E neppur questo!
Aspetto
Questo testo è incompleto. |
◄ | Parola stoica | Gentil cosa | ► |
Questo testo fa parte della raccolta XIII. Da 'Psiche'
XL
E NEPPUR yUESTOi
Un picciol borgo, una casetta bianca,
coronata di verde in ripa a un fiume,
e, rara compagnia, qualche volume
che da le insidie del dolor ci affranca,
qualche passeggio solitario al lume
roseo del cielo quando il giorno manca,
altro la mia non chiede anima stanca
del duro tempo e del villan costume.
E neppur questo desiar m’è dato,
misero! e traggo la crudel catena,
ribelle indarno a’ miei tiranni e al fato.
Martirio è fissar gli occhi in questa scena
di felici arroganze. Al disperato
martirio il canto m’è salvezza appena.