Stenocereus chacalapensis
Stenocereus chacalapensis (Bravo & T. MacDoug.) Buxb. 1978 è una pianta della famiglia delle Cactacee nativa del Messico.[2]
Stenocereus chacalapensis | |
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Stato di conservazione | |
Critico[1] | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superasteridi |
Ordine | Caryophyllales |
Famiglia | Cactaceae |
Sottofamiglia | Cactoideae |
Tribù | Echinocereeae |
Genere | Stenocereus |
Specie | S. chacalapensis |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Ordine | Caryophyllales |
Famiglia | Cactaceae |
Genere | Stenocereus |
Specie | S. chacalapensis |
Nomenclatura binomiale | |
Stenocereus chacalapensis (Bravo & T. MacDoug.) Buxb. | |
Sinonimi | |
Ritterocereus chacalapensis |
Descrizione
modificaS. chacalapensis è una tra le specie di Stenocereus più maestose, dalle complesse ramificazioni e con un'altezza variabile dai 10 ai 15 metri. Ogni fusto, che cresce parallelo a quello madre, può raggiungere un diametro di 15 centimetri. Le costolature, 7, si presentano leggermente arrotondate e non dentellate. Su di esse nascono le areole, su ognuna delle quali sono presenti da 10 a 14 spine grigio-nere di lunghezza variabile (da un minimo di 5 ad un massimo di 28 cm).
Distribuzione e habitat
modificaL'areale di origine di questa pianta è lo stato messicano di Oaxaca[2].
Tassonomia
modificaLa sua descrizione ufficiale avvenne nel 1957 con il nome Ritterocereus chacalapensis dai botanici Thomas Baillie MacDougall e Helia Bravo Hollis[3], e venne da quest'ultimo inserito nel genere Stenocereus nel 1978.[4]
Conservazione
modificaLa Lista rossa IUCN classifica Stenocereus chacalapensis come specie in pericolo critico di estinzione (Critically Endangered).[1]
Note
modifica- ^ a b (EN) Arreola, H. & Terrazas, T. 2013, Stenocereus chacalapensis, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 19 marzo 2022.
- ^ a b (EN) Stenocereus chacalapensis, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 19 marzo 2022.
- ^ Anales del Instituto de Biologia de la Universidad nacional de Mexico. volume 27, 1957, S. 316.
- ^ Las Cactáceas de México. 2 ed., volume 1, 1978, S. 597.