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Cappuccetto Rosso

fiaba
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Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Cappuccetto Rosso (disambigua).
Cappuccetto Rosso e il lupo in un dipinto di Carl Larsson (1881).
la storia di cappuccetto RossoUn giorno c'era una bambina di cappuccetto Rosso ,una giorno la mamma gli disse: cappuccetto Rosso vai da tua nonna che sta male e gli porti questi biscotti fatti da me,la bambina mentre girava nel bosco incontra un pezzo di pan zenzero , la bambina mentre camminava si fermò perché c'erano dei fiori rossi e belli e profumati , in una certo punto arriva un lupo che si credeva buono per la bambina,il lupo disse:ciao cara bambina che ci fai nel bosco ,la bambina disse:sto andando da mia nonna ha dagli i biscotti , e il lupo disse:ho una scorciatoia per te vai di qua arrivi prima ,ma il lupo la presa in giro per il lupo sapeva che di la arrivava Prima il lupo arrivò prima della bambina ,il lupo disse:toc toc toc toc,la nonna disse :chi e sei tu cappuccetto Rosso,il lupo disse:si cara non sono io cappuccetto Rosso ,la tua nipotina ,nonna apre la porta e il lupo se la mangio in una boccone.Arriva cappuccetto Rosso ,toc toc toc toc,il lupo disse: cappuccetto Rosso entra, ciao cara nonna sono io cappuccetto Rosso , cappuccetto si sieda su letto e gli disse:nonna che naso grande che hai, il lupo si per sentire meglio l'odore,nonna che occhi grandi che hai ,per guardarti meglio,nonna che orecchie grandi che hai ,per sentirti meglio nonna che bocca grande che hai per mangiati meglio e il lupo la mangio il cacciatore senti le urla della bambina e subito corse e ha visto il lupo e lo sparo fine

Trama comunemente conosciuta

Cappuccetto Rosso, (chiamata così perché indossa sempre una mantellina con un cappuccio rosso regalato dalla nonna) chiamata anche Cappuccetto, è una bambina che vive con la sua mamma in una casetta vicino al bosco. Un giorno la mamma le consegna un cestino pieno di cose buone da portare alla nonna malata, che vive al di là della foresta. La mamma raccomanda a Cappuccetto di fare attenzione, durante il tragitto. Nel bosco, però, la bambina incontra un lupo, che con l'inganno le si avvicina e si fa rivelare dove abita la nonna. Il lupo così si allontana, arriva prima di lei alla casetta, bussa alla porta, presentandosi alla nonna come la nipotina, e così apre la porta e se la mangia in un sol boccone. Cappuccetto Rosso arriva più tardi alla casetta, entra e trova il lupo nel letto, travestito da nonna, e anche la bambina viene a sua volta divorata in un sol boccone. Successivamente un cacciatore, amico della nonna di Cappuccetto, si accorge di quello che è accaduto, si precipita nella casa dell'anziana signora e apre la pancia del lupo addormentato, dalla quale fuoriescono immediatamente la nonna e Cappuccetto Rosso sane e salve. Con il loro aiuto il cacciatore riempie la pancia del lupo di pietre per sostituire il peso delle due donne. Una volta sveglio, il lupo, nonostante il pasto precedente l'abbia saziato, si sente ancora pesante, così decide di uscire a fare una passeggiata. Dopo aver fatto appena pochi passi, però, cade a terra affannato e muore. La nonna, il cacciatore e Cappuccetto Rosso festeggiano. La piccola può tornare a casa senza ulteriori preoccupazioni e anche l'uomo si allontana portando il corpo del lupo con sé per farne delle pellicce. Cappuccetto Rosso un giorno torna di nuovo a far visita alla nonna ma lungo la strada incontra un nuovo lupo che cerca di ingannarla come ha fatto il precedente, ma Cappuccetto gli dà indicazioni sbagliate e, arrivata a casa della nonna, la avvisa. La vecchietta quindi chiude la porta per evitare maggiori disgrazie. Il lupo arriva a casa della nonna e per mangiare le due donne entra dal camino, ma la nonna mette a bollire un pentolone d'acqua nel camino. Il lupo ci finisce dentro e muore.

Origini e varianti

 
Cappuccetto Rosso e il lupo travestito da nonna in un'illustrazione di Gustave Doré.

La storia di Cappuccetto Rosso può essere fatta risalire alla storia tradizione orale di diverse regioni europee. Si sa che la fiaba era narrata già nel XIV secolo in Francia.

La versione di Charles Perrault

La versione scritta più antica della fiaba è Le Petit Chaperon Rouge, apparsa nella raccolta di fiabe I racconti di mamma l'oca di Charles Perrault nel 1697.[1][2] La versione di Perrault è molto più breve di quella successiva dei Grimm e non contiene un lieto fine: non è infatti presente la figura del cacciatore che salva nonna e nipote. Vi sono inoltre espliciti riferimenti sessuali: una volta giunta al cospetto del lupo travestito da nonna, Cappuccetto viene indotta da lui a togliersi i vestiti e giacere nel letto insieme a lui. Perrault conclude la narrazione con una spiegazione esplicita della morale:

«Da questa storia si impara che i bambini, e specialmente le giovanette carine, cortesi e di buona famiglia, fanno molto male a dare ascolto agli sconosciuti; e non è cosa strana se poi il Lupo ottiene la sua cena. Dico Lupo, perché non tutti i lupi sono della stessa sorta; ce n'è un tipo dall'apparenza encomiabile, che non è rumoroso, né odioso, né arrabbiato, ma mite, servizievole e gentile, che segue le giovani ragazze per strada e fino a casa loro. Guai! a chi non sa che questi lupi gentili sono, fra tali creature, le più pericolose!»

La versione di Perrault della fiaba, incluse le conclusioni morali, fu tradotta in italiano da Collodi nel 1875 e inclusa nella sua raccolta di fiabe I racconti delle fate. Voltati in italiano, Firenze, Paggi, 1875. Questa traduzione è riportata fedelmente da Wikisource italiana.[3]

La versione dei Fratelli Grimm

Nel XIX secolo, due versioni tedesche della fiaba furono raccontate ai fratelli Grimm da Jeanette Hassenpflug (17911860) e Marie Hassenpflug (17881856). I Grimm trasformarono una delle due versioni nella storia principale, e la seconda in un seguito. La prima, col titolo Rotkäppchen, fu inclusa nella prima edizione della loro raccolta Kinder- und Hausmärchen (1812). Dalla prima edizione è registrata come fiaba numero 26. In questa versione la ragazza e sua nonna venivano salvate da un cacciatore interessato alla pelle del lupo. Nella seconda storia, Cappuccetto Rosso incontra un secondo lupo che tenta di ingannarla con lo stesso stratagemma del precedente, ma grazie all'esperienza acquisita con il primo lupo lo inganna a sua volta dandogli indicazioni sbagliate per raggiungere la casa della nonna; la bambina rimane invece sulla strada maestra e arriva dalla nonna, barricandosi con lei in casa. Quando il lupo sopraggiunge, tenta di penetrare in casa dalla canna fumaria, ma la nonna mette nel camino un pentolone d'acqua bollente e il lupo vi cade dentro, annegando (in una maniera analoga a ciò che accade al lupo de I Tre Porcellini).

I Grimm continuarono a rivedere la storia nelle edizioni successive; quella meglio nota è la revisione finale, del 1857, con il taglialegna che sostituisce il cacciatore.

La versione di Italo Calvino

La finta nonna è il titolo di un'antica versione italiana della fiaba trascritta fra gli altri da Italo Calvino nella raccolta Fiabe italiane [La finta nonna, N. 116 (Abruzzo), pp. 653–655 (ed. de I Meridiani)]. In questa versione la bambina va a trovare la nonna ma al suo posto nel letto trova un'orchessa. La bimba si accorge che non si tratta di sua nonna, e con l'astuzia riesce a far uscire dalla casa l'orchessa e a farla cadere nel fiume[4].

Analogie con altre fiabe

Cappuccetto Rosso, nelle sue varianti, può essere messa in relazione con altre fiabe e miti analoghi. Il tema delle vittime estratte sane e salve dalla pancia del lupo, in particolare, si trova quasi identico nella fiaba russa Pierino e il lupo, oppure in Il lupo e i sette capretti ed è una variante di un'idea almeno antica quanto il Libro di Giona. Un concetto analogo è riproposto in Pinocchio, dove il burattino di legno trova il padre Geppetto nella pancia del pescecane.

Analisi e interpretazioni

 
Cappuccetto Rosso e il lupo in un'illustrazione di J. W. Smith

Nel tempo si sono susseguite analisi e interpretazioni presenti nel sottotesto della storia. Erich Fromm[5] e successivamente Bruno Bettelheim hanno evidenziato come la fiaba si presti a un'interpretazione freudiana[6]. Se è evidente la presenza di contenuti sessuali nella storia (si veda il passo di Perrault citato sopra), le interpretazioni discordano sostanzialmente solo su quello che potrebbe essere inteso come significato principale (ovviamente, è soprattutto verosimile che numerosi significati si siano sommati durante l'evoluzione storica della fiaba). La maggior parte delle proposte enfatizza uno dei seguenti temi:

  • La prostituzione. La fiaba potrebbe essere intesa come un'esortazione a non esercitare il "mestiere". Quella della "giovane donna nel bosco" è uno stereotipo che in molte tradizioni viene metaforicamente associato alla prostituzione; nella Francia del XVII secolo, tra l'altro, la "mantellina rossa" era un segnale esplicito in questo senso.[7]
  • La maturità sessuale. In questa interpretazione, la mantella rossa rappresenta le mestruazioni e l'ingresso nella pubertà, che conduce la bambina nella "profonda e oscura foresta" della femminilità; il lupo rappresenta, quindi, l'uomo visto come predatore sessuale da cui guardarsi.[8]
  • L'antropofagia. Altre interpretazioni si focalizzano sull'elemento antropofago: la fiaba ha origine nel contesto di un'Europa periodicamente flagellata da terribili carestie durante le quali si segnalarono diversi casi di cannibalismo (siano d'esempio il caso della carestia francese del X secolo e della Grande carestia del 1315-1317). Il fatto che nelle versioni più antiche della fiaba la figura antropofaga fosse interpretata da un'orchessa, un elemento mostruoso ma antropomorfo e di sesso femminile, anziché da un lupo (un animale di sesso maschile, la cui antropofagia, pur connotata negativamente, rientra nell'ordine naturale delle cose) danno supporto a queste interpretazioni e al fatto che la fiaba, nella sua forma orale, si sia evoluta nel corso del tempo, per andare a rispondere a diverse esigenze formative.[9]

Cappuccetto Rosso nella cultura moderna

Opera

Cinema

Televisione

Cartone animato

  • Nella webserie RWBY, una delle protagoniste, Ruby Rose, è ispirata a Cappuccetto Rosso e indossa una mantella scarlatta. Inoltre, nel trailer di presentazione della serie, combatte contro dei lupi che la vogliono divorare.

Letteratura

Sculture

Filatelia

A Cappuccetto Rosso, il 7 dicembre 1975, è stato dedicato un francobollo policromo e dentellato, emesso dalla Repubblica Italiana dal valore nominale di L. 100, compreso nella serie della XVII Giornata del Francobollo.[11]

Nel 2004, la sua immagine è stata riprodotta nel francobollo, policromo e dentellato, dal valore nominale di 0,60 €, emessa dalla Repubblica di San Marino, il 20 agosto dello stesso anno, dedicata alle "Favole".[12] Alla stessa serie appartengono anche francobolli che ritraggono le immagini di Hänsel e Gretel, Pinocchio e Il gatto con gli stivali.[13]

Note

  1. ^ Testo originale di Perrault del 1697 riportato da Wikisource francese
  2. ^ Testi originali stabiliti da Gilbert Rouger per i Classici Garnier
  3. ^ Cappuccetto Rosso, 1875, Traduzione italiana di Carlo Collodi in Wikisource
  4. ^ Paroledautore.net La finta nonna
  5. ^ Erich Fromm, The forgotten language. An introduction to the understanding of dreams, fairy tales, and myths, New York, Rinehart, 1951, trad. it. Il linguaggio dimenticato. Introduzione alla comprensione dei sogni, delle fiabe e dei miti, Milano, Bompiani, 1962.
  6. ^ Psicologia della fiaba, su culturaesvago.com. URL consultato il 12 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2015).
  7. ^ La donna in rosso: un approccio alla figura di Cappuccetto Rosso
  8. ^ Cappuccetto Rosso: una fiaba vera
  9. ^ Il cannibalismo e la nascita della coscienza
  10. ^ Barsotti S., Cantatore L., Letteratura per l’infanzia. Forme, temi e simboli del contemporaneo, Carocci Editore, Studi Superiori, Roma, 2019. Pagine 224-236
  11. ^ Scheda del dettaglio del francobollo di Cappuccetto Rosso emesso dalla Repubblica Italiana – bolli.it URL consulatato il 12 ottobre 2012.
  12. ^ Scheda del dettaglio del francobollo di Cappuccetto Rosso emesso dalla Repubblica di San Marino - bolli.it. URL consultato il 12 ottobre 2012.
  13. ^ Scheda dettagliata della serie di francobolli Favole emessa dalla Repubblica di San Marino - bolli.it. URL consultato il 12 ottobre 2012.

Altri progetti

Collegamenti esterni

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