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L'ilmenite è un minerale di ferro e titanio, appartenente al gruppo omonimo, con struttura simile all'ematite, con la quale è isomorfa. È costituita da ossido di ferro e titanio, con formula chimica FeTiO3. Il suo nome deriva dalla zona dei Monti Ilmen, negli Urali[2][3], dove è presente in abbondanza. Si accumula nelle sabbie, da cui si può estrarre il TiO2[3], utilizzato per fabbricare smalti.

Ilmenite
Classificazione Strunz4.CB.05
Formula chimicaFe+2TiO3[1][2] o, più semplicemente, FeTiO3[3][4]
Proprietà cristallografiche
Gruppo cristallinodimetrico
Sistema cristallinotrigonale[1][2][3][4]
Classe di simmetriaromboedrico[1][2]
Parametri di cellaa=5,093 Å, c=14,06 Å[1]
Gruppo puntuale3[1][2]
Gruppo spazialeR 3[1][2]
Proprietà fisiche
Densitàda 4,5-5[3] a 4,8[4] g/cm³
Durezza (Mohs)5-6[2]
Sfaldaturaassente[1][3][4]
Fratturairregolare[3] o concoide[1][3]
Coloregrigio nerastro[3], grigio ferro[1][2], nero[1][2]
Lucentezzametallica[2][3] o submetallica[1][2][4]
Opacitàopaca[1][2][3]
Striscionero[3], nero brunastro[1]
Diffusionecomune[4]
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale

Abito cristallino

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I cristalli sono tabulari con piani basali preminenti e piccole troncature romboedriche. Generalmente si presenta massiva[1][3], compatta[3], ma può essere anche in lamelle[3] sottili o granuli[3].

Origine e giacitura

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È un minerale accessorio comune in rocce ignee quali gabbri[3], basalti[3], dioriti[4] e anortositi[4] o in rocce metamorfiche[3] o in scisti cloritici[4] e gneiss[4]. Si può trovare anche in rocce acide di tipo pegmatitico[3][4] e depositi filoniani, oppure in sabbie nere (come disfacimento delle suddette rocce pegmatitiche[3]) associata a magnetite, rutilo e monazite, formando così dei depositi secondari[3].

Forma in cui si presenta in natura

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Simile all'ematite, da cui differisce perché i cristalli piccoli non sono rossi ma neri. In strutture ad imitare una rosa[3][4] dette "rose di ferro"[3]

Caratteristiche chimico-fisiche

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Solubile lentamente in acido cloridrico[4]. Tramite la fusione si riesce a scomporre il minerale tramite aggiunta di bisolfato di potassio o acido solforico concentrato; aggiungendo alla fine l'acqua ossigenata la soluzione così ottenuta diverrà di colore aranciato[4].

Il minerale presenta un magnetismo naturale debole[1].

Località di ritrovamento

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  1. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v (EN) Scheda tecnica del minerale sul sito ufficiale di Webmineral
  2. ^ a b c d e f g h i j k l m (EN) Scheda tecnica del minerale su mindat
  3. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z aa ab ac ad ae af ag ah Autori Vari, Scheda ilmenite in "Il magico mondo di minerali & gemme", De Agostini (1993-1996), Novara
  4. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x Carlo Maria Gramaccioli, Ilmenite in "Come collezionare i minerali dalla A alla Z vol. 1, pag. 270-271, Peruzzo editore, Milano
  5. ^ Premier envoi d'ilménite avec succès, in La Tribune de Madagascar, lundi 18 mai 2009.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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  • (EN) Webmin, su webmineral.com.
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