Checco Marsella

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Checco Marsella
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
GenereBeat
Rock progressivo
Pop
Periodo di attività musicale1961 – in attività
EtichettaLa Ghenga, Ri-Fi, Miura, Ariston Records
Album pubblicati7
Studio5
Live1
Raccolte1

Francesco Marsella (Forlì, 22 dicembre 1944) è un cantante e tastierista italiano.

Figlio d'arte, il padre Umberto è un celebre violinista mentre la madre, Rosa Nisi, è una pianista e compositrice; è proprio la madre che gli dà le prime lezioni di pianoforte, e la prima canzone che impara a suonare è Papaveri e papere.

Forma il primo complesso nel 1961, The Blue Boys, con Augusto Guidi al sax e Marcello Rossi alla batteria; passa poi a Sergio and his Company (con Silver Soprani alla chitarra, Luciano Tassinari alla batteria, Ivano Nicolucci di Predappio al sax e Carlo Alberto Re di Faenza al basso e alla voce), ed entra poi nel 1963 nel gruppo di accompagnamento di Guidone, The Ghenga's Friend, in cui conosce Mino Di Martino ed Enrico Maria Papes.

I due musicisti e il fratello di Mino, Sergio Di Martino, formano con Paolo Vallone, sostituito poi dal palermitano Ignazio Garsia, i Giganti, in cui Marsella entra a metà del 1965.

Dopo il primo scioglimento del gruppo, alla fine del 1968, incide due 45 giri per la Miura, e partecipa come solista al Festival di Sanremo 1969 con Il sole è tramontato; nello stesso anno si sposa con la svedese Maggan Margaretha Danielson[1].

Con il fratello di Adriano, Alessandro Celentano, costituisce la Cip Cantanti, un'agenzia di produzione discografica con cui segue il complesso de i Baci e il cantante Andrea Capelli. Torna poi nel 1971 nuovamente nei Giganti, fino allo scioglimento del 1972.

Dopo un periodo di alcuni anni come session man, incide due 45 giri per la Ariston, e nel 1976 Marsella riforma i Giganti con Papes e con due nuovi componenti, William Fumanelli e Kambiz Kamboli, ma dopo due anni di attività dal vivo anche questa formazione si scioglie.

Entra poi per un breve periodo nei Bulldog, in sostituzione di Celso Valli, e nel 1979 nell'orchestra di Terzo Fariselli, per diventare l'anno successivo il tastierista di Franco Califano.

Dopo un periodo in cui si dedica al piano bar, nel 1997 ricostituisce nuovamente i Giganti con Enrico Maria Papes, col quale rimane in attività fino al 2005, anno in cui incide un album con Azzurra Music dal titolo "Quelle si eran canzoni". Nel 2001 aveva già inciso un album con la "Sonora Casadei" dal titolo Checco Marsella dei Giganti e Gli Amici della Notte. Quell'album conteneva la versione inglese di "Romagna mia" dal titolo "My Sweet Romagna"[2][3].

Nel 2006 si ritira dal mondo della musica e si trasferisce in Abruzzo (Casalbordino) con la seconda moglie, Matilde Dalla Gassa, conosciuta nel 2001 e sposata nel 2013. Dopo 15 anni, agli inizi del 2021, riprende a comporre musica ed incide e produce insieme alla HGM Edizioni Musicali un nuovo album dal titolo "Una grande canzone"[4], contenente dieci brani, di cui tre cover ("Vagabondo" di Nicola di Bari, "Tema" e "Una ragazza in due" dei Giganti) e sette inediti, tra cui "Una grande canzone" che dà il titolo all'album, uscito a gennaio del 2022.

Singoli
Album

Con I Giganti

[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: I Giganti.
  • Autori Vari (a cura di Gino Castaldo), Dizionario della canzone italiana, ed. Curcio, 1990; alla voce Checco di Enzo Giannelli, pag. 360, alla voce Giganti, i di Nicola Sisto, pagg. 777-778 ed alla voce Guidone, di Antonio Virgilio Savona e Michele Luciano Straniero, pagg. 823-824
  • Ursus (Salvo D'Urso), Manifesto beat, edizioni Juke Box all'Idrogeno, Torino, 1990 (alla voce I Giganti, pagg. 119-120)
  • Gianluca Testani (a cura di), Enciclopedia Rock Italiano, Arcana Editrice, 2006, p. 187.
  • Claudio Pescetelli, Una generazione piena di complessi, editrice Zona, Arezzo, 2006 (alla voce Giganti, pagg. 63-65)
  • Eddy Anselmi, Festival di Sanremo. Almanacco illustrato della canzone italiana, edizioni Panini, Modena, alla voce I Giganti, pagg. 727-728, ed alla voce Checco, pag. 640
  • Antonio Rosetti, Senza tempo noi.1964-1979: il rock a Forlì, edito dal comune di Forlì con il contributo della Regione Emilia Romagna, Forlì 2007 (per l'intervista a Checco Marsella, pagg. 181-184)
  • Marino Alessio - BEATi Voi! - Interviste e riflessioni con i complessi degli anni 60, edito per la serie "I libri della BEAT BOUTIQUE 67" - vol.1., novembre 2007. (Intervista ad Enrico Maria Papes, include discografia ed inediti e rarità)
  • Brunetto Salvarani e Odoardo Semellini, Terra in bocca. Quando i Giganti sfidarono la mafia, edizioni Il Margine, 2009

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]