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Portale:Provincia di Catanzaro


Il Portale di
Catanzaro

«Chatacium antiquissimum oppidum et vetustissima graecorum colonia.»

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La provincia di Catanzaro (pruvincia e Catanzaru in dialetto catanzarese, anticamente Calabria Ulteriore Seconda) è una provincia italiana della Calabria di 368 107 abitanti, con capoluogo Catanzaro. Confina a ovest con il mar Tirreno, a nord con la provincia di Cosenza, a nord-est con la provincia di Crotone, a est con il mar Ionio, a sud con la provincia di Reggio Calabria e a sud-ovest con la provincia di Vibo Valentia.
La Calabria Ulteriore Seconda è stata un'unità amministrativa del Regno di Napoli prima e, quindi, del Regno delle Due Sicilie, nata dalla divisione della precedente provincia della Calabria Ulteriore.

Fu istituita da Ferdinando IV, che, con il Regio Decreto Legge riguardante la circoscrizione amministrativa delle Provincie dei Reali Domini di qua del Faro, varata il 1º maggio 1816, regolamentò definitivamente la ripartizione territoriale del regno. Le nuove disposizioni entrarono in vigore dal 1º gennaio 1817.

La sede degli organi amministrativi era ubicata a Catanzaro nel palazzo Morano, attuale sede della prefettura.
Scolacium, città di Cassiodoro, detta anche ScylletiumScylacium, Scolatium, Scyllaceum, Scalacium, o Scylaeium in latino – (greco: Σκυλλήτιον, per Stefano di Bisanzio e Strabone, o Σκυλάκιον, per Claudio Tolomeo) e successivamente, Minervium e Colonia Minervia è un'antica città costiera del Bruzio. Ebbe una storia millenaria attraverso greci, brettii, romani, bizantini, saraceni e normanni. Le sue rovine si trovano sulla costa ionica nel Golfo di Squillace (CZ) a Roccelletta di Borgia, tracce della città si trovano anche nella località Santa Maria del Mare in Caminia di Stalettì, ed altre ancora nei quartieri Lido e Germaneto di Catanzaro. La cittadina di Squillace deve il suo nome attuale all'antica Scolacium. Oggi esiste un parco archeologico nel comune di Borgia, ormai completamente conurbato con i quartieri marinari di Catanzaro.
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Il Magna Graecia Film Festival è un festival cinematografico che si tiene nella Provincia di Catanzaro a partire dal 2004. La kermesse è nata a Soverato. La cittadina ionica ha anche ospitato le prime 8 edizioni. L'edizione 2012 invece ha avuto luogo nei limitrofi comuni di Montepaone e Squillace mentre nell'estate 2013 sarà Catanzaro Lido ad ospitare il festival. L'ideatore e il direttore artistico della kermesse è Gianvito Casadonte. Lo scopo della kermesse è la valorizzazione del futuro del cinema, tentando di scoprire ogni anno i futuri maestri e interpreti.
L'Istmo di Catanzaro o Istmo di Marcellinara è la striscia di terra che separa il mar Ionio dal mar Tirreno, ed è la più stretta della penisola italiana.

È lunga circa 30 chilometri e si trova in corrispondenza della depressione tra le estreme appendici meridionali dell'Appennino Calabrese e la parte settentrionale delle Serre. La valle tra le due catene montuose è larga circa 2 chilometri nel punto più stretto e si allarga in corrispondenza della Piana di Sant'Eufemia ad ovest e della valle del Corace ad est, per poi terminare sulle rispettive coste. A sud di Marcellinara si trova l'omonima “Sella” che è il punto più basso e più stretto dell'Appennino calabrese (250 metri).

Dalle alture settentrionali dell'Appennino Calabrese in alcune zone dei comuni di Tiriolo, Marcellinara e Catanzaro è possibile avere una vista panoramica contemporaneamente del Mar Ionio e del Mar Tirreno. L'istmo è attraversato da due fiumi a carattere torrentizio, l'Amato ed il Corace. Entrambi hanno origine dalla Sila Piccola e dopo aver percorso un tratto parallelo, separati da due chilometri circa, si allontanano in prossimità delle alture di Gimigliano scendendo lungo le valli, l'Amato in direzione ovest verso il mar Tirreno e il Corace in direzione est verso il mar Ionio.
L'abbazia di Santa Maria di Corazzo è un'abbazia fondata dai benedettini nel XI secolo in prossimità del fiume Corace in Calabria, ricostruita successivamente dai cistercensi nel XII secolo, danneggiata una prima volta dal terremoto del 27 marzo 1638 e ancora dopo dal disastroso terremoto del 1783. Dopo questa data il monastero venne progressivamente abbandonato e spogliato delle opere artistiche che conteneva: le sue rovine sono visibili in località Castagna, una frazione di Carlopoli, ai confini con Soveria Mannelli.
Lamezia Terme (/laˈmɛʦːja ˈtɛrme/) o più comunemente Lamezia, è un comune italiano di 70.193 abitanti della provincia di Catanzaro in Calabria.

È il terzo comune della regione per popolazione e il settimo per superficie.

Lamezia è una delle più giovani città italiane, fu costituita il 4 gennaio 1968 dall'unione amministrativa dei comuni di Nicastro, Sambiase e Sant'Eufemia Lamezia. Il comune di Lamezia Terme può essere considerato un comune sparso, in quanto la frazione sede del Comune non dà il nome al comune stesso. La città della piana ha una notevole importanza dal punto di vista agricolo, commerciale, industriale e infrastrutturale per la sua posizione centrale in Calabria e il suo territorio pianeggiante. Infatti è sede di un aeroporto internazionale, il più importante della regione, di una stazione ferroviaria, una delle più importanti della Ferrovia Tirrenica Meridionale e di uno svincolo autostradale. Vanta una vivace e rinomata coltivazione dell'olivo da cui si produce l'olio Lametia DOP e della vite da cui si ricavano i vini Lamezia DOC.

La città prende il nome dal fiume Amato, un tempo chiamato Lamato, che l'attraversa nella sua parte più periferica. Questo nome fu originariamente dato solo all'ex comune di Sant'Eufemia Lamezia. Dopo l'unione amministrativa del 1968, si è scelto il nome di Lamezia per l'intera città, a cui è stato aggiunto Terme, per via delle terme di Caronte che si trovano nell'omonima frazione nei pressi dell'ex comune di Sambiase.

Per effetto ed a seguito del DPR 21 luglio 1972, il comune di Lamezia Terme ha diritto, nei suoi atti ufficiali, di fregiarsi del titolo di Città.
Il Golfo di Squillace (anticamente: Scylleticus Sinùs o Scyllaceus Sinus in latino, Σκυλλητικὸς κόλπος in greco) è situato sulla costa ionica calabrese. Si estende da Isola di Capo Rizzuto fino a Punta Stilo, attraverso le province di Crotone, Catanzaro. Prende il suo nome attuale dalla cittadina di Squillace posta al centro del golfo.

In antichità era noto come Scylleticus Sinus, dall'antica città costiera di Skylletion, che secondo Strabone si trovava sulla costa orientale del Bruttium (grosso modo l'odierna Calabria), sulla costa di una ampia baia a cui dava il nome. È questa la baia, oggi conosciuta come golfo di Squillace, che incava la costa calabrese ad est così profondamente come l'Hipponium o Terina (l'attuale golfo di Sant'Eufemia) ad ovest, tanto da formare un istmo relativamente stretto tra i due golfi.

Il golfo fu sempre considerato pericoloso dai marinai; per questo Virgilio lo chiama navifragum Scylaceum. Per tutta la sua estensione non esiste alcun porto naturale, ed anche per questo fino a tutto il XIX secolo mantenne una pessima fama a causa dei naufragi che avvenivano davanti alle sue coste. Il nome si ritrova sia in alcuni scritti di Aristotele che in alcuni di Antioco di Siracusa, anche se sembra non fosse noto a Tucidide, quando racconta il viaggio di Gylippus lungo le coste del Bruttium.

Esiste un famoso detto tra i marinai che recita: "il golfo di Squillace dove il vento mai tace". Questo perché la zona del golfo è sempre battuta da forti venti.
L'Aeroporto di Lamezia Terme "Sant'Eufemia" (IATA: SUF, ICAO: LICA) è situato nel quartiere omonimo del comune di Lamezia Terme.

È il principale scalo calabrese con un bacino d'utenza ampio, che abbraccia principalmente le province di Catanzaro, Cosenza e Vibo Valentia, ma anche quelle di Crotone e Reggio Calabria.

Nel 1965 venne istituito il consorzio Consaer con lo scopo di costruire un nuovo aeroporto che potesse essere collegato con l'autostrada, la ferrovia e il porto di Gioia Tauro, per questo motivo venne scelta un'ampia area pianeggiante nei pressi di Lamezia Terme.

Lo scalo venne inaugurato nel giugno del 1976 e nel dicembre successivo la compagnia aerea Itavia cominciò a effettuare voli di linea verso Roma Ciampino, Milano Linate, Catania e Palermo.

Nel 1982 l'aerostazione venne ampliata e rimodernata e nel 1990 la gestione passò a un'impresa mista pubblico-privata, denominata Sacal S.p.A. (Società Aeroportuale Calabrese).
Soverato (Suvaràtu in calabrese) è un comune italiano di 8 710 abitanti della provincia di Catanzaro in Calabria. È situato nella parte sud del golfo di Squillace, distante circa 20 km dal capoluogo di regione. Rappresenta il polo turistico più importante sulla costa ionica e proprio per la sua bellezza è definita "la perla dello Jonio".
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