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Troll (mitologia)

creatura umanoide della mitologia norrena

Il troll (svedese e norvegese troll, danese trold), nella mitologia scandinava, è una creatura umanoide che vive nelle foreste dell'Europa settentrionale.

Buona sera, vecchio! Salutò il ragazzo, illustrazione del 1915 dello svedese John Bauer per la fiaba di Walter Stenström: Il ragazzo e i troll o l'Avventura

La figura del troll ha avuto ampia diffusione anche all'interno della tradizione folcloristica anglosassone, probabilmente in seguito alla prolungata presenza norvegese nelle Isole Orcadi e Shetland.

Caratteristiche

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Trattandosi di una figura evolutasi in un contesto di tradizioni orali e grande dispersione geografica, le caratteristiche fisiche e comportamentali del troll non sono codificate con precisione. Normalmente è descritto come una creatura ruvida, irsuta e rozza, dotata di un grosso naso e di una coda dal folto pelo e con solo quattro dita per ogni mano o piede.

In linea di massima, a seconda del filone folcloristico di provenienza, è possibile identificare due tipi di troll: uno di dimensioni gigantesche e dal comportamento maligno (simile a un orco) e uno di dimensioni umane e dal comportamento benevolo. Si racconta che i troll rubino i bambini alle famiglie mentre dormono e mettano nel letto un changeling, oppure un cucciolo di troll. Questa era normalmente la giustificazione che si dava alla nascita di figli deformi. Per i norvegesi, invece, i troll hanno il vizio di molestare i caproni e non sopportano il suono delle campane[1].

Alcune caratteristiche attribuite ai troll:

  • rimane stordito dal suono delle campane
  • quando è colpito dalla luce del sole diventa di pietra: dunque si muove solo di notte o nella foresta più fitta
  • ha un carattere il più delle volte malvagio oppure buono ma birichino
  • ha un aspetto orripilante e può diventare molto violento
  • il più delle volte solo i bambini possono vederlo
  • solitamente condivide con altri esemplari le caverne naturali presso dei corsi d'acqua che utilizza per bere
  • può essere molto goloso

I troll scozzesi si chiamano trow e sono bassi, invisibili e notturni.

Nella letteratura

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Peer Gynt

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Nel dramma di Ibsen Peer Gynt, i troll sono creature simili agli umani con l'eccezione della coda, della statura e del fatto che possono cambiare forma. Nella mitologia norrena si dice che i bambini stupidi degli umani siano in realtà piccoli troll scambiati nella culla.

Il Signore degli Anelli

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Troll della Terra di Mezzo.

Nella tradizione tolkeniana, il troll (o "Vagabondo delle Montagne", secondo la prima traduzione in italiano) è una creatura rozza e malvagia, dedita alla distruzione dei villaggi, al furto del bestiame e alla cattura di incauti viaggiatori, che vengono poi spesso cucinati.

Il punto debole di queste creature è la luce solare; infatti se vengono colpiti dai raggi dell'astro si tramutano in pietra. I troll di Mordor invece, così come gli orchi, riescono, in virtù di un sortilegio di Sauron a marciare grazie all'oscurità innaturale prodotta da Mordor che protegge gli orchi e i troll dai raggi del sole fino a Minas Tirith, al contrario degli Uruk-hai e degli Olog-hai che essendo incrociati probabilmente con uomini, riuscivano a marciare e a correre anche alla luce del sole.

I Troll Mumin di Tove Jansson

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I Troll Mumin sono personaggi ideati dalla scrittrice finlandese Tove Jansson. Descritti come troll pacifici e altruisti, sono protagonisti di numerosi romanzi per bambini pubblicati dal 1945 al 1980.

Gary Gygax

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Gary Gygax, ideatore dei giochi di ruolo fantasy, nella serie su Gord il miserabile, fa dei troll degli esseri altamente malvagi, capaci inoltre di rigenerarsi: Gord, trasformatosi in un felide, fa a brandelli un troll, ma nota che dopo un po' tali brandelli iniziano a muoversi l'uno verso l'altro al fine di ricostituire l'intera struttura dell'organismo del troll. L'unica maniera per ucciderli è bruciarli.

Mondo Disco

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Nella serie fantasy-umoristica del Mondo Disco di Terry Pratchett, i troll sono creature senzienti fatte interamente di roccia (descritti dall'autore come forme di vita a base silicea invece che carbonica). Tradizionalmente in guerra contro i nani, un tempo i troll vivevano in natura ed erano visti come pericolosi mostri, ma adesso sono civilizzati e se ne trovano anche nelle grandi città del disco, come Ankh-Morpork, dove sono apprezzati come "uomini" di fatica per la loro resistenza e grande forza fisica. Possono apparire stupidi, ma in realtà ciò è dovuto ai loro cervelli a base silicea, che diventano inefficaci se surriscaldati (similmente a un computer). Per questo i troll preferiscono vivere in regioni fredde e condurre una vita notturna. Tutti i troll hanno nomi basati su rocce e minerali. Fra i più importanti personaggi troll della serie troviamo Detritus, sergente della guardia cittadina di Ankh-Morpork.

Harry Potter

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Nel romanzo Harry Potter e la pietra filosofale il troll appare come una creatura di taglia enorme, pericolosa ma soprattutto stupida.

Internet

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Troll (Internet).

Nel gergo delle comunità virtuali il termine troll è usato per descrivere un'utenza dannosa per la comunità coinvolta.

Filmografia

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(parziale)

Videogiochi

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I troll compaiono in molti videogiochi[2]. Hugo è una longeva serie che ha pre protagonista un troll. Nella saga di Warcraft, i Troll sono una delle razze principali.

  1. ^ I Troll, tradizione popolare norvegese | Norvegia on the road, su Norvegia On The Road. URL consultato il 4 luglio 2015.
  2. ^ (EN) Gruppo di videogiochi: Fantasy creatures: Trolls, su MobyGames, Blue Flame Labs.

Bibliografia

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Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàLCCN (ENsh85137989 · GND (DE4316954-5 · BNF (FRcb13187904z (data) · J9U (ENHE987007550995905171