[go: up one dir, main page]

Martin Smith (designer)

designer britannico

Martin Smith (Sheffield, 1949) è un designer britannico.

Biografia

modifica

Gli studi e gli inizi alla Porsche

modifica

Dopo essersi laureato in ingegneria meccanica alla Liverpool University e dopo aver conseguito un master in design automobilistico alla Royal College of Art a Londra, ha iniziato la sua carriera lavorativa nel settore motoristico nel 1973 come designer alla Porsche.

 
Audi Avus Quattro del 1991 disegnata dal designer britannico

Nel 1977 si trasferisce all'Audi, dove ha diretto il centro stile della casa tedesca a Monaco dal 1984 e qui ha disegnato in collaborazione con J Mays la Audi Quattro Avus. Nel 1991 diviene capo del disegno degli interni e, tra gli altri, firma quello della Audi TT.

General Motors

modifica

Nel 1997 si trasferisce alla Opel, dove era responsabile per il design delle vetture compatte e tra le altre cose, ha firmato il design della Opel Speedster e della Opel Astra G. È stato poi il direttore esecutivo della progettazione per la Opel e per i marchi Vauxhall alla sezione General Motors Europe.

Nel 2004 entra a far parte in qualità di Chief Designer alla Ford Europa, dove ha lavorato prima su diversi concept che hanno ispirato tutta la gamma successiva dei modelli europei. A partire dal 2006 ha introdotto il Kinetic design che ha sostituito il precedente corso stilistico denominato New Edge[1]. Dal 2006, Smith è stato responsabile per il design della sezione Ford Europa, Ford Asia-Pacifico e Ford Africa. A maggio 2014, la Ford ha annunciato che Smith ha lasciato l'azienda per limiti di età e che è stato sostituito da Joel Piaskowski.[2][3]

  1. ^ Ford Kinetic Design, su ford.it. URL consultato l'8 febbraio 2017.
  2. ^ (EN) Martin Smith retires, Joel Piaskowski in as Ford Europe design chief, su autoblog.com, 29 maggio 2014. URL consultato il 7 febbraio 2017.
  3. ^ Martin Smith (Ford) Darà la direzione futura del design globale, su quattroruote.it, 25 giugno 2014. URL consultato l'8 febbraio 2017.

Voci correlate

modifica
Controllo di autoritàVIAF (EN106395805 · ISNI (EN0000 0000 7605 249X · LCCN (ENno96065395