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Pietismo

movimento religioso all'interno del luteranesimo istituzionale

Citazioni sul pietismo.

  • Il pietismo in realtà non era altro che la espressione esasperata del dissidio, acuto ed implacabile, che la Chiesa evangelica portava nel proprio grembo, fra l'extraeticità del suo dogma soteriologico e le esigenze concrete della sua organizzazione disciplinare. Esso proclamava di non voler intaccare o depauperare in alcun modo la costruzione dell'edificio teologico. Ma di fatto il bisogno irrefrenabile di rivalorizzare tutte quelle forme esteriori della pietà che l'insurrezione antiromana di Lutero aveva logicamente deprezzato e infirmato, lo induceva ad alterare sostanzialmente le norme concrete e la prassi quotidiana della religiosità riformata. (Ernesto Buonaiuti)
Philipp Jacob Spener, esponente importante del pietismo
  • Il Pietismo si accordava in qualche punto colla filosofia del Leibniz, poiché e l'uno e l'altro volevano una fede intima, e quindi si univano nel combattere il teologismo scolastico. (Carlo Cantoni)
  • Il Pietismo voleva ridurre la religione ad una fede interna e profonda, separandola dalle questioni teologiche e scolastiche, rendendola un'opera più del cuore che della mente, e sottraendola quindi alle discussioni e alle esplicazioni meramente teoretiche. Anziché una fede intellettiva i Pietisti volevano una fede del cuore: da ciò la loro tolleranza per la varietà delle dottrine, tolleranza naturale in loro che a queste davano poca importanza. (Carlo Cantoni)
  • Insistendo così calorosamente sulle opere della personale santificazione e della scambievole edificazione, il pietismo non era eccessivamente fedele alle concezioni antropologiche ed etiche del vangelo luterano. Ma l'intuizione oscura della impossibilità ormai constatata di salvare l'etica associata della umanità credente sul fragile presupposto della rinascita nella fede e della giustificazione nell'adesione intima al Cristo, induceva gli spiriti a rafforzare e ad esaltare la pratica della pietà personale, come unico baluardo resistente al dilagare della mondanità e della profanità nel recinto della Chiesa costituita. (Ernesto Buonaiuti)

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