Luigi Amicone
Luigi Tommaso Amicone (Milano, 4 ottobre 1956 – Monza, 19 ottobre 2021) è stato un giornalista, saggista e politico italiano, fondatore del settimanale Tempi.[1]
Biografia
modificaI suoi genitori emigrarono a Milano da Loreto Aprutino, in Abruzzo. A 14 anni entrò nell'organizzazione extraparlamentare di estrema sinistra Avanguardia operaia. Laureato in scienze politiche ed in lettere moderne presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano,[2] negli anni settanta aderì a Comunione e Liberazione. Nel 1980 vinse la prima edizione del premio giornalistico Federico Motta e nel 1990 si iscrisse all'Ordine dei giornalisti.
Collaborazione con Il Sabato
modificaDal 1980 al 1993 lavorò per il settimanale Il Sabato, del quale divenne redattore. Visitò da inviato speciale Belfast, dove documenta la guerra civile tra cattolici e protestanti, e Beirut, per seguire la guerra tra Libano e Siria. Tra il 1989 e il 1993, documentò la caduta dei regimi comunisti dell'Europa orientale e intervistò Václav Havel, Lech Wałęsa e Aleksander Kwaśniewski.
Nel 1991 fu inviato di guerra in Croazia e Serbia. Si recò più volte in Israele per documentare il conflitto arabo-israeliano. Intervistò Yasser Arafat a Tunisi. In Israele durante la guerra del Golfo, fu tra i primi giornalisti italiani a documentare la realtà dell'Iraq del dopoguerra (dicembre 1991).
Nel 1992 fu negli USA a seguire la rivolta dei neri nei ghetti di Los Angeles, Detroit e New York.
La scoperta degli inediti di Pasolini
modificaNel 1992, recatosi a Casarsa, nella casa natia di Pier Paolo Pasolini, ricevette, da uno degli studenti della Versuta, un gruppo di poesie inedite del poeta. Le pubblicò su Il Sabato del 5 settembre[3]. L'autenticità delle opere fu negata da Nico Naldini, cugino e biografo del poeta, nonostante essa fosse già stata suffragata nel 1986 da Tullio De Mauro e dall'Associazione Fondo Pasolini (con la premiazione della tesi di laurea della studentessa Carol Roncati che conteneva le stesse).[4]
La pubblicazione fece molto scalpore e nei giorni seguenti la notizia fu rilanciata dal quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine. Nel 1993, a conferma della loro autenticità, Garzanti pubblica due di questi inediti (Rossa acqua sul petalo e Abbozzo per un lamento di foglie) in Bestemmia, tutte le poesie di Pier Paolo Pasolini.
Impegno politico
modificaNel 2016 viene eletto consigliere comunale a Milano con Forza Italia, riportando 1 700 voti preferenze.[5] Alle elezioni politiche del 2018 è candidato al Senato in Emilia-Romagna, sempre per Forza Italia, non venendo però eletto.[6]
Morte
modificaÈ morto improvvisamente nella notte del 19 ottobre 2021, all'età di 65 anni, stroncato da un infarto.[7] Le esequie sono celebrate il 21 ottobre presso il Duomo di Monza, ed è stato poi sepolto nel cimitero di San Fruttuoso.[8][9]
Fondazione e direzione di Tempi
modificaNel 1994 Amicone fondò il settimanale Tempi, del quale mantenne la direzione per diversi anni. Collaborava per Il Foglio ed Il Giornale. È stato uno degli intellettuali di riferimento del movimento cattolico Comunione e Liberazione.[1][10]
Opere
modifica- Incontri con una generazione allo sbaraglio, in AA.VV, Il Sabato, I ediz. Premio Giornalistico Federico Motta, 1981
- Nel nome del niente, con introduzione di Giovanni Testori, Rizzoli, 1982
- San Paolo, il traditore della legge, Clou, 1993
- Sulle tracce di Cristo, BUR, 1994
- Vangelo e storicità, a cura di Stefano Alberto, pp. 357–397, articoli di Luigi Amicone, Rizzoli, 1995
- Il pensiero secondo, Hannah Arendt, a cura di Paolo Terenzi, postfazione di Luigi Amicone, BUR, 1999
- Come la carezza di Dio, in AA.VV, Concupiscenza, I libri del Foglio, 2006
- E alla fine ci sarà il posto dell'amore, in AA.VV, Appunti per il dopo, I libri del Foglio, 2007
- Italia, oh cara!, Gianni Baget Bozzo, a cura di Luigi Amicone, Boroli, 2009
- Le avventure di un padre di famiglia, Valecchi, 2009
Note
modifica- ^ a b È morto Luigi Amicone, il fondatore di Tempi ed esponente di Cl colpito da un infarto, su il Fatto Quotidiano, 19 ottobre 2021. URL consultato il 25 febbraio 2024 (archiviato il 29 novembre 2022).
- ^ Amicone Luigi, su meetingrimini.org, 14 agosto 2009. URL consultato il 25 febbraio 2024 (archiviato il 30 settembre 2020).
- ^ Il Sabato, 5 settembre 1992
- ^ poesia in forma di rissa, su archiviostorico.corriere.it. URL consultato il 6 marzo 2015.
- ^ Luigi Tommaso Amicone - Comune di Milano, su comune.milano.it. URL consultato il 4 dicembre 2019.
- ^ Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali, su elezionistorico.interno.gov.it. URL consultato il 4 dicembre 2019.
- ^ Morto Luigi Amicone, tra i fondatori di Cl e del settimanale «Tempi»: una vita tra politica e battaglie civili, su milano-corriere-it.cdn.ampproject.org, 19 ottobre 2021. URL consultato il 19 ottobre 2021.
- ^ Un funerale esagerato, in perfetto stile amiconiano, su Tempi, 23 ottobre 2021. URL consultato il 23 ottobre 2021.
- ^ https://www.comune.monza.it/it/aree-tematiche/Cimiteri-e-funerali/in_visita_ai_propri_cari/ricerca_defunto/, su Comune di Monza. URL consultato il 6 novembre 2021 (archiviato dall'url originale il 6 novembre 2021).
- ^ Michele Fornasieri, Luigi Amicone, la febbre di una vita più vita passata tra curiosità e azione, su ilsussidiario.net, 19 ottobre 2021. URL consultato il 19 ottobre 2021.
Bibliografia
modifica- Biografia Meetingrimini, su meetingrimini.org. URL consultato il 28 ottobre 2009 (archiviato dall'url originale il 13 giugno 2010).
- Intervista a Luigi Amicone (Breve biografia/Nel nome del niente) [collegamento interrotto], su storialibera.it.
- Caso inediti Pasolini, archivio Corriere della Sera, su archiviostorico.corriere.it.
- Bestemmia tutte le poesie, Pier Paolo Pasolini, Garzanti, cit. p. 2124
Altri progetti
modifica- Wikiquote contiene citazioni di o su Luigi Amicone
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Opere di Luigi Amicone, su Open Library, Internet Archive.
- Registrazioni di Luigi Amicone, su RadioRadicale.it, Radio Radicale.
- Le avventure di un padre di famiglia, su vallecchi.it. URL consultato il 26 ottobre 2009 (archiviato dall'url originale il 18 maggio 2012).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 94625044 · ISNI (EN) 0000 0001 0803 5046 · SBN SBLV158278 · LCCN (EN) n83123944 · BNE (ES) XX4911660 (data) · J9U (EN, HE) 987007309819705171 |
---|