Ritratto di Paolo Morigia
Il Ritratto di Paolo Morigia è un dipinto di Fede Galizia, databile fra il 1592 e il 1595.
Ritratto di Paolo Morigia | |
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Autore | Fede Galizia |
Data | 1592-1595 |
Tecnica | olio su tela |
Dimensioni | 88×79 cm |
Ubicazione | Pinacoteca Ambrosiana, Milano[1] |
Storia e descrizione
modificaQuesto ritratto fu dipinto per la chiesa milanese di San Gerolamo e fu donato all'Ambrosiana nel 1670.[2] Il personaggio ritratto è lo storico e gesuita Paolo Morigia. Il dipinto è stato descritto e datato dal Fogolari, sulla base della iscrizione che si trova sulla parte superiore del quadro.[3] Questo è il testo della iscrizione: «FIDES GALICIA VIRGO PUDICISS. AETAT SUAE ANN. XVIII OPUS HOC F. PAULI MORIGII SIMULACRUM ANN. 72 GRATI ANIMI ERGO EFFINXIT. ANNO 1596».
Da una ricerca documentaria tuttavia il Berra ha dimostrato successivamente che l'iscrizione era spuria.[4] Paolo Morigia tiene tra le mani un manoscritto con un madrigale, il cui testo, pubblicato da Southerland Harris, è: «Fu già GALITIA FEDE / Che per tenermi dopo morto in vita / Qui spirante, e qui vivo a te m'addita.»
A destra si vede il libro Historia dell'antichità di Milano, edito nel 1592.[5] Nel suo successivo libro, del 1595, La nobiltà di Milano, Paolo Morigia parla con entusiasmo del ritratto che gli ha fatto Fede Galizia,[6] ragione per cui la datazione di questo dipinto è sicuramente compresa fra il 1592 e il 1595.
Un dettaglio che dimostra l'abilità tecnica e anche la fantasia d'invenzione è riflesso delle finestre sulle lenti degli occhiali: una suggestione della pittura fiamminga contemporanea. Grande espressività in quelle labbra, con grande ostinazione serrate: è un tocco di realismo, derivato dall'arte di Giovanni Battista Moroni e anche dagli studi di fisiognomica particolarmente fiorenti in Lombardia, grazie all'intuito di Leonardo da Vinci.[7]
Note
modifica- ^ Inventario n. 110.
- ^ Bottari, p. 12.
- ^ Fogolari.
- ^ Berra, p. 14.
- ^ Paolo Morigia, Historia dell'antichità di Milano, diuisa in quattro libri, del r.p.f. Paolo Morigia milanese, dell'Ordine de' Giesuati di San Girolamo. Nella quale si racconta breuemente, & con bell'ordine da quante nationi questa città è stata signoreggiata, dal principio della sua fondatione sino l'anno presente 1591. Con due copiossisime tauole, In Venetia, appresso i Guerra, 1592, SBN IT\ICCU\BVEE\012904.
- ^ Paolo Morigia, La nobilta di Milano, diuisa in sei libri. Nel primo, si narra di tutti i santi, e beati, di patria milanesi. ... Nel secondo, si descriuono tutti i papi, cardinali, ... milanesi. Nel terzo, si ragiona di tutti i letterati. ... Nel quarto, si tratta di tutti i rè, ... famosi nella militia dell'istessa patria. ... Nel quinto, si fauella de' pittori, scultori, ... Nel sesto, leggesi le grandezze de' milanesi, ... Del R.P.F. Paolo Morigia milanese, de' Giesuati di S. Girolamo, In Milano, nella stampa del quon. Pacifico Pontio, 1595, SBN IT\ICCU\BVEE\018460. Il ritratto è citato a p. 282.
- ^ Italian women, p. 174.
Bibliografia
modifica- Gino Fogolari, Artisti trentini a Milano e Fede Galizia, in Tridentinum, I, 1898, p. 293.
- Stefano Bottari (a cura di), Fede Galizia pittrice: 1578-1630, Trento, CAT, 1965, SBN IT\ICCU\SBL\0285960.
- Ann Sutherland Harris e Linda Nochlin, Le grandi pittrici, 1550-1950, Milano, Feltrinelli, 1979, p. 113-115, SBN IT\ICCU\RAV\0037724.
- Giacomo Berra, Appunti per Fede Galizia, in Arte cristiana, vol. 80, 1989, pp. 14-29.
- Giacomo Berra, Appunti per Fede Galizia, in Arte cristiana, vol. 80, n. 1-2, 1992, pp. 37-44, SBN IT\ICCU\LO1\0737832.
- (EN) Italian women artists from Renaissance to Baroque, Milano, Skira, 2007, p. 173-175, SBN IT\ICCU\VEA\0702687.
Voci correlate
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