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Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.

La paroressia è un'anomalia dell'alimentazione caratterizzata dal particolare desiderio di ingerire determinate sostanze[1].

Etimologia

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Il termine deriva dal greco para, al di là, oltre e orexis, appetito[2].

Eziologia

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La causa del fenomeno è sconosciuta[1].

Può sottintendere una malattia, come nel caso della necessità di assumere sale in corso di malattia di Addison o gesso in caso di deficit di calcio, ma può essere del tutto fisiologica durante la gravidanza, quando le donne iniziano a volere cibi mai ricercati prima[1].

Caso particolare di paroressia è il picacismo, un disturbo del comportamento alimentare caratterizzato dall'ingestione continuata nel tempo di sostanze non nutritive[3][4].

  1. ^ a b c Netter, pp. 70, 2002.
  2. ^ Dizionario Treccani, su treccani.it.
  3. ^ Miller-Keane Encyclopedia and Dictionary of Medicine, Nursing, and Allied Health, VII, Elsevier, 2007.
  4. ^ Medscape: Medscape Access

Bibliografia

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  • Frank H. Netter, Ernst Oppenheimer, Atlante di anatomia, fisiopatologia e clinica, VI, Elsevier, 2002.
  • Banerjee JC, Encyclopaedic Dictionary of Psychological Terms, M.D. Publications Pvt. Ltd., 1994, ISBN 978-81-85880-28-0.

Voci correlate

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