On Air (Alan Parsons)
On Air è il secondo album in studio da solista di Alan Parsons, pubblicato il 4 settembre 1996 dalla River North Records negli USA e dalla CNR Music in Europa.
On Air album in studio | |
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Artista | Alan Parsons |
Pubblicazione | 4 settembre 1996 |
Durata | 49:36 |
Dischi | 1 |
Tracce | 11 |
Genere | Rock progressivo Art rock Musica elettronica |
Etichetta | BMG CNR Music River North Records |
Produttore | Alan Parsons |
Registrazione | dicembre 1995-giugno 1996 Parsonics (Sussex) |
Formati | CD, MC, CD-ROM |
Alan Parsons - cronologia | |
Singoli | |
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Descrizione
modificaDopo lo scioglimento del The Alan Parsons Project nel 1990, e la pubblicazione del primo album da solista nel 1993, nel 1996 Parsons pubblica On Air con il ritorno al concept album. Appena pubblicato l'album Parsons comincia un lunghissimo tour, dal nome "On Air World Tour", che durerà fino al 1998.
Registrazione
modificaAlan Parsons registra On Air dal dicembre 1995 al giugno 1996 presso il Parsonics, lo studio di registrazione inaugurato nel 1992 nella sua abitazione, nel Sussex in Inghilterra[1].
Concept
modificaOn Air viene concepito, come nello stile del The Alan Parsons Project, come un concept album con le tracce che hanno un filo conduttore tra di loro. Infatti tutti i brani di On Air sono ispirati all'epopea del volo, ai fratelli Montgolfier, al mito di Icaro, ai lavori di Leonardo da Vinci e al futuro che verrà con la fantastica previsione della colonizzazione di altre galassie e di mondi lontani.
Formazione
modificaAlan Parsons convoca dei partecipanti all'album precedente, Try Anything Once, Ian Bairnson alle chitarre, Stuart Elliott alla batteria, Andrew Powell alla direzione dell'orchestra e Richard Cottle alle tastiere e sassofono. Fanno la loro prima apparizione John Giblin al basso e Gary Sanctuary alle tastiere. Per quanto riguarda i cantanti viene confermato Eric Stewart, che canta tre brani, e vi è il ritorno di Graham Dye che aveva cantato in Freudiana del 1990. Come new entry Neil Lockwood, che canta tre brani, Steve Overland e la guest star Christopher Cross[2][3].
Copertina e grafica
modificaIl design dell'album è a cura di Storm Thorgerson, che aveva già curato per Parsons l'album precedente Try Anything Once e quasi tutte le copertine del The Alan Parsons Project.
Edizioni musicali BMG.
- Blue Blue Sky – 0:46 (Ian Bairnson) – Voce: Eric Stewart • Chitarra acustica: Ian Bairnson
- Too Close To The Sun – 5:12 (Alan Parsons, Ian Bairnson, Stuart Elliott) – Voce: Neil Lockwood • Chitarre: Ian Bairnson • Batteria: Stuart Elliott • Basso: John Giblin • Tastiere: Gary Sanctuary, Richard Cottle ed Alan Parsons • Sassofono: Richard Cottle
- Blown By The Wind – 5:22 (Ian Bairnson) – Voce: Eric Stewart • Chitarre: Ian Bairnson • Batteria: Stuart Elliott • Basso: John Giblin • Tastiere: Gary Sanctuary
- Cloudbreak (Strumentale) – 4:41 (Ian Bairnson, Alan Parsons, Stuart Elliott) – Chitarre, sintetizzatore e basso: Ian Bairnson • Batteria: Stuart Elliott • Tastiere: Alan Parsons e Gary Sanctuary
- I Can't Look Down – 4:32 (Ian Bairnson) – Voce: Neil Lockwood • Chitarre: Ian Bairnson • Batteria: Stuart Elliott • Basso: John Giblin • Tastiere: Gary Sanctuary e Richard Cottle
- Brother Up In Heaven – 3:57 (Ian Bairnson) – Voce: Neil Lockwood • Chitarra acustica e basso: Ian Bairnson • Batteria: Stuart Elliott • Pianoforte: Gary Sanctuary • The Philharmonia Orchestra: diretta da Andrew Powell
- Fall Free – 4:20 (Ian Bairnson, Stuart Elliott, Alan Parsons) – Voce: Steve Overland • Chitarre: Ian Bairnson • Batteria: Stuart Elliott • Basso: John Giblin • Tastiere: Gary Sanctuary e Richard Cottle • Cori: Peter Beckett
- Apollo (Strumentale) – 6:05 (Stuart Elliott, Alan Parsons, Ian Bairnson) – Voce: John F. Kennedy • Chitarre: Ian Bairnson • Programmazione della batteria: Stuart Elliott • Tastiere: Gary Sanctuary, Richard Cottle, Stuart Elliott ed Alan Parsons
- So Far Away – 4:05 (Ian Bairnson) – Voce: Christopher Cross • Chitarre: Ian Bairnson • Batteria: Stuart Elliott • Basso: John Giblin • Tastiere: Gary Sanctuary
- One Day To Fly – 6:13 (Stuart Elliott, Scott English) – Voce: Graham Dye • Chitarre: Ian Bairnson • Batteria: Stuart Elliott • Basso: John Giblin • Tastiere e pianoforte: Gary Sanctuary • The Philharmonia Orchestra: diretta da Andrew Powell
- Blue Blue Sky – 4:23 (Ian Bairnson) – Voce: Eric Stewart • Chitarra acustica: Ian Bairnson • Bonghi: Stuart Elliott • The Philharmonia Orchestra: diretta da Andrew Powell
Durata totale: 49:36
Analisi
modifica- Blue Blue Sky[4]
- La voce di Eric Stewart e la chitarra acustica di Bairnson aprono l'album con una breve ballata che appena il cantato termina lascia il posto al passaggio a bassa quota di un jet alla massima velocità.
- Too Close To The Sun[5]
- Il brano è ispirato al mito di Icaro. Cantato da Neil Lockwood è un brano piacevole e rilassante che dopo due minuti lascia il posto ad un minuto strumentale con le tastiere suonate da Parsons che ricordano all'ascoltatore cosa sta ascoltando. Eccellente anche l'assolo al sax di Cottle[2][3].
- Blown By The Wind[6]
- È una ballata cantata da Eric Stewart. Gli assoli di Bairnson sono ipnotici e nello stile di David Gilmour.
- Cloudbreak[7]
- Per questo brano strumentale viene realizzato un video con immagini di evoluzioni aeree di svariati modelli di aeroplani appartenenti a diverse epoche storiche. Questo video viene inserito nel CD-ROM dell'album. Il brano viene pubblicato anche come singolo ed in versione videoclip. Le tastiere di Parsons, guidate da Bairnson che suona sia le chitarre che il basso che i sintetizzatori accompagnano l'ascoltatore attraverso assoli di chitarra ed effetti acustici che ricreano un'atmosfera di volo sopra le nuvole.
- I Can't Look Down[8]
- Cantata da Neil Lockwood è costellata da arrangiamenti di chitarra molto eleganti[3].
- Brother Up In Heaven[9]
- Brano dedicato al ricordo di Erik Mounsey (1965-1994), cugino di Ian Bairnson, elicotterista, ucciso da fuoco amico mentre partecipava ad una missione di pace in Iraq. Il brano viene pubblicato anche come singolo ed in versione videoclip.
- Fall Free[10]
- Cantata da Steve Overland è ispirata al campione del mondo di skysurfer Rob Harris (1966-1995), morto il 14 dicembre del 1995 durante le riprese di uno spot pubblicitario per la soda Mountain Dew. Il brano viene pubblicato anche come singolo ed in versione videoclip. Notevole la linea di basso di John Giblin.
- Apollo[11]
- È una strumentale ispirata all'epopea della conquista della Luna. Parsons inserisce nel brano la voce di John F. Kennedy presa dal famoso discorso, del 25 maggio 1961[12], in cui annunciò la corsa alla Luna e lo sbarco di un astronauta americano entro la fine del decennio. Nella ritmica iniziale ricorda la strumentale Lucifer[13], dell'album Eve del 1979, realizzata da Parsons assieme ad Eric Woolfson con il The Alan Parsons Project.
«…I believe that this nation should commit itself to achieving the goal, before this decade is out, of landing a man on the Moon and returning him safely to the Earth. No single space project in this period will be more impressive to mankind, or more important in the long-range exploration of space…»
«…credo che questo paese debba impegnarsi a realizzare l'obiettivo, prima che finisca questo decennio, di far atterrare un uomo sulla Luna e farlo tornare sano e salvo sulla Terra. Non ci sarà in questo periodo nessun progetto spaziale più impressionante per l'umanità, o più importante nell'esplorazione a lungo raggio dello spazio…»
- So Far Away[14]
- Voce del brano è la guest star Christopher Cross che ricevuta la cassetta DAT da Parsons con la riproduzione stereo della canzone, vi aveva registrato la sua voce con l'aiuto del suo tecnico del suono. Spedita la cassetta DAT a Parsons questi l'ha risincronizzata nel suo studio il Parsonics. Il brano è molto gradevole[3].
- One Day To Fly[15]
- Il brano, cantato da Graham Dye, è ispirato a Leonardo Da Vinci.
- Blue Blue Sky II[16]
- La voce di Eric Stewart e la chitarra acustica di Bairnson tornano per chiudere l'album così come è iniziato. Il brano è la versione estesa dell'assaggio avuto con Blu Blu Sky. Dopo due minuti il brano diviene strumentale con un delicatissimo crescendo costante che trasmette con efficacia il sogno umano senza tempo di volare.
Formazione
modificaLeader
modifica- Alan Parsons - tastiere (traccia 2,4,8), autore testi e musiche (traccia 2,4,7,8), ingegnere del suono, produttore
Session Man
modifica- Cantanti
- Eric Stewart - voce (traccia 1,3,11)
- Neil Lockwood - voce (traccia 2,5,6)
- Steve Overland - voce (traccia 7)
- Christopher Cross - voce (traccia 9)
- Graham Dye - voce (traccia 10)
- Peter Beckett - cori (traccia 7)
- Musicisti
- Ian Bairnson - chitarre (traccia 2,3,4,5,7,8,9,10), chitarra acustica (traccia 1,6,11), basso (traccia 4,6), sintetizzatore (traccia 4), autore testi e musiche (traccia 1,2,3,4,5,6,7,8,9,11)
- Stuart Elliott – batteria (traccia 2,3,4,5,6,7,9,10), programmazione della batteria (traccia 8), bonghi (traccia 11), tastiere (traccia 8), autore testi e musiche (traccia 2,4,7,8,10)
- John Giblin - basso (traccia 2,3,5,7,9,10)
- Gary Sanctuary - tastiere (traccia 2,3,4,5,7,8,9,10), pianoforte (traccia 6,10)
- Richard Cottle - tastiere (traccia 2,5,7,8), sassofono (traccia 2)
- Scott English - autore testi e musiche (traccia 10)
- Orchestra
- The Philharmonia Orchestra - Registrata agli Abbey Road Studios di Londra (traccia 6,10,11).
- Andrew Powell - direttore d'orchestra ed arrangiamento (traccia 6,10,11)
- Christopher Warren-Green - primo violino (traccia 6)
- Narratore
- John F. Kennedy - voce registrata (traccia 8)
Masterizzazione
modificaMasterizzazione a cura della Sonopress.
Videoclip
modifica- Brother Up In Heaven
- pubblicato in concomitanza con l'uscita dell'album nel settembre 1996[17]
- Fall Free
- pubblicato in concomitanza con l'uscita dell'album nel settembre 1996[18]. Nella raccolta The Best Of del 2005 viene inserita una versione più completa con immagini dell'Alan Parsons Live Project[19]
Classifiche
modificaNazione | Miglior posizione in classifica | Settimane di permanenza |
---|---|---|
Paesi Bassi[20] | 22º | 12 |
Svezia[21] | 54º | 1 |
Germania[22] | 61º | 7 |
Note
modifica- ^ a b Booklet del cd On Air
- ^ a b Francesco Ferrua, The Alan Parsons Project, L'Occhio Nel Cielo, Arcana Edizioni, marzo 2015, p. 336, ISBN 9788862317832.
- ^ a b c d Christophe Carrafang, The Alan Parsons Project Anthology, Camion Blanc, ottobre 2015, ISBN 9781541118881.
- ^ Blue Blue Sky, Alan Parsons - On Air 1996., su youtube.com, 10 aprile 2019. URL consultato il 23 agosto 2022.
- ^ Too Close Too The Sun, Alan Parsons - On Air 1996., su youtube.com, 10 aprile 2019. URL consultato il 12 marzo 2021.
- ^ Blown By The Wind, Alan Parsons - On Air 1996., su youtube.com, 15 settembre 2015. URL consultato il 23 agosto 2022.
- ^ Cloudbreak by Alan Parsons - On Air 1996., su youtube.com, 30 maggio 2007. URL consultato il 3 aprile 2021.
- ^ I Can't Look Down by Alan Parsons - On Air 1996., su youtube.com, 28 marzo 2019. URL consultato il 23 agosto 2022.
- ^ Brother Up In Heaven, Alan Parsons - On Air 1996., su youtube.com, 15 settembre 2015. URL consultato il 12 marzo 2021.
- ^ Fall Free, Alan Parsons - On Air 1996., su youtube.com, 15 settembre 2015. URL consultato il 12 marzo 2021.
- ^ Apollo, Alan Parsons - On Air 1996., su youtube.com, 15 settembre 2015. URL consultato il 12 marzo 2021.
- ^ Special Message to the Congress on Urgent National Needs
- ^ Lucifer, The Alan Parsons Project - Eve 1979., su youtube.com, 9 febbraio 2017. URL consultato il 13 marzo 2021.
- ^ so Far Away, Alan Parsons - On Air 1996., su youtube.com, 10 aprile 2019. URL consultato il 12 marzo 2021.
- ^ One Day To Fly, Alan Parsons - On Air 1996., su youtube.com, 15 settembre 2015. URL consultato il 12 marzo 2021.
- ^ Blue Blue Sky II, Alan Parsons - On Air 1996., su youtube.com, 28 marzo 2019. URL consultato il 23 agosto 2022.
- ^ Alan Parsons, Brother Up In Heaven., su youtube.com, 13 gennaio 2008. URL consultato il 19 febbraio 2021.
- ^ Alan Parsons - Fall free, videoclip., su youtube.com, 19 agosto 2007. URL consultato il 20 febbraio 2021.
- ^ The Best Of Alan Parsons - Fall free, videoclip., su youtube.com, 29 maggio 2010. URL consultato il 3 aprile 2021.
- ^ (EN) Dutch Chart, DISCOGRAPHY ALAN PARSONS, su dutchcharts.nl, Classifica Paesi Bassi. URL consultato il 2 agosto 2022.
- ^ (SV) Diskografi Alan Parsons, su swedishcharts.com, Classifica Svedese. URL consultato il 2 agosto 2022.
- ^ (DE) Offizielle Deutsche Charts, su offiziellecharts.de, Classifica Tedesca. URL consultato il 2 agosto 2022.
Bibliografia
modifica- Francesco Ferrua, The Alan Parsons Project, L'Occhio Nel Cielo, Arcana Edizioni, marzo 2015, p. 336, ISBN 9788862317832.
- Christophe Carrafang, The Alan Parsons Project Anthology, Camion Blanc, ottobre 2015, p. 214, ISBN 9781541118881.
- Francesco Ferrua, The Alan Parsons Project, Sul Viale Dell'Ammoniaca, Amazon, settembre 2019, p. 304, ISBN 9791220051880.
- Andrew Sparke e Nick Ware, The Alan Parsons Project, Complete Recordings Illustrated, APS Books, giugno 2023, p. 51, ISBN 9781789969955.
Voci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- (EN) Mike DeGagne, On Air, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) On Air, su Discogs, Zink Media.
- (EN) On Air, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.