Allium victorialis
Aglio serpentino | |
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Infiorescenza di Allium victorialis | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Monocotiledoni |
Ordine | Asparagales |
Famiglia | Amaryllidaceae |
Sottofamiglia | Allioideae |
Tribù | Allieae |
Specie | A. victorialis |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Superdivisione | Spermatophyta |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Liliopsida |
Sottoclasse | Liliidae |
Ordine | Liliales |
Famiglia | Liliaceae |
Genere | Allium |
Specie | A. victorialis |
Nomenclatura binomiale | |
Allium victorialis L. | |
Nomi comuni | |
Aglio vittoriale |
L'aglio serpentino (Allium victorialis L.) è una pianta erbacea della famiglia Amaryllidaceae.[1][2] È una pianta perenne subacaule con grandi foglie basali (due o tre grandi più altre minori) la cui massima altezza può essere di 50 – 70 cm. Odora di aglio (proprietà tipica del genere). Tipica è anche l'infiorescenza di fiori bianco-gialli quasi sferica.
Etimologia
[modifica | modifica wikitesto]La denominazione del genere Allium è molto antica ed era usata già dalle popolazioni romane. Si pensa comunque che l'origine sia celtica e/o greca. Il nome comune della nostra pianta (serpentino - serpente) è derivato senz'altro dall'omonimo animale: infatti anticamente era considerata una pianta capace di proteggere dalle ferite e dai morsi dei serpenti. Ma anche, come tutte le specie del genere Allium, era considerata capace di allontanare gli spiriti maligni e le streghe. Il nome della specie (victorialis) deriva invece dalla farmacopea medioevale.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La forma biologica è definita come geofita bulbosa, per cui l'organo sotterraneo è un bulbo da cui, ogni anno, nascono fiori e foglie.
Fusto
[modifica | modifica wikitesto]La parte nascosta del fusto (ipogeo) è un bulbo globoso (parte terminale del rizoma). Delle tuniche inguainano il fusto. La parte epigea del fusto consiste in un classico scapo infiorescenziale eretto, molto robusto, a volte angoloso e dal colore violaceo.
Foglie
[modifica | modifica wikitesto]Le foglie sono in prevalenza basali di forma ellittico-oblunghe. Sono larghe da 2 a 6 cm e attenuate lungamente fino all'apice (forma lanceolata). Presentano una lieve piega longitudinale. Massima lunghezza 15–20 cm.
Infiorescenza
[modifica | modifica wikitesto]L'infiorescenza multiflora (posizionata all'apice dello scapo fiorifero) è composta da fiori gialli riuniti densamente. Si presenta a forma di ombrella globosa (a forma quasi sferica) di circa 4 cm di diametro. Una membrana biancastra (spata a 1 o 2 valve) circonda alla base l'infiorescenza (chiamata anche involucro).
Fiori
[modifica | modifica wikitesto]I fiori, dal breve peduncolo, presentano al perigonio 6 tepali bianco-giallastri (in alcuni casi anche verdastri), liberi, lanceolati, eretti e patenti. Il singolo tepalo può essere lungo fino a 6 mm. Gli stami invece sono più lunghi e quindi sporgono dal fiore, come in altri casi del genere Allium. L'ovario è sincarpico a tre carpelli posto sopra l'inserzione (chiamata supero) del perianzio. L'impollinazione avviene tramite api e altri insetti. La fioritura è in giugno - agosto.
Frutti
[modifica | modifica wikitesto]Il frutto è una capsula triloculare (derivata dai tre carpelli dell'ovario).
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]In Europa si trova nelle zone montuose meridionali (Pirenei, Alpi, Carpazi). Altrove è presente nel Caucaso e sugli Urali. In Italia è diffuso soprattutto nelle Alpi Orientali, mentre è raro nelle Alpi centrali e rarissimo nelle occidentali, dov'è presente in poche stazioni, concentrate perlopiù nel settore meridionale (dintorni del Colle di Tenda, Monte Frontè, Monte Antoroto).
Si trova lungo pendii rocciosi-erbosi, pascoli subalpini e alpini pietrosi, e in brughiere nei pressi di ginepri nani e pino mugo. Predilige le zone calcaree ad altitudini comprese tra i 1400 e i 2600 m s.l.m. Un ambiente tipico per questa pianta sono i megaforbieti subalpini.
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]Il Sistema Cronquist assegna il genere Allium alla famiglia delle Liliaceae (ordine Liliales) mentre la moderna classificazione APG III colloca il genere nella famiglia delle Amaryllidaceae (sottofamiglia Allioideae) dell'ordine Asparagales.[3]
Usi
[modifica | modifica wikitesto]Farmacia
[modifica | modifica wikitesto]Si dice che l'aglio abbia diverse proprietà. Eccone alcune: antisettico, battericida, tonico, ipotensore. In particolare il decotto di Allium victorialis bollito nel latte sembra sia antisclerosante.
Cucina
[modifica | modifica wikitesto]Alcune fonti dichiarano che l'aglio è usato in cucina da almeno 5000 anni. Anche l'Allium victorialis , come del resto tutte le altre specie simili, anticamente veniva usato in cucina come aromatizzante.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
- ^ (EN) Allium victorialis, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 17 ottobre 2021.
- ^ Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the orders and families of flowering plants: APG III, in Botanical Journal of the Linnean Society 2009 161(2): 105–121. URL consultato il 18 aprile 2011 (archiviato dall'url originale il 25 maggio 2017).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Guido Moggi, Fiori di montagna, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1984.
- Giacomo Nicolini, Enciclopedia Botanica Motta, Milano, Federico Motta Editore, 1960.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Allium victorialis
- Wikispecies contiene informazioni su Allium victorialis
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Flora delle Alpi Marittime, su floramarittime.it. URL consultato il 01-10-2007.
- Catalogazione floristica - Università di Udine, su flora.uniud.it. URL consultato il 01-10-2007.
- Botanica Sistematica, su homolaicus.com. URL consultato il 01-10-2007.