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Il volpone

film del 1988 diretto da Maurizio Ponzi

[[Categoria:Film italiani del 1988]]

Il volpone
Paolo Villaggio ed Enrico Montesano
Titolo originaleIl volpone
Lingua originaleItaliano
Paese di produzioneItalia
Anno
Durata113 min
Generecommedia
RegiaMaurizio Ponzi
SoggettoBen Jonson
SceneggiaturaMaurizio Ponzi, Ottavio Jemma, Piero De Bernardi, Leo Benvenuti
ProduttoreMario Cecchi Gori, Vittorio Cecchi Gori
Casa di produzioneTiger Cinematografica Rai Uno
Distribuzione in italianoC.D.I. - Vivivideo, Cecchi Gori Home Video
FotografiaSandro D'Eva
MontaggioSergio Montanari
MusicheFabio Liberatori
Interpreti e personaggi

Il volpone è un film del 1988, diretto da Maurizio Ponzi, con protagonisti Paolo Villaggio ed Enrico Montesano.

Liberamente ispirato all'omonima commedia del teatro elisabettiano di Ben Jonson, ne traspone la trama nel XX secolo e nei suggestivi scenari della Riviera ligure (in particolare Santa Margherita Ligure[1]).

Trama

Il ricco armatore Ugo Maria Volpone vive in una splendida villa di Santa Margherita Ligure. Attorno all'uomo volteggiano tre avidi amici: Raffaele Voltore, anch'egli armatore, Ciro Corvino, marito del sindaco della cittadina, ed Ernesto Corbaccio, concessionario di automobili. Costoro, con le rispettive consorti, sono da sempre intenti a blandire l'anziano Volpone nella speranza di conseguirne la ricchissima eredità. Ma Volpone sa il fatto suo e si diverte perfidamente a beffeggiarli e umiliarli. Il magnate si è inoltre dotato di una servitù che si presta a lavorare quasi gratis, dietro promessa di un ingente lascito.

Cerca però un cameriere e ne ha già licenziati cinque in due settimane. Con l'arrivo dell'astuto Bartolomeo Mosca, inizia fra costui e l'armatore una stretta collaborazione a danno dei tre sedicenti amici, vessati fino all'esasperazione. Istigato da Mosca, Volpone pretende da loro, in cambio della tacita promessa di eredità e fingendosi in punto di morte, sacrifici sempre maggiori: la Luisa Sanfelice, ammiraglia della flotta di Voltore, che il suocero di questo gli aveva soffiato in un'asta anni prima; una Maserati storica, costata un miliardo e mezzo; e infine una "notte d'amore" con il sindaco della cittadina Francesca Corvino, moglie di Ciro.

Nella loro astuzia, padrone e cameriere stringono un legame sempre più forte e l'ammirazione dell'armatore verso gli scherzi ideati del cameriere si trasforma in amicizia e fiducia. I due hanno utilizzato un bunker segreto scavato sotto la villa per permettere a Volpone di ridere dell'avidità e dei sacrifici dei tre amici interessati finiti nei tranelli, spiandoli con una telecamera nascosta. Ma la burla finale, ovvero la lettura del testamento, che lascia la "proprietà indivisa" dell'armatore unicamente al fedele cameriere, con la disperazione degli esclusi, riserva un colpo di scena ulteriore.

Il cameriere infatti è anch'egli un avvoltoio, addirittura più furbo degli altri perché tradisce lo stesso Volpone - ritenuto morto in seguito a un simulato incidente con la Maserati - e, dopo averne celebrato il funerale, decide di lasciarlo rinchiuso nel bunker, per godersi l'eredità come da testamento. Il finale è una partita a carte nella villa finita in mano alla servitù, con la cameriera Rosalba che appare disposta all'intrallazzo col nuovo padrone, che però dà chiaramente a vedere di essersi accorto del finto compiacimento dei suoi 'nuovi amici' verso di lui, analogamente a quanto accaduto con i vecchi amici del suo ex-padrone.

Galleria d'immagini

Note

Collegamenti esterni

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