Lavenone
Lavenone (Lavinù in dialetto bresciano[4]) è un comune italiano di 490 abitanti[1] della provincia di Brescia in Valle Sabbia, Lombardia. Il comune appartiene alla Comunità montana della Valle Sabbia.
Lavenone comune | |
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Via del Tram a Lavenone | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Brescia |
Amministrazione | |
Sindaco | Franco Delfaccio (lista civica Alleanza per Lavenone) dal 27-5-2019 |
Territorio | |
Coordinate | 45°44′20″N 10°26′15″E |
Altitudine | 385 m s.l.m. |
Superficie | 31,82 km² |
Abitanti | 490[1] (31-10-2023) |
Densità | 15,4 ab./km² |
Frazioni | Bisenzio, Presegno |
Comuni confinanti | Anfo, Bagolino, Collio, Idro, Pertica Bassa, Treviso Bresciano, Vestone |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 25070 |
Prefisso | 0365 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 017087 |
Cod. catastale | E497 |
Targa | BS |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 760 GG[3] |
Nome abitanti | lavenonesi |
Cartografia | |
Posizione del comune di Lavenone nella provincia di Brescia | |
Sito istituzionale | |
Geografia fisica
modificaStoria
modificaSimboli
modificaLo stemma è privo di un formale decreto di concessione. Lo storico Ugo Vaglia nel 1961 lo descriveva: troncato: nel primo d'azzurro, al leone rampante d'oro, armato e linguato di rosso; nel secondo d'azzurro, al monte naturale fondato in punta e accompagnato in capo da una stella di otto raggi d'oro.[5] L'emblema civico, riprodotto sui documenti comunali appare: di azzurro, al monte all'italiana di sei cime di verde, fondato sulla campagna dello stesso, sostenente una stella d'oro di 6 raggi; al capo d'argento, al leone di azzurro.[6]
Il gonfalone utilizzato dal Comune è un drappo troncato di bianco e di azzurro.
Monumenti e luoghi d'interesse
modifica- Chiesa di San Bartolomeo Apostolo, costruita alla fine del XVIII secolo e consacrata nel 1840.
Società
modificaEvoluzione demografica
modificaAbitanti censiti[7]
Amministrazione
modificaPeriodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1º luglio 1985 | 16 gennaio 1992 | Gian Fausto Salvadori | Indipendente | Sindaco | [8] |
24 gennaio 1992 | 14 giugno 2004 | Primo Eugenio Ondini | Indipendente - Alleanza Democratica | Sindaco | [9] |
14 giugno 2004 | 27 maggio 2019 | Claudio Zambelli | Lista civica Insieme per Lavenone | Sindaco | [10] |
27 maggio 2019 | in carica | Franco Delfaccio | Lista civica Alleanza per Lavenone | Sindaco | [11] |
Infrastrutture e trasporti
modificaPosta lungo la strada statale 237 del Caffaro, fra il 1917 e il 1931 Lavenone ospitò una fermata della tranvia Tormini-Vestone-Idro, la cui tratta finale da Vestone a Idro era stata costruita durante la prima guerra mondiale per esigenze belliche[12].
Note
modifica- ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Toponimi in dialetto bresciano, su brescialeonessa.it.
- ^ Ugo Vaglia, Araldica bresciana, stemmario della Valle Sabbia, in Rivista araldica, anno 1961, citato in Marco Foppoli, Stemmario Bresciano, Provincia di Brescia / Grafo, 2011, p. 174, ISBN 978-88-7385-844-7.
- ^ Lavenone, su araldicacivica.it. URL consultato il 19 ottobre 2022.
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it. - ^ Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali - SALVADORI GIAN FAUSTO, su amministratori.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 2 gennaio 2020.
- ^ Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali - ONDINI PRIMO EUGENIO, su amministratori.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 2 gennaio 2020.
- ^ Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali - ZAMBELLI CLAUDIO, su amministratori.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 2 gennaio 2020.
- ^ Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali - DELFACCIO FRANCO, su amministratori.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 2 gennaio 2020.
- ^ Giancarlo Ganzerla, Binari sul Garda - Dalla Ferdinandea al tram: tra cronaca e storia, Brescia, Grafo, 2004. ISBN 8873856330.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Lavenone
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Lavenone
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su comune.lavenone.bs.it.
- Notizie su Lavenone da www.vallesabbianews.it, su vallesabbianews.it.
- www.asplavenone.it [collegamento interrotto], su asplavenone.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 244805946 |
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