Johannes de Grocheio
Johannes de Grocheio, o Grocheo, italianizzato in Giovanni di Grocheo o Grocheio (1255 circa – 1320 circa), è stato un teorico della musica e scrittore francese, vissuto a Parigi all'inizio del XIV secolo.
Il suo nome francese era Jean de Grouchy, ma è più comunemente noto tramite il suo nome latinizzato. Maestro delle arti, egli è autore del trattato Ars musicae ("L'arte della musica") (1300 ca.), un tentativo di descrivere la musica del suo tempo, di come essa venisse praticata a Parigi e dintorni.
Egli divise la musica in tre categorie:
- Musica simplex (musica popolare; musica profana)
- Composita (secondo le regole metriche; musica colta)
- Ecclesiastica (musica liturgica)
Grocheio parte dalla nomenclatura di Boezio, il quale divide la musica in: terrena, umana e strumentale.
Quasi un terzo del trattato di Grocheio è consacrato alla musica composita e liturgica. Il resto è dedicato alla musica profana, e Grocheio ne esamina la sua nuova importanza sociale in maniera sistematica e pedagogica. Grocheio scrive, per esempio, che "un buon violinista di solito esegue ogni tipo di cantus e melodia [cantilène], e ogni forma musicale".[1]
Grocheio fu inoltre uno dei primi studiosi a definire un mottetto. Egli pensava che il mottetto "non potesse essere adatto al volgo, il quale non capiva le sue parti più raffinate e non provando inoltre nessun piacere ad ascoltarlo: il mottetto era inteso per persone colte e per coloro che cercavano la raffinatezza nell'arte".[2]
La sociologia della musica nel trattato di Grocheio
modificaGrocheio tentò di dedicarsi nello specifico alle funzioni sociologiche delle forme e dei generi musicali, reclamizzando la musica come una cura per i disturbi sociali, e attribuendole il potere di controllare i vizi sociali. Egli credeva che gli anziani, gli operai e le classi medie, cantando le difficoltà sopportate dagli eroi delle chansons de geste, riuscissero meglio a sopportare le loro miserie, contribuendo così al benessere dello stato. Le epopee narrative, conclude Grocheio, contribuiscono alla stabilità della città perché incoraggiano i cittadini di tutte le età e condizioni sociali ad essere soddisfatti nella vita della propria sorte.
Viceversa, Grocheio credeva che le canzoni del troviero ispirassero i re e nobili a fare grandi cose e ad essere grandi:
«Questo tipo di canzone è solitamente composta da re e da nobili e cantata alla presenza di re e principi del regno in modo tale da smuovere le loro menti all'audacia e alla fermezza, alla magnanimità e alla liberalità...[3]»
Note
modifica- ^ (EN) Waisted Vielle, su trombamarina.com.
- ^ (EN) The End of Europe's Middle Ages. The Development of the Motet, su ucalgary.ca (archiviato dall'url originale il 5 dicembre 2012).
- ^ (EN) Christopher Page, "Listening to the trouvères," Early Music, Vol. 25, No. 4, novembre 1997
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Latin text of the Ars musicae, su uga.edu. URL consultato il 19 agosto 2010 (archiviato dall'url originale il 31 maggio 2001).
- (FR) Musicologie, su musicologie.org.
- (EN) Abstract of John William Trout, The ars musicae of Johannes de Grocheio, University of Cincinnati, College-Conservatory of Music, su ohiolink.edu.
- (EN) Patricia P. Norwood, book review for Christopher Page, The Owl and the Nightingale: Musical Life and Ideas in France, 1100-1300, su members.aol.com.
- (EN) Waisted vielle, su trombamarina.com.
- (EN) Round dance history, su people.cs.uchicago.edu.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 315946890 · ISNI (EN) 0000 0001 1628 5141 · SBN UBOV139597 · CERL cnp00398386 · LCCN (EN) n87876884 · GND (DE) 118697900 · BNF (FR) cb12765209r (data) · J9U (EN, HE) 987007275360905171 |
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