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Scolastica (filosofia): differenze tra le versioni

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=== Fonti ===
 
{{...|Filosofia|Storia}}
La filosofia scolastica si sviluppò attingendo ampaimente dalle fonti della [[filosofia greca]] classica, in particolare dalle opere di Platone, dei neoplatonici, degli stoici e di Aristotele. I filosofi medievali utilizzarono questi pensatori antichi come punto di partenza per elaborare riflessioni su temi etici e politici, sviluppare un pensiero critico e creare strumenti per armonizzare fede e ragione. Nonostante gli autori greci fossero pagani, molti elementi del loro pensiero, in particolare quello di Platone, risultarono compatibili con la dottrina cristiana. Questo dialogo tra filosofia greca e cristianesimo fu possibile sopratutto grazie all'opera dei Padri della Chiesa, noti come patristi, che nei [[Storia del cristianesimo in età antica|primi secoli del cristianesimo]] (circa III-VI secolo d.C.) posero le basi della teologia cristiana attingendo proprio dalla filosofia greca di cui si erano formati. Essi stessi divennero una fonte fondamentale per gli scolastici. È importante notare che, all'inizio del Medioevo, molti testi antichi erano andati perduti nell'Occidente cristiano. I pochi sopravvissuti furono accessibili grazie all'opera di conservazione dei monasteri e ai patristi, che tradussero questi testi in latino e li commentarono. Solo nel corso dei secoli successivi le fonti greche divennero sempre più disponibili per i filosofi scolastici.
Così, nell'alto Medioevo, gli studiosi cristiani conoscevano di [[Aristotele]] solo le ''[[Categorie (Aristotele)|Categorie]]'' e il ''[[De interpretatione]]''. Questi testi, insieme alle [[Isagoge]] di [[Porfirio]] e ai ''[[Topica]]'' di [[Cicerone]], costituivano la base per l'insegnamento della [[dialettica]]. La scarsità di fonti relative allo [[Stagira|stagirita]] durò per diversi secoli, almeno fino alla metà del [[XII secolo]], relegandolo a un ruolo di secondo piano nel pensiero cristiano altomedievale. Al contrario, la conoscenza di Platone era molto più diffusa. Il suo pensiero divenne predominante nelle riflessioni della Scolastica dei primi secoli. Si conosceva un frammento del ''[[Timeo]]'' nella traduzione del IV secolo di [[Calcidio]], ma molte delle sue idee potevano essere apprese attraverso il commento di [[Macrobio]] al ''[[Somnium Scipionis]]'' di [[Cicerone]]. Inoltre, Platone influenzò notevolmente anche il pensiero di [[Sant'Agostino]], il più importante tra i Padri della Chiesa, vissuto nel IV-V secolo, il quale plasmò la filosofia scolastica allo stesso livello dei grandi dell'antichità. A partire dal [[IX secolo]], furono disponibili molti testi di autori [[neoplatonismo|neoplatonici]], come [[Plotino]] e [[Proclo]], grazie alla rinnovata circolazione delle traduzioni dello [[Pseudo-Dionigi]] e di [[Massimo il Confessore]].
 
=== Metodi di indagine ===