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Trachite

roccia effusiva

La trachite è una roccia magmatica effusiva di composizione intermedia e chimismo alcalino, equivalente effusivo delle sieniti. Ha tessitura porfirica, ipocristallina o olocristallina, spesso vacuolare o finemente porosa e perciò a superficie ruvida. È di colore chiaro, biancastro o grigio-giallastro e composta principalmente da sanidino o anortoclasio, plagioclasio e biotite con ± clinopirosseni e/o anfiboli e/o olivina.

Trachite
Categoriaroccia magmatica
Sottocategoriaroccia effusiva
Minerali principalisanidino o anortoclasio, plagioclasio sodico e biotite ± anfiboli ± pirosseni ± olivina
Minerali accessorimagnetite, apatite
Colorebiancastro, grigio-giallognolo
Ambiente di formazioneisole vulcaniche oceaniche non sull'asse delle dorsali, aree continentali soggette a sollevamenti non orogenici
Sezioni sottili di trachite
Sezione di trachite vista a un solo polarizzatore
Sezione di trachite vista a un solo polarizzatore
Immagine a nicol paralleli
Sezione di trachite vista a nicol incrociati
Sezione di trachite vista a nicol incrociati
Immagine a nicol incrociati

Etimologia

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Il nome viene dal greco τραχύς (trachýs) = ruvido, per l'aspetto scabro e poroso della superficie della roccia.

Caratteri mineralogici

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Posizione delle trachiti nel Diagramma QAPF
 
Nomenclatura delle trachiti in base al rapporto tra % normativa di quarzo o nefelina e Indice di Differenziazione (I.D.). L'I.D. è dato dalla somma delle percentuali normative di quarzo (Q), albite (ab), ortoclasio (or), nefelina (ne), leucite (lc) e metasilicato di potassio (kp).

Nelle trachiti il minerale nettamente prevalente è il feldspato alcalino, presente sia come fenocristalli che come microliti nella pasta di fondo. Si tratta generalmente di sanidino nelle varietà potassiche e di anortoclasio o più raramente albite nelle varietà sodiche. I loro fenocristalli, tabulari e allungati, di solito sono fittamente addossati e isorientati dal flusso della lava, conferendo alla roccia una particolare tessitura detta trachitica.
Il plagioclasio (oligoclasio o andesina) è sempre presente in quantità comprese tra il 10 e il 35% sul volume totale dei feldspati ma di solito non forma fenocristalli. Il quarzo, se presente nella pasta di fondo, non supera il 5% del volume totale della roccia, che pertanto si può definire satura in silice. I minerali femici sono decisamente subordinati. Il vetro è scarso e interstiziale o assente. Accessori frequenti sono l'apatite e la magnetite.

Se il quarzo è in quantità maggiore, fino al 20% del volume totale della roccia, si passa alle quarzo-trachiti. Le trachiti a foidi contengono fino al 10% in volume di feldspatoidi e/o olivina.

Quando il contenuto in vetro è consistente e non consente la classificazione su base modale con il diagramma QAPF di Streckeisen, si usa lo schema classificativo a sinistra, basato sui costituenti normativi, che discrimina meglio le caratteristiche delle trachiti rispetto al diagramma TAS (vedi più in basso). L'aggettivo peralcaline si usa in caso di presenza di uno o più costituenti normativi peralcalini: Ac (acmite), Ns (metasilicato di sodio) e Ks (metasilicato di potassio).

Origine

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La trachite è associata ad ambiente non orogenico come isole vulcaniche non sull'asse delle dorsali e zone di sollevamento continentale e deriva da basalti alcalini per cristallizzazione frazionata.

Composizione chimica e norma

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Classificazione chimica della trachite secondo il diagramma TAS
Media di 534 analisi[1]
% in peso
SiO2 62,31
TiO2 0,71
Al2O3 17,276
Fe2O3 3,04
FeO 2,33
MnO 0,15
MgO 0,94
CaO 2,38
Na2O 5,57
K2O 5,07
P2O5 0,21
Minerali normativi[1]
% in peso
Quarzo 5,00
Ortoclasio 29,41
Albite 46,26
Anortite 7,05
Nefelina 16,50
Diopside 2,14
Iperstene 2,06
Magnetite 4,33
Ilmenite 1,34
Apatite 0,49

Distribuzione

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In Italia:

Nel mondo:

Utilizzo

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Il Duomo di Colonia, realizzato in trachite del Drachenfels, nei Siebengebirge.
 
Bassorilievo su quadrante d'orologio in trachite

Questa roccia è commercializzata come materiale (lavorabile) per prodotti dell'edilizia e dell'arredo urbano. Essa è presente in molti luoghi in Italia: da citare la Sardegna e, soprattutto, la zona dei Colli Euganei (principalmente Vo', Galzignano Terme e Rovolon) in provincia di Padova. Il termine trachite, nel settore della lavorazione, è tuttavia usato impropriamente per indicare genericamente pietre estratte da rocce effusive con struttura porfirica o microcristallina, come le ignimbriti e le andesiti.

La trachite fu usata in passato, e lo è tutt'oggi, prevalentemente per lastricati stradali, marciapiedi e bordature degli stessi. In tempi più recenti, grazie alle sue caratteristiche cromatiche ed alla possibilità di essere tagliata in lastre sottili e lucidata, si è resa adatta anche a scopi di rivestimento e di abbellimento di edifici, sia per esterni che per interni (scale e pavimenti).

L'opera di spicco che vide l'utilizzo della trachite è senza dubbio il grandioso Duomo di Colonia, una delle chiese più grandi della Cristianità.

  1. ^ a b Myron G. Best, Igneous and metamorphic petrology, 2nd edition - Blackwell, 2003 pag. 20
  2. ^ Copia archiviata, su collieuganei.it. URL consultato il 27 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 3 settembre 2017).
  3. ^ a b c d e f g h Peccerillo A. - Plio-Quaternary Volcanism in Italy -Petrology, Geochemistry, Geodynamics - Springer (2005) - ISBN 3-540-25885-X

Bibliografia

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  • Censimento delle cave nei Colli Euganei, effettuato nel 1983 dall'Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Vicenza.
  • Scritti vari del professor Giampaolo De Vecchi, già professore ordinario di Mineralogia e Geologia all'Università di Padova.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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