Albatros L 82
Albatros L 82 | |
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Un Albatros L 82b | |
Descrizione | |
Tipo | aereo da addestramento |
Equipaggio | 2 (pilota ed istruttore) |
Costruttore | Albatros |
Data primo volo | 1929 |
Esemplari | 17 |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 7,41 m |
Apertura alare | 9,0 m |
Altezza | 2,66 m |
Superficie alare | 20,0 m² |
Peso a vuoto | 440 kg |
Peso carico | 760 kg |
Capacità | 150 kg |
Propulsione | |
Motore | un radiale Siemens-Halske Sh 14 |
Potenza | 160 CV (119 kW) a 2 200 giri/min |
Prestazioni | |
Velocità max | 160 km/h al livello del mare |
Velocità di crociera | 140 km/h |
Autonomia | 560 km |
Quota di servizio | 3 800 m |
Note | dati relativi alla variante L 82c |
dati estratti dal sito German Aviation 1919-1945[1] | |
voci di aerei civili presenti su Wikipedia |
L'Albatros L 82 fu un aereo da turismo e da addestramento ad uso civile, monomotore, biposto e biplano, sviluppato dall'azienda aeronautica tedesca Albatros Flugzeugwerke GmbH nei tardi anni venti.
Utilizzato da piloti privati in alcune competizioni aeree del periodo riservate a velivoli di quella classe, venne adottato anche dalla Deutsche Verkehrsfliegerschule (DVS), organizzazione paramilitare legata al Partito nazista, per la formazione dei futuri piloti della Lutwaffe.
Tecnica
[modifica | modifica wikitesto]L'L 82 riproponeva un'impostazione, per l'epoca, convenzionale: monomotore biposto a velatura biplana e carrello fisso.[2]
La fusoliera era caratterizzata dalla presenza di due abitacoli separati aperti e protetti da un piccolo parabrezza, destinati al pilota ed al passeggero o istruttore di volo. Posteriormente terminava in un caratteristico impennaggio monoderiva che presentava l'elemento orizzontale posizionato davanti a quello verticale.[2]
Le velatura era biplana, caratterizzata dalle ali superiore, posizionata alta a parasole, ed inferiore, posizionata bassa sulla fusoliera, di identica forma e dimensione e collegate tra loro da una coppia di montanti ad "N", uno per lato, integrati da tiranti in cavetto d'acciaio.[2]
Il carrello d'atterraggio era un biciclo fisso, anteriormente caratterizzato dalle due ruote indipendenti montate su un complesso tubolare ammortizzato, integrato posteriormente da un pattino d'appoggio, anch'esso ammortizzato, posizionato sotto la coda.[2]
La propulsione era affidata ad un singolo motore posizionato al vertice anteriore della fusoliera, che nelle varie versioni che si sono succedute variarono per architettura, quantità di cilindri e sistema di raffreddamento, tutti comunque abbinati ad un'elica bipala.
Impiego operativo
[modifica | modifica wikitesto]Il prototipo (marche D-1704) ed un L 82b di serie (D-1706) presero parte all'edizione del 1929 del Challenge International de Tourisme, prima competizione internazionale organizzata dalla Fédération Aéronautique Internationale (FAI) riservata a quella tipologia di velivoli, che si svolse con partenza da Parigi tra il 4 ed il 16 agosto di quell'anno. I due esemplari non ebbero però molto successo: il D-1704, pilotato da Karl Ziegler, rimase distrutto in un incidente il 10 agosto a Turnu Severin, in Ungheria, mentre il D-1706, pilotato da Werner Junck, pur completando tutte le prove riuscì a concludere solamente al 27º posto.[3]
Versioni
[modifica | modifica wikitesto]- L 82a
- prototipo, equipaggiato con un motore in linea de Havilland Gipsy, realizzato in un esemplare.
- L 82b
- versione equipaggiata con un motore radiale Siemens-Halske Sh 13, realizzato in un esemplare.
- L 82c
- versione di produzione in serie, equipaggiata con un motore radiale Siemens-Halske Sh 14, realizzato in 15 esemplari.
Utilizzatori
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ German Aviation 1919-1945, Albatros L 82.
- ^ a b c d Taylor 1989, p. 56.
- ^ Krzyżan 1986, pp. 190-1.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Michael John H. Taylor, Jane's encyclopedia of aviation, 2nd Edition, Londra, Studio Editions, 1989, ISBN 0-517-10316-8.
- (PL) Marian Krzyżan, Międzynarodowe turnieje lotnicze 1929-1934, Warsaw, Wydawn, Komunikacji i Łączności, 1986, ISBN 83-206-0637-3.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su L 82
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Albatros L 82, su German Aviation 1919-1945, http://www.histaviation.com/index.html, 25 settembre 2003. URL consultato il 18 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2007).
- (RU) Albatros L.82, su Уголок неба, http://www.airwar.ru. URL consultato il 3 febbraio 2016.