Visco
Visco (in friulano Visc[6]) è un comune italiano di 814 abitanti del Friuli-Venezia Giulia.
Visco comune | |
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(IT) Visco (FUR) Visc[1] | |
La chiesa decanale di Santa Maria Maggiore | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Friuli-Venezia Giulia |
Provincia | Udine |
Amministrazione | |
Sindaco | Elena Cecotti[2] (centro-destra) dal 17-5-2010 (4º mandato dal 9-6-2024) |
Territorio | |
Coordinate | 45°54′N 13°21′E |
Altitudine | 27 m s.l.m. |
Superficie | 3,52 km² |
Abitanti | 814[3] (30-9-2021) |
Densità | 231,25 ab./km² |
Comuni confinanti | Aiello del Friuli, Bagnaria Arsa, Palmanova, San Vito al Torre |
Altre informazioni | |
Lingue | italiano, friulano |
Cod. postale | 33040 |
Prefisso | 0432 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 030135 |
Cod. catastale | M073 |
Targa | UD |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[4] |
Cl. climatica | zona E, 2 278 GG[5] |
Nome abitanti | vischesi |
Patrono | San Pietro, santa Maria della Neve |
Giorno festivo | 29 giugno |
Cartografia | |
Posizione del comune di Visco nella ex provincia di Udine | |
Sito istituzionale | |
Geografia fisica
modificaSituato nella bassa pianura friulana, dista circa 25 km da Udine, 30 km da Gorizia e circa 50 km da Trieste. È facilmente raggiungibile dall'autostrada A4 Venezia-Trieste per mezzo dell'uscita di Palmanova, distante circa 3 km. A 10 km si trova anche l'altro centro maggiore della zona, Cervignano del Friuli, con la stazione ferroviaria sulla linea Venezia-Trieste.
Storia
modificaIl rinvenimento di anfore e ceramiche indica l'origine romana del paese. Nel Medioevo fu possesso del patriarca di Aquileia e fece parte della gastaldia di Aiello. Nel 1526 il paese passò all'Austria, venendo aggregato alla contea di Gorizia. Fino al 1918 il paese era un importante posto di confine tra l'Impero Asburgico, nel quale si trovava, e il Regno d'Italia, a cui apparteneva il confinante comune di Palmanova.
In seguito all'avanzata italiana durante la prima guerra mondiale venne fondato nel 1915 vicino al paese, nel Borgo Piave, un ospedale militare da campo, divenuto in seguito un campo profughi.
Nel secondo conflitto mondiale divenne tristemente noto come campo di concentramento per civili jugoslavi dal gennaio al settembre 1943. Il numero massimo di prigionieri fu di 3 272: la maggioranza era formata da sloveni, bosniaci e montenegrini dalle Bocche di Cattaro.
Dal dopoguerra l'area fu adibita a caserma, intitolata a Luigi Sbaiz, sede del Battaglione logistico della Brigata di cavalleria "Pozzuolo del Friuli". La caserma è stata chiusa nel 1996.
Il nome Visco, come riportato dal sito ufficiale del Comune, deriva dallo slavo Višek, "sommità".
Monumenti e luoghi d'interesse
modificaDa visitare la chiesa parrocchiale del 1685, dedicata alla Madonna della Neve, con facciata sobria a capanna; all'interno c'è lo scenografico altare maggiore dipinto tra il 1738 e il 1750 da Paulino Zuliani, adornato da statue raffiguranti i santi Pietro e Giovanni e un dipinto attribuito a Palma il Giovane. Della chiesa precedente rimane una statua lignea, rappresentante san Martino e il povero, risalente al tardo Cinquecento, ora posto sopra l'altare del Crocifisso. Interessanti anche la cappella della Beata Vergine Lauretana, risalente al 1660, con una pala d'altare coeva, e la cappella di Sant'Anna, realizzata tra il 1860 e il 1865 sulle basi di un edificio precedente.
Società
modificaEvoluzione demografica
modificaAbitanti censiti[7]
Lingue e dialetti
modificaA Visco, accanto alla lingua italiana, la popolazione utilizza la lingua friulana. Ai sensi della Deliberazione n. 2680 del 3 agosto 2001 della Giunta della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia, il Comune è inserito nell'ambito territoriale di tutela della lingua friulana ai fini della applicazione della legge 482/99, della legge regionale 15/96 e della legge regionale 29/2007[8].
La lingua friulana che si parla a Visco rientra fra le varianti appartenenti al friulano centro-orientale[9].
Cultura
modificaEventi
modifica- Premi "Clâf di San Pieri (Premio Chiave di San Pietro)
Ogni anno il 29 giugno, festa dei santi Pietro e Paolo, patroni del paese, viene consegnata un'onorificenza a persone che si sono particolarmente distinte nell'ambito del paese.
Amministrazione
modificaNote
modifica- ^ Toponimo ufficiale in lingua friulana, sancito dal DPReg 016/2014, vedi Toponomastica ufficiale, su arlef.it.
- ^ Amministratori locali FVG
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 28 febbraio 2021 (dato provvisorio).
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ toponomastica ufficiale (DPReg 016/2014), su arlef.it.
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it. - ^ Toponomastica: denominazioni ufficiali in lingua friulana., su arlef.it.
- ^ Lingua e cultura, su arlef.it.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Visco
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su comune.visco.ud.it.
- Visco, su sapere.it, De Agostini.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 157303161 · LCCN (EN) n2003048345 · J9U (EN, HE) 987007489395505171 |
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