[go: up one dir, main page]

Trambileno

comune italiano, in provincia autonoma di Trento

Trambileno (Trambelém in dialetto trentino[4], Trumelays in cimbro[5]) è un comune italiano sparso di 1 456 abitanti della provincia di Trento, con sede nella frazione Moscheri.

Trambileno
comune
Trambileno – Stemma
Trambileno – Veduta
Trambileno – Veduta
Moscheri - Santuario Madonna de La Salette
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Trentino-Alto Adige
Provincia Trento
Amministrazione
SindacoMaurizio Patoner (Lista civica) dal 22-9-2020
Data di istituzione16-10-1920
Territorio
Coordinate45°50′04.54″N 11°07′32.44″E
Altitudine525 m s.l.m.
Superficie50,7 km²
Abitanti1 456[1] (31-10-2021)
Densità28,72 ab./km²
FrazioniAcheni, Boccaldo, Ca' Bianca, Clocchi, Dosso, Giazzera, Lesi, Moscheri (sede comunale), Porte, Pozza, Pozzacchio, Rocchi, San Colombano, Sega, Spino, Toldo, Vanza, Vignala
Comuni confinantiPosina (VI), Rovereto, Terragnolo, Vallarsa, Valli del Pasubio (VI)
Altre informazioni
LingueItaliano
Cod. postale38068
Prefisso0464
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT022203
Cod. catastaleL322
TargaTN
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona F, 3 210 GG[3]
Nome abitantitrambeleri
PatronoSan Mauro
Giorno festivo15 gennaio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Trambileno
Trambileno
Trambileno – Mappa
Trambileno – Mappa
Posizione del comune di Trambileno
nella provincia autonoma di Trento
Sito istituzionale

Origini del nome

modifica

Il toponimo fa riferimento all'idronimo Leno, un probabile prelatino (forse etrusco o retico) Lemno.

Più precisamente, il nome deriva da trans bis Lenum, cioè "tra due Leni", che sono il Leno di Vallarsa e il Leno di Terragnolo: il comune sorge infatti alla congiunzione dei due rami del fiume Leno.

Interessato nel XIII secolo da un insediamento di coloni tedeschi.[6]

Simboli

modifica

Lo stemma e il gonfalone sono stati approvati con D.G.P. dell'8 aprile 1988, n. 3346.[7]

«Troncato: nel primo d'azzurro a due monti d'argento contrapposti; nel secondo di verde ad una pergola ondosa d'argento, caricato nel cuore del caratteristico Santuario della Madonna delle Salette, di oro. Sul tutto un ponte in pietra attraversante dello stesso. Corona: Murale di Comune. Ornamenti: A destra una fronda d'alloro fogliata al naturale di rosso; a sinistra una fronda di quercia fogliata e ghiandifera al naturale legate da un nodo d'argento.»

Gonfalone

«Drappo rettangolare del rapporto di 100 x 170, composto da tre teli giallo il centrale – largo 3/5 del tutto – e verdi i laterali – larghi ciascuno 1/5 del tutto – caricato dello stemma comunale munito dei suoi ornamenti, accostato in capo e in punta della scritta "Comune di Trambileno". Il tutto bordato e frangiato d'oro, sarà appeso ad un'asta mediante un cordone a nappe dello stesso.»

Monumenti e luoghi d'interesse

modifica

Architetture religiose

modifica
  • Santuario della Madonna de La Salette. È stato costruito nel 1856 su uno sperone roccioso a Moscheri (sede comunale) grazie alla donazione di un nobile roveretano. Venne consacrato alla Madonna de La Salette. Il Santuario appare anche nello stemma del comune sopra i due Leni che si congiungono.
 
La valle del Leno
  • Eremo di San Colombano. Arroccato su una parete rocciosa a strapiombo sul Leno fu dimora di eremiti che fondarono il primitivo edificio e cella monastica documentato dal 753 (data incisa sulla roccia). Nel corso dei secoli attorno alla grotta è stata edificata a partire dal X secolo una chiesetta che è raggiungibile grazie a una ripida scala ricavata nella roccia.
  • Chiesa di San Mauro a Moscheri.
  • Chiesa di San Valentino a Vanza.

Architetture militari

modifica
  • Forte Pozzacchio (ted. Valmorbia Werk). Costruito dall'Impero Austro-ungarico poco prima dell'inizio della Grande Guerra, sorge su un rilievo roccioso tra i paesi di Pozzacchio e Valmorbia, nel territorio comunale di Vallarsa. È un capolavoro di ingegneria militare mai ultimato e mai usato come forte vero e proprio. Risulta interamente scavato nella roccia e avrebbe dovuto proteggere la linea del fronte austriaco lungo la Vallarsa. È stato aperto per le visite al pubblico nel 2015.

Architetture civili

modifica
  • Rifugio Vincenzo Lancia, nei prati dell'Alpe Pozze. Dal rifugio partono numerosi sentieri che esplorano il massiccio del Pasubio, il Col Santo, il Col Santino, il Monte Testo e il Monte Corno Battisti. Nei pressi del rifugio anche l'Alpe Alba con le suggestive baite in pietra nate per dar riparo ai contadini che facevano il fieno in quota e recentemente usate come luogo di villeggiatura.

Società

modifica

Evoluzione demografica

modifica

Abitanti censiti[8]

Amministrazione

modifica
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
26 giugno 1985 5 giugno 1990 Carlo Alberto Soprani Democrazia Cristiana Sindaco
5 giugno 1990 11 luglio 1991 Carlo Alberto Soprani Democrazia Cristiana Sindaco
10 agosto 1991 5 giugno 1995 Maria Luisa Benazzolli Democrazia Cristiana Sindaco
5 giugno 1995 15 maggio 2000 Stefano Bisoffi Lista civica Sindaco
15 maggio 2000 9 maggio 2005 Stefano Bisoffi Lista civica Sindaco
9 maggio 2005 17 maggio 2010 Stefano Bisoffi Lista civica Sindaco
17 maggio 2010 14 agosto 2013 Renato Bisoffi Lista civica Sindaco
14 agosto 2013 9 marzo 2014 Bruno Golin Lista civica Vicesindaco
9 marzo 2014 22 settembre 2020 Franco Vigagni Lista civica Sindaco
22 settembre 2020 in carica Maurizio Patoner Lista civica Sindaco

Gemellaggi

modifica
  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2021 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Teresa Cappello, Carlo Tagliavini, Dizionario degli Etnici e dei Toponimi Italiani, Bologna, ed. Pàtron, 1981.
  5. ^ Di sait vo Lusérn, 06/08/2021 (PDF), su lusern.it.
  6. ^ Carla Marcato, Trambileno, in Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Torino, UTET, 1990, p. 662.
  7. ^ Comune di Trambileno: approvazione stemma e gonfalone comunali, in Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 26, Supplemento n. 2, del 14/06/1988, p. 3.
  8. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  9. ^ Gemellaggio con Bento Goncalves (Brasile), su comune.trambileno.tn.it, Comune di Trambileno. URL consultato il 6 novembre 2018.
  10. ^ Gemellaggi, su comune.villalagarina.tn.it, Comune di Villalagarina. URL consultato il 6 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 6 novembre 2018).

Altri progetti

modifica

Collegamenti esterni

modifica
Controllo di autoritàVIAF (EN157478545 · GND (DE4557025-5
   Portale Trentino-Alto Adige: accedi alle voci di Wikipedia che parlano del Trentino-Alto Adige