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Peter Debye

chimico, fisico e ingegnere olandese

Peter Debye (Maastricht, 24 marzo 1884Ithaca, 2 novembre 1966) è stato un chimico, fisico e cristallografo olandese, vincitore del Premio Nobel per la chimica nel 1936 per «i suoi contributi alla conoscenza della struttura molecolare, attraverso lo studio dei dipoli elettrici e della diffrazione dei raggi X e degli elettroni nei gas». È stato uno dei pionieri nell'indagine della struttura delle molecole e dei cristalli.[1]

Peter Debye
Medaglia del Premio Nobel Premio Nobel per la chimica 1936

Prima del Nobel

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La sua formazione scientifica cominciò alla Technische Hochschule (politecnico) di Aquisgrana, studiando fisica teorica con Arnold Sommerfeld, che in seguito dichiarò che Debye era stata la sua più grande scoperta. Al politecnico Debye si diplomò in ingegneria elettrica nel 1905 e lavorò per due anni come assistente, prima di trasferirsi all'Università di Monaco di Baviera, dove conseguì il dottorato in fisica nel 1908, e divenne libero docente nel 1910. Nello stesso anno derivò in maniera più semplice la legge della radiazione del corpo nero già ricavata da Max Planck.

I successivi spostamenti come professore di fisica toccarono in successione Zurigo (1911), Utrecht (1912), Gottinga (1913), nuovamente Zurigo (1920), Lipsia (1927) e infine Berlino (1934), dove diventò direttore del Kaiser-Wilhelm-Institut, che contribuì a trasformare nell'attuale Max-Planck-Institut nel 1938. Nel 1913 sposò Mathilde Alberer, da cui ebbe due figli, uno dei quali divenne fisico e collaborò col padre in alcune delle sue ricerche.

Attività scientifica prima del Nobel

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Il premio Nobel e oltre

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Nel 1936, Debye venne insignito del Premio Nobel per la Chimica "per il suo contributo allo studio della struttura molecolare", dovuto soprattutto ai suoi lavori sulla diffrazione e sui dipoli elettrici.

Nel 1938, il governo nazista fece pressione su Debye perché lasciasse la cittadinanza olandese in favore di quella tedesca. Debye, approfittando di un invito della Cornell University, preferì emigrare negli Stati Uniti, dove si stabilì vicino a New York. Alla Cornell University, dove fu direttore del dipartimento di chimica per dieci anni, si dedicò alle tecniche di scattering di luce per determinare dimensioni e peso molecolare dei polimeri: questa linea di ricerca si estese poi allo studio di proteine e di altre macromolecole. Nel 1946 prese la cittadinanza americana e si ritirò dall'insegnamento nel 1952, anche se continuò a dedicarsi alla ricerca fino alla morte.

Equazioni ed espressioni intitolate a Peter Debye

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  1. ^ (EN) Il premio Nobel per la chimica nel 1936, su nobelprize.org. URL consultato il 12 dicembre 2007.

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Collegamenti esterni

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