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Joseph Victor Widmann

scrittore, giornalista, critico letterario svizzero
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Joseph Victor Widmann, o Viktor (Brno, 20 febbraio 1842Berna, 6 novembre 1911) è stato uno scrittore, editore e critico letterario svizzero.

Joseph Victor Widmann

Biografia

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Nato nel quartiere di Nennowitz (odierno Brněnské Ivanovice) a Brno, Joseph Victor Widmann era figlio di un ex monaco cistercense e parroco riformato di Liestal. Amico di infanzia di Carl Spitteler e allievo di Wilhelm Wackernagel a Basilea, studiò teologia e filosofia a Heidelberg e Jena tra il 1862 e il 1865, anno in cui sposò Sophie Ernst, la zia vedova dell'amico Spitteler.

Si trasferì quindi a Berna, ove ebbe due figli e diresse una scuola femminile tra il 1868 e il 1880 prima di dedicarsi esclusivamente all'attività di redattore letterario di Der Bund. Fu tra i più influenti critici letterari svizzeri della sua generazione e contribuì all'affermazione di Ida Bindschedler, Ricarda Huch, Robert Walser e Friedrich Nietzsche.[1]

Nel 1874 viaggiò in Italia con Johannes Brahms;[2] avrebbe poi pubblicato le sue riflessioni su questa esperienza e quella in altri viaggi nei volumi Späziergänge in den Alpen (1885), Jenseits des Gotthard (1888), Sizilien und andere Gegende Italiens (1897), Calabrien, Apulien und Streifereien an den oberitalienischen Seen (1904) e Du schöne Welt (1907). Oltre alla saggistica e alla critica letteraria, si dedicò anche al teatro, firmando numerosi drammi originali e i libretti di opere liriche di Ignaz Brüll, Richard Heuberger, Felix Mottl, Hermann Goetz e altri. Per la sua attività letteraria fu candidato due volte al Premio Nobel per la letteratura, nel 1906 e nel 1908.[3]

Morì sessantanovenne nel 1911 e fu sepolto al Cimitero Schosshalde insieme alla vedova, che gli sopravvisse di solo diciannove giorni.

  1. ^ (EN) Luís Aguiar de Sousa e Paolo Stellino, Violence and Nihilism, Walter de Gruyter GmbH & Co KG, 2022, p. 245, ISBN 978-3-11-069921-0.
  2. ^ Christian Martin Schmidt, Brahms, EDT srl, 1990, p. 43, ISBN 978-88-7063-079-4. URL consultato il 26 novembre 2024.
  3. ^ (EN) Hans Mehlin, Nomination Archive, su NobelPrize.org, 21 maggio 2024. URL consultato il 26 novembre 2024.

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN69156312 · ISNI (EN0000 0001 0912 8092 · SBN CUBV074068 · LCCN (ENn81119693 · GND (DE118632302 · BNF (FRcb144798603 (data) · J9U (ENHE987007271019305171 · NSK (HR000382809 · CONOR.SI (SL151940963