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Con una puntigliosa volontà di documentazione filosofica, storica e storiografica, quasi per ‘una ostinata volontà di vederci chiaro, Saverio Festa presenta un Gramsci aperto, soprattutto sui fronti della tradizione italiana, con Gobetti in prima evidenza, come già appare dalla prefazione e come meglio dovrebbe apparire dal volume gemello sul Gobetti che egli pubblicherà molto presto in questa collana. Il Festa non
assiste inerte a questo avvincente e quasi drammatico sviluppo della storia e della storiografia gramsciane. Vi prende parte, reagendo alle imbalsamature ufficiali e alle varie forme di cattura o ideologica o polemica, che fanno seguito, come ombra al sole, ad ogni forma di pensiero creativo. Un prendere parte che si spinge fino al punto da considerare problematica la stessa ortodossia marxista della filosofia della praxis.
Il lettore potrà anche trovare volontaristica una certa linea alternativa fatta valere sull'onda di esigenze care all'autore. Come potrà trovare non del tutto storicamente maturate alcune ipotesi interpretative sulla presenza dei cattolici nella scena politica e culturale degli ultimi decenni. Ma tutto ciò nulla toglie al rigore della lettura gramsciana; la rende, anzi, più attuale e viva, soprattutto nei notevoli capitoli sulla questione meridionale e su quella religiosa (ITALO MANCINI).
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Edition | Availability |
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1 |
aaaa
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Book Details
First Sentence
"«Carissimo Carlo, come mai non mi hai scritto neppure una cartolina illustrata dopo la tua partenza da Turi? Così sono da circa un mese senza notizie della mamma e di Teresina: Sai cosa dovresti fare? Procurarti una di quelle collezioni di cartoline sui costumi della Sardegna .... »"
Table of Contents
Edition Notes
Bibliography: p. 431-445.
Classifications
The Physical Object
ID Numbers
Source records
Library of Congress MARC recordmarc_columbia MARC record
harvard_bibliographic_metadata record
Work Description
Con una puntigliosa volontà di documentazione filosofica,
storica e storiografica, quasi per ‘una ostinata volontà di ve-
derci chiaro, Saverio Festa presenta un Gramsci aperto, so-
prattutto sui fronti della tradizione italiana, con Gobetti in
prima evidenza, come già appare dalla prefazione e come me-
glio dovrebbe apparire dal volume gemello sul Gobetti che che
egli pubblicherà molto presto in questa collana. Il Festa non
assiste inerte a questo avvincente e quasi drammatico svi-
luppo della storia e della storiografia gramsciane. Vi prende
parte, reagendo alle imbalsamature ufficiali e alle varie forme
di cattura o ideologica o polemica, che fanno seguito, come
ombra al sole, ad ogni forma di pensiero creativo. Un prendere
parte che si spinge fino al punto da considerare problematica
la stessa ortodossia marxista della filosofia della praxis.
Il lettore potrà anche trovare volontaristica una certa linea
alternativa fatta valere sull'onda di esigenze care all'autore.
Come potrà trovare non del tutto storicamente maturate al-
cune ipotesi interpretative sulla presenza dei cattolici nella
scena politica e culturale degli ultimi decenni. Ma tutto ciò
nulla toglie al rigore della lettura gramsciana; la rende, anzi,
più attuale e viva, soprattutto nei notevoli capitoli sulla que-
stione meridionale e su quella religiosa
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Feedback?December 26, 2023 | Edited by marino222 | Edited without comment. |
December 5, 2010 | Edited by Open Library Bot | Added subjects from MARC records. |
December 10, 2009 | Created by WorkBot | add works page |