Venegono Inferiore
Venegono Inferiore (Venegón da Sót in dialetto varesotto[5]) è un comune italiano di 5 950 abitanti della provincia di Varese in Lombardia.
Venegono Inferiore comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Varese |
Amministrazione | |
Sindaco | Mattia Premazzi (lista civica Venegono che vorrei) dal 10-6-2024 (3º mandato)[1] |
Territorio | |
Coordinate | 45°44′N 8°54′E |
Altitudine | 345 m s.l.m. |
Superficie | 5,88 km² |
Abitanti | 5 950[2] (31-10-2023) |
Densità | 1 011,9 ab./km² |
Comuni confinanti | Binago (CO), Castelnuovo Bozzente (CO), Castiglione Olona, Gornate-Olona, Lonate Ceppino, Tradate, Venegono Superiore |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 21040 |
Prefisso | 0331 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 012136 |
Cod. catastale | L733 |
Targa | VA |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[3] |
Cl. climatica | zona E, 2 586 GG[4] |
Nome abitanti | venegonesi |
Patrono | santi Filippo e Giacomo |
Giorno festivo | 3 maggio |
Motto | VENUS PULCHRITUDINIS DEA |
Cartografia | |
Posizione del comune di Venegono Inferiore nella provincia di Varese | |
Sito istituzionale | |
Sul suo territorio si trova l'aeroporto Arturo Ferrarin contiguo alle fabbriche della Aermacchi (produttrice degli MB-339 usati dalle Frecce Tricolori) e sede dell'Aeroclub Varese. Il comune ospita inoltre la sede del Seminario arcivescovile di Milano, inaugurato il 12 maggio 1935 e dedicato a papa Pio XI.
Geografia fisica
modificaClima
modificaIl clima è tipicamente prealpino mitigato dai vicini laghi varesini e protetto dalla conca della Valle Olona. Il territorio di Venegono Inferiore si estende verso nord in un'area boschiva denominata Pianbosco all'interno del Parco della Pineta di Appiano Gentile e Tradate, parco regionale e naturale che si estende su una vasta area di oltre 48 km² tra la provincia di Varese e la provincia di Como che favorisce la purezza dell'aria dei paesi limitrofi.
Origini del nome
modificaUn'ipotesi etimologica, oggi non più considerata attendibile, vedeva il significato del nome dal latino "Vinum colere" per il fatto che il territorio di Venegono fosse abitato fin dall'età romana, in considerazione soprattutto della vicinanza di Castelseprio, notevole centro militare di difesa dalle invasioni dei barbari, e nel Medioevo capoluogo di un vasto contado che per un certo periodo ebbe autonomia da Milano.
Storia
modificaDa Venegonum, nome romano di Venegono, passava la Via Mediolanum-Bilitio, che metteva in comunicazione Mediolanum (Milano) con Luganum (Lugano) passando da Varisium (Varese). In epoca romana da Venegono passava anche la via Novaria-Comum, strada romana che metteva in comunicazione i municipia di Novaria (Novara) e Comum (Como) passando per Sibrium (Castel Seprio).
La prima notizia storica dell'esistenza della moderna Venegono risale al 737, nella Harta Iudicati, con la quale Manecunda fondava il monastero della vicina Cairate; si legge per le firme apposte a sottoscrizione del documento: "Signum manibus Vuallerami de Abiate et Edlprandi de Venegono isti testes".
Le vicende sociali e politiche di Venegono Inferiore e Superiore gravitarono attorno a quelle del vicino contado del Seprio, ma i signorotti di questo contado non raggiunsero mai alti ranghi sociali e certamente non potevano vantare diritti di proprietà su nessuno dei castelli dei due villaggi di Venegono. Lo sviluppo del borgo inferiore deve comunque essere avvenuto in modo molto veloce in quanto già nel 1286 Venegono Inferiore aveva consoli propri e la chiesetta campestre di S. Martino.
Venegono Inferiore ebbe la propria chiesa parrocchiale, oltre a quella dei SS. Antonio e Leonardo e ben presto Venegono Superiore spostò il proprio centro religioso nella chiesa di San Giorgio. Dopo avvenimenti bellicosi si concluse l'epoca delle guerre e il castello di Venegono Inferiore divenne luogo di villeggiatura di signori.
Nel castello di Venegono Inferiore, soprattutto nel periodo di Milano del 1451, si rifugiarono personaggi famosi quali Giovanni, vescovo di Coutances, Giacomo e Francesco Castiglioni. Nel 1454, un diploma imperiale di Federico III d'Asburgo concesse in feudo Venegono Inferiore alla famiglia Pusterla.[6]
Su invito di san Carlo Borromeo il 24 novembre 1609 l'assemblea del comune approvò la costruzione della nuova chiesa dedicata ai santi Giacomo e Filippo e il 15 aprile 1610 avvenne la posa della prima pietra.
Tre secoli più tardi, verso la fine degli anni venti, iniziò la costruzione del Seminario Arcivescovile di Milano che venne visitato da Giovanni Paolo II nel 1983. Nel seminario è conservato il Miracolo di santa Marta, del pittore lombardo Carlo Francesco Nuvolone (1608-1662).
L'unità di Venegono
modificaIn due occasioni in passato l'intera Venegono fu riunita in un unico comune. La prima fu a opera di Napoleone, il cui governo modernista preparò per anni il superamento di una divisione che era vista come un retaggio medievale: il decreto attuativo giunse nel 1809 e coinvolse anche l'ex comune di Vedano posto più a nord, ma nel 1815 la restaurazione austriaca cancellò tutto. La seconda fu durante il fascismo nel 1928, e fu caratterizzata da un'opera edilizia volta a creare anche fisicamente un unico abitato: quando quindi nel 1960 giunse la seconda divisione essenzialmente per motivi politici, dato che le forze democristiane di Venegono Inferiore mal digerivano l'inglobamento in un comune socialcomunista, questa separazione fu molto più problematica dal punto di vista urbanistico, senza contare l'aspetto ideologico di una misura che nei fatti riproponeva quella ultraconservatrice di 145 anni prima.
Simboli
modificaLo stemma comunale e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica dell'8 gennaio 1991.[7]
«Semipartito troncato: nel primo, di verde, alle tre castagne, male ordinate, d'oro; nel secondo, di azzurro, alla sbarra ondata, di argento; nel terzo di rosso, al castello d'oro, murato di nero, le due torri di inusitata larghezza, merlate ciascuna alla guelfa di quattro, il fastigio privo di merli, esso castello finestrato di quattro finestre di nero, due nelle torri, due nel corpo del castello, queste ultime ordinate in palo con le prime, fondato sulla collina verde, questa fondata in punta. Sotto lo scudo, su lista bifida e svolazzante d'argento il motto in lettere maiuscole di nero, Venus pulchritudinis dea. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo partito di azzurro e di bianco.
Le castagne sono quelle della pregiata varietà "Rossina" coltivata nella zona; la sbarra ondata fa riferimento all'ipotesi secondo cui il toponimo potrebbe derivare dalle radici di origine gallo-celtica, vin ("acqua") e gon ("monte"), dovuto alla presenza di due corsi d'acqua; il castello ricorda la fortezza medievale dalla quale si governava il territorio; il motto in latino "Venere dea della bellezza" allude alla leggenda popolare che fa derivare il nome del paese dai Giochi di Venere: Veneris agognalia.[8]
Monumenti e luoghi d'interesse
modificaArchitetture religiose
modifica- Chiesa parrocchiale dei Santi Giacomo e Filippo
- Seminario Arcivescovile di Milano, al cui interno si conserva il dipinto Miracolo di Santa Marta, opera del pittore lombardo Carlo Francesco Nuvolone.
Società
modificaEvoluzione demografica
modificaAbitanti censiti[9]
Infrastrutture e trasporti
modificaIl comune di Venegono Inferiore è servito dalla linea ferroviaria FN Saronno-Varese-Laveno Mombello tramite la stazione di Venegono Inferiore.
Amministrazione
modificaInizio mandato | Fine mandato | Primo cittadino | Lista | Carica |
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1975 | 1993 | Vito Antognazza | DC | Sindaco |
1993 | 1995 | Enrico Luraghi | DC | Sindaco |
1995 | 2004 | Emilio Cremona | Centro Democratico | Sindaco |
2004 | 2014 | Pierluigi Oblatore | Centro Democratico | Sindaco |
2014 | - | Mattia Premazzi | Venegono che vorrei | Sindaco |
Note
modifica- ^ Elezioni 2024 Venegono Inferiore - VareseNews
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2020 (dato provvisorio).
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 692, ISBN 88-11-30500-4.
- ^ Langè, p. 367.
- ^ Venegono Inferiore, decreto 1991-01-08 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 4 settembre 2022.
- ^ Venegono Inferiore, su araldicacivica.it. URL consultato il 4 settembre 2022.
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Bibliografia
modifica- Santino Langè, Ville delle province di Como, Sondrio e Varese, a cura di Pier Fausto Bagatti Valsecchi, Vol. Lombardia 2, Milano, Edizioni SISAR, 1968.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Venegono Inferiore
Collegamenti esterni
modifica- Comune di Venegono Inferiore, su comunevenegonoinferiore.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 147207176 |
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