Crédit Agricole Italia

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File:Sede Cassa di Risparmio di firenze, 03.JPG
Interno della sede centrale di Firenze, progetto di Giovanni Michelucci

Cassa di risparmio di Parma e Piacenza S.p.A. (nota ai più con la denominazione Cariparma S.p.A.) è un istituto di credito italiano. Iniziò l’attività 13 aprile 1860.

Attualmente è decimo gruppo bancario italiano con 684 sportelli, in nove regioni italiane, nonostante conservi le peculiarità di banca territoriale, incentrando le proprie attività nell’emilia occidentale e con l’ingresso di FriulAdria anche nel triveneto. Ha sede legale a Parma.



Storia

La nascita della Cassa di Risparmio di Parma fu promossa dalla duchessa Maria Luisa di Borbone, vedova di Carlo III di Parma, nel 1856, su consiglio di Antonio Lombardini, ministro delle finanze del ducato. Ma l’attività non comincio prima del plebisciti che sancì l’annessione del ducato al Regno d'Italia (1861-1946) Regno d'Italia. Infatti Carlo Luigi Farini, dittatore dell’Emilia, il 6 dicembre 1859 approvò lo statuto dell’ente, redatto da una commissione incaricata dal Consiglio degli Anziani del Comune di Parma. Le attività della Cassa, nata con intento benefico e di solidarietà sociale, iniziavano ufficialmente il 13 aprile 1860 nel cortile di Palazzo Tarasconi. Il progressivo sviluppo della banca pose la necessità di più ampi spazi operativi; dal 1869 si spostò nella piazza centrale di Parma, riedificando solo nel 1913 la sede che tutt’oggi occupa. La decorazione della sala delle adunanze fu affidata a Girolamo Magnani.

Fino al 1991 ha operato come ente pubblico economico fino al 1991, cioè sino a quando, in attuazione della legge Amato, si trasformò il fondazione, riservandosi l’attività istituzionale non profit e conferendo l’attività bancaria a una nuova società per azioni. Dopo aver incorporato nel 1960 l’antico Monte di credito di Busseto, nei 1992 incorporò la Banca Emiliana e nel 1993 si fuse con la Cassa di Risparmio di Piacenza e Vigevano, istituzione bancaria anch’essa fondata nel 1860, e proprietaria dal 1991 della Banque transalpine de Paris. A seguito della legge Amato il controllo azionario era esercitato delle fondazioni: Fondazione Cassa di Risparmio di Parma e Monte di Credito su Pegno di Busseto e Fondazione Cassa di Risparmio di Piacenza e Vigevano. Il nuovo Gruppo bancario prese il nome di Cassa di risparmio di Parma e Piacenza e l’anno seguente continuò l’espansione acquisendo altri istituti di credito: la Banca Fratelli Ceriana, il Credito Commerciale e il Mediocredito Padano. Dal 1998 Banca Intesa acquisì dalle fondazioni il controllo della banca e nel 2000 raggiunse l’intero pacchetto azionario. Nel 2007, il gruppo passò al Crédit Agricole S.A., già azionista di Intesa Sanpaolo con il 18%. Operazione, questa, conclusa a compensazione del valore perso dalla francese con la diluizione della quota in Intesa a seguito della fusione tra il Sanpaolo IMI e Banca Intesa, Gli accordi del 1 marzo 2007 prevedevano tra l’altro anche l’acquisto di Cariparma del controllo della Banca Popolare FriulAdria detenuto dalla stessa Banca Intesa. Cariparma ne posside il 78,69% delle azioni.

Consiglio d'Amministrazione

  • Presidente: Ariberto FASSATI
  • Vice Presidente: Giancarlo FORESTIERI
  • Vice Presidente: Fabrizio PEZZANI
  • Amministratore delegato: Guido CORRADI
  • Consigliere: Paolo ANDREI
  • Consigliere: Anna Maria ARTONI
  • Consigliere: Gian Domenico AURICCHIO
  • Consigliere: Philippe BRASSAC
  • Consigliere: Marc CARLOS
  • Consigliere: Arnaud CHUPIN
  • Consigliere: Federico FALCK
  • Consigliere: Joel FRADIN
  • Consigliere: Marco GRANELLI
  • Consigliere: Claude HENRY
  • Consigliere: Germano MONTANARI
  • Consigliere: Michel PELOSOFF
  • Consigliere: Daniele PEZZONI
  • Consigliere: Jean-Louis ROVEYAZ

Azionisti

Dati ricavati dal sito ufficiale della Società e aggiornati al 28 agosto 2008.

Partecipazioni di Cariparma

Dati ricavati dal bilancio ufficiale della Società e aggiornati al 31 dicembre 2007.

Dati societari

Voci correlate

Bibliografia

  • Marchesi G., La banca della tua città, Cassa di risparmio di Parma e Piacenza-Luigi Battei, 1997.

Fonti

==Collegamenti esterni==

[*[www.cariparma.it]]