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Nascita e morte

opposti

Citazioni su nascita e morte.

Nascita di Beniamino e morte di Rachele

Citazioni

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  • Agli altri suoi pensieri Stephen aggiunse la dolorosa riflessione che, di tutte le disgrazie dell'esistenza terrena, nessuno è distribuito con mano più ineguale della morte. La disparità della nascita è nulla al confronto. Se, per esempio, fossero nati quella notte, nello stesso istante, il figlio di un re e il figlio di un tessitore, che cosa sarebbe stata quella differenza a paragone della morte di una qualsiasi creatura umana utile, utile a un'altra, o da questa amata, mentre quella donna spregevole continuava a vivere! (Charles Dickens)
  • Alcuno ha mai ritenuto che il nascere sia una fortuna? | M'affretto a informarlo che uguale fortuna è morire, come io ben so. || Io valico la morte con il moribondo, la nascita con il bimbo appena lavato, e non sono tutto contenuto tra cappello e stivali, | e scruto multipli oggetti, non due che siano uguali, e tutti buoni, | buona la terra, buone le stelle, buoni i loro annessi. (Walt Whitman)
  • Alla nascita l'uomo è molle e debole, | alla morte è duro e forte. | Tutte le creature, l'erbe e le piante | quando vivono son molli e tenere | quando muoiono son aride e secche. | Durezza e forza sono compagne della morte, | mollezza e debolezza sono compagne della vita. | Per questo | chi si fa forte con le armi non vince, | l'albero che è forte viene abbattuto. | Quel che è forte e robusto sta in basso, | quel che è molle e debole sta in alto. (Laozi)
  • Come la nostra nascita ci ha portato la nascita di tutte le cose, così la nostra morte produrrà la morte di tutte le cose. (Michel de Montaigne)
  • Così come quando si viene al mondo, morendo abbiamo paura dell'ignoto. Ma la paura è qualcosa d'interiore che non ha nulla a che vedere con la realtà. Morire è come nascere: solo un cambiamento. (Isabel Allende)
  • È strano che la gente usi l'espressione "vita o morte", come se fosse implicito che la vita sia l'opposto della morte, ma la nascita è l'opposto della morte, la vita... non ha nessun opposto. (Dawson's Creek)
  • Egli vedeva del resto la vita come un enorme nodo che la morte scioglie; però considerava pure la morte come un nodo rifatto che la nascita scioglieva a sua volta. (Giorgio de Chirico)
  • I Greci non hanno una giusta visione del nascere e del morire, poiché niente nasce né perisce, ma da ciò che esiste si riunisce e si separa. E così dovrebbero rettamente chiamare il nascere una riunione, il morire una separazione. (Anassagora)
  • Il fatto è che egli è nato ed è morto (lo attestano quegli irrefutabili atti), e questo gli dà una realtà nel concreto, perché la nascita e la morte sono i due momenti in cui l'infinito diventa finito, e il finito è il solo modo di essere dell'infinito. (Salvatore Satta)
  • Il nascere e il morire sono i due momenti unitamente reali. Il resto è sogno interrotto da qualche significante sprazzo di veglia. (Perdutoamor)
  • Io e la morte, separati alla nascita. (Chuck Palahniuk)
  • La morte è l'unico cammino che porta alla nascita. (Adèle e l'enigma del faraone)
  • La nostra nascita non è altro che l'inizio della nostra morte. (Edward Young)
  • "Morti di che?" "D'essere nati..." (Paul Valéry)
  • Nascere vuole dire [...] uscire dal niente; morire vuol dire tornare nel niente: il vivente è ciò che esce dal niente e torna nel niente. (Emanuele Severino)
  • Nascita e morte son le due più nobili manifestazioni di coraggio. (Khalil Gibran)
  • Noi entriamo in lizza con la nascita, ne usciamo con la morte. (Jean-Jacques Rousseau)
  • Non ci è permesso parlare della morte perché cosa che ci rende tristi; e tanto meno non ci è permesso di parlare della nascita, perché non sarebbe argomento delicato. (Gilbert Keith Chesterton)
  • Non passa giorno, minuto, secondo senza una nascita, | non passa giorno, minuto, secondo senza un cadavere. (Walt Whitman)
  • Non sono mica eterno, ma un uomo, parte del tutto, come l'ora è parte della giornata. Devo giungere come l'ora, e come l'ora scomparire. (Epitteto)
  • Non v'è rimedio per la nascita e la morte salvo godersi l'intervallo. (George Santayana)
  • Ogni giorno nascono migliaia di esseri umani, e ogni giorno migliaia ne muoiono. A volte il mondo appare non molto differente da un vasto oceano di nascita e morte. (Steven J. Rosen)
  • Ora quella legge vuole due cose: l'una, che effettivamente moriamo; l'altra, che cerchiamo di conservare la nostra vita quanto più a lungo ci è possibile. Nasciamo tanto per l'una che per l'altra, e si può dire che l'uomo abbia a un tempo due movimenti opposti: corre incessantemente verso la morte, e incessantemente la fugge. (Jean de La Fontaine)
  • Pianger si de' il nascente ch'incomincia | or a solcar il mar di tanti mali, | e con gioia al sepolcro s'accompagni | l'uscito de' travagli della vita. (poeta greco anonimo)
  • Poi un giorno si cambia, e da quel giorno una morte è un pezzo di tutte le morti, e una nascita è un pezzo di tutte le nascite, e nascere e morire sono due pezzi della stessa cosa. Allora le cose non stanno più da sole. (John Steinbeck)
  • Qualche volta nascita e morte vanno a braccetto. (La promessa dell'assassino)
  • Si muore la mattina e si nasce la sera in rapida successione, simili a nient'altro che a schiuma sull'acqua. Ma chissà mai donde vengono e dove vanno gli uomini nel loro nascere e nel loro morire? (Kamo no Chōmei)
  • Si vive solo due volte: | una volta quando si nasce | e una volta quando si guarda | la morte in faccia. (Ian Fleming)
  • Siamo tutti viaggiatori. Il nostro viaggio ha inizio in un luogo chiamato nascita e termina in una solitaria città chiamata morte. E qui finisce, a meno che non capiti come a Bunny Blake di esistere ancora per alcune ore in una nebbiosa regione ai confini della realtà. (Ai confini della realtà)
  • Tutti quanti sappiamo di morire ma non sappiamo di nascere. Ma siamo certi che sia proprio così? È possibile che su questo punto abbiamo avuto i più cupi presentimenti, poi completamente dimenticati. In ogni caso sappiamo tanto poco sulla fine della nostra vita quanto sull'inizio. Sorgiamo inconsciamente e tramontiamo inconsciamente; raramente vediamo la nascita o la morte. Siamo consapevoli di vedere le persone tra questi due estremi. (Samuel Butler)
  • Voglio godermi la mia morte, assaporarla, gustarla, fanne esperienza. Mi piacerebbe sapere cosa si prova a nascere. Ora scoprirò cosa significa morire ed affrontare la fine. Sarà un viaggio di scoperta. (I sopravvissuti)
  • Abbiamo perduto nascendo quanto perderemo morendo. Tutto.
  • Ci ripugna, certo, considerare la nascita un flagello: non ci è stato forse inculcato che era il bene supremo, che il peggio era posto alla fine e non all'inizio della nostra traiettoria? Il male, il vero male, è però dietro, non davanti a noi. E quanto è sfuggito al Cristo, è quanto ha invece colto il Buddha: «Se tre cose non esistessero al mondo, o discepoli, il Perfetto non apparirebbe nel mondo...». E, alla vecchiezza e alla morte, antepone il fatto di nascere, fonte di tutte le infermità e di tutti i disastri.
  • Noi non corriamo, verso la morte, fuggiamo la catastrofe della nascita, ci affanniamo, superstiti che cercano di dimenticarla. La paura della morte è solo la proiezione nel futuro di una paura che risale al nostro primo istante.
  • Chi da morto non nota nessuna differenza, non meritava di nascere.
  • Ciò che nasce morto fatica a morire.
  • L'uomo nasce, vive e muore nello spazio d'una frase.
  • Infatti, se nacque, non è; e neppure esso è, se mai dovrà essere in futuro. Così la nascita si spegne e la morte rimane ignorata.
  • Perciò è tutto intero continuo: l'essere, infatti, si stringe con l'essere. Ma immobile, nei limiti dei grandi legami è senza un principio e senza una fine, poiché nascita e morte sono state cacciate lontane e le respinse una vera certezza.
  • Infatti, nient'altro o è o sarà all'infuori dell'essere, poiché la Sorte lo ha vincolato ad essere un intero ed immobile. Per esso saranno nomi tutte quelle cose che hanno stabilito i mortali, convinti che fossero vere: nascere e perire, essere e non-essere, cambiare luogo e mutare luminoso colore.
  • Chi nasce afflitto muore sconsolato.
  • Chi nasce, convien che muoia. (toscano)
  • Chi nasce è bello, chi si sposa è buono e chi muore è santo.
  • Chi nasce tondo non può morir quadrato.
  • Tutti nascono piangendo, e nessuno muore ridendo.

Voci correlate

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