Ponziano Loverini
Ponziano Loverini (Gandino, 6 luglio 1845 – Gandino, 21 agosto 1929) è stato un pittore italiano.
Biografia
modificaNato a Gandino (Bergamo) nel 1845 in una famiglia di umili condizioni, terzogenito di Pietro Bernardo, di professione sarto, e di Florinda Mazzoleni, cominciò i propri studi presso le scuole del paese. Ben presto i maestri si resero conto delle abilità che il ragazzo possedeva nell'ambito del disegno, e spinsero affinché potesse studiare per affinare le sue innate doti artistiche. Si optò per l'Accademia Carrara, sita nella città di Bergamo, presso la quale era presente una scuola di pittura.
Grazie all'aiuto dello zio, don Lorenzo Loverini, che perorò la causa del nipote presso la sede dell'istituto, e di sussidi economici da parte sia del comune di Gandino, che di un fondo messo a disposizione dalla locale famiglia Castelli, al fine di aiutare negli studi i ragazzi più meritevoli appartenenti ai ceti meno abbienti, poté iscriversi ai corsi dell'anno scolastico 1858-59 e trasferirsi nel capoluogo orobico.
Negli anni successivi cominciò a ricevere riconoscimenti in ambito scolastico, tanto che nel 1869 iniziò a esporre i suoi quadri all'esposizione didattica dell'Accademia, ricevendo ottimi giudizi.
Il suo primo dipinto, denominato il buon cuore, esposto all'Accademia ricevette però giudizi contrastanti dai critici d'arte del tempo.
Ben presto però il Loverini si segnalò nel panorama artistico, grazie a numerose opere a sfondo religioso, ma anche ai numerosi ritratti commissionatigli da esponenti di spicco della nobiltà lombarda, ma il suo primo successo avvenne all'Esposizione nazionale di Torino nel 1884 con l'opera Monacazione di Santa Giovanna di Chantal che gli porterà la commissione per il giubileo sacerdotale di Papa Leone XIII della pittura Santa Grata e Sant'Alessandro Martire opera del 1886[1].
La sua fama gli portò una sempre crescente richiesta di affreschi e dipinti, sia in chiese ed edifici religiosi, che in palazzi privati. Partecipò anche a parecchie esposizioni, tra cui Anversa, Milano, Vienna e Londra, con ottimi giudizi da parte della critica e dei commissari della Accademia di cui faceva parte:
«Il Loverini si è acquistata una buona riputazione co’ suoi lavori, ed il suo amore all’arte, la sua attività, ed il talento di uniformarsi al gusto moderno senza trascurare gli antichi precetti, possono meritargli distinzioni ed onorevoli commissioni, anche da alcuni dei Benemeriti Commissarii della nostra stessa Accademia.»
Nel 1880 si sposò con Domenica Orsola Piccinelli, dalla quale ebbe quattro figli: Florinda, Candida, Lorenzo e Antonia. Ma ben presto la vita familiare cominciò a procurargli grandi drammi, dato che due dei quattro figli morirono in tenera età, provocando in lui una grande crisi interiore. Il tutto peggiorò quando, nel 1895, venne a mancare anche la moglie.
Ma il successo era inversamente proporzionale alle vicende familiari, tanto che nel 1899 ricevette il prestigioso incarico di professore e direttore dell'Accademia Carrara[2]. Molti furono i pittori suoi alunni, tra i quali si affermarono Giacomo Belotti, Luigi Cassani[3], Giovanni Battista Galizzi, Guglielmo Guglielmini[4], Giacomo Spini, Angiolo Alebardi, Giorgio Oprandi, Natale Morzenti, Giovanni Zappettini, Mauro Pellicioli, Emilio Rodegher, Giuseppe Facchinetti, Pasquale Arzuffi, Romualdo Locatelli ed Ernesto Quarti Marchiò, oltre agli scultori Nino Galizzi e Giuseppe Siccardi che divenne suo genero.
Ricoprì tale ruolo fino al 30 giugno 1926[5] quando, ormai ottantenne e con problemi di salute, rassegnò le proprie dimissioni. Non avendo una buona situazione economica alle spalle, gli fu tributato un vitalizio dalla Accademia stessa, che gli garantì di passare tranquillamente gli ultimi mesi della propria vita. Morì il 21 agosto 1929 a Gandino, suo paese natale, che gli tributò grandi onori.
Le opere
modifica- Il buon cuore (1869)
- Milton che visita Galileo (1870)
- Ritratto di Luigia Vanoli Bonandrini (1870)
- La carità (1870)
- Ritratto di Elisabetta Alberti (1870)
- L'ultimo saluto del Colleoni alla figlia Medea (1871) Castello di Thiene
- Ritratto di Luigia Radici-Taglioni (1872)
- La figlia di Galileo conforta colla lettura il padre nell'esilio di Arcetri (1873)
- Ritratto di Pietro Alberti (1874)
- Torquato Tasso a Venezia (1875)
- Processione nella neve (1876)
- La morte di Francesco Petrarca (1876)
- Le dame e il menestrello (1877)
- Benjamin West (1877)
- Ritratto dei fratelli Steiner (1876)
- Ritratto di Giulia Brentani Piccinelli (1876)
- Ritratto dei fratelli Ghirardelli (1877)
- Ritratto di Gaetano Donizetti (1877)
- Sacro Cuore (chiesa del Santissimo Salvatore di Almenno San Salvatore, 1877)
- Ritratto di Don Domenico Mazzi-Amadei (1877)
- Ritratto di Giuseppina Piccinelli (1878)
- Ritratto di Vittoria Piccinelli (1878)
- La deposizione (chiesa dell'Istituto Opera Pia Rota di Almenno San Salvatore, 1880)
- Ritratto del Cardinale Conte di Calabiana (1880)
- La vita di san Pietro (ciclo pittorico nella parrocchiale di San Pietro di Trescore Balneario, 1880)
- Vicende del miracolo della Madonna in Erbia (Santuario della Madonna d'Erbia, Casnigo, 1881)
- San Filastrio (parrocchiale di Ludriano)
- Ritratto della Contessa Giulini Casati (1882)
- Ritratto della Marchesa Bice Fassati Busca (1882)
- Ritratto della Contessa Eugenia Suardi Busca (1882),
- Ritratto della Contessa Sormani (1883)
- Deposizione nel sepolcro (Santuario della Beata Vergine Addolorata di Borgo Santa Caterina, Bergamo, 1883)
- Eterno Padre con quattro angeli cupola del presbiterio (Santuario della Beata Vergine Addolorata di Borgo Santa Caterina, Bergamo, 1883)
- Monacazione di santa Giovanna Francesca di Chantal (chiesa di Sant'Alessandro della Croce in Pignolo, Bergamo, 1884)
- Il seppellimento della bandiera di san Marco a Zara (1884)
- Uomo nudo disteso su un tappeto (200x105) (1884) Accademia Carrara
- Ritratto di Margherita Tizzoni vedova Delle Sedie (1884)
- Ritratto di Don Donadoni (1884)
- San Pietro (ciclo di affreschi, parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo Novazza, Valgoglio, 1885)
- Ciclo di affreschi nella parrocchiale di Pradalunga (1885)
- Ciclo di affreschi nella parrocchiale di San Martino di Entratico (1885)
- L'altalena (1885)
- Modello in riposo (1885)
- Storie di San Martino e i quattro evangelisti (chiesa di San Martino, Cerveno, 1885)
- Maledizione di una madre (1886) Accademia Carrara
- Il prediletto della nonna (1886)
- Ritratto del padre Bernardo (1886)
- Moglie in abiti orientali (1886)
- Autoritratto con cappello di paglia (1886)
- Coeci vident (1887)
- Santa Grata regge il capo di sant'Alessandro martirizzato, (Pinacoteca Vaticana, 1887)
- Pentecoste (Monastero delle suore Orsoline Manerbio, 1888)
- Ritratto di Giambattista Camozzi Vertova (1888)
- Ritratto di Angelina Rota Piccinelli (1888)
- Cuore di Gesù e Cuore di Maria (Chiesa di Santa Grata inter Vites Bergamo, 1889)
- Cristo in croce e le anime purganti (Parrocchiale di Santa Maria di Livigno, 1889)
- Ritratto di Lucia Perico vedova Valsecchi (1889)
- Ritratto di Carlo Valsecchi (1889)
- San Giuseppe e Sant'Obizio sul letto di morte (chiesa di San Lorenzo Martire Manerbio, 1889)
- San Giuseppe (Santuario Mariano di Pompei, 1890)
- Sacro Cuore di Gesù adorato dagli angeli (Chiesa del Paradiso Clusone, 1890)
- Santa Dorotea (Chiesa Istituto Palazzolo, Bergamo, 1890)
- Ritratto del pittore Tiraboschi (1890)
- Ritratto di Francesco Pesenti (1890)
- Ritratto del Conte Gianforte Suardi (1890)
- San Michele Arcangelo (Santuario Mariano, Pompei, 1891)
- La pace armata e la Fanciulla che gioca con le farfalle (Casa Caprotti, Bergamo, 1891)
- Gli ultimi giorni di Gaetano Donizetti (Teatro Gaetano Donizetti, Bergamo, 1891)
- San Francesco nella grotta dell'Alvernia e San Domenico resuscita Napoleone Orsini (Pompei, 1892)
- San Vincenzo Ferreri e le anime purganti (Pompei, 1893)
- Ciclo di affreschi (chiesa ipogea del seminario, Bergamo, 1894)
- San Giuseppe col Bambino e i santi Caterina d'Alessandria e Francesco di Sales (Basilica di Sant'Alessandro in Colonna, Bergamo, 1894)
- Sacra famiglia basilica di Sant'Alessandro in Colonna 1894,
- San Francesco predica agli uccelli basilica di Sant'Alessandro in Colonna 1894,
- Gloria dei Santi Cosma e Damiano (Concorezzo, 1895)
- Ascensione di Gesù (Trescore Balneario, 1895)
- Ciclo di affreschi (Santuario della Madonna dei Campi, Stezzano, 1895)
- Allegoria della musica Drammatica (Villa Ronchi, Breno, 1895)
- La Favorita (1896)
- Il Rigoletto (1896)
- Le due orfane (1896)
- Gesù Crocifisso e San Longino (Chiesa del Preziosissimo Sangue, Roma, 1896)
- La decollazione del Battista e Giuditta con la testa di Oloferne (Basilica mariana di Gandino, 1897)
- Il rinvenimento dei Corpi dei santi Vito, Modesto e Crescenzia (Chiesa di Barbariga, 1897)
- Sacra Famiglia (Parrocchiale di Nembro, 1898)
- Sacra Famiglia (Chiesa del Preziosissimo Sangue, Roma, 1898)
- Santa Margherita Alacoque (Parrocchiale di Desio, 1898)
- Cristo Risorto (Cappella Bormiolini, Cimitero di Bergamo, 1898)
- Presentazione di Maria santissima. al tempio, Sposalizio di Maria santissima, Visita di Maria santissima. a santa Elisabetta, Sacra Famiglia, Assunta, Immacolata (Santuario di Santa Maria Annunciata, di Verdello, 1899)
- Autoritratto (galleria d'Arte Moderna di Milano 1900)
- L'estasi di Ostia (Basilica di San Pietro in Ciel d'Oro, Pavia, 1900)
- Santa Lucia (Parrocchiale di Commessaggio, 1901)
- Sant'Agata (Parrocchiale di Martinengo, 1901)
- Il santo Perdono (chiesa Padri Cappuccini, Milano, 1901)
- Aurora (Palazzo Ghislanzoni, Bergamo, 1901).
- San Giuseppe con Gesù Bambino (Parrocchiale di Ponte San Pietro, 1902)
- Il cantico delle Creature (1903)
- San Giorgio predica la fede (Parrocchiale di Solza, 1905)
- Il sacro cuore (Chiesa Sacro cuore, Gandino, 1905)
- Ritratto di Giuseppe Zenoni (1905)
- Ritratto di Francesco Domenighini (Museo Camuno a Breno, 1905)
- Ritratto di Laura Campana Domenighini (Museo Camuno a Breno, 1905)
- In morte vita (1906)
- AveRabbi (Patronato San Vincenzo, Bergamo, 1909)
- Vocazione di san Giacomo il Maggiore, Presentazione di Gesù al tempio, Dormitio virginis, Assunzione della Vergine (chiesa mariana di Romano di Lombardia, 1910)
- La predicazione di san Pietro, La predicazione di san Paolo, I trionfi dei santi Pietro e Paolo e i quattro evangelisti. (chiesa dei Santi Pietro e Paolo di Verdello, 1911)
- Assunzione di Maria Vergine (chiesa di San Salvatore, Bergamo, 1911)
- Le bagnanti (1911)
- Ritratto di Mina Nessi (1911)
- Ritratto di Angelo Mazzi (1911)
- Ritratto di Paolo Gaffuri (1911)
- Famedio del cimitero di Bergamo (1913)
- Ultima Cena (Chiesa di Sant'Andrea, Iseo, 1913)
- Ritratto del Dottor Zaccaria Federici (1913)
- Ritratto del Signor Archetti (1913)
- Ritratto del commendatore Luigi Molinari (1915)
- Processione (museo della basilica di Gandino, 1915),
- Apparizione della Vergine su un campo di battaglia (1915)
- Corteo propiziatorio di vergini (1915)
- Natale di guerra (1915)
- Trento e Trieste che tornano all'Italia (1915)
- Duerer che piange sulla barbarie teutonica (1915)
- La fucilazione di Emilio Mattei (1916)
- Via Crucis (santuario del Crocifisso, Como, 1917)
- L'apoteosi di Cesare Battisti (1917)
- Il Re d'Italia Vittorio Emanuele III (1917)
- L'offerta (1918)
- Deposizione (chiesa di Santa Maria Assunta di Pisogne, 1918)
- Gesù bambino prefigura la crocifissione (chiesa di San Giovanni Battista di Borno, 1918)
- Ritratto di A. Monti (1918)
- Ritratto di G. Monti (1918)
- Ritratto di Beniamino Moltrasio (1918)
- Ritratto dei coniugi Milesi Piccinelli (1918)
- Ritratto di Maria Pesenti (1918)
- San Giuseppe in trono col Bambino ritto sulle braccia (Chiesa del seminario, Bergamo, 1919)
- Madonna della Pace (1920)
- Vergine Immacolata (Chiesa di Santa Maria della Pace, Alzano Lombardo, 1920)
- Ritratto di Luigi Citerio (1920)
- Sant'Antonio da Padova (parrocchiale di Peia, 1921)
- Madonna del Rosario (basilica di Santa Maria Assunta, Gandino, 1922)
- Maria Assunta con i santi patroni (basilica di Santa Maria Assunta a Gandino, 1924)
Note
modifica- ^ Il massone e il santo patrono, su bergamo.corriere.it, Corriere della sera. URL consultato il 16 giugno 2016.
- ^ Ponziano Loverini, su valleseriana.bg.it, Progetto Serio. URL consultato il 16 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 17 dicembre 2012).
- ^ Enrico De Pascale, Mariolina Olivari e Vincenzo Donesana, Dizionario degli artisti di Caravaggio e Treviglio, Bolis, 1994, pp. 34-35-36-37, OCLC 32935929..
- ^ Angelo Pinetti, Ponziano Loverini, con 76 illustrazinoi e 4 tavole fuori testo, Istituto Italiano d'Arti Grafiche, Bergamo, 1930, p. 99.. Il Guglielmini fu uno degli affrescatori delle Terme di San Pellegrino nei primi anni del XX secolo.
- ^ Ponziano Loverini (pittore), su gandino.it. URL consultato il 16 giugno 2016.
Bibliografia
modifica- Bergamo ed il suo territorio, Dizionario enciclopedico - Bergamo, Bolis, 2004. ISBN 88-7827-126-8
- Omaggio a Ponziano Loverini, pittore (1845-1929). il forno, 1974
- Omaggio a Ponziano Loverini nel 60º anniversario della morte. Circolo artistico bergamasco,1989
- Bortolo Belotti, Storia di Bergamo e dei bergamaschi - Bergamo, Bolis, 1989.
- Angelo Pinetti, Ponziano Loverini : con 76 illustrazioni e 4 tavole fuori testo, Bergamo, Istituto Italiano d'Arti Grafiche, 1930.
- Antonia Abbattista Finocchiaro (a cura di).Ponziano Loverini, pittore universale. Ferrari edizioni, 2004.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ponziano Loverini
Collegamenti esterni
modifica- Loverini, Ponziano, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (DE) Ponziano Loverini (XML), in Dizionario biografico austriaco 1815-1950.
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