Ortacesus
Ortacesus è un comune italiano di 871 abitanti della provincia del Sud Sardegna, nel territorio storico della Trexenta.
Ortacesus comune | |
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(IT) Ortacesus (SC) Ortacèsus | |
Fonte bizantina di Sa Mitza'e s'Orru' | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Sardegna |
Provincia | Sud Sardegna |
Amministrazione | |
Sindaco | Maria Carmela Lecca (lista civica) dal 26-10-2020 |
Territorio | |
Coordinate | 39°32′18.49″N 9°05′02.93″E |
Altitudine | 161 m s.l.m. |
Superficie | 23,63 km² |
Abitanti | 871[1] (29-2-2024) |
Densità | 36,86 ab./km² |
Comuni confinanti | Barrali, Guamaggiore, Guasila, Pimentel, Sant'Andrea Frius, Selegas, Senorbì |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 09040 |
Prefisso | 070 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 111051 |
Cod. catastale | G133 |
Targa | SU |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Nome abitanti | (IT) ortacesini (SC) ortacesinus |
Cartografia | |
Posizione del comune di Ortacesus nella provincia del Sud Sardegna | |
Sito istituzionale | |
Storia
modificaL'area fu abitata in epoca nuragica e romana, testimone la presenza nel territorio di diverse testimonianze archeologiche.
Durante il medioevo appartenne al Giudicato di Cagliari e fece parte della curatoria della Trexenta. Alla caduta del giudicato (1258) il territorio passò per breve tempo al giudicato di Arborea; il giudice Mariano II nel 1295 lasciò in eredità i territori dell'ex giudicato di Cagliari alla repubblica di Pisa, feudo dei Visconti. Nel 1324 il paese passò agli aragonesi insieme a tutti i centri delle ex curatorie di Trexenta e di Gippi; nel 1421 il villaggio, con tutti gli altri paesi della ex curatoria della Trexenta, fu dato in amministrazione a Giacomo de Besora che nel 1434 ne ottenne la concessione feudale. Nel 1497 il paese fu unito alla contea di Villasor, feudo di Giacomo de Alagón. Nel 1594 la contea fu trasformata in marchesato.
Nel 1703 il feudo venne donato da Artale de Alagón alla figlia Isabella sposata con Giuseppe da Silva. Ai Da Silva - Alagon fu riscattato nel 1839 con l'abolizione del sistema feudale.
Dal 1928 al 1946 fu aggregato, insieme a Guamaggiore, al comune di Selegas.
Simboli
modificaLo stemma e il gonfalone di Ortacesus sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 29 gennaio 2003.[3]
«Stemma troncato semipartito: il primo, di verde, all'edificio a difesa della fonte Mitza S'Orrù, di argento, murato di nero, con cupola semisferica, visto di spigolo, con le due monofore ad arco, di nero; il secondo, di rosso, al covone di spighe di grano, d'oro, legato di verde; il terzo, di azzurro, ai tre bisanti d'oro, male ordinati. Sotto lo scudo, su lista bifida e svolazzante di azzurro, il motto, in lettere maiuscole di nero, SANCTUS PETRUS PATRONUS NOSTER. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone municipale è un drappo di giallo.
Monumenti e luoghi d'interesse
modificaI principali luoghi d'interesse sono:
Architetture religiose
modifica- la chiesa parrocchiale di San Pietro,
- la chiesa di Santa Lucia;
- la chiesa campestre di San Bartolomeo;
Siti archeologici
modifica- il nuraghe di S'Omu de S'Orcu ("la casa dell'orco");
Società
modificaEvoluzione demografica
modificaAbitanti censiti[4]
Lingue e dialetti
modificaLa variante di sardo parlata a Ortacesus è il campidanese occidentale
Cultura
modificaMusei
modifica- Museo del Grano, nella ex Casa Serra.
Note
modifica- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 29 febbraio 2024.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Ortacesus (Cagliari) D.P.R. 29.01.2003 concessione di stemma e gonfalone, su presidenza.governo.it. URL consultato il 31 gennaio 2022.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
Bibliografia
modifica- Manlio Brigaglia, Salvatore Tola (a cura di), Dizionario storico-geografico dei Comuni della Sardegna, Sassari, Carlo Delfino editore, 2006, ISBN 88-7138-430-X. URL consultato il 5 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 6 novembre 2014).
- Francesco Floris (a cura di), Grande Enciclopedia della Sardegna, Sassari, Newton&ComptonEditori, 2007. URL consultato il 5 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2012).
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ortacesus
Collegamenti esterni
modifica- La scheda del comune nel portale Comunas della Regione Sardegna, su comunas.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 239686295 |
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