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Marinella Bragaglia

attrice teatrale italiana

Marinella Bragaglia (Palma di Montechiaro, 6 novembre 1886[1]Canale di Sicilia, 19 luglio 1918) è stata un'attrice teatrale italiana.

Marinella Bragaglia fotografata da Mario Nunes Vais

Biografia

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Figlia di attori teatrali, iniziò a recitare al fianco dei genitori all'età di 5 anni.[2]

Ottenne grande successo ai primi del '900 come primattrice della compagnia del Teatro Machiavelli di Giovanni Grasso, con cui contribuì a rendere popolare a livello nazionale il teatro dialettale siciliano.[3] Nel 1903 lasciò clamorosamente la compagnia nel bel mezzo di uno spettacolo per fuggire con l'attore Vittorio Marazzi-Diligenti che in seguito sposò e da cui ebbe due figlie.[2] Fu attrice amata da Nino Martoglio, che la scelse come protagonista di Nica, da lui diretto, e che la ricordò in un articolo scritto per celebrarne la figura come “vera e propria diletta figliuola”.[3] Recitò nei maggiori teatri italiani, e fece tournée all'estero, esibendosi tra l'altro a Parigi, New York, Londra, Berlino, Mosca, San Pietroburgo, Buenos Aires, Rio de Janeiro.[2] Tra i suoi ammiratori vi fu anche Gabriele D'Annunzio, che nel 1903 dopo averla vista recitare al Manzoni di Milano nella Zolfara di Giuseppe Giusti Sinopoli la ribattezzò "la piccola Duse".[4]

Morì prematuramente e tragicamente nel 1918, quando il piroscafo con il quale si recava a Tunisi insieme alla figlia minore Vittoria a seppellire la salma di suo marito ucciso due giorni prima fu colpito al largo di Pantelleria da un siluro austriaco e affondò.[2]

  1. ^ Stefania Rimini e Simona Scattina, Al cospetto di Giovanni Grasso. Storia in divenire di Marinella Bragaglia e Mimì Aguglia (nota 27) (PDF), in Bernadette Majorana e Gabriele Sofia (a cura di), Dossier: inseguendo Giovanni Grasso, Teatro e Storia, n. 39, Roma, Bulzoni Editore, 2018, pp. 204-205. URL consultato il 18 gennaio 2023 (archiviato il 16 settembre 2021).
  2. ^ a b c d Ester Rizzo, Era nata su un piroscafo che solcava il mare di fronte a Palma di Montechiaro, in MalgradoTuttoWeb, 8 novembre 2019. URL consultato il 15 settembre 2020.
  3. ^ a b Piero Meli, Marinella Bragaglia portò in teatro il dialetto siciliano, in L'Araldo, 19 settembre 2017. URL consultato il 15 settembre 2020.
  4. ^ (EN) Giuliana Sanguinetti Katz, Vera Golini e Domenico Pietropaolo, Theatre and the Visual Arts, Legas, 2001, p. 132, ISBN 978-1-894508-28-5.

Bibliografia

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  • Filippo Ferrara, Marinella Bragaglia - Stella del Teatro, del mare... del vento, Armenio ed., 2017, ISBN 978-88-98416-11-0.
  • Caterina Napoleone e Franco Maria Ricci, Bragaglia, Marinella, in Enciclopedia della Sicilia, Ricci, 2006, p. 181, ISBN 978-88-9715-401-3.
  • Piero Meli, Bolognese, pilastro del teatro siciliano, in "La Sicilia", Catania, 28 giugno 2012.
  • Silvio D'Amico e Alessandro D'Amico, Marinella Bragaglia, in La vita del teatro: cronache, polemiche e note varie, Bulzoni, 1994, pp. 114-5.
  • Francesco Possenti, Bragaglia, Marinella, in I teatri del primo Novecento, Lucarini, 1984, p. 136, ISBN 88-7033-018-4.
  • Piero Meli, D'Annunzio la battezzò "la piccola Duse" (Ricordo di Marinella Bragaglia), in "La Sicilia", Catania, 16 settembre 1977.
  • Francesco De Felice, Marinella Bragaglia, in Storia del teatro siciliano, Giannotta, 1956, p. 217.

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