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Pagina:Sonetti romaneschi II.djvu/214

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204 Sonetti del 1832

ER CARRETTIERE DE LA LEGNARA

     Pe’ la sòccita1 mia de la vittura
De li carretti da carcà2 la leggna,
M’è ttoccato a ggirà ’na svojjatura3
De scinque tribbunali de la f......

     Sortanto pe’ la carta de conzeggna,
L’A. C.4 ddu’ vorte, e ddua l’Inzegnatura!5
Po’ in Campidojjo, e in Rota, e in zepportura
Che ss’iggnottischi sta razzaccia indeggna.

     Poi, come sto llì llì pe’ la sentenza,
Viè er Fiscal de le Ripe,6 e in du’ segnetti
Scassa tutto e jje dà dd’incompitenza.7

     E io ’ntanto co’ ttutti sti ggiretti,
Co sto ssciupo de tempo e dde pascenza,
Vinze la lite e nnun ciò ppiù ccarretti.


Roma,4 dicembre 1832

  1. Società.
  2. Caricare.
  3. Una leggerezza, una cosa da nulla (svogliatura).
  4. Il Tribunale dell’A.C. (Auditor Camerae). [V. la nota 4 del sonetto: Du’ servitori, 28 nov. 82].
  5. Il Tribunale di Segnatura. Equivale alla Cassazione [?], ed ha infatti l’aggiunto di Supremo, benchè ordinariamente composto dallo scarto della prelatura. [“Il Supremo Tribunale
    di Segnatura è composto di un cardinale Prefetto, di sette
    prelati Votanti, di un prelato Uditore e di un togato Uditore:
    è giudice in materia civile sulle domande che appellano di
    circoscrizione degli atti e sulle questioni di competenza e restituzione
    in intero. La Segnatura non dà sentenza definitiva,
    come una Corte di Cassazione, ma rinvia alla Rota. I giudici
    hanno il tenne stipendio di cinquanta scudi mensili;
    spesso hanno avuto dubbia o mala fama. Un monsignor Grossi
    Decano, che dn lungo tempo l’aveva pessima, nel 1845 falsi- ficò una sentenza, e per ciò venne destituito, ma ebbe cinquanta scudi mensili di pensione. La procedura di questo tribunale è arbitraria, come quella della Sacra Rota: non si fa discussione innanzi al medesimo: le difese e le decisioni si scrivono in lingua latina. Farini, Op. e vol. cit., pag. 141-42. ]
  6. Il Tribunale delle Ripe del Tevere ha giurisdizione sulla legnara, ossia deposito delle legne che prese nel fiume, che le trasporta nelle alluvioni, ivi si ripongono ad uso di fuoco.
  7. Incompetenza.