Filippo Lippi: differenze tra le versioni
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Filippo di Tommaso Lippi nacque a [[Firenze]] nel [[1406]] dal beccaio (macellaio) Tommaso di Lippo e da Antonia di ser Bindo Sernigi, che morì di parto. A due anni fu affidato, insieme al fratello Giovanni, a monna Lapaccia, sorella del padre. All'età di otto anni, nel [[1414]], venne messo insieme al fratello dai [[Ordine della Beata Vergine del Monte Carmelo|frati carmelitani]] del vicino [[Chiesa di Santa Maria del Carmine (Firenze)|convento del Carmine]]. L'8 giugno del [[1421]], Filippo prese i voti, mantenendo lo stesso nome di battesimo. Nel [[1424]] assisté alla decorazione, da parte di [[Masolino da Panicale]] e [[Masaccio]], della [[cappella Brancacci]], che ebbe un ruolo fondamentale nella sua vocazione artistica. Altri modelli su cui il ragazzo si formò furono le novità scultoree di [[Donatello]], [[Luca della Robbia]], [[Nanni di Banco]] e [[Filippo Brunelleschi|Brunelleschi]].
Nel luglio [[1424]] fu a [[Pistoia]] e a [[Siena]], mentre nell'agosto [[1426]] viaggiò a [[Prato (Italia)|Prato]]. Nel [[1430]] i documenti del convento lo definiscono per la prima volta «dipintore». Del [[1431]] è l'affresco
Forse nel [[1432]] lasciò il convento di Firenze per [[Padova]]: i successivi documenti che lo ricordano con certezza sono del [[1434]] quando il 1º luglio ricevette undici once di [[blu oltremare|oltremarino]] per dipingere il ''Tabernacolo delle Reliquie'' nella [[Basilica del Santo]] a [[Padova]]. Varie fonti menzionano una serie di opere per Padova, tra cui, in collaborazione con [[Ansuino da Forlì]], gli affreschi della cappella del Podestà, ma tutta la sua attività di questo periodo è andata perduta. Nella città patavina il Lippi entrò in contatto con la [[pittura fiamminga]] e con il colore veneto.
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