densità calcolata | 1,74[3] g/cm³ |
Durezza (Mohs) | 1[3] |
Sfaldatura | assente[4] |
Frattura | scabra[4] |
Colore | bianco[3] |
Lucentezza | vitrea[4] |
Opacità | traslucida[4] |
Striscio | bianco[4] |
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale |
La dashkovaite è un minerale la cui descrizione è stata pubblicata nel 2000 in base ad un ritrovamento avvenuto nel giacimento di boro di Korshunovskoye, Oblast' di Irkutsk, Siberia ed approvato dall'IMA.[2]
La dashkovaite è il secondo formiato (sale dell'acido formico) scoperto in natura, il primo è stato la formicaite.[4]
Etimologia
Il nome è stato attribuito in onore della direttrice dell'Accademia russa delle scienze Ekaterina Romanovna Daškova (1743-1810), direttrice dal 1783 al 1796[2][5].
Morfologia
La dashkovaite è stata scoperta sotto forma di aggregati fibrosi con fibre lunghe fino a 3mm.[2][4]
Origine e giacitura
La dashkovaite è stata trovata in vene di origine idrotermale nella dolomite associata con shabynite, iowaite, ekaterinite, korshunovskite, halite, idromagnesite e serpentino.[2][3][4]
Note
- ^ a b (EN) Dahkovaite mineral information and data, su mindat.org. URL consultato il 27 febbraio 2013.
- ^ a b c d e f (RU) N. V. Chukanov, Belakovsky D. I., Malinko S. V., Organova N. I., Dashkovaite Mg(HCO2)2·2H2O — a new formate mineral (PDF), in Zapiski Vserossijskogo Mineralogicheskogo Obshchestva, vol. 129, n. 6, 2000, pp. 49-53. URL consultato il 27 febbraio 2013.
- ^ a b c d e f (EN) John L. Jambor, Roberts Andrew C., New mineral names (PDF), in American Mineralogist, vol. 86, 2001, pp. 1534-1537. URL consultato il 27 febbraio 2013.
- ^ a b c d e f g h (EN) James A. Mandarino, New minerals (PDF), in The Canadian Mineralogist, vol. 39, 2001, pp. 1473-1502. URL consultato il 26 febbraio 2013.
- ^ Robert F. Martin, William H. Blackburn, Encyclopedia of mineral names: second update (PDF), in The Canadian Mineralogist,, vol. 39, 2001, pp. 1199-1218. URL consultato il 5 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2016).
Collegamenti esterni
- (EN) Webmineral.com.
- (EN) Mindat.org.