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Altare: differenze tra le versioni

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Nella [[Cristianesimo|religione cristiana]] l'altare assume una valenza particolare. Alcune comunità [[Protestantesimo|protestanti]], non attribuendo valore "sacrificale" all'[[Eucarestia]], hanno, nel corso del tempo, escluso dalle loro chiese l'altare. Le loro "assemblee" liturgiche, infatti, vedono al primo posto la lettura ed il commento alla [[Bibbia|Parola di Dio]], pertanto posto centrale negli edifici di culto ha assunto l' "ambone", o "pulpito", o "leggìo", il luogo dove è proclamata la Parola di Dio.
 
In altre chiese cristiane, come quelle [[Chiesa cattolica|cattolica]], [[Chiesa vetero-cattolica|vetero-cattolica]], [[Chiesa cristiana ortodossa|ortodossa]] o [[Anglicanesimo|anglicana]], siccome l'Eucarestia mantiene il carattere sacrificale o, comunque, è considerato corpo di [[Cristo]], l'altare ha mantenuto considerevole importanza, tanto da essere centrale nell'edificio religioso.
 
La Chiesa cattolica, in particolare, considera l'altare il simbolo stesso di Cristo, per questo il sacerdote lo bacia e lo [[incenso|incensa]] in segno di [[venerazione]], in particolari momenti delle [[liturgia|celebrazioni liturgiche]]; l'altare rappresenta inoltre sia la mensa dell'[[Ultima cena]], che il patibolo della [[Crocifissione di Cristo|Croce]], sul quale Cristo immolò se stesso. Infatti, per i cattolici, l'Eucaristia che si celebra sull'altare è il ripetersi, in maniera incruenta, del sacrificio di Cristo, morto e [[Risurrezione|risorto]], che rinnova tutti i giorni il dono di sé.