Urbano Rattazzi (politico 1845-1911)
Urbano Rattazzi iuniore (Vercelli, 2 febbraio 1845 – Roma, 4 agosto 1911) è stato un giurista italiano, nipote dell'omonimo uomo politico.
Urbano Rattazzi | |
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Ministro della Real Casa | |
Durata mandato | 13 settembre 1892 – 2 gennaio 1894 |
Predecessore | Giovanni Visone |
Successore | Emilio Ponzio Vaglia |
Senatore del Regno d'Italia | |
Durata mandato | 4 gennaio 1894 – 4 agosto 1911 |
Tipo nomina | Categoria: 4 |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Titolo di studio | Laurea in giurisprudenza |
Professione | Avvocato |
Biografia
modificaLaureato in giurisprudenza, avvocato, entrò al servizio di Casa Savoia fino a diventare consigliere giuridico di Re Umberto I, che in seguito lo nominò a capo della Real Casa, carica che ricoprì fra il 1892 e il 1894[1] e dalla quale si dimise dopo lo scoppio dello scandalo della Banca Romana e le dimissioni dell'amico Giovanni Giolitti[2], che egli stesso aveva suggerito al re per la carica di primo ministro[3]. Contemporaneamente alle dimissioni da responsabile della Real Casa fu fatto Ministro di Stato e Senatore del Regno d'Italia[4].
Nel 1882 si unì in matrimonio con Carolina Marana Falcone, vedova dall'anno prima e con due figli.
Note
modifica- ^ Dal libro Un uomo, un giornale: Alfredo Frassati, vol. I, di Luciana Frassati. Consultabile su Google Books.
- ^ Dal libro L'Italia in prima pagina: i giornalisti che hanno fatto la storia di Pier Luigi Vercesi. Consultabile su GoogleBook.
- ^ Articolo Gli sfoghi di Salvemini e Albertini, di Franco Cordero; sul sito web del quotidiano La Repubblica.
- ^ Pagina web istituzionale sul sito del Senato della Repubblica Italiana.
Collegamenti esterni
modifica- Raoul Antonelli, RATTAZZI, Urbano, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 86, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2016.
- RATTAZZI Urbano, su Senatori d'Italia, Senato della Repubblica.