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Nereidi

ninfe marine della mitologia greca, figlie di Nereo
Disambiguazione – "Nereide" rimanda qui. Se stai cercando altri significati, vedi Nereide (disambigua).

Le Nereidi (in greco antico: Νηρείδες?, Nēreídes o Νηρηίδες, Nērēídes, al singolare Νηρείς) erano delle figure della mitologia greca, ninfe marine, figlie di Nereo e della Oceanina Doride.[1]

Le Nereidi, in un quadro dipinto da Gaston Bussière (1927).
Nereide su cavallo marino, affresco del Museo archeologico nazionale di Napoli.

Considerate creature immortali e di natura benevola, facevano parte del corteo del dio del mare Poseidone insieme ai Tritoni e venivano rappresentate come fanciulle coi capelli ornati di perle, a cavallo di delfini o cavalli marini. Le Nereidi più note sono: Anfitrite, sposa di Poseidone, Galatea, amata dal pastore Aci e dal ciclope Polifemo, e Teti, madre dell'eroe Achille.

Esiodo, nella sua Teogonia, riporta un elenco di 51 nomi, mentre Omero nell'Iliade cita 33 Nereidi che, con la loro sorella Teti, compiansero il dolore di Achille per la morte di Patroclo. Secondo entrambi erano tuttavia in numero di cinquanta. Lo Pseudo-Apollodoro, autore della Biblioteca, ci fornisce un elenco di 45 nomi mentre l'Igino, autore nel II secolo delle Favole, una lista di 49 nomi (in realtà 48, se si tiene conto di un nome ripetuto).

Curiosità

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Nelle credenze della Calabria greca (Bovesia) la figura della Nereide subisce una modifica finendo per indicare una creatura mostruosa che si aggira nei boschi e conosciuta, nel dialetto greco-calabro, come anarada, termine che risulta essere una deformazione del greco classico νηρείς -δος. Secondo alcune descrizioni, le Nereidi hanno i capelli verdi o i piedi d'asina.

I nomi delle Nereidi

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Lista comparata dei nomi delle Nereidi citati nelle fonti.

Omero
Iliade, 18,38-49[2]
Esiodo
Esiodo, Teogonia, vv. 240-264.[3]
Apollodoro
Apollodoro, Biblioteca, 1.2.7[4]
Igino
Igino, Favole, praefactio, 8.[5]
Note
Actea Actea Actea Actea Actea è la ninfa della riva e l'abitatrice della costa del mare. Era anche un nume della generazione di divinità preolimpiche precedenti a Zeus, ad Apollo ed allo stesso Poseidone.[6][7]
Agave Agave Agave Agave è anche il nome di una figlia di Cadmo e Armonia.
Alie Alie Alie
Alimede Alimede
Amateia Amatia
Anfinome Anfinome
Anfitoe Anfitoe
Anfitrite Anfitrite Nella lista esiodea il nome è ripetuto
Apseude Apseude
Aretusa
Asia Asia è in realtà un'Oceanina, figlia del titano Oceano e della titanide Teti e moglie di Prometeo.
Autonoe Autonoe Autonoe è anche il nome di una figlia di Cadmo e Armonia.
Beroe
Callianassa Callianassa
Callianeira
Calipso Calipso secondo Omero era piuttosto figlia di Atlante e secondo Esiodo una delle Oceanine.
Ceto Ceto, sposa del dio Forco.
Cidippe
Cimatolege
Cimo Cimo
Cimodoce Cimodoce Cimodoce
Cimotoe Cimotoe Cimotoe Cimotoe
Clio Clio è anche il nome di una delle nove Muse.
Climene Climene Climene è considerata una delle Oceanine,
Nella lista di Igino il nome è ripetuto due volte.
Cranto
Creneide
Deiopea
Dero
Dexamene Dexamene
Dinamene Dinamene Dinamene Dinamene
Dione Dione è considerata una Titanide, figlia di Urano e Gea, oppure una delle Oceanine.
Doride Doride Doride Ha lo stesso nome della madre, la prima delle Oceanine
Doto Doto Doto Doto
Drimo
Efire
Eione Eione
Erato Erato Erato è anche il nome di una delle nove muse.
Eucrante Eucrante
Eudore Eudore Eudore è considerata una delle Oceanine
Eulimene Eulimene
Eumolpe
Eunice Eunice
Eupompe
Euridice Euridice è il nome di diversi personaggi della mitologia greca.
Evagore Evagore
Evarne
Ferusa Ferusa Ferusa
Fillodoce
Galatea Galatea Galatea Galatea
Galena
Glauce Glauce Glauce
Glauconome Glauconome
Iaera Iaera
Ianassa Ianassa
Ianira Ianira Ianira Ianira Ianira è elencata da Esiodo tra le Oceanine.
Ione Ione è anche il nome di un figlio di Apollo e di Creusa.
Ipponoe Ipponoe
Ippotoe Ippotoe
Laomedea
Leucotoe Leucotoe è anche il nome della figlia del re Orcamo, amata da Apollo
Licoreia
Ligea
Limnoria Limnoria Limnoria
Leagore
Lisianassa Lisianassa
Mera Maera
Melite Melite Melite Melite
Menippe
Nausitoe
Nemerte Nemerte Nemerte
Neomeri
Nesea Nisea Nesea Nesea
Neso
Opide
Orizia Orizia
Panope Panope Panope forse si tratta della stessa Nereide
Nella lista di Igino compare 2 volte (Panope e Panopea).
Pinope Panopea
Pasitea
Plessaure
Ploto
Polinoe Polinome
Pontomedusa
Pontoporea
Pronoe
Proto Proto Proto Proto
Protomedea
Psamate Psamate
Sao Sao
Spio Spio Spio Spio
Talia Talia Talia è anche il nome di una delle nove Muse e di una delle tre Grazie.
Temisto
Teti Teti Un'altra Teti era una titanide, sposa di Oceano e madre delle Oceanine.
Toe Toe Toe
Xanto Xanto è anche il nome di uno dei cavalli di Achille.

Una traduzione romanizzata dei nomi si può trovare nell'edizione delle opere di Apollodoro, pubblicata da Giuseppe Compagnoni nel 1826[8], in numero di 45, con probabili mancanti. E sono: Cimotoe, Speio, Glaucoloe, Nausitoe, Ali, Erato, Sao, Amfitrite, Eunice, Teli, Eulimene, Àgave, Eudora, Doto, Ferusa, Galatea, Attea, Protomedusa, Ippotoe, Lisianassa, Cimoe, Pio, Alimede, Plesaura, Eucrate, Proto, Calipso, Panope, Cranto, Neomeri, Ipponoe, Dejanira, Polinoe, Autonoe, Melia, Dio, Isea, Dero, Evagore, Psamate, Eumolpe, Io, Dinamene, Ceto, Limnorea.

  1. ^ Ovidio, Heroides 20-21.
  2. ^ (EN) Testo in rete in inglese, su perseus.tufts.edu, sul sito Perseus (Tufts University). URL consultato il 20 settembre 2023.
  3. ^ (EN) Testo in rete in inglese, su perseus.tufts.edu, sul sito Perseus (Tufts University). URL consultato il 20 settembre 2023.
  4. ^ (EN) Testo in rete in inglese, su perseus.tufts.edu, sul sito Perseus (Tufts University). URL consultato il 20 settembre 2023.
  5. ^ (DELA) Testo in latino, su fh-augsburg.de, sul sito dell'Università di Augusta. URL consultato il 20 settembre 2023.
  6. ^ (EN) Apollodoro, Biblioteca, 1.2.7. URL consultato il 20 settembre 2023.
  7. ^ (EN) Esiodo, Teogonia, vol. 240. URL consultato il 20 settembre 2023.
  8. ^ Biblioteca di Apollodoro ateniese volgarizzata, traduzione di Giuseppe Compagnoni, Milano, Giuseppe Sonzogno, 25 ottobre 1826, pp. 4-5. URL consultato il 16 febbraio 2019 (archiviato il 16 febbraio 2019).

Bibliografia

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Voci correlate

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Collegamenti esterni

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