Roger Federer
Roger Federer (Basilea, 8 agosto 1981) è un ex tennista svizzero.
Roger Federer | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Roger Federer nel 2020 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Nazionalità | Svizzera | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Altezza | 185 cm | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Peso | 85 kg | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Tennis | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 25 settembre 2022 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Carriera | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Palmarès | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1 Dati relativi al circuito maggiore professionistico. | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Statistiche aggiornate al 23 settembre 2022 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Soprannominato King Roger o The Swiss Maestro,[1][2] in virtù dei primati e dei titoli conseguiti, della varietà di gioco,[3][4][5] dell'eleganza[6][7][8][9] e dell'accuratezza tecnica dei suoi colpi,[10][11][12][13][14] è considerato uno dei migliori tennisti di tutti i tempi,[15][16][17][18][19][20][21] nonché uno dei più grandi sportivi di sempre.[22][23][24][25][26]
Primo tennista maschile a vincere più di 14 prove del Grande Slam (record detenuto da Pete Sampras sino al 2009),[27] Federer siede, con 20 trionfi in 31 finali, al terzo posto per numero di Slam vinti dietro a Novak Đoković (24) e Rafael Nadal (22). Nello specifico, ha vinto 8 Wimbledon (record in ambito maschile nel torneo più prestigioso del circuito),[28] 6 Australian Open, 5 US Open (record in Era Open condiviso con Jimmy Connors e Pete Sampras) e 1 Roland Garros. Tra gli otto giocatori che nella loro carriera sono riusciti a realizzare il Career Grand Slam, Federer è nuovamente terzo nella classifica delle vittorie dei Big Titles (54), dietro a Novak Đoković e Rafael Nadal.[29]
Il suo palmarès, oltre al maggior numero di titoli sia sul cemento (71, a pari merito con Đokovic) che sull'erba (19), comprende anche 28 Masters 1000, 24 ATP 500 (record), 25 ATP 250, 6 ATP Finals (con un record di 10 finali), 3 Laver Cup, 3 Hopman Cup, 1 Coppa Davis e 2 medaglie olimpiche tra cui un oro, vinto ai Giochi Olimpici di Pechino 2008 in coppia con Stanislas Wawrinka, e un argento a Londra 2012 nella finale singolare persa contro Andy Murray.[30][31]
Complessivamente ha vinto 118 titoli, cifra che lo porta alla posizione numero 5 nella classifica dei tennisti per numero di titoli vinti, dei quali 103 solo nel singolare (2° in questa classifica dietro a Jimmy Connors).
Siede al secondo posto nella classifica all-time di settimane trascorse da nº 1 del mondo (310),[32] alle spalle del solo Novak Đoković (428), detenendo, però, il record di quelle consecutive trascorse in vetta al ranking (237).[33] Ha vinto, inoltre, 19 ATP Fans' Favourite, 13 Stefan Edberg Sportsmanship Award, ed è stato nomitato per 5 volte ITF World Champion.
Con un montepremi di circa 130 milioni di dollari è il terzo tennista della storia nella graduatoria dei guadagni ottenuti in carriera,[34] preceduto da Novak Đoković (184) e Rafael Nadal (134): considerando i guadagni provenienti dagli sponsor, il campione svizzero è stato il primo tennista della storia a raggiungere e superare la cifra complessiva di un miliardo in dollari statunitensi nel 2021. [35][36]
Biografia
modificaVita privata
modificaRoger Federer è nato a Basilea l'8 agosto 1981;[37] il padre, Robert Federer, è svizzero di Berneck e la madre Lynette Durand è sudafricana. Ha una sorella maggiore di nome Diana e ha la doppia nazionalità svizzera e sudafricana. È cresciuto a Riehen e poi Münchenstein, nei dintorni di Basilea e vicino al confine con la Francia e la Germania. Oltre allo svizzero tedesco (sua lingua madre) parla correntemente il tedesco, l'inglese e il francese. In ambito calcistico, Federer è un tifoso del Basilea, infatti non di rado è possibile vederlo al St. Jakob-Park.[38]
Risiede a Wollerau, nel Canton Svitto,[39] ed è sposato con l'ex-giocatrice di tennis svizzera (di origine slovacca) Miroslava Vavrinec, detta Mirka, ritiratasi dalle competizioni nel 2002 a causa di un infortunio al piede.
La coppia si è unita in matrimonio l'11 aprile 2009;[40][41] il 24 luglio 2009 Mirka diede alla luce due gemelle, chiamate Myla Rose e Charlene Riva.[42] Il 6 maggio 2014 la coppia ha avuto una nuova coppia di gemelli, questa volta maschi: Leo e Lennart.[43]
Iniziative oltre il tennis
modificaNel settembre del 2003 Federer lanciò una linea di cosmetici e fragranze chiamata RF Cosmetics.[44] Nel dicembre dello stesso anno creò l'omonima fondazione, con lo scopo di aiutare i bambini disagiati, principalmente in Sudafrica.[45] Si fece inoltre promotore fra i tennisti di un'iniziativa per aiutare le persone colpite dallo tsunami nell'Oceano Indiano, organizzando delle partite di beneficenza i cui fondi sono poi stati devoluti all'UNICEF. Il 3 aprile 2006 fu nominato ambasciatore dell'UNICEF,[46] mentre in dicembre fece il suo primo viaggio in qualità di Goodwill Ambassador dell'UNICEF, visitando i bambini delle città indiane del Tamil Nadu, in una regione completamente devastata dal maremoto del 2004.[47] In occasione della giornata mondiale per la lotta all'AIDS del 2007 prestò la sua immagine per un video volto a sensibilizzare l'opinione pubblica sul problema della trasmissione del virus dalle madri ai neonati.
Nel 2010, in seguito al terremoto di Haiti, Federer, in collaborazione con altri tennisti, organizzò, durante l'Australian Open 2010, un evento di beneficenza chiamato ‘Hit for Haiti’, il cui ricavato venne destinato alle vittime del terremoto.[48]
Team
modificaFederer, pressoché unico tra i professionisti di alto livello, non ha avuto per diversi anni un coach stabile. Dopo la rottura del sodalizio con l'australiano Tony Roche nel 2007, si è allenato per un breve periodo del 2008 sotto la guida dello spagnolo José Higueras. Dopo una collaborazione part-time con il capitano svizzero di Coppa Davis Severin Lüthi, in seguito alla sconfitta nei quarti di finale di Wimbledon 2010 decide di ingaggiare l'ex allenatore di Pete Sampras, Paul Annacone.[49] La collaborazione dura fino a ottobre 2013, quando Federer decide di terminarla. All'inizio della stagione successiva annuncia che Stefan Edberg è il suo nuovo coach. Lo staff di Federer comprende ancora Lüthi, il quale è anche il capitano della squadra svizzera di Coppa Davis. Alla fine del 2015 Federer ed Edberg pongono fine alla loro collaborazione. Il main coach dello svizzero rimane Lüthi, affiancato dal croato Ivan Ljubičić, ex allenatore di Milos Raonic. Lo staff di Federer comprende inoltre Daniel Troxler, fisioterapista, e Pierre Paganini, preparatore atletico.
Carriera sportiva
modificaIniziò a giocare a tennis all'età di sei anni. Nel 1990 partecipò per la prima volta a lezioni di tennis in gruppo mentre l'anno seguente cominciò a prendere lezioni private con cadenza settimanale. In quel periodo praticava anche il calcio e solo dall'età di 12 anni decise di dedicarsi unicamente al tennis. A 14 anni diventò campione svizzero assoluto e venne scelto per allenarsi nello Swiss National Tennis Center, a Ecublens.[50] Nel 1996 Roger Federer raggiunse il circuito tennistico ITF per Juniores, mentre due anni dopo vinse il Wimbledon Juniors[50] e il torneo di fine anno Orange Bowl, chiudendo la stagione 1998 da numero 1 mondiale junior e da ITF junior World Champion.[51]
L'approdo nel professionismo
modificaEntrò nel circuito dell'Association of Tennis Professionals (ATP) nel luglio del 1998, poco prima di compiere 17 anni, dopo aver vinto nello stesso anno l'edizione Juniores dei Championships di Wimbledon e avere raggiunto la finale degli US Open, sempre Juniores.[52]
Esordì tra i professionisti a Gstaad, perdendo il primo match disputato nel circuito maggiore con l'argentino Lucas Arnold Ker (un doppio 6-4), e ottenne la prima vittoria della carriera a Tolosa contro il francese Guillaume Raoux (6-2 6-2).[53] Impreziosì la stagione conquistando il torneo Juniores dell'Orange Bowl in Florida.[52] Nella classifica Atp chiude il 1998 alla posizione 301º.
Nel 1999 debuttò per la Svizzera in Coppa Davis contro l'Italia, aggiudicandosi il suo singolare d'esordio in quattro set contro Davide Sanguinetti. Raggiunse le semifinali nel torneo ATP di Vienna e portò a casa il Challenger di Brest. Nella classifica Atp chiude il 1999 alla posizione 64º.
Nel 2000 raggiunse le prime finali nel circuito ATP, durante l'Open 13 di Marsiglia e il Davidoff Swiss Indoors di Basilea. Si classificò quarto alle Olimpiadi di Sydney, concludendo l'anno al 29º posto della classifica di singolare.
2001: i primi successi
modificaIl 2001 fu l'anno del primo torneo vinto, a Milano (sconfiggendo Julien Boutter 6-4, 6-7, 6-4 in finale),[54] dopo l'uscita prematura agli Australian Open. A inizio 2001 inoltre vinse in coppia con Martina Hingis la Hopman Cup, torneo annuale per nazioni simile alla Coppa Davis, ma a squadre miste. A febbraio giocò per il suo paese in Coppa Davis, dove vinse tre partite (due in singolo e una in doppio) contro gli Stati Uniti, e arrivò in finale a Rotterdam, per poi raggiungere i quarti di finale sia all'Open di Francia sia al Torneo di Wimbledon. Sulla strada per i quarti sconfisse Pete Sampras in cinque set, per 7-6(7), 5-7, 6-4, 6(2)-7, 7-5, ponendo così fine alla striscia positiva dell'americano di 31 vittorie consecutive sull'erba londinese.[55] Tale confronto resta l'unico mai disputato tra i due giocatori in un torneo ufficiale, ed è considerato dagli esperti la vera e propria svolta nella carriera dell'elvetico.[56] Nella seconda parte della stagione il risultato più importante fu la finale al torneo casalingo di Basilea, dopo l'uscita agli ottavi di finale agli US Open, Federer concluse l'anno al 13º posto in classifica.
2002: il primo titolo Masters Series
modificaNel 2002 Federer inaugurò l'anno vincendo il suo secondo titolo in carriera a Sydney battendo in finale l'argentino Chela 6-3, 6-3, raggiungendo poi la prima finale in un torneo dell'ATP Masters Series a Miami, dove venne sconfitto da Andre Agassi. Si aggiudicò tuttavia la seconda finale di un AMS ad Amburgo, nel corso del German Open Hamburg contro Marat Safin per 6-1, 6-4, 6-3. Parimenti vinse anche i suoi due incontri singolari di Coppa Davis contro due ex-numeri uno (Marat Safin e Evgenij Kafel'nikov). All'Open di Francia, a Wimbledon e all'US Open uscì prematuramente, probabilmente anche a causa dello sconforto provato per l'improvvisa morte in un incidente stradale del suo allenatore australiano Peter Carter.[57] A fine annata vinse a Vienna il suo quarto titolo in carriera battendo Jiri Novak 6-4, 6-1, 3-6, 6-4, raggiunse la sesta posizione nell'ATP Champions Race e ottenne il diritto di partecipare per la prima volta alla Tennis Masters Cup, dove perse in semifinale contro Lleyton Hewitt.
2003: il primo Slam e la prima Masters Cup
modificaDopo l'eliminazione nei quarti a Doha e al secondo turno al Sidney International, agli Australian Open fu eliminato al quarto turno da David Nalbandian. Sempre su cemento vinse i tornei disputati a Marsiglia contro Bjorkman e a Dubai contro Novak entrambi in due set. Sulla terra rossa conquistò il torneo di Monaco in Germania sconfiggendo Jarkko Nieminen, approdò in finale negli Internazionali d'Italia (perdendo da Félix Mantilla) e venne eliminato al terzo turno del Master Series di Amburgo. Agli Open di Francia, benché testa di serie numero 5, uscì al primo turno per mano di Luis Horna.
Sull'erba, superficie da lui prediletta, ottenne i suoi migliori risultati; nel torneo di Halle prevalse in finale su Nicolas Kiefer, ma in particolare il 7 luglio passò alla storia, divenendo il primo svizzero a vincere il singolare maschile a Wimbledon.[58] Incontrò in quel torneo Andy Roddick in semifinale e l'australiano Mark Philippoussis all'ultimo atto, battuto con il punteggio di 7-6(5), 6-2, 7-6(3). Nell'intero torneo, lo svizzero cedette un solo set ai propri avversari (a Fish nel terzo turno).
Al torneo casalingo di Gstaad gli organizzatori lo premiarono per il recente successo a Wimbledon regalandogli una mucca da latte e portandogliela direttamente sul campo centrale del torneo; Federer battezzò l'animale di 800 chili con il nome di Juliette.[59]
Durante la stagione estiva sul cemento nordamericano venne battuto in semifinale da Andy Roddick al Canadian Open a Montréal; allo stesso modo, venne eliminato al secondo turno del Cincinnati Masters da David Nalbandian. All'US Open fu nuovamente Nalbandian a eliminarlo, questa volta al quarto turno. In autunno partecipò a quattro tornei indoor: vinse il torneo di Vienna battendo Carlos Moya 6-3, 6-3, 6-3, ma non raggiunse neanche la finale in quelli di Basilea, Parigi e Madrid.
Concluse la stagione con un altro successo prestigioso vincendo la sua prima Masters Cup a Houston, superando in finale Andre Agassi per 6-3, 6-0, 6-4. In Coppa Davis, nel corso della stessa stagione, vinse quattro incontri per la Svizzera senza perdere un set. Venne però sconfitto nella decisiva sfida per l'accesso alla finale da Lleyton Hewitt.
Terminò la stagione al secondo posto della classifica ATP, virtualmente numero uno, a pochi punti dall'americano Andy Roddick.
2004: l'inizio del dominio sul tennis mondiale
modificaAll'inizio dell'anno arrivò il secondo titolo in un torneo del Grande Slam, quello dell'Australian Open (7-6(3), 6-4, 6-2 a Safin in finale), che lo proiettò per la prima volta al comando delle classifiche mondiali di singolare. Vinse anche a Dubai, e nei Master Series di Indian Wells e Amburgo, sconfiggendo rispettivamente Feliciano López, Tim Henman e Guillermo Coria.
Al Miami Open affrontò per la prima volta il diciassettenne Rafael Nadal, che lo sconfisse con un doppio 6-3, stupendo l'intero mondo tennistico.
Sulla terra rossa del Roland Garros venne eliminato al terzo turno da Gustavo Kuerten. Dopo la seconda vittoria ad Halle contro Fish, il 4 luglio arrivò anche il secondo successo a Wimbledon, battendo Roddick in finale per 4-6, 7-5, 7-6(3), 6-4. Vinse a Gstaad sulla terra rossa (primo torneo vinto in Svizzera) e il Master Series di Toronto rispettivamente contro Igor' Andreev e Roddick.
Al torneo olimpico di Atene venne eliminato al secondo turno da Tomáš Berdych. Successivamente conquistò l'ultimo Slam della stagione, gli US Open, questa volta ai danni di Lleyton Hewitt (6-0, 7-6(3), 6-0 il punteggio). Divenne il primo giocatore della storia a vincere 4 finali dello Slam su 4 disputate e il primo dal 1988 (Mats Wilander) a vincere 3 titoli dello Slam in un anno. Chiuse la stagione vincendo a Bangkok e si aggiudicò la sua seconda Masters Cup a Houston, dopo aver battuto Safin in semifinale e Hewitt in finale per 6-3, 6-2. Federer chiuse così la stagione da numero uno mondiale In classifica ATP.
È da segnalare che dopo la rottura del sodalizio con l'allenatore svedese Peter Lundgren, Federer non si avvalse di alcun coach: si affidò unicamente alle cure del preparatore atletico Pierre Paganini e del fisioterapista Pavel Kovac, oltre che a un gruppo ristretto di amici.[60]
Il tennista svizzero, oltre a vincere 3 dei 4 Grandi Slam dell'anno, non venne mai battuto da nessun tennista della top ten, vinse ogni finale a cui partecipò e fu nominato ITF Tennis World Champion.[61] Come molta stampa dell'epoca sottolineò, nel 2004 Roger Federer fu protagonista di una delle più grandi annate che il tennis moderno ricordi.[62]
2005: 81 match vinti e 4 persi
modificaAll'inizio dell'anno, lo svizzero decise di assumere come allenatore l'ex-tennista australiano Tony Roche.[63]
Negli Australian Open venne sconfitto in semifinale da Marat Safin, che si aggiudicò il titolo. Il match, durato più di 4 ore, si concluse in cinque set con il punteggio di 7-5, 4-6, 7-5, 6(6)-7, 7-9.[64]
Le prime vittorie arrivarono a Doha, Rotterdam e Dubai: in tutte e tre le occasioni l'avversario in finale fu Ivan Ljubičić. Successivamente vinse anche i due tornei statunitensi di Indian Wells e Miami, sconfiggendo rispettivamente Lleyton Hewitt e Rafael Nadal (dove lo svizzero dovette recuperare uno svantaggio di due set). Al Roland Garros fu battuto in semifinale dallo stesso Nadal.
A Wimbledon trionfò per la terza volta consecutiva; lo statunitense Roddick, dopo la finale in terra britannica, dovette arrendersi all'elvetico anche nel Masters Series di Cincinnati. Per lo svizzero arrivò inoltre il trionfo agli US Open: stavolta fu l'ex-numero 1 del mondo Agassi a cedere; la partita terminò con il punteggio di 6-3, 2-6, 7-6(1), 6-1.
Vinse anche a Bangkok battendo in finale un giovanissimo Andy Murray, ma successivamente fu vittima di un serio infortunio alla caviglia destra occorsogli in allenamento che ne pregiudicò il finale di stagione, portandolo in condizioni di forma precarie al Masters di Shanghai, dove tuttavia raggiunse la finale[65] e fu sconfitto da Nalbandian sprecando un vantaggio di due set. Questa sconfitta interruppe una striscia vincente di 35 partite, e gli impedì di eguagliare il record di John McEnroe del 1984, anno nel quale l'americano perse solo tre partite nell'arco dell'intera stagione.
Il tennista svizzero chiuse la stagione nuovamente da numero uno mondiale ATP senza mai cedere il primato del ranking mondiale ATP durante l'annata.
2006: l'anno più vincente
modificaNel 2006 si impose nel primo torneo della stagione a Doha su Monfils, per poi aggiudicarsi l'Australian Open, settimo titolo del Grande Slam, sconfiggendo in finale il cipriota Marcos Baghdatis in quattro set 5-7, 7-5, 6-0, 6-2. Successivamente si aggiudicò sia il trofeo di Indian Wells contro il "padrone di casa" James Blake, sia quello di Miami, stavolta superando Ivan Ljubičić. Con questa affermazione l'elvetico divenne il primo tennista nella storia a realizzare per due anni di fila l'ardua "doppietta" Indian Wells-Miami. In seguito arrivò in finale nel Master Series di Monte Carlo, perdendo con Rafael Nadal. Inoltre, il 14 maggio, giunse per la seconda volta in finale agli Internazionali d'Italia, dove venne battuto nuovamente da Rafael Nadal, dopo aver avuto un match point a favore.
L'11 giugno raggiunse per la prima volta la finale anche al Roland Garros dopo averla raggiunta e vinta almeno una volta negli altri tre tornei del Grande Slam, ma fu nuovamente battuto da Nadal, il quale conquistò così il suo secondo torneo dello Slam: la partita cominciò con due set brevi, finiti 6-1 prima per Federer e poi per Nadal; nel terzo set, Nadal vinse con un break di vantaggio per 6-4, e nel quarto arrivò a servire per il match. A questo punto però Roger recuperò il break di svantaggio, costringendo Rafael al tie-break, che vinse quest'ultimo per 7-4. Nadal divenne così il primo giocatore a sconfiggere Federer in una finale dello Slam.[66] Vinse poi per la quarta volta sia il torneo di Halle che il torneo di Wimbledon sempre contro Nadal in quattro set (6-0, 7-6(5), 6(2)-7, 6-3) e conquistò il Master Series di Toronto contro Gasquet. A Cincinnati fu superato da Andy Murray, perdendo il quinto e ultimo incontro stagionale (gli altri quattro furono opera di Nadal).
L'ultimo Slam vinto, il nono,[67] fu lo US Open che Federer si aggiudicò il 10 settembre contro Andy Roddick in quattro set 6-2, 4-6, 7-5, 6-1. A quella vittoria seguirono i successi nei tornei di Tokyo, nel Madrid Masters e, per la prima volta, nel torneo casalingo di Basilea. Il 19 novembre ottenne la sua terza Masters Cup nella finale disputata a Shanghai contro lo statunitense Blake. Roger Federer chiuse la stagione da numero uno mondiale ATP per il terzo anno consecutivo, nuovamente senza mai cedere il primato del ranking ATP.
Dominando Richard Gasquet al primo turno di Wimbledon, portò a 42 le sue vittorie consecutive sull'erba, maturate grazie anche alle 4 consecutive del torneo di Halle; il suddetto risultato lo portò a un nuovo record,[68] primato peraltro immediatamente migliorato con la quarta vittoria consecutiva sull'erba di Wimbledon.[69]
2007: tripletta Australian Open - Wimbledon - US Open (terza volta in carriera)
modificaL'anno per lo svizzero iniziò il 28 gennaio con il trionfo agli Australian Open (in finale si impose sul cileno Fernando González) e la realizzazione di un altro record: divenne il primo giocatore dal 1980 (dopo Borg al Roland Garros) a vincere un torneo del Grande Slam senza cedere neanche un set durante l'intero cammino dal primo turno al successo finale. Arrivarono poi la vittoria nel torneo ATP di Dubai e le sconfitte nelle due successive competizioni disputate, i Masters Series di Indian Wells e i Miami Open, dove il tennista svizzero fu eliminato rispettivamente al 2º e al 4º turno dal tennista argentino Guillermo Cañas.
Dopo aver perso la finale del Monte Carlo Masters da Rafael Nadal, il suo altalenante stato di forma venne confermato il 10 maggio, quando venne eliminato agli ottavi di finale del Masters di Roma dal tennista italiano Filippo Volandri. Dopo tale prematura eliminazione, lo svizzero rese pubblica la fine del rapporto con Tony Roche, allenatore australiano che lo assisteva, seppure part-time, da oltre due anni.[70]
Nel successivo torneo, l'Amburgo Masters, riuscì a sconfiggere in finale Nadal, ponendo fine alla striscia di 81 vittorie consecutive sulla terra battuta dello spagnolo, e vincendo il torneo.[71] La storia non si ripeté agli Open di Francia, dove fu il maiorchino a prevalere (punteggio finale 6-3, 4-6, 6-3, 6-4) e ad aggiudicarsi il trofeo per il terzo anno di fila.
La rivincita non tardò ad arrivare: nella finale di Wimbledon sconfisse Nadal in cinque set (7-6(7), 4-6, 7-6(3), 2-6, 6-2), dopo quattro ore di match, aggiudicandosi il 5º Wimbledon ed eguagliando il record di trionfi consecutivi in Inghilterra detenuto dallo svedese Borg e dal britannico Laurence Doherty.
Nel mese di agosto raggiunse la finale del Master Series di Montréal, dove venne battuto per la prima volta dal serbo Novak Đoković e a Cincinnati, conseguendo il suo 50º torneo in carriera (all'età di 26 anni e 11 giorni fu il quinto tennista più giovane nella storia a raggiungere questo traguardo).[72] Tra le due tappe nordamericane del Master Series, si rese protagonista di un episodio che rafforzò l'idea di un rapporto di profonda stima tra lui e Nadal, al di là della rivalità sportiva: per un viaggio da Montréal a Cincinnati offrì un passaggio sul volo charter affittato per sé e per lo staff a Nadal e alla sua ragazza, che non avevano trovato posto su un aereo di linea.[73]
Il 9 settembre vinse gli US Open per la quarta volta di fila, battendo in finale il serbo Đoković con il punteggio di 7-6(4), 7-6(2), 6-4. Con questo successo raggiunse Roy Emerson con dodici titoli vinti, portandosi a due lunghezze dal record assoluto di Sampras, 14.[74] Nel finale di stagione fu sconfitto da Nalbandian sia in finale al torneo di Madrid, sia agli ottavi del Master series di Parigi Bercy. Si impose per il secondo anno consecutivo nel torneo casalingo di Basilea.
Al Master di Shanghai, pur perdendo la prima partita del round-robin contro Fernando González, centrò la finale e piegò per 6-2, 6-3, 6-2 David Ferrer. Roger Federer terminò il 2007 al numero uno mondiale della classifica ATP per il quarto anno consecutivo e senza mai cedere, durante l'anno, il numero uno della classifica ATP per il terzo anno consecutivo.
2008: l'oro olimpico in doppio e il quinto US Open consecutivo
modificaFederer si presentò agli Australian Open in condizioni non perfette, a causa di un'influenza allo stomaco patita nella settimana precedente l'inizio del torneo:[75] l'8 marzo si scoprì che lo stato di malessere era dipeso da una leggera forma di mononucleosi guarita solamente verso fine febbraio.[76][77] Nonostante le precarie condizioni fisiche approdò comunque in semifinale, dove subì una netta sconfitta in tre set (5-7, 3-6, 6(5)-7 in 2 ore e 28 minuti) dal futuro vincitore del torneo, Novak Đoković.
Da questo frangente in poi Federer entrò in un periodo di crisi, nel quale per diversi mesi smise di esprimersi al meglio delle proprie possibilità.[78][79][80][81][82]
Al torneo di Dubai uscì di scena al primo turno per mano del britannico Andy Murray, mentre al torneo Master series di Indian Wells fu sconfitto in semifinale dall'americano Mardy Fish.
Dopo essersi affidato alla cura tecnica di José Higueras per la stagione sulla terra rossa,[83] sulla stessa superficie tornò al successo all'Open di Estoril (Portogallo), mentre al Monte Carlo Masters venne battuto da Nadal e agli Internazionali d'Italia a Roma uscì di scena ai quarti contro Radek Štěpánek. Successivamente, sia al Master Series di Amburgo sia al Roland Garros perse in finale contro Nadal.
Il 15 giugno conquistò il suo cinquantacinquesimo titolo in carriera, nonché il quinto in sei anni sull'erba di Halle, portando a 59 le sue vittorie consecutive su questa superficie e a 25 quelle nel torneo tedesco.[84] Per la sesta volta consecutiva approdò alla finale di Wimbledon, dove però venne battuto da Nadal in un epico incontro di 4 ore e 48 minuti, conclusosi con il punteggio di 4-6, 4-6, 7-6(5), 7-6(8), 7-9. Si interruppe così la striscia vincente sull'erba (65 vittorie) e quella al torneo londinese (41).[85]
Il contraccolpo psicologico fu evidente nello svizzero che, successivamente, venne eliminato al secondo turno del Master Series di Toronto dal giocatore francese Gilles Simon e al terzo turno del Master Series di Cincinnati per mano di Ivo Karlović, il che comportò (il 18 agosto del 2008), la perdita della posizione numero uno del mondo della classifica ATP, che il tennista elvetico aveva detenuto dal 2 febbraio del 2004 (posizione mantenuta per 237 settimane consecutive), in favore proprio di Nadal.[86]
In occasione della cerimonia d'apertura (avvenuta il giorno del suo compleanno, ovvero l'8 agosto) delle Olimpiadi di Pechino 2008 fu nuovamente il portabandiera per la Svizzera.[87] Nel torneo olimpico uscì ai quarti contro James Blake, ma si riscattò in doppio, aggiudicandosi il torneo e la medaglia d'oro olimpica in coppia con il connazionale Stan Wawrinka.
L'8 settembre trionfò agli US Open superando in finale lo scozzese Murray per 6-2, 7-5, 6-2 (tredicesimo titolo del Grande Slam, quinto consecutivo a New York e il record di 35 vittorie consecutive sui campi di Flushing Meadows).[88]
In Coppa Davis, vincendo un singolare e un doppio, contribuì al ritorno della Svizzera nel gruppo mondiale ai danni del Belgio.[89]
Al Madrid Masters venne sconfitto in semifinale da Andy Murray. Ciò nonostante, stabilì il record di premi vinti nel tennis maschile, raggiungendo i 43,3 milioni di dollari in carriera e superando il record di Sampras.[90] A Basilea piegò all'ultimo atto David Nalbandian e vinse così il suo 57º titolo in carriera, il terzo consecutivo nella sua città natale.[91] Nel Masters di Parigi fu costretto a ritirarsi a causa di un infortunio alla schiena e lo stesso infortunio ne condizionò le prestazioni al Masters di Shanghai, dove non superò il "gruppo rosso", fallendo per la prima volta in carriera l'accesso alle semifinali del torneo.[92]
2009: il Career Grand Slam e quinto anno chiuso al n.1 ATP
modificaIn gennaio fu impegnato a Melbourne negli Australian Open; all'ultimo atto lo svizzero venne battuto da Nadal (7-5, 3-6, 7-6(3), 3-6, 6-2), che si impose per la prima volta contro Federer in un torneo del Grande Slam diverso da Wimbledon e dal Roland Garros. Successivamente fu vittima di problemi alla schiena che lo costrinsero al ritiro al torneo di Dubai e alla rinuncia a una convocazione in Coppa Davis.[93]
Tornò a giocare a metà marzo, prima al Masters 1000 di Indian Wells, poi a Miami: in entrambi i casi uscì di scena in semifinale. In seguito, al Madrid Open, tornò alla vittoria battendo Nadal con un doppio 6-4, conquistando il 58º titolo in carriera e ponendo fine alla striscia di 31 vittorie consecutive dello spagnolo sulla terra rossa.[94]
La settimana successiva partecipò al Roland Garros, dove giungendo alle semifinali fece segnare un record: divenne, infatti, l'unico giocatore ad avere raggiunto per cinque anni consecutivi le semifinali in tutti i tornei del Grande Slam.[95] In finale lo svizzero sconfisse l'outsider Robin Söderling con il punteggio di 6-1, 7-6(1), 6-4, conquistando così l'unico torneo del Grande Slam che mancava alla sua bacheca. Federer è dunque il sesto giocatore nella storia del tennis a vincere in carriera tutti e quattro i tornei dello Slam, e con quest'ultimo risultato eguagliò il record di Sampras di 14 trionfi nei Majors.[96]
Poche settimane più tardi, il 5 luglio, tale record venne addirittura battuto, con Federer che raggiunse quota 15 vincendo il torneo di Wimbledon per la sesta volta in carriera, dopo la finale contro lo statunitense Roddick (5-7, 7-6(6), 7-6(5), 3-6, 16-14 il punteggio).[97] Con questo risultato, e con la contestuale assenza di Nadal al torneo londinese, Federer riconquista la prima posizione nella classifica ATP.[98] Battuto anche il record di Ivan Lendl di diciannove finali raggiunte negli Slam: con Wimbledon 2009 Federer è arrivato a quota venti.
Altro trofeo che andò ad arricchire il palmarès fu il Masters di Cincinnati, conquistato ad agosto contro Đoković[99] dopo l'eliminazione prematura al torneo canadese per mano di Jo-Wilfried Tsonga nei quarti di finale.[100]
Due settimane dopo conquista le semifinali agli US Open, dove batte Novak Đoković: da 22 tornei dello Slam (ovvero dal Roland Garros 2004) lo svizzero ha raggiunto sempre il penultimo atto.[101] Non riuscì tuttavia a ripetersi in finale, dove venne sconfitto dall'argentino Juan Martín del Potro al termine di un tiratissimo match conclusosi al quinto set.[102]
Dopo aver rinunciato al Japan Open Tennis Championships di Tokyo e al Master di Shanghai,[103] si presentò in condizioni ancora imperfette all'ultimo Master 1000 di Parigi-Bercy, il BNP Paribas Masters, venendo sconfitto da Julien Benneteau al secondo turno,[104] e alla Masters Cup: in tale occasione riuscì comunque a raggiungere le semifinali, venendo eliminato per la prima volta in carriera dal russo Nikolaj Davydenko.[105] Roger Federer chiuse la stagione da numero uno mondiale ATP per la quinta volta in carriera.
2010: sedicesimo Slam e quinto titolo World Tour Finals
modificaIl 2010 inizia bene per lo svizzero, che dapprima stabilisce il nuovo record di semifinali raggiunte consecutivamente, 23, e poi vince per la quarta volta gli Australian Open, sedicesimo torneo del Grande Slam della carriera, sconfiggendo in finale Andy Murray per 6-3, 6-4, 7-6(11). Successivamente in marzo disputa i Masters 1000 di Indian Wells e Miami, in cui viene eliminato rispettivamente al terzo e quarto turno da Marcos Baghdatis e Tomáš Berdych, in preparazione del Roland Garros decide di non partecipare al Master 1000 di Monte-Carlo e di presentarsi a quello di Roma, dove viene sconfitto già al secondo turno dal lettone Ernests Gulbis. In maggio partecipa all'Estoril Open giungendo sino in semifinale dove viene sconfitto da Albert Montañés. In seguito partecipa al Madrid Open dove perde in finale con Nadal per 6-4, 7-6(5).
Al torneo del Roland Garros esce ai quarti di finale contro Robin Söderling, giocatore che aveva sempre sconfitto nei precedenti 12 incontri, inclusa la finale del Roland Garros 2009. Questa sconfitta contro lo svedese (6-3, 3-6, 5-7, 4-6) pone fine all'incredibile record di 23 semifinali consecutive giocate da parte del campione svizzero nei tornei del Grande Slam. Il 6 giugno perde la testa del ranking ATP in favore di Rafael Nadal, in concomitanza proprio della vittoria dello spagnolo al Roland Garros.[106] Partecipa inoltre al torneo di Halle, dove perde in finale da Lleyton Hewitt per 6-3, 6-7, 4-6. Nel torneo londinese di Wimbledon esce di scena ai quarti di finale per mano del ceco Tomáš Berdych, con un punteggio di 6-4, 3-6, 6-1, 6-4. Federer aveva già perso in finale qui a Wimbledon nel 2008 per mano di Rafael Nadal, ma era dal 2003 che il tennista svizzero arrivava almeno alla finale. Per via di questa sconfitta e del contemporaneo arrivo in semifinale di Novak Đoković lo svizzero scende fino alla terza posizione del ranking ATP. Al ritorno sui campi di cemento, supportato dal nuovo coach Paul Annacone, nella Canadian Open di Toronto arriva alla finale, ma viene sconfitto da Andy Murray con un doppio 7-5; tuttavia la vittoria in semifinale su Đoković gli vale il ritorno in seconda posizione nel ranking. Il 22 agosto vince il Master 1000 di Cincinnati battendo in tre set Mardy Fish per 6(5)-7, 7-6(1), 6-4.
L'11 settembre, dopo cinque set durati 3 ore e 44 minuti, cede 7-5, 1-6, 7-5, 2-6, 5-7 in semifinale a Novak Đoković, che a Flushing Meadows non lo aveva mai battuto, fermando a sei le sue finali consecutive allo US Open. Al quinto set, sul 5-4 Federer, il serbo annulla due match point. Il secondo set di questa sfida è stato il primo perso in tutto il torneo dallo svizzero. Questa sconfitta costa a Federer la seconda posizione del ranking ATP a favore del serbo stesso. Allo Shanghai Masters perde in finale da Andy Murray con un secco 6-3, 6-2, tuttavia la vittoria su Đoković in semifinale gli consente di recuperare ancora una volta la seconda posizione in classifica. Federer aggiunge un altro trofeo al suo palmarès vincendo per 6-4, 6-3, su Florian Mayer al torneo ATP Indoor di Stoccolma. Con questo trofeo raggiunge quota 64 titoli vinti in carriera, eguagliando Pete Sampras. Il 7 novembre 2010 si aggiudica il 65º titolo della sua carriera, battendo nella finale del Torneo di Basilea il serbo Novak Đoković in tre set (6-4, 3-6, 6-1). Il 28 novembre Federer conclude l'anno nel migliore dei modi battendo a Londra nella O2 Arena Rafael Nadal (6-3, 3-6, 6-1), in una spettacolare finale e vincendo il suo quinto ATP World Tour Finals, dopo avere raggiunto l'atto conclusivo della manifestazione per la sesta volta negli ultimi 8 anni e aver concesso agli avversari Ferrer (7), Murray (5), Söderling (4), Đoković (3) e Nadal (1) appunto, un solo set e soltanto 4 turni di battuta.
2011: sesto titolo all'ATP World Tour Finals (record)
modificaLa stagione per Federer si apre con la vittoria a Doha su Davydenko per 6-3, 6-4; nonostante questo buon risultato, nel primo Slam dell'anno, dove difendeva il titolo del 2010, Federer si arrende in semifinale a Đoković per 7-6(3), 7-5, 6-4. Poche settimane più tardi è ancora il serbo a batterlo nella finale di Dubai (6-3, 6-3), e lo stesso accade nella semifinale del torneo di Indian Wells (6-3, 3-6, 6-2). A Miami arriva un'altra sconfitta in semifinale, ma questa volta per mano di Nadal, con il pesante risultato di 6-3, 6-2 in poco più di un'ora di gioco.[107]
I risultati nei 1000 sulla terra battuta europea non sono esaltanti: a Monte Carlo si arrende ai quarti a Jürgen Melzer (6-4, 6-4), contro cui non aveva mai perso in carriera,[108] a Madrid si ferma in semifinale contro Nadal (5-7, 6-1, 6-3) e a Roma viene eliminato a sorpresa da Gasquet al terzo turno (4-6, 7-6(2), 7-6(4)). Il riscatto arriva al Roland Garros: testa di serie nº3 per la prima volta dal 2003, Federer non perde nemmeno un set fino alla semifinale, dove incontra Đoković, imbattuto da 43 partite e vittorioso negli ultimi tre scontri diretti. In un match di altissimo livello,[109] Federer batte il serbo per 7-6(5), 6-3, 3-6, 7-6(5), raggiungendo la quinta finale in carriera nello Slam parigino. In finale trova ancora una volta Nadal: dopo essersi portato in vantaggio per 5-2 e aver avuto a disposizione un set point, Federer cede 7 giochi consecutivi al rivale, trovandosi sotto di un set e un break. Recuperato lo svantaggio nella seconda partita, lo svizzero riesce a issarsi al tie-break, ma lo perde per 7 punti a 3. A poco serve la vittoria per 7-5 nel terzo parziale: perde il quarto set e la partita per 7-5, 7-6(3), 5-7, 6-1.[110]
Rinunciando al torneo di Halle[111] Federer si presenta direttamente sull'erba di Wimbledon, ma nello Slam che l'ha visto sei volte campione si ferma ai quarti contro Jo-Wilfried Tsonga, che riesce a rimontare uno svantaggio di due set a 0 (3-6, 6(3)-7, 6-4, 6-4, 6-4): è la prima volta che lo svizzero perde in uno Slam dopo essere stato avanti di due set.[112] Sempre Tsonga batte Federer al terzo turno del torneo di Montréal (7-6(3), 4-6, 6-1), mentre a Cincinnati è Tomáš Berdych a sconfiggere lo svizzero ai quarti di finale, con il punteggio di 6-2, 7-6(3).
È con questi risultati che Federer si presenta agli US Open, ma nonostante il bel gioco mostrato nei turni precedenti[113] viene battuto in semifinale da Đoković, sprecando un vantaggio di due set a zero e mancando due match point sul 5-3 e servizio del quinto set (6(7)-7, 4-6, 6-3, 6-2, 7-5).[114] Dopo questa sconfitta Federer si reca in Australia per aiutare la Svizzera a tornare nel gruppo mondiale di Coppa Davis, e ottiene due vittorie contro Hewitt e Tomić. Saltata l'intera trasferta asiatica e sceso al quarto posto nel ranking mondiale, a Basilea dà inizio a una cavalcata che lo porterà a infilare una serie di 21 vittorie consecutive. Si aggiudica per la quinta volta il torneo di casa, battendo in finale Kei Nishikori per 6-1, 6-3, quindi conquista per la prima volta il Masters di Parigi-Bercy, affrontando nell'atto conclusivo Tsonga (6-1, 7-6(3)); alle ATP World Tour Finals infine vince il titolo per la sesta volta, sconfiggendo ancora una volta Tsonga in finale (6-3, 6(6)-7, 6-3). Con quest'ultimo trofeo lo svizzero supera il record di titoli di Lendl e Sampras nell'ultimo torneo stagionale, eguaglia il record di partite vinte detenuto anch'esso da Lendl (39), e torna infine a occupare la terza posizione nel ranking mondiale ai danni di Murray.[115] Dopo nove anni dall'ultima volta Federer termina la stagione senza avere vinto un titolo dello Slam.
2012: settimo Wimbledon e ritorno al n.1 ATP
modificaInizia l'anno partecipando al Qatar Open a Doha, dove però è costretto al ritiro in semifinale a causa di dolori alla schiena, senza nemmeno iniziare la partita contro Jo-Wilfried Tsonga.[116]
Si presenta poi all'Australian Open, dove supera il traguardo delle mille partite giocate in carriera,[117] ma viene sconfitto in semifinale da Nadal con il punteggio di 7-6(5) 2-6 6-7 4-6.[118] Nella prima parte della stagione s'impone a Rotterdam, Dubai, Indian Wells e Madrid prima di disputare gli Open di Francia: al Roland Garros, Federer si spinge fino alla semifinale, persa con Đoković 6-4 7-5 6-3.
In seguito a questa sconfitta si reca ad Halle, per disputare il primo torneo sull'erba della stagione, l'Halle Open. Il 10 giugno 2012 la strada che dal Gerry Weber Stadion porta al Gerry Weber Sportpark, la Weststraße, viene ribattezzata, in suo onore, Roger-Federer-Allee ("Viale Roger Federer").[119] Raggiunge la finale del torneo, ma viene battuto dal tedesco Tommy Haas con il punteggio di 6-7 4-6.
Si presenta al Torneo di Wimbledon 2012 come testa di serie nº 3 e, nonostante qualche problema alla schiena,[120] regola Murray in finale 4-6 7-5 6-3 6-4, aggiudicandosi il 7º Wimbledon (a pari merito con William Renshaw e Pete Sampras), il 17º torneo del Grande Slam e il primo posto nel ranking ATP. Successivamente, inizia la settimana numero 287 al vertice della classifica, battendo il record di Sampras.[121][122][123]
Alle Olimpiadi di Londra 2012 stabilisce il nuovo record di durata di un match al meglio dei tre set vincendo dopo 4 ore e 26 minuti di gioco con del Potro.[124] Al termine del torneo olimpico ritira la medaglia d'argento nel singolare vinto da Murray 6-2 6-1 6-4.
Nell'ultima parte del 2012 lo svizzero rinuncia al Canadian Open, conservando le forze per vincere il quinto Master 1000 di Cincinnati.[125] A New York esce anticipatamente contro Berdych, non raggiungendo la semifinale per la prima volta dal 2003. Negli ultimi tornei stagionali, non riesce a difendere la prima posizione del mondo, cedendola a Đoković: il serbo supera Federer anche nella partita che assegna le ATP World Tour Finals.[126]
2013: l'anno peggiore
modificaInizia la stagione agli Australian Open dopo avere saltato i tornei di preparazione e perde in semifinale contro Murray dopo cinque set. Affronta Nadal ai quarti di finale di Indian Wells, perdendo una sfida condizionata dal mal di schiena.[127] Lo svizzero salta buona parte della stagione per recuperare e si rivede in forma agli Internazionali d'Italia, torneo perso in finale contro Nadal per 6-1 6-3. Al Roland Garros, il francese Jo-Wilfried Tsonga lo elimina ai quarti.[128]
Inaugura la stagione sull'erba al Gerry Weber Open di Halle, vincendo l'unico trofeo del 2013 contro Michail Južnyj.[129] Nel torneo di Wimbledon è sconfitto a sorpresa da Sergiy Stakhovsky, che lo elimina in quattro set per 6-7, 7-6(5), 7-5, 7-6(5). La sfortunata stagione sul cemento americano culmina con la sconfitta negli ottavi degli US Open 2013 per opera di Tommy Robredo in tre set.
Il 12 ottobre annuncia la separazione dal coach Paul Annacone con il quale collaborava da 3 anni.[130] L'elvetico conclude l'anno perdendo la finale di Basilea (con del Potro) e la semifinale delle Finals contro Nadal.
2014: finale a Wimbledon, la vittoria in Coppa Davis
modificaIl 2014 di Federer si apre all'insegna del cambiamento. Decide infatti di annettere Stefan Edberg al suo staff tecnico e di cambiare nuovamente racchetta, tornando a un prototipo simile a quello testato già nel 2013 da 98 pollici. L'elvetico si presenta al Brisbane International 2014, cadendo in finale con Hewitt. A Melbourne, Nadal lo estromette in semifinale dopo tre set. Federer si rifà vincendo a Dubai,[131] prima di perdere le finali di Indian Wells (con Đoković) e Monte Carlo (con Wawrinka, dopo avere sconfitto Đoković in semifinale, diventando il secondo tennista al mondo ad avere battuto il serbo per almeno quattro volte sulla terra rossa). Al Roland Garros, viene sconfitto negli ottavi di finale da Ernests Gulbis in cinque set.
Federer si presenta al Torneo di Wimbledon in un ottimo stato di forma, arrivando dalla settima vittoria ad Halle: sull'erba londinese si arrende a Đoković in finale (6(7)-7, 6-4, 7-6(4), 5-7, 6-4).[132] Inizia la seconda parte della stagione sul cemento nordamericano, perdendo in finale a Toronto (con Tsonga) e imponendosi nel Cincinnati Open.[133] Agli US Open 2014 è testa di serie numero due: si ferma in semifinale contro Cilić. Con questa sconfitta, in contemporanea a quella di Novak Đoković, si assiste alla prima finale senza "Fab Four" (quartetto composto da Federer, Nadal, Djokovic e Murray) da quella risalente all'Australian Open 2005.
Dopo una pausa di un mese Federer torna in campo vincendo i tornei di Shanghai - per la prima volta[134] - e Basilea.[135] Chiude la stagione con il ritiro per infortunio nella finale del Masters di fine anno di Londra contro Đoković[136] e il successo con la Svizzera in Coppa Davis, battendo in finale la Francia con il risultato di 3-1.[137][138]
2015: due finali Slam, mille vittorie ATP
modificaFederer mostra una condizione di forma eccellente nelle prime uscite stagionali: vince a Brisbane, taglia le mille vittorie in carriera[139] e alza anche il trofeo a Dubai contro Đoković,[140] uscendo clamorosamente al terzo turno degli Australian Open 2015 per mano di Andreas Seppi (4-6, 6-7, 6-4, 6-7). Agli Open di Francia 2015 è sconfitto ai quarti dal connazionale Wawrinka.[141]
Per tutto l'anno si ritrova di fronte Đoković in finale: al serbo vanno Indian Wells, Roma,[142] Wimbledon, US Open e le Finals, mentre lo svizzero ottiene Cincinnati[143] e il sopracitato Dubai, vincendo i titoli di Istanbul, Halle[144] e Basilea rispettivamente contro Cuevas, Seppi e Nadal.
2016: l'anno dell'infortunio al ginocchio
modificaDopo due anni di collaborazione, Stefan Edberg lascia lo staff dello svizzero, rimpiazzato da Ivan Ljubičić. Federer inizia l'anno a Brisbane: qui disputa l'unica finale del 2016, persa contro Raonic.[145] Agli Australian Open scala il tabellone fino alla semifinale contro Đoković, persa con il punteggio 1-6 2-6 6-3 3-6. Pochi giorni dopo Federer annuncia di aver subito un intervento di artroscopia al ginocchio per la rottura del menisco avvenuta a causa di un incidente domestico.[146] Salta buona parte della prima stagione, provando a rientrare sulla terra rossa, dove è nuovamente costretto a dare forfait a causa di un infortunio alla schiena:[147][148] non prende parte nemmeno al Roland Garros, prima rinuncia a un torneo del Grande Slam dopo 65 partecipazioni consecutive.[149]
Rientrato per la stagione sull'erba Federer non riesce a imporsi né a Stoccarda né ad Halle,[150] arrivando a Wimbledon senza aver vinto alcun titolo e venendo stoppato da Raonic in semifinale (3-6 7-6 6-4 5-7 3-6).[151] Gli infortuni lo costringono a saltare il resto della stagione, comprese le Olimpiadi[152] e le Finals.[153]
2017: la rinascita: doppietta Australian Open-Wimbledon
modificaIl 2017 segna il ritorno ai grandi livelli di Federer.
Partecipa all'Australian Open come testa di serie nº 17: dal terzo turno elimina in serie Berdych, Nishikori, Mischa Zverev e Wawrinka, raggiungendo la finale contro Nadal. Lo spagnolo è sconfitto al quinto set con il punteggio di 6-4 3-6 6-1 3-6 6-3. Il successo nel diciottesimo Slam della carriera, il quinto a Melbourne, gli consente di rientrare nella top ten del ranking.
Nei mesi successivi si aggiudica i Masters di Indian Wells (battendo Nadal e Wawrinka in finale) e Miami (sconfiggendo nuovamente Nadal). Dopo i tornei americani annuncia di volere saltare la stagione sulla terra rossa, Roland Garros incluso. Tornato per la stagione sull'erba,[154] lo svizzero s'impone per la nona volta ad Halle, battendo nell'occasione Alexander Zverev.
Infrange diversi record nel corso dell'edizione di Wimbledon: raggiunge i 10 000 aces in carriera,[155] la vittoria numero 317 negli Slam (superando Serena Williams)[156] e diventa il giocatore maschile con più vittorie a Wimbledon (85) superando Jimmy Connors.[155] Dopo aver estromesso Raonic e Berdych, arriva in finale contro Marin Čilić e lo sconfigge in tre set (6-3 6-1 6-4) vincendo il suo Slam numero 19. Con l'ottavo successo a Londra, è il tennista più vincente nella storia del torneo.[157]
Ritorna in campo sul cemento americano di Montréal, partecipando al Canadian Open, dove perde la prima finale della stagione contro Zverev per 3-6 4-6. Rinuncia al Master 1000 di Cincinnati per problemi alla schiena, mancando così la possibilità di tornare numero 1 del mondo.[158] Dopo un avvio difficile dovuto anche ai problemi alla schiena manifestatisi a Montréal, agli US Open Federer è eliminato da Juan Martín del Potro con il punteggio di 5-7, 6-3, 6(8)-7, 4-6 ai quarti di finale.
Nel finale di stagione vince a Shanghai (ancora contro Nadal, sconfitto per la quarta volta in stagione) e Basilea, saltando Parigi Bercy per riposarsi in vista delle Finals di Londra: nell'ultimo torneo annuale, il belga David Goffin lo elimina a sorpresa in semifinale.[159]
Conclude una delle stagioni migliori nella sua carriera, chiudendo l'anno al secondo posto in classifica dietro Nadal e con sette titoli vinti (due Slam, tre Masters 1000 e due ATP 500).
2018: il ventesimo Slam e ritorno al n.1 ATP
modificaFederer apre il nuovo anno vincendo la Hopman Cup in coppia con la connazionale Belinda Bencic: è il secondo titolo in questa manifestazione a distanza di 17 anni dal primo trionfo.
Arriva agli Australian Open da detentore del titolo e raggiunge agevolmente la 43ª semifinale Slam superando Tomáš Berdych in tre set (7-6 6-3 6-4):[160] dopo aver escluso anche Chung Hyeon per ritiro, approda alla 30ª finale Slam, in cui si impone sul croato Marin Čilić, testa di serie numero 6, con il punteggio di 6-2 6-7 6-3 3-6 6-1. Conquista così il sesto titolo in Australia (record condiviso con Novak Đoković e Roy Emerson) e diventa il quarto tennista, primo nella storia dello sport maschile, a vincere 20 titoli Slam dopo Margaret Court, Steffi Graf e Serena Williams. A febbraio vince il torneo di Rotterdam battendo in finale Grigor Dimitrov (6-2 6-2), torna numero uno del ranking ATP a distanza di oltre cinque anni (4 novembre 2012) e diviene il più anziano numero uno dell'era Open,[161] oltre a essere premiato come miglior sportivo dell'anno e per il miglior ritorno dell'anno ai Laureus World Sports Awards.
Torna come detentore del titolo e prima testa di serie al primo Master 1000 della stagione, Indian Wells, perdendo in finale dopo aver fallito tre match point contro Juan Martín del Potro (6-4 6-7 7-6). Uscito subito dal Master di Miami, per il secondo anno di fila decide di saltare l'intera stagione sulla terra battuta, compreso il Roland Garros, prendendosi una pausa per poi tornare a competere in vista della stagione sull'erba. Nel corso dell'anno si scambia più volte al primo posto del ranking ATP con Nadal, affrontando la stagione sull'erba da numero due del mondo e vincendo il torneo di Stoccarda contro Raonic (6-4 7-6). Presentatosi a Wimbledon da campione in carica, lo svizzero esce ai quarti contro Kevin Anderson dopo cinque set (2-6 6-7 7-5 6-4 13-11) e un match point non sfruttato nel terzo.
Al Master 1000 di Cincinnati perde in finale da Đoković 6-4 6-4, mentre agli US Open John Millman lo elimina in quattro set (3-6, 7-5, 7-6(7) 7-6(3)). Al Master 1000 di Shanghai viene eliminato in semifinale da Coric. Vince per la nona volta il torneo di Basilea battendo in finale la sorpresa Marius Copil, mentre al Master 1000 di Parigi-Bercy è sconfitto in semifinale da Đoković, al termine di un match di altissimo livello in cui non ha mai perso il servizio. In virtù della posizione numero 3 nel ranking ATP, Federer accede per la sedicesima volta in carriera alle ATP Finals, venendo sconfitto in semifinale con il punteggio di 7-5, 7-6(5) dal futuro vincitore della competizione Alexander Zverev.
2019: il 100º titolo in carriera, finale a Wimbledon
modificaApre la stagione vincendo la Hopman Cup rappresentando la Svizzera in coppia con la connazionale Belinda Bencic. Giunge al primo Slam dell'anno in buona condizione fisica, venendo considerato tra i favoriti dalla maggior parte dei bookmakers. Capitato in una parte di tabellone non del tutto agevole, si scontra al primo turno con l'uzbeko Denis Istomin, imponendosi con un 6-3, 6-4, 6-4. Dopo aver sconfitto Daniel Evans e Taylor Fritz, viene eliminato al quarto turno dal greco Stefanos Tsitsipas, che si impone per 6(11)-7, 7-6(3), 7-5, 7-6(5).
Torna all'ATP 500 di Dubai dove riesce a vincere il suo 100º titolo in carriera, diventando il secondo tennista della storia a raggiungere tale traguardo. Nonostante i primi turni non molto convincenti contro Kohlschreiber, Verdasco e Fucsovics, il suo gioco migliora notevolmente in semifinale, dove il renano batte Coric 6-2 6-2, e in finale, vinta sul greco Tsitsipas con un doppio 6-4. A Indian Wells perde in finale da Thiem 6-3 3-6 5-7. Il 31 marzo 2019 vince l'ATP 1000 di Miami battendo in finale John Isner con il punteggio di 6-1 6-4 conquistando così il 101º titolo in carriera.
A quasi tre anni dalla sua ultima apparizione sulla terra rossa, partecipa al Master 1000 di Madrid, soprattutto in funzione della preparazione al Roland Garros: nel torneo spagnolo batte dapprima Gasquet per 6-2 6-3 e poi Monfils per 6-0 4-6 7-6, ottenendo così la sua vittoria numero 1200 in carriera, venendo poi sconfitto ai quarti di finale da Thiem per 6-3 6-7 4-6, in un match in cui fallisce due match-point.
Torna subito in campo al Master 1000 di Roma, dove batte nello stesso giorno Sousa per 6-4 6-3 e Ćorić 2-6 6-4 7-6, quest'ultimo sconfitto dopo aver annullato due match-point. Prima di affrontare Tsitsipas ai quarti si ritira per un problema fisico. Arriva al Roland Garros, dove mancava dal 2015, come testa di serie numero 3. Nel torneo parigino batte nell'ordine Sonego, Otte, Ruud e Mayer senza perdere alcun set, vince poi il derby con Wawrinka in quattro set e cede in semifinale contro il suo rivale di sempre, Rafa Nadal, con il punteggio di 6-3 6-4 6-2.
Inizia la stagione sull'erba al torneo di Halle dove, pur soffrendo negli ottavi con Tsonga e nei quarti con Bautista Agut, si impone in finale (raggiunta in questo torneo per la tredicesima volta in carriera di fronte a 13 avversari ogni volta diversi), sconfiggendo Goffin con il punteggio di 7-6 6-1 e conquistando così il 10º successo nel torneo tedesco e il 102º titolo ATP.
Al torneo di Wimbledon Federer parte come testa di serie numero 2, nei primi tre turni batte in ordine Harris, Clarke e Pouille, agli ottavi batte il talentuoso Berrettini in appena 1h e 14 min, mentre ai quarti supera il giapponese Nishikori. In semifinale incontra per la 40ª volta in carriera il suo rivale/amico Nadal, che sconfigge con il risultato di 7-6 1-6 6-3 6-4, raggiungendo così la finale numero 12 a Londra, dove si confronta per la terza volta con Djokovic: la finale più lunga nella storia del torneo (con una durata di 4h e 57') vede Federer sconfitto 6-7 6-1 6-7 6-4 12-13 al tiebreak del quinto set (istituito proprio nell'edizione 2019 di Wimbledon) dopo aver sprecato due match point.[162]
Partecipa al torneo di Cincinnati dove batte ai sedicesimi Londero con il punteggio di 6-3 6-4, ma deve cedere agli ottavi al giovane russo Rublev. Torna in campo per gli US Open: dopo aver battuto con qualche difficoltà Nagal e Džumhur, supera agevolmente Evans e Goffin. La sua corsa, però, si arresta ai quarti, dove viene eliminato da Grigor Dimitrov in cinque set dopo essere stato avanti due set a uno. Durante la Laver Cup, supera Nick Kyrgios 6(5)-7, 7-5, [10-7] e John Isner 6-4, 7-6(3) aiutando il Team Europe nella sua rimonta. Partecipa poi al torneo di Shanghai, dove batte Albert Ramos Viñolas e David Goffin, per poi cedere in tre set a Zverev nei quarti di finale. Conquista il suo quarto titolo stagionale e centotreesimo in carriera a Basilea, dove vantava già altri nove successi, senza perdere set. Nei primi due turni batte Peter Gojowczyk e Radu Albot, nei quarti approfitta del ritiro di Stan Wawrinka, in semifinale supera Stefanos Tsitsipas e in finale lascia appena quattro game ad Alex de Minaur. In vista delle ATP Finals decide di saltare il torneo di Bercy.[163]
Alle ATP Finals viene inserito nel Gruppo Björn Borg, insieme a Novak Djokovic, Dominic Thiem e Matteo Berrettini. Nella prima giornata viene sconfitto per la terza volta consecutiva da Thiem, con un doppio 7-5, nel secondo incontro riesce a battere Berrettini con il punteggio di 7-6(2), 6-3. Nel terzo e decisivo incontro batte Djokovic con il punteggio di 6-4, 6-3, superando il serbo per la prima volta in 4 anni e vendicando così la finale persa a Wimbledon. Si qualifica così per la quindicesima volta su sedici apparizioni alle semifinali, dove viene sconfitto da Tsitsipas con il punteggio di 3-6, 4-6.
2020: semifinale agli Australian Open, operazioni al ginocchio
modificaDurante questa stagione disputa solamente gli Australian Open, dove supera i primi due turni senza troppi problemi, lasciando solamente tredici game agli avversari. Al terzo turno, viene portato al quinto set da John Millman, e ha la meglio 10-8 al tie-break del quinto (che si gioca ai 10 punti). Lascia poi un set a Márton Fucsovics nel quarto turno, mentre nei quarti di finale è nuovamente costretto al quinto da Tennys Sandgren, ma riesce a superarlo per 6-3, 2-6, 2-6, 7-6(8), 6-3 annullando sette match point e raggiungendo così la semifinale. Nel penultimo atto affronta il numero due del mondo Djokovic e viene sconfitto in tre set.
Il 7 febbraio partecipa a un'esibizione a Città del Capo contro Rafael Nadal con un pubblico record di oltre 51000 spettatori e vince 6-4, 3-6, 6-3. Nello stesso mese annuncia di essersi sottoposto a un'operazione al ginocchio e l'intenzione di rientrare in campo per la stagione su erba.[164] A metà giugno annuncia di essersi sottoposto a una nuova operazione e quindi la fine della sua stagione.[165]
2021: quarti a Wimbledon, altra operazione al ginocchio e uscita dalla top 10
modificaSaltati anche gli Australian Open, a cui aveva sempre preso parte dall'anno della sua prima apparizione (2000),[166] torna nel circuito all'ATP 250 di Doha, dopo 14 mesi di stop. Vince in tre set il match d'esordio contro l'inglese Evans ma cede nei quarti, dopo aver fallito un match point, al georgiano Basilašvili.[167]
In primavera, dopo la fugace apparizione al 250 ginevrino, che lo vede eliminato da Pablo Andújar all'esordio,[168] torna ad affrontare uno Slam. Al Roland Garros, accreditato dell'ottava testa di serie, elimina in tre set Istomin e in quattro Čilić e Koepfer, guadagnando l'accesso agli ottavi contro Berrettini, dai quali però si ritira per non affaticare troppo il ginocchio dopo il lungo stop e potersi presentare al meglio sull'erba.[169] Torna in campo ad Halle, eliminando Ivashka 7-6, 7-5 ma venendo sconfitto da Félix Auger-Aliassime in rimonta. Al Torneo di Wimbledon, dove parte da testa di serie numero 6, diventa il tennista più anziano (39 anni e 11 mesi) a raggiungere i quarti di finale in questo torneo: sconfigge Adrian Mannarino per ritiro (due set pari), Richard Gasquet (3-0), Cameron Norrie (3-1) e Lorenzo Sonego (3-0). Una volta raggiunti i quarti, cede tre set a zero al polacco Hubert Hurkacz (testa di serie numero 13). Successivamente rinuncia ai Giochi Olimpici di Tokyo a causa di una ricaduta riguardo al ginocchio. A metà agosto annuncia di sottoporsi a un'ulteriore operazione, terminando la stagione con un bilancio di 9 vittorie e 4 sconfitte (7-1 negli Slam). Il 18 ottobre esce dalla top 10: l'ultima volta che era risultato fuori dai migliori dieci giocatori al mondo era il 16 gennaio 2017. Il 15 novembre annuncia il forfait all'Australian Open.[170]
2022: forfait a Wimbledon dopo 23 anni, uscita dal ranking ATP e ritiro dal tennis
modificaIl successivo 13 giugno, con la perdita dei punti conquistati con i quarti a Wimbledon, esce per la prima volta dopo 22 anni dalla top 50 mondiale.[171] Dopo aver dato forfait anche a Wimbledon per la prima volta dal 1999,[172] l'11 luglio seguente perde inoltre i punti della finale di Wimbledon 2019, uscendo così dal ranking mondiale per la prima volta dal 1997.[173]
A giugno, in un'intervista, annuncia ufficialmente il ritorno in campo per la Laver Cup di settembre. Il 15 settembre 2022, sui suoi profili social, annuncia il ritiro dal tennis al termine della stessa manifestazione.[174] Il 23 settembre gioca il suo ultimo incontro in coppia con Rafael Nadal perdendo contro i rivali del Team World, Tiafoe e Sock, con il punteggio di 6-4, 6-7, 9-11.
Coppa Davis
modificaRoger Federer vanta un bilancio complessivo di 52 vittorie e 18 sconfitte in settanta incontri di Coppa Davis (40 a 8 nel singolare e 12 a 10 nel doppio). Dal 1999 al 2015 è stato componente fisso della squadra svizzera e ha condotto il suo Paese nel 1999 e nel 2003 alla semifinale, nel 2001 e nel 2004 ai quarti di finale, ma soprattutto nel 2014 alla vittoria della competizione.
Dalla stagione 2005 Federer è tornato a dedicarsi particolarmente alla carriera individuale e non ha gareggiato per il proprio Paese al primo turno negli anni dal 2005 al 2007, confronti dai quali la Svizzera è uscita sempre sconfitta. In tutti e tre gli anni Federer, per evitare che il proprio Paese venisse estromesso dal gruppo A (o World Group) della Coppa Davis, partecipò ai turni di spareggio. Ma, mentre nel 2005 e nel 2006 la sua presenza contribuì alla vittoria della compagine elvetica, nel 2007 la Svizzera, malgrado i due successi di Federer nel singolare, venne sconfitta per 2 a 3 dalla Repubblica Ceca e retrocessa, cosicché nel 2008, dopo sedici anni di presenza ininterrotta, si ritrovò assente dal World Group.
Nel settembre 2008 la squadra svizzera, forte di Federer e Stanislas Wawrinka, conseguì contro il Belgio quella vittoria che le permise di tornare immediatamente nella massima serie; lo stesso accadde esattamente un anno più tardi, nello spareggio contro l'Italia a Genova.[175]
Nel febbraio 2012 Federer torna a giocare contro gli Stati Uniti in casa a Friburgo, su terra; perde sia in singolare (contro Isner) sia il match in doppio (contro Fish e uno dei fratelli Bryan). A settembre nello spareggio per non retrocedere contro l'Olanda sconfigge in singolare sia Thiemo de Bakker che Robin Haase portando la sua Svizzera alla salvezza nel World Group, assieme a Stanislas Wawrinka, vincitore di uno degli altri due singolari.
Nel 2014 decide di tornare a disputare la competizione contribuendo, con la sua vittoria contro Ilija Bozoljac per 6-4, 7-5, 6-2, al 3-2 della Svizzera contro la Serbia (priva però di Novak Đoković) nel primo turno del World Group. Ai quarti di finale contro il Kazakistan Federer, grazie alla vittoria per 7-6(0), 6-2, 6-3 nell'ultimo singolare contro Andrej Golubev, regala il punto decisivo alla Svizzera. Prima di questo incontro l'elvetico aveva battuto Michail Kukuškin per 6-4, 6-4, 6-2 nel secondo singolare della sfida ma era stato poi sconfitto per 4-6, 6(5)-7, 6-4, 6(5)-7 nel doppio, disputato in coppia con Stanislas Wawrinka, contro Golubev e Oleksandr Nedovjesov. In semifinale la Svizzera affronta l'Italia e Federer regala il primo punto battendo Bolelli 7-6, 6-4, 6-4 e successivamente arriva la vittoria di Wawrinka. In doppio dà forfait per eccessiva stanchezza e questo causa la sconfitta di Chiudinelli e Wawrinka, ma il giorno dopo chiude i conti battendo Fognini 6-2, 6-3, 7-6 e riportando in finale la Svizzera dopo 23 anni.
In finale la Svizzera affronta la Francia a Lilla. La vigilia della finale vede il rischio forfait per Federer a causa di un infortunio alla schiena patito durante la semifinale delle ATP Finals contro Stan Wawrinka. Alla fine lo svizzero decide di giocare, ma il primo match in singolare lo vede sconfitto nettamente in tre set da Monfils; l'incontro porta il risultato sull'1-1 visto che in precedenza Wawrinka aveva sconfitto Tsonga. Il secondo giorno è quello del doppio e la coppia Federer/Wawrinka sconfigge in tre set i transalpini Benneteau/Gasquet, conquistando un punto fondamentale. Il terzo e ultimo giorno si apre con l'incontro che vede Federer opposto a Gasquet. Lo svizzero domina sin dal primo gioco e con il punteggio di 6-4, 6-2, 6-2 ottiene la vittoria e porta a casa il punto decisivo. Per la Svizzera è il primo titolo in Coppa Davis della sua storia.[137][138]
Con 54 vittorie Federer è lo svizzero con più vittorie nella storia della manifestazione davanti a Jakob Hlasek (49), Marc Rosset (37) e Heinz Günthardt (36). La sua percentuale di vittorie è la più alta tra i tennisti che hanno disputato più di venti incontri.
Rivalità con Rafael Nadal
modificaTra Roger Federer e Rafael Nadal è sussistita per lungo tempo una rivalità sportiva fra le più accese della storia del tennis, sebbene vada ricordato che alla forte rivalità sportiva è sempre corrisposta una grande stima reciproca. I due hanno occupato le prime due posizioni del ranking ATP ininterrottamente per quattro anni, con l'elvetico primo e lo spagnolo secondo, fatta eccezione per il periodo da agosto 2008 a luglio 2009, in cui le posizioni si sono invertite; Nadal è stato successivamente relegato al terzo posto da Andy Murray nell'agosto 2009.
Federer e Nadal molto spesso si sono affrontati nelle finali dei tornei, facendo segnare anche il record di nove finali del Grande Slam e dodici di Masters 1000. I confronti diretti vedono Nadal in vantaggio per 24-16 su quaranta match disputati. L'ultimo di questi confronti è stato in semifinale a Wimbledon 2019, con la vittoria in quattro set (con il punteggio finale di 7-6(3) 1-6 6-3 6-4) di Roger Federer, mentre l'ultimo in una finale del grande Slam si è disputato il 29 gennaio 2017 in occasione della finale degli Australian Open e ha visto vincere l'elvetico in cinque set (con il punteggio finale di 6-4 3-6 6-1 3-6 6-3), conferendo a Federer il nuovo record di tornei del Grande Slam vinti (18) e rendendolo il primo giocatore, nella storia del tennis, a vincere, per almeno cinque volte, tre tornei del Grande Slam (Australian Open, Wimbledon e US Open).
Alcuni incontri fra loro giocati vengono considerati fra i più avvincenti di questo sport: la finale di Wimbledon 2008, che ha visto trionfare lo spagnolo al 5º set, dopo 4 ore e 48 minuti di gioco (in quella che è stata la finale più lunga di Wimbledon per 11 anni), è stata definita da taluni come la più emozionante partita della storia del tennis.[176] La finale degli Australian Open 2009 fu un'altra memorabile partita, vinta da Nadal al quinto set, partita che Federer definisce come la migliore che i due abbiano giocato uno contro l'altro. Da menzionare anche la finale del Master Series di Roma 2006, che ha visto il successo del maiorchino nel quinto set, dopo che Federer sprecò due match point a suo favore sul parziale di 5-6. Altra partita notevole fu la finale di Wimbledon 2007, portata avanti al quinto set, dove Roger Federer vinse il suo quinto titolo londinese.
Rivalità con Novak Đoković
modificaSviluppatasi nella seconda metà della carriera di Federer, anche la sua rivalità con Novak Đoković è annoverata tra le più accese della loro disciplina: i due si sono affrontati ben cinquanta volte. Il bilancio è di 27-23 in favore del serbo. Il primo incontro si è tenuto nel 2006.
- Questa rivalità è la seconda dell'era Open per numero di incontri disputati, davanti a quelle tra Roger Federer e Rafael Nadal (40), tra Ivan Lendl e John McEnroe e tra lo stesso Đoković e Andy Murray (36 entrambe). La prima fase, tra il 2006 e il 2010, è stata favorevole al tennista svizzero (13-6), con quattro vittorie consecutive tra il 2006 e il 2007, mentre la seconda è a favore del serbo (21 a 10) con cinque vittorie consecutive tra il 2015 e il 2019.
- Sulla terra il bilancio è di parità (4-4) mentre sul cemento conduce Ðokovic (20-18, indoor 6-4 per il serbo), così come sull'erba, dove il serbo è in vantaggio 3-1.
- Nei tornei del Grande Slam si sono incontrati in 17 occasioni, di cui cinque nelle seguenti finali: agli US Open 2007 Federer vince sul serbo con il punteggio di 7-6(4), 7-6(2), 6-4; a Wimbledon 2014, Nole si impone con il punteggio di 6(7)-7, 6-4, 7-6(4), 5-7, 6-4; a Wimbledon 2015 a vincere è Nole per 7-6(1), 6(10)-7, 6-4, 6-3; agli US Open 2015 vince Nole per 6-4, 5-7, 6-4, 6-4 e a Wimbledon 2019 a spuntarla è il serbo per 7-6(5), 1-6, 7-6(4), 4-6, 13-123, dopo avere salvato due match-point nel set decisivo.
- L'incontro più lungo disputato tra i due giocatori è la finale di Wimbledon 2019, durata 4 ore e 57 minuti, che è anche la finale più lunga mai giocata a Wimbledon e, sempre in termini di durata, la terza nella storia delle finali dei tornei del grande Slam.
Caratteristiche tecniche
modificaIl tennis di Roger Federer è unanimemente considerato il punto di incontro tra il tennis classico, nel quale doti come la sensibilità e il tocco avevano un importante ruolo, e quello moderno, affermatosi con l'evoluzione tecnologica delle racchette. Del tennis antico Federer conserva senz'altro l'eleganza nei gesti; il diritto viene eseguito la maggior parte delle volte in open stance, con tutti e due i piedi in obliquo rispetto alla linea di fondocampo (l'angolazione cambia in base al tipo di diritto giocato e alla zona del campo dove viene eseguito il colpo), mentre la neutral stance viene utilizzata su palle meno profonde durante la fase di attacco o di chiusura del punto, oppure in fase di avanzamento verso la rete. L'impugnatura con cui gioca il colpo è una Eastern non particolarmente accentuata: nel movimento impone una brusca accelerazione all'avambraccio, ruotando il polso quando desidera conferire effetto in Top-Spin alla palla e avanzando al contempo con la spalla. Il risultato è un colpo molto veloce, di difficile lettura per l'avversario, essendo giocato senza cambiare posizione dei piedi e non molto carico di effetto, nonché adatto alle superfici veloci. La spinta in avanti della spalla proietta Federer verso la rete, rendendo il tocco un efficace colpo d'approccio. La versatilità tecnica di Federer gli consente notevoli variazioni con tale colpo che risulta particolarmente opportuno nel passante incrociato o quando la palla è bassa nei pressi della rete, accompagnando in questo caso il movimento con un piccolo salto e trasferendo dal basso verso l'alto l'energia del gesto. La chiusura del moto di diritto avviene lateralmente, dando l'impressione che il movimento assomigli a quello di una "frustata ampia e fluida".[177]
Il rovescio è un colpo meno naturale, sul quale il tennista di Basilea ha lavorato molto e i cui progressi sono andati di pari passo con quelli della classifica mondiale. Anche di rovescio, giocato a una mano, Federer agisce in accentuata Neutral Stance con il piede destro che scavalca l'allineamento del sinistro, utilizzando maggiormente il polso sia per conferire effetto in Top-Spin alla palla, sia per direzionare il colpo. La sua impugnatura è generalmente a metà tra una Continental e una Eastern, mentre il piano di rimbalzo sulla palla viene adattato dall'inclinazione del polso. Il colpo non viene giocato in avanzamento come il diritto, e il peso del corpo tende a poggiare prevalentemente sul piede destro (l’anteriore), in quanto durante l’esecuzione egli tende a sollevare il piede sinistro durante l’impatto con la palla. In alternativa al rovescio in Top-Spin, Federer dispone di un efficace rovescio in Back, con effetto dall'alto verso il basso. In questo colpo lo svizzero esalta la sua sensibilità di tocco, trasformando quella che è una scelta difensiva per tutti gli altri giocatori in un'arma d'attacco quando lo gioca basso e teso in incrociato, difficile da ribattere specialmente per i giocatori destrorsi con rovescio a due mani. La validità del suo rovescio in back si nota anche nell'esecuzione della smorzata, che lo svizzero maschera molto bene e che gioca con grande naturalezza. Nel bagaglio tecnico dell'elvetico è anche presente un insolito colpo di rovescio effettuato in allungo, di solo polso, dal basso verso l'alto, con il quale gioca spesso passanti notevoli. In occasione delle esibizioni con Pete Sampras, nel novembre 2007, il campione americano ha elogiato il suo particolare gesto affermando: «Ha questo colpetto (lett. flick) di rovescio che non avevo mai visto prima [...] è qualcosa che io non possedevo». Nonostante con il diritto metta a segno un numero maggiore di punti e tenda a sbagliare di meno, c'è chi ritiene che il rovescio «sia il suo migliore colpo». Con l'avvento del nuovo coach Ivan Ljubicic Federer trova nel suo rovescio una risorsa preziosa: per ridurre gli spostamenti laterali e ritrovare aggressività da fondo ne riduce drasticamente l'utilizzo come colpo interlocutorio, soprattutto nella versione più difensiva e attaccabile in back, e ricorre invece a potenti (e rischiosi) rovesci incrociati e lungolinea colpiti in top, con i quali aprirsi il campo e scendere a rete (o chiudere di dritto).
Federer è dotato di una notevole sensibilità dei colpi. Infatti è in grado di giocare colpi anticipati di mezzo volo, con continuità, nei pressi della linea di fondo campo, sia di dritto che di rovescio. Questo gli permette di togliere tempo all'avversario, e allo stesso momento, di esprimere un tennis aggressivo senza esaurire le energie.
Il servizio è un colpo che si è anch'esso evoluto nel tempo. Agli esordi Federer serviva senza spingere in maniera accentuata con gli addominali, forzando la prima di servizio più piatta e risultando più attaccabile sulla seconda. Con gli anni ha aumentato l'inarcamento della schiena e oggi serve sia la prima che la seconda palla con maggiore effetto in kick. Il suo movimento di battuta si avvicina come meccanica a quello del più grande "battitore" della storia del tennis moderno, Pete Sampras. La prima battuta viaggia mediamente attorno ai 195-200 km/h, velocità minore rispetto a quella che molti altri tennisti contemporanei sono in grado di raggiungere. Ciò nonostante, grazie alla fluidità del colpo (che lo rende difficile da leggere), alle numerose variazioni che riesce a imprimergli e alla capacità di piazzamento, è uno dei giocatori che ricava il maggior numero di punti dalla propria battuta.
All'inizio della carriera Federer veniva considerato un giocatore "di volo" ed era posto a confronto con i grandi specialisti della rete quali John McEnroe, Stefan Edberg e Boris Becker. L'evoluzione del suo gioco e il contestuale miglioramento dei risultati hanno però coinciso con una riduzione da parte dello svizzero degli schemi di serve & volley. Il tennis moderno, molto più potente e giocato su superfici più lente, maggiormente uniformate, con palle più pesanti, penalizza il gioco di rete, e Federer, utilitaristicamente, ha fatto di necessità virtù. Ciò nonostante, tra i top players, è il giocatore che maggiormente si affaccia a rete mostrando compostezza e coordinazione nei colpi di volo, e spesso esaltandosi alla ricerca di incredibili soluzioni di tocco. Con l'avanzare dell'età e attraverso la consulenza di Stefan Edberg, ha migliorato le sue attitudini al gioco di volo, utilizzando più spesso il serve & volley e migliorando anche la precisione delle volée, specialmente quella di dritto, ritenuta in passato la meno efficace.
La migliore dote del gioco di Federer consiste, però, nella reattività e nel colpo d'occhio che gli consentono di intuire e partire in anticipo sul colpo dell'avversario. Egli stesso ebbe occasione di affermare: «Io sento, quando qualcuno sta per colpire la palla, di sapere con che angolo e che effetto, semplicemente mi sembra di averla già vista. E questo è un enorme vantaggio».[178] Una statistica rende meglio l'idea di questa sua abilità: nei confronti diretti con l'americano Roddick, il più potente battitore del circuito e recordman di ace in diverse stagioni, Federer ha servito meno ace del suo avversario solo in quattro occasioni su ventiquattro incontri disputati. Come fu fatto notare dopo la semifinale di Wimbledon 2003 in cui Roddick servì solo quattro ace, «Federer ha un talento nella lettura del servizio di Roddick. Roddick ha realizzato solo quattro ace nell'incontro mentre ne aveva serviti 64 nei cinque match precedenti».[179]
In risposta Federer è un giocatore altrettanto imprevedibile, capace di piazzare una gran varietà di colpi, tra i quali addirittura la smorzata. Ha persino ideato un colpo: la SABR (Sneak Attack By Roger), che consiste in una risposta molto anticipata praticata sulla linea del servizio, usata dallo svizzero per sorprendere l'avversario in uscita dal servizio.
Il suo preparatore atletico è Pierre Paganini. Nonostante in alcuni momenti delle esibizioni sembri pigro e adagiarsi sul suo talento, giocando da posizioni non tecnicamente ortodosse e adattando i colpi con il polso, Paganini descrive il suo pupillo come un atleta completo: «Un tennista non deve essere né uno sprinter, né un maratoneta, né un tiratore di precisione, ma deve trarre un po' da ognuna di queste categorie».[180] La caratteristica che gli consente di avere grande resistenza sul campo risiede però nello scarso dispendio energetico che egli ha durante il suo tennis: ha movimenti essenziali, non sbuffa né emette gemiti nel colpire la palla, e il condurre spesso il gioco lo costringe poche volte a lunghe rincorse sulla difensiva.
I progressi negli anni sono stati anche caratteriali. A inizio carriera era solito innervosirsi e lanciare racchette per terra. Poi, come afferma, dopo un incontro perso ad Amburgo nel 2001 con l'argentino Franco Squillari decise di non ripetere più tali gesti, e le cose, a suo dire, andarono meglio.[180] Da allora Federer ha assunto in campo un atteggiamento calmo e sereno, fiducioso nel proprio tennis. Come ha dichiarato: «Quando sono in difficoltà mi concentro sul mio gioco. In passato, quando ero sotto con il punteggio, venivo preso dalla paura e cercavo di cambiare qualcosa; oggi sono calmo e ho fiducia nei miei colpi».[181]
Sponsor ed equipaggiamento
modificaDall'inizio della sua carriera, Federer si è affidato a Nike come sponsor tecnico (sia per l'abbigliamento sia per le scarpe) fino al 2018. L'attenzione dello svizzero alla propria immagine è notevole: la cura nella scelta di abiti dallo stile elegante e classico (soprattutto a Wimbledon), in contrapposizione allo stile più aggressivo adottato nei primi anni da Nadal, va a completare coerentemente la naturale fluidità dei suoi movimenti sul campo. A conferma di ciò Federer ha vinto per due volte il "Premio Eleganza Compeed" (2008, 2010) assegnato a Roma da una giuria di giornalisti.[182] Dopo il quinto titolo consecutivo a Wimbledon, nel 2007, la Nike decise di inaugurare una linea di abbigliamento esclusiva, in linea con lo stile del torneo e quello del campione di Basilea. Il rapporto con l'azienda americana ha permesso di realizzare un logo con le lettere "RF" accostate, posto sugli abiti che il tennista indossa unitamente al simbolo della casa produttrice.
Il 2 luglio 2018 si presenta alla prima partita del Torneo di Wimbledon 2018 con un nuovo sponsor tecnico, Uniqlo, lasciando Nike che lo ha vestito fin dal 1994. La casa giapponese verserà circa 300 milioni di dollari allo svizzero per i prossimi 10 anni, anche in caso di ritiro dall'attività tennistica.[183]
In occasione del torneo di Doha 2021 Federer ha cominciato a indossare scarpe On, marchio svizzero specializzato in scarpe da running e da passeggio, di cui Federer è uno dei principali azionisti. On ha realizzato un modello personalizzato: la "The Roger" Pro, proprio in collaborazione e dietro specifiche indicazioni tecniche del campione elvetico.
Per quanto riguarda la racchetta Federer ha sempre utilizzato quelle prodotte dalla Wilson. La caratteristica comune di tutti i modelli usati è la limitata ampiezza del piatto corde. Negli anni giovanili utilizzò, tra le altre, la "Hyper Pro Staff Tour" (derivata dalla racchetta di Sampras). Dopo alcune stagioni da professionista adotta la "[K] Six-One Tour" che lo accompagnerà fino all'inizio del 2010. Si trattava di una racchetta personalizzata da Wilson e fuori commercio, con piatto corde originariamente di 85 in² (poi 90), manico 4, peso 375 g e una tensione di circa 22-23 kg. Nel 2010 passò a una "BLX Six.One Tour 90", rinnovata nei colori e con caratteristiche leggermente differenti: il peso scende fino a 355 g e aumenta la maneggevolezza grazie a uno spostamento del bilanciamento verso il manico dell'attrezzo. Nel 2012 è passato a una "Pro Staff Six One 90", fabbricata in carbonio con fibre di basalto. La racchetta è simile alla precedente con alcune innovazioni: il peso è di 339 g senza corde, con uno schema di incordatura 16x19; le corde che utilizza sono in budello naturale per le verticali e monofilamento per le orizzontali. Al torneo di Amburgo nel luglio 2013 Federer decide di provare una nuova racchetta, passando a una più grande di 8 in², di colore nero; l'esperimento termina dopo l'eliminazione al successivo torneo di Gstaad. All'inizio della stagione 2014, lo svizzero passa in pianta stabile a un prototipo di racchetta con il piatto corde più ampio, ulteriormente modificato, simile a quello provato l'estate precedente. Prima del torneo di Toronto 2014 tale racchetta viene presentata in versione ufficiale come sua nuova racchetta personalizzata Wilson, la RF97, progettata appositamente per incentivare il nuovo stile di gioco di Federer, decisamente votato all'attacco e ad abbreviare il numero di scambi.
Statistiche
modificaTornei dello Slam
modificaRisultati in progressione nei tornei dello Slam
modificaV | F | SF | QF | #T | RR | Q# | A | ND |
(V) Torneo vinto; raggiunto (F) finale, (SF) semifinale, (QF) quarti di finale, (#T) turni 4, 3, 2, 1; (RR) round - robin; (Q#) Turno di qualificazione; (A) assente dal torneo; (ND) torneo non disputato.
Torneo | 1998 | 1999 | 2000 | 2001 | 2002 | 2003 | 2004 | 2005 | 2006 | 2007 | 2008 | 2009 | 2010 | 2011 | 2012 | 2013 | 2014 | 2015 | 2016 | 2017 | 2018 | 2019 | 2020 | 2021 | 2022 | Titoli | V-S |
Grande Slam | |||||||||||||||||||||||||||
Australian Open | A | Q1 | 3T | 3T | 4T | 4T | V | SF | V | V | SF | F | V | SF | SF | SF | SF | 3T | SF | V | V | 4T | SF | A | A | 6 / 21 | 102-15 |
Roland Garros | A | 1T | 4T | QF | 1T | 1T | 3T | SF | F | F | F | V | QF | F | SF | QF | 4T | QF | A | A | A | SF | A | 4T | A | 1 / 19 | 73-17 |
Wimbledon | A | 1T | 1T | QF | 1T | V | V | V | V | V | F | V | QF | QF | V | 2T | F | F | SF | V | QF | F | ND | QF | A | 8 / 22 | 105-14 |
US Open | A | Q2 | 3T | 4T | 4T | 4T | V | V | V | V | V | F | SF | SF | QF | 4T | SF | F | A | QF | 4T | QF | A | A | A | 5 / 19 | 89-14 |
Titoli | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1 | 3 | 2 | 3 | 3 | 1 | 2 | 1 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 2 | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 20 / 81 | N/A |
Vittorie-Sconfitte | 0-0 | 0-2 | 7-4 | 13-4 | 6-4 | 13-3 | 22-1 | 24-2 | 27-1 | 26-1 | 24-3 | 26-2 | 20-3 | 20–4 | 19-3 | 13-4 | 19-4 | 18-4 | 10-2 | 18-1 | 14-2 | 18-4 | 5-1 | 7-1 | 0-0 | N/A | 369-60 |
Vittorie (20)
modificaNumero | Data | Torneo | Superficie | Avversario in finale | Punteggio |
1. | 6 luglio 2003 | Torneo di Wimbledon, Londra (1) | Erba | Mark Philippoussis | 7-6(5), 6-2, 7-6(3) |
2. | 1º febbraio 2004 | Australian Open, Melbourne (1) | Cemento | Marat Safin | 7-6(3), 6-4, 6-2 |
3. | 4 luglio 2004 | Torneo di Wimbledon, Londra (2) | Erba | Andy Roddick | 4-6, 7-5, 7-6(3), 6-4 |
4. | 12 settembre 2004 | US Open, New York (1) | Cemento | Lleyton Hewitt | 6-0, 7-6(3), 6-0 |
5. | 3 luglio 2005 | Torneo di Wimbledon, Londra (3) | Erba | Andy Roddick | 6-2, 7-6(2), 6-4 |
6. | 11 settembre 2005 | US Open, New York (2) | Cemento | Andre Agassi | 6-3, 2-6, 7-6(1), 6-1 |
7. | 29 gennaio 2006 | Australian Open, Melbourne (2) | Cemento | Marcos Baghdatis | 5-7, 7-5, 6-0, 6-2 |
8. | 9 luglio 2006 | Torneo di Wimbledon, Londra (4) | Erba | Rafael Nadal | 6-0, 7-6(5), 6(2)-7, 6-3 |
9. | 10 settembre 2006 | US Open, New York (3) | Cemento | Andy Roddick | 6-2, 4-6, 7-5, 6-1 |
10. | 28 gennaio 2007 | Australian Open, Melbourne (3) | Cemento | Fernando González | 7-6(2), 6-4, 6-4 |
11. | 8 luglio 2007 | Torneo di Wimbledon, Londra (5) | Erba | Rafael Nadal | 7-6(7), 4-6, 7-6(3), 2-6, 6-2 |
12. | 9 settembre 2007 | US Open, New York (4) | Cemento | Novak Đoković | 7-6(4), 7-6(2), 6-4 |
13. | 8 settembre 2008 | US Open, New York (5) | Cemento | Andy Murray | 6-2, 7-5, 6-2 |
14. | 7 giugno 2009 | Roland Garros, Parigi | Terra rossa | Robin Söderling | 6-1, 7-6(1), 6-4 |
15. | 5 luglio 2009 | Torneo di Wimbledon, Londra (6) | Erba | Andy Roddick | 5-7, 7-6(6), 7-6(5), 3-6, 16-14 |
16. | 31 gennaio 2010 | Australian Open, Melbourne (4) | Cemento | Andy Murray | 6-3, 6-4, 7-6(11) |
17. | 8 luglio 2012 | Torneo di Wimbledon, Londra (7) | Erba | Andy Murray | 4-6, 7-5, 6-3, 6-4 |
18. | 29 gennaio 2017 | Australian Open, Melbourne (5) | Cemento | Rafael Nadal | 6-4, 3-6, 6-1, 3-6, 6-3 |
19. | 16 luglio 2017 | Torneo di Wimbledon, Londra (8) | Erba | Marin Čilić | 6-3, 6-1, 6-4 |
20. | 28 gennaio 2018 | Australian Open, Melbourne (6) | Cemento | Marin Čilić | 6-2, 6(5)-7, 6-3, 3-6, 6-1 |
Finali perse (11)
modificaNumero | Data | Torneo | Superficie | Avversario in finale | Punteggio |
1. | 11 giugno 2006 | Roland Garros, Parigi (1) | Terra rossa | Rafael Nadal | 6-1, 1-6, 4-6, 6(4)-7 |
2. | 10 giugno 2007 | Roland Garros, Parigi (2) | Terra rossa | Rafael Nadal | 3-6, 6-4, 3-6, 4-6 |
3. | 8 giugno 2008 | Roland Garros, Parigi (3) | Terra rossa | Rafael Nadal | 1-6, 3-6, 0-6 |
4. | 6 luglio 2008 | Torneo di Wimbledon, Londra | Erba | Rafael Nadal | 4-6, 4-6, 7-6(5), 7-6(8), 7-9 |
5. | 1º febbraio 2009 | Australian Open, Melbourne | Cemento | Rafael Nadal | 5-7, 6-3, 6(3)-7, 6-3, 2-6 |
6. | 14 settembre 2009 | US Open, New York | Cemento | Juan Martín del Potro | 6-3, 6(5)-7, 6-4, 6(4)-7, 2-6 |
7. | 5 giugno 2011 | Roland Garros, Parigi (4) | Terra rossa | Rafael Nadal | 5-7, 6(3)-7, 7-5, 1-6 |
8. | 6 luglio 2014 | Torneo di Wimbledon, Londra (2) | Erba | Novak Đoković | 7-6(7), 4-6, 6(4)-7, 7-5, 4-6 |
9. | 12 luglio 2015 | Torneo di Wimbledon, Londra (3) | Erba | Novak Đoković | 6(1)-7, 7-6(10), 4-6, 3-6 |
10. | 13 settembre 2015 | US Open, New York (2) | Cemento | Novak Đoković | 4-6, 7-5, 4-6, 4-6 |
11. | 14 luglio 2019 | Torneo di Wimbledon, Londra (4) | Erba | Novak Đoković | 6(5)-7, 6-1, 6(4)-7, 6-4, 12(3)-13 |
Testa a testa
modificaNella seguente tabella vengono elencati i primi dieci tennisti per numero di sfide contro Federer. È indicato il numero degli incontri totali disputati contro ciascun avversario, il bilancio sulle varie superfici e quello globale.[184]
Nº | Giocatore | Incontri disputati | Partite V-P | V% | Cemento | Terra | Erba | Sintetico |
1. | Novak Đoković | 50 | 23-27 | 46,00% | 18-20 | 4-4 | 1-3 | 0-0 |
2. | Rafael Nadal | 40 | 16-24 | 40,00% | 11-9 | 2-14 | 3-1 | 0-0 |
3. | Lleyton Hewitt | 27 | 18-9 | 66,67% | 12-4 | 1-0 | 4-2 | 1-3 |
4. | Tomáš Berdych | 26 | 20-6 | 76,9% | 12-5 | 4-0 | 3-1 | 1-0 |
Stan Wawrinka | 26 | 23-3 | 86,96% | 17-0 | 5-3 | 1-0 | 0-0 | |
6. | Andy Murray | 25 | 14-11 | 56% | 12-10 | 0-0 | 2-1 | 0-0 |
Juan Martín del Potro | 25 | 18-7 | 75% | 13-7 | 3-0 | 2-0 | 0-0 | |
8. | Andy Roddick | 24 | 21-3 | 87,50% | 14-3 | 1-0 | 4-0 | 2-0 |
9. | Nikolaj Davydenko | 21 | 19-2 | 90,48% | 15-2 | 3-0 | 0-0 | 1-0 |
10. | Richard Gasquet | 21 | 19-2 | 90,48% | 11-0 | 4-2 | 4-0 | 0-0 |
Omaggi e riconoscimenti
modifica- Sportivo mondiale dell'anno di La Gazzetta dello Sport nel 2005, 2006, 2007 e 2017 (unico sportivo a ricevere tale riconoscimento per tre volte consecutive, mentre il record assoluto lo condivide con Carl Lewis).[185]
- Laureus Sportsman of the Year Award vinto dal 2005 al 2008 consecutivamente e poi nel 2018.
- Premio ESPY al miglior atleta internazionale, vinto nel 2007.
- Premio ESPY al miglior tennista maschile, vinto l'ultima volta nel 2019.
- Premio BBC alla personalità sportiva dell'anno vinto per ben 4 volte, l'ultima nel 2017.
- Premio al miglior atleta maschile dell'anno secondo AIPS, vinto per 5 volte (2004, 2005, 2006, 2007 e 2009).
- Stefan Edberg Sportsmanship Award ATP vinto per la tredicesima volta.
- ATPWorldTour.com Fans’ Favourite, vinto per diciannove volte consecutive (2003-2021).
- Comeback Award 2017 come miglior ritorno nel circuito ATP nel 2017.
- Premio Ritorno dell'anno vinto nel 2018.
- Nel 2012 gli viene dedicata una via nella città di Halle, la Roger-Federer-Allee (che collega il Gerry Weber Stadion al Gerry Weber Sportpack).
- Nel 2016 gli è stata dedicata una via nella città di Bienne, la Roger-Federer-Allee (che collega il centro nazionale Swisstennis al complesso sportivo Tissot arena).
- Nella serie tv Boris (in cui v'è un regista appassionato di tennis), tutti i pesci rossi presenti sul set portano il nome di tennisti famosi: il pesce Roger Federer è appunto ispirato all'omonimo tennista.
- Sportivo svizzero dell'anno (2003, 2004, 2006, 2007, 2012, 2014 e 2017).
- Il 9 giugno 2024, Federer ha ricevuto un dottorato honoris causa in Lettere Umane dall'Università Dartmouth, negli Stati Uniti. Dopo il suo discorso di inizio anno alla classe 2024, ha dichiarato: “Sono venuto qui solo per fare un discorso, ma tornerò a casa come dottor Roger”.[186]
Note
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Bibliografia
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Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikiquote contiene citazioni di o su Roger Federer
- Wikinotizie contiene notizie di attualità su Roger Federer
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Roger Federer
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Sito ufficiale, su rogerfederer.com.
- (EN) Roger Federer, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Roger Federer, su Goodreads.
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- (EN) Roger Federer, su AllMovie, All Media Network.
- Pubblicazioni di e su Roger Federer nel catalogo Helveticat della Biblioteca nazionale svizzera
- (DE) Sito dell'associazione umanitaria promossa da Roger Federer, su rogerfedererfoundation.org.
- (EN) Articolo di David Foster Wallace su Roger Federer, su nytimes.com.
- Federer come esperienza filosofica, su lettura.corriere.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 78783058 · ISNI (EN) 0000 0000 7844 9693 · LCCN (EN) n2006023994 · GND (DE) 129256560 · BNE (ES) XX5008471 (data) · BNF (FR) cb14611813r (data) · J9U (EN, HE) 987007524645705171 · NDL (EN, JA) 001243056 · CONOR.SI (SL) 196081763 |
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