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crapula

Da Wikizionario, il dizionario a contenuto aperto.

crapula f (pl.: crapule)

  1. (letterario) il bere e mangiare senza ritegno, oltre misura e disordinatamente
    • darsi alla crapula
  2. (per estensione) l'atto di abbandonarsi con sfrenata voluttà ai vizî, usato anche in chiave ironica o con sfumatura scherzosa
crà | pu | la

IPA: /ˈkrapula/

dal latino crapŭla, dal greco antico κραιπάλη ( fonte Treccani); ubriachezza, di etimo incerto (forse composto da kara, testa, e pallô, io tengo in equilibrio oppure io faccio oscillare)

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«Assai più che nella crapula / non sian tristi i baci e il riso, / i miei versi al fango attinsero / ciò che niega il paradiso »
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«non nelle crapule e nelle ubriachezze, non nelle immoralità e nelle disolutezze, non nelle contese e nelle gelosie; ma rivestitevi del Signore Gesù Cristo e non abbiate cura della carne per soddisfarne i desideri »
Vedi le traduzioni
Prima declinazione
  singolare plurale
nominativo crāpulă crāpulae
genitivo crāpulae crāpulārŭm
dativo crāpulae crāpulīs
accusativo crāpulăm crāpulās
vocativo crāpulă crāpulae
ablativo crāpulā crāpulīs

crapula sing, prima declinazione (genitivo: crapulae)

  1. ubriachezza
  • (pronuncia classica) IPA: /ˈkraː.pu.la/

dal greco antico κραιπάλη (kraipálē), "ubriachezza"

discendenti in altre lingue