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Sonetti del 1847 373

L'ARISCOMBÚSSOLO1 DER GOVERNO2

     A pranzo er cojjutor der mi’ padrone,3
In ner mentre maggnava la grostata
Je leggé ccerta lettra circonnata
Co un’infirza4 de nomi de perzone.5

     Ne sciancicava6 un pezzo pe bboccone
E ’ggni tanto schioppava7 una risata:
“Vergine bbenedetta addolorata„,
Poi fesce:8 “Oh cche pasticcio bbuggiarone!

     Ma cche ccosa si fo... ir civile,9
Che nun j’ abbasta di fr... ir civile,10
Viè a rróppe li c...... ar criminale?

     Si la ggiustizzia è ppe’ la ggente vile,
Che jje n’importa ar Cardinal Pasquale
Si ppassa da la parte der cortile?„.11

3 gennaio 1847

  1. [Il nuovo scombussolio.]
  2. [Con Ordine Circolare, pubblicato il 1° gennaio 1847, il cardinal Pasquale Gizzi, Segretario di Stato, riuniva “in un solo, cioè in quello del Governo, presieduto da Monsignor Governatore di Roma, gli altri due Tribunali criminali dell’Uditorato della Camera e di Campidoglio;„ e metteva i Tribunali delle provincie "sotto la vigilanza del supremo Tribunale della Sacra Consulta, dandogli a quest’effetto i mezzi corrispondenti anche per avere dal medesimo una periodica statistica criminale, i cui risultati,, potessero servire "di mezzo per adottare misure di prevenzione.,]
  3. [Il coadiutore del mio padrone. Parla, a quanto pare, un domestico del Governatore, che era allora monsignor Grassellini, gregoriano o semigregoriano (Cfr. Farini, Op. e vol, cit., pag. 178), e quindi più meno avverso alle riforme e al cardinal Gizzi, che da Massimo d’Azeglio era stato messo in voce di liberale anche più del vero. Coadiutore del Tri-banale del Governo era allora monsignor Tommaso Gnoli, il quale, avendo esercitato lo stesso ufficio sotto l’aborrito governatore Marini, non poteva neppur lui esser molto amico delle riforme, tanto più che questa gli sopprimeva il posto.]
  4. [Infilza: infilzata.]
  5. [L’Ordine Circolare, di cui si conserva copia nell'Archivio di Stato, e che, del resto, fu anche ripubblicato nella Raccolta delle leggi pontificie, sono infatti unite la nuova pianta del personale de' Tribunali della Consulta e del Governo, e quella de' relativi stipendi. In calce a quest'ultima c'è poi un Notabene, che dovette accrescere il dispetto de' Gregoriani, giacchè vi si dimostra con argomenti incontrastabili che, spendendo meno di quanto si era speso sotto Gregorio, si poteva amministrar la giustizia molto meglio.]
  6. [Ne masticava, ne biasciava.]
  7. [Scoppiava in ecc.]
  8. [Fece: disse.]
  9. [Che cosa s'imbroglia. E dice si, invece di se, come poi di e ir, invece di de e er, per la solita ragione di affettare il linguaggio delle persone non volgari.]
  10. [Di scombussolare il civile. Allude ad altre disposizioni del Gizzi, riguardanti l'amministrazione della giustizia civile, per esempio agli Ordini Circolari del 17 sett. e del 24 nov. 1846.]
  11. [Se va per una via indiretta, e quindi ci mette più tempo? Fin dalle prime righe dell’Ordine, il Gizzi diceva voler "procurare la retta e sollecita amministrazione della giustizia punitiva;„ e rijjeteva poi questo concetto più volte. Si noti altresì, che la frase passa da la parte der cortile ha anche un significato sconcio.]