Raffaellino da Reggio

 

Nacque a Codemondo, borgo a pochi chilometri da Reggio Emilia, e con ogni probabilità fu allievo di Lelio Orsi a Novellara. Nel 1572 iniziò a lavorare a Roma, lavorando soprattutto alla decorazione di facciate e seguendo in un primo tempo i modelli del manierismo emiliano con affreschi ai Santi Quattro Coronati assai affini all'opera di Lelio Orsi.

Dal 1574-1575 lavorò nel palazzo Farnese di Caprarola quale aiuto di Giovanni de Vecchi e alla Chiesa di San Silvestro al Quirinale, adeguandosi ai modi decorativi dell'ambiente romano^[1]. Fra i suoi rari dipinti a olio si ricordano Tobiolo e l'angelo (Roma, Galleria Borghese) e la Sacra Famiglia (Varsavia, Museo).

• Andrea Alessi, "Raffaellino" da Reggio e la direzione dei lavori pittorici nella Palazzina Gambara a Bagnaia, in "Bollettino d'Arte", 128, 2004, pp. 34–76.

• Alessandro Farnese il Giovane

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• Mòtta, Raffaello, detto Raffaellino da Reggio, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.  
• Raffaellino da Réggio / Mòtta, Raffaello, su sapere.it, De Agostini.  
• Stefano De Mieri, MOTTA, Raffaele, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 77, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2012.  

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